È partito il 21 ottobre il corso di formazione per scalpellini, ideato dall’associazione InnovaMenti, che si prefigge come obbiettivo la formazione di disoccupati e inoccupati e il recupero di antichi mestieri. Tagliatori e levigatori di pietre, scalpellini e marmisti sono portatori di mestieri dal gusto antico che favoriscono lo sviluppo delle produzioni di nicchia, dirette a un mercato selezionato. Nuovi artigiani servono a stimolare il ricambio generazionale, anche attraverso l’utilizzo e il trasferimento delle competenze maturate dagli artigiani nel corso della propria esperienza professionale e l’apprendimento di attività creative tradizionali, per offrire l’opportunità di avviare microimprese artigiane. “In un periodo di forte crisi – dice Loredana Capone, vicepresidente regionale e assessore alla Programmazione Economica – L’artigianato è una risorsa per il futuro economico del nostro territorio. Fondamentale anche il suo ruolo sociale”. C’erano alla presentazione del corso anche Rocco Rivelli, assessore alla Programmazione Economica del Comune di Matera, Marcello De Giorgi, direttore Cna di Lecce, Leonardo Montemurro, direttore Cna di Matera, con la cui collaborazione è realizzato il corso. Che è rivolto a 16 disoccupati pugliesi, e prenderà il via presso la sede operativa dell’associazione a San Cassiano. Il progetto si propone di far acquisire competenze professionali specifiche, in grado di unire le esigenze del mercato moderno, del fare impresa e il recupero degli antichi mestieri artigiani che rischiano di andare irrimediabilmente persi. “Investire nell’artigianato significa investire nel futuro economico del nostro territorio – ha affermato Capone – senza dimenticare poi il ruolo sociale che tale comparto assume. Insieme al turismo, l’artigianato può realmente offrire una risposta lavorativa a tanti giovani in cerca di occupazione e, al contempo, a tante imprese, che devono fare i conti con il passaggio generazionale”.
Jenny De Cicco