
Incontro tra la Regione Puglia e TrenItalia ancora da definirsi, o forse dimenticato. A meno di 3 mesi dagli ultimi segnali d’”orgoglio” regionale per difendere il diritto alla mobilità dei propri cittadini – fisica e non dal “noioso” posto di lavoro – sembra non essere in programma nulla per ora. Niente di nuovo sotto al sole, o meglio niente di vecchio sul tavolo.
Eppure in questi mesi, come denunciato sulle pagine web della Gazzetta del Mezzogiorno da Franco Giuliano, sono passati 3 ricorsi, diverse interrogazioni parlamentari e regionali, incontri dell’assessore regionale Guglielmo Minervini con i vertici dell’azienda ferroviaria, la lettera del presidente Nichi Vendola a Mario Monti, incontri con i ministri e ora pare che tutto sia scoppiato, dopo neanche tre mesi, come una bolla di sapone.
A rimanere alta, non più la difesa dei cittadini con azioni politiche concrete, ma la grande stampa esposta sulla balconata in via Capruzzi a Bari, forse dimenticata, “La Puglia non è un binario morto, ridateci i treni”.
Marzo non è ancora finito, siamo solo alla 2a settimane e ne mancano altre due, c’è ancora speranza perché il ministro ai trasporti Corrado Passera si ricordi di convocare il tavolo.
Nel frattempo Mauro Moretti, amministratore delegato di TrenItalia, ha lasciato inalterati i vituperati orari, i discussi scali a Bologna e, dulcis in fundo, inalterate le tariffe aumentate di più del 60%.
Quest’ultimo punto portò la sede delle Fs di Bari a emettere un comunicato stampa, il 23 febbraio scorso, in cui i vertici precisavano che “in relazione ad alcuni articoli usciti in questi giorni su alcuni media, e alle dichiarazioni dell’assessore Minervini, che la politica tariffaria del trasporto regionale è di competenza delle singole regioni. In Italia esistono due tipi di agevolazioni per i pendolari: gli abbonamenti con estensione regionale e le Carte Tutto Treno. I primi si rilasciano in base a specifici accordi con le regioni e consentono di viaggiare sui treni regionali e sui treni a lunga percorrenza pagando l’abbonamento AV, ES, FB, IC incrementato del 5% (in Umbria del 20%). Le Carte Tutto Treno si rilasciano anche esse in base a specifici accordi con le regioni e consentono ai pendolari di viaggiare su tutti i treni sulla tratta per la quale sono valide pagando, oltre all’abbonamento regionale, un extra annuale o semestrale in base alla fascia chilometrica percorsa.
In alcune regioni si assicurano ai pendolari entrambe le agevolazioni, facendosi carico degli oneri derivanti. Il Contratto di servizio tra la Regione Puglia e Trenitalia ha previsto finora come agevolazione per i pendolari gli abbonamenti con estensione regionale. A fronte di tale servizio la Regione Puglia si è impegnata a corrispondere a Trenitalia il 5% d’incremento su ogni singolo abbonamento (la cosiddetta estensione regionale). Dal 2009 al 2011, però la Regione Puglia non ha corrisposto alcuna somma relativa all’estensione regionale, anzi ha recentemente annullato questa forma di agevolazione. Trenitalia è pronta a valutare e discutere ogni forma di agevolazione che la Regione Puglia, nel rispetto dell’equilibrio economico del contratto di Servizio, vorrà proporre nell’interesse dei pendolari pugliesi”.
Sembrerebbe un rimpallo di responsabilità, tra azienda e regione, che comunque non giustificherebbe matematicamente l’effettivo aumento dell’oltre 60%.
Jenny De Cicco