La sanità in Puglia e in particolare nel Salento fa sempre discutere. Questa volta, la nota arriva direttamente dai consiglieri regionali del centrodestra Rocco Palese, Antonio Barba, Andrea Caroppo, Erio Congedo, Roberto Marti e Mario Vadrucci che denunciano lo stato di abbandono dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. “Il Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce – si legge – è ancora in un sottoscala, l’unico reparto di riabilitazione cardiologica della provincia di Lecce (quello di San Cesario) ha bloccato i ricoveri dal 9 maggio scorso, nel reparto di Urologia 2 del Vito Fazzi mancano i letti, i volontari che assicurano il servizio 118 sono in emergenza. Sono solo i titoli di oggi delle cronache locali. La sanità leccese è letteralmente allo sbando.
La situazione del Vito Fazzi, il più grande ospedale del Salento, è a dir poco drammatica le denunce delle associazioni dei Diritti del Cittadino e dei Diritti del Malato portano quotidianamente alla luce episodi che dimostrano la totale assenza di una programmazione nella gestione sanitaria e la totale anarchia che regna nei reparti e negli ospedali.
Le carenze di personale medico e infermieristico determinano disservizi non più tollerabili per i pugliesi che continuano a pagare carissima la sanità nella nostra Regione con 338 milioni di euro all’anno di tasse regionali aggiuntive.
L’unica speranza in questa situazione, viene dalla Legge approvata venerdì scorso dal consiglio regionale e nella quale, su nostra proposta, è stato inserito l’obbligo per le Asl pugliesi di approvare le piante organiche entro 30 giorni, altrimenti entro i successivi 10, la Giunta regionale procederà con poteri sostitutivi. L’approvazione delle nuove Piante organiche potrà finalmente consentire di individuare e coprire le reali carenze di personale negli ospedali pugliesi”. Dunque, una situazione non facile che non riguarda solo il “Vito Fazzi”, ma l’intera sanità pugliese.
Alessandro Conte