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A Lecce una tavola rotonda su cultura e accessibilità


Giovedì 13 dicembre, dalle 10 alle 13, presso il museo Sigismondo Castromediano, a Lecce, si svolgerà la tavola rotonda Cultura e Accessibilità. L’incontro, organizzato da Poiesis, associazione di promozione sociale, in occasione della 53esima Giornata Nazionale del Cieco e della presentazione della sezione accessibilità della Guida per Eventi Accessibili ed Eco-sostenibili, si propone di porre l’attenzione sull’idea della città-comunità, dove l’accessibilità diventa un tutt’uno con lo spazio inteso come tempo di vita, e dove si prendono in considerazione tutte le eventuali soluzioni che permettano alla persona di sentirsi parte integrante di un tutto.

Il punto focale è quindi il coinvolgimento dell’individuo, la sua partecipazione agli eventi e alle occasioni sociali e culturali che la città propone, onde evitare che ci si possa sentire esclusi ed emarginati da tutto questo. Spiegano gli organizzatori:

Accessibilità, quindi, non è soltanto riferita e ristretta al semplice concetto di barriera architettonica fisica ma più in generale al modello di partecipazione, di vita democratica di tutti i momenti di vita nella città, in teatro, in museo, in biblioteca. Quindi l’accessibilità deve vedere il coinvolgimento di tutte le istituzioni che amministrano i tempi di vita della città e di tutti i soggetti che quei tempi di vita li riempiono di contenuti tramite la promozione di cultura.

Un’idea dalla forte valenza sociale, cui al concetto di giustizia comune si aggiunge quello di un progresso culturale che offra veramente pari opportunità, come gli stessi promotori della tavola rotonda sottolineano:

L’accessibilità culturale è un diritto e, in quanto tale, deve essere posto alla base di ogni discorso culturale, deve essere il punto di partenza e la cornice di ogni progettazione culturale. La cultura è il cemento del senso di comunità e in quanto tale deve essere inclusiva. Includere vuol dire accogliere, inclusione culturale vuol dire produrre eventi e prodotti culturali che non discriminano nessuno.

È proprio a questo traguardo che mira la sezione accessibilità progettata da Poiesis, curata da Lucia Pedone, responsabile di Accessibilità e Inclusione e dipendente dell’Events Department Royal of Greenwich di Londra, che ha dato vita alla prima Guida per Eventi Accessibili ed Eco-sostenibili, pubblicata all’interno del progetto Rete di Festival Social Sound, sostenuta da Puglia Sounds.

Così commentano gli ideatori della pregevole iniziativa:

Tale guida vuole essere uno strumento essenziale per tutti i soggetti, specialmente pubblici, che promuovono eventi e che intendono sviluppare gli stessi in modo accessibile. La tavola rotonda sarà un momento cruciale per stabilire sinergie che permettano di partire da questa agile versione della guida per svilupparne una nuova versione ancora più specifica, dettagliata e funzionale nell’ambito dell’accessibilità culturale.

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A Sogliano Cavour la lettura è per tutti


Domenica 3 giugno, alle 19,30, presso il chiostro del Palazzo Comunale di Sogliano Cavour, si terrà un incontro sui problemi dei disabili visivi rispetto all’accesso alla lettura.

L’appuntamento, organizzato dal Comune di Sogliano Cavour – assessorato alla Cultura, dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e da Il Libro Parlato di Lecce, ha come titolo “La lettura accessibile per i non vedenti”.

Durante lo svolgimento della manifestazione è previsto un intervento di Tony Donno che discuterà delle opportunità che al presente i non vedenti hanno nell’
accostarsi alla cultura, esponendo gli ausili che i disabili visivi possono utilizzare (e che in molti casi già utilizzano) per leggere e scrivere.

Seguirà una dimostrazione del “Libro Parlato” che verrà eseguita da attori professionisti, di cui alcuni impegnati nella lettura dei libri per i non vedenti.

Un importante contributo alla serata, inoltre, sarà dato dalla Compagnia Teatrale “Scena Muta” che darà vita all’interpretazione di “Pinocchio”, liberamente tratta dall’omonima opera di Carmelo Bene, sotto la direzione artistica di Ivan Raganato.

Un’iniziativa davvero apprezzabile che, oltre a mettere in luce le tematiche riguardanti il rapporto tra diversamente abili e cultura – in questo caso non
vedenti, ipovedenti e lettura – vuole favorire un reale coinvolgimento di tutte le parti in causa, dalle istituzioni ai comuni cittadini, ai luoghi della cultura. Un passo certamente lodevole che si spera non rimanga isolato ma sia soltanto l’inizio di ulteriori occasioni di condivisione culturale senza barriere.

Gianluca Conte

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Brindisi: terrore davanti alla scuola


L’esplosione di tre bombole di gas (innescata con un detonatore) davanti all’Istituto Morvillo Falcone, fatto di orrenda barbarie accaduto a Brindisi lo scorso 19 maggio, che ha causato la morte di una studentessa di sedici anni e il ferimento di altri studenti – di cui una ragazza è molto grave – invita a una presa di posizione senza riserve contro ogni tipo di illegalità e ad un’urgente riflessione sulla deriva sociale e politica che già da tempo caratterizza la situazione italiana.

Stretti tra la sensazione di un eterno ritorno ai momenti peggiori della nostra storia – leggasi anni di piombo – e la dilagante crisi, non solo economica ma soprattutto valoriale, i cittadini onesti hanno voglia di dimostrare la vicinanza alle famiglie delle vittime dell’attentato e di dichiarare apertamente l’intenzione di non volersi sottomettere ai diktat delle mafie e del terrorismo.

Rimane tuttavia incerta la matrice dell’efferato episodio, sicura, invece, la volontà dei singoli e delle comunità, delle istituzioni e libere associazioni di schierarsi, senza nessuna esitazione, dalla parte delle persone colpite e di chi ha fatto e tuttora fa del rispetto della legge e dei diritti motivo della propria esistenza.

Questo attacco al cuore della gente, sferrato alla sua parte più tenera e allo stesso tempo più vivace e socialmente attiva, sembra essere l’extrema ratio, o un gesto inconsulto, di individui che hanno perso (semmai lo hanno avuto) il senso della dignità e della ragione. Al di là del possibile, ma non confermato, significato simbolico – l’attacco ad una scuola che portava il nome di Morvillo Falcone – la radice di tale brutalità è immersa comunque in “Un brodo di illegalità”, potremmo dire parafrasando don Ciotti.

L’accaduto forse potrebbe essere spiegato con le parole del giudice Antonio Caponnetto: “La mafia teme più la scuola della giustizia. L’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa”, intendendo per “mafioso” qualsiasi comportamento che mini alla base il corso della legalità, oppure farsi strada nella mente di un folle che per un’incomprensibile quanto meschina ragione ha deciso di far esplodere l’ordigno proprio mentre le ragazze erano davanti all’entrata dell’istituto.

Ebbene, qualunque sia l’origine di questo crimine, la risposta della società civile all’orrore che ha segnato Brindisi non ha tardato a farsi sentire, perché non c’è rischio di retorica che tenga davanti ad episodi che strappano vite nel fiore degli anni. Tutti, indistintamente, cittadini, istituzioni, associazioni, organi di informazione, intellettuali debbono dare il loro contributo per una cultura della legalità, non solo a danno avvenuto ma in tutti i momenti della vita sociale.

Gianluca Conte

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A Galatina la primavera si tinge d’arte


Domenica 29 aprile, dalle 16 alle 22, il centro storico di Galatina sarà animato dall’evento culturale “PrimaverArte”.

L’iniziativa, che comprende un succoso programma, è promossa dall’Associazione artistico- culturale “InGenio_la forma delle idee”.

“PrimaverArte” si articolerà in uno spazio che coinvolgerà quasi interamente il centro storico della città, offrendo la possibilità – come spiegano gli stessi organizzatori – a chiunque voglia partecipare “di riappropriarsi di un bene artistico-storico-architettonico di grande potenzialità inespressa. Lungo un percorso che coinvolgerà via Umberto I, via Raimondello Orsini, via del Balzo e Corso Garibaldi. Passeggiando per l’intrico di viottoli, i visitatori potranno godere di performance musicali e artistiche di varia natura, che risponderanno al tema scelto: la Primavera”.

Tra gli appuntamenti, davvero eterogenei, annoveriamo la presentazione del libro “Se Dio vuole. Il destino di un venditore di libri”, di Papa Ngady Faye e Antonella Colletta, organizzato da “Agorà-percorsi inVersi”, le decorazioni primaverili e gli aperitivi culturali preparati dagli esercenti aderenti all’iniziativa, le ghiottonerie dolciarie di Diletta Contaldo, l’arte sartoriale di Angela Chezzi.

Non mancheranno le performances di musica e poesia con il “Trio Colore” e la musica con “Orange Rain”, “No Fingersnails” e trio “Signum”. E poi ancora, fotografia, architettura, scultura, istallazioni, estemporanee, pittura e artigianato con la partecipazione di molti artisti.

Quanto sopra descritto non è che una parte del programma – che prevede anche diversi appuntamenti riservati ai bambini – realizzato dai ragazzi di InGenio, i quali tengono a sottolineare “che senza alcun tipo di sostegno (né economico, né organizzativo) si sono prodigati, coinvolgendo e collaborando con altre Associazioni presenti sul territorio, (Agorà, Pro Loco, Città Nostra, A. & A., Teste di Legno, Cuamj Onlus) per realizzare l’evento: una giornata primaverile, un momento di partecipazione civica e di condivisione, per riscoprire insieme il centro storico, dimenticato e trascurato”.

Gianluca Conte

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È on line il nuovo sito di Kurumuny


È finalmente on line il nuovo sito internet di Kurumuny, piccola e intraprendente realtà salentina, nata da un progetto diretto da Giovanni Chiriatti, in collaborazione con Anna e Luigi Chiriatti, che ormai da qualche anno rappresenta una delle più solide certezze culturali di Terra d’Otranto.

Kurumuny ha avuto origine, qualche anno fa, in un fondo situato in quel di Martano dove, in varie occasioni, la famiglia Chiriatti era solita riunirsi per passare momenti in compagnia di amici, conoscenti e vari ed eventuali, tra svago e iniziative culturali.
Che a Kurumuny non si facesse soltanto baldoria ma anche e soprattutto cultura fu capito ben presto da diverse personalità, tra cui Pierfrancesco Pacoda che a tal proposito ha scritto: “Benvenuti a Kurumuny, piccolo appezzamento di terra rossa e di ulivi diventato il centro della ricerca sui suoni e sulle tradizioni popolari”

Oltre a costituire un incantevole lembo di terra famoso in tutto il Salento (e oltre) per i vari eventi periodicamente organizzati, Kurumuny è anche una casa editrice, la “Kurumuny Edizioni”, appunto, che nel corso del tempo è riuscita a penetrare nell’eccellenza dell’editoria, soprattutto per ciò che concerne la produzione di saggi, i quali spaziano dalla musicologia all’antropologia, dall’etnologia al cinema, al sociale.

“Tra le finalità del lavoro di Kurumuny c’è l’obiettivo di valorizzare le voci e i suoni della contemporaneità e del passato (poeti contadini, cantori, artisti vari, giovani scrittori e ricercatori), pubblicando insieme a essi gli autorevoli interventi dei primi illustri antropologi e ricercatori del meridione, come Ernesto de Martino e Annabella Rossi, nonché delle riflessioni e degli scritti di importanti autori come Antonio Leonardo Verri, Carmelo Bene, Aldo De Jaco. Caratteristica della casa editrice è quella di mescolare i linguaggi antichi a quelli moderni della ricerca sonora, del documentario, fino all’elaborazione di nuovi formati e prodotti editoriali, vere e proprie ibridazioni dove suono, immagine e parola si fondono”.

Gianluca Conte

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I libri antichi della Biblioteca “Piccinno” sbarcano sul web


Le schede catalografiche di un migliaio di volumi antichi della biblioteca Piccinno di Maglie sono da oggi consultabili sul web. Si tratta della continuazione del progetto sul Museo virtuale del libro antico del sud Salento, realizzato nell’ambito del Por Puglia 2000 – 2006 relativo alla promozione della società dell’informazione Pis n.14 “Turismo, Cultura e Ambiente nel Territorio del Sud Salento. Una galleria virtuale in cui una selezione di Cinquecentine, Seicentine e Settecentine di pregio delle biblioteche comunali di Acquarica del Capo, Ruffano, Specchia, Tricase, Taviano, Melissano, Otranto, Maglie e Gallipoli sono illustrate attraverso dati e immagini (digitalizzazioni di frontespizi, copertine e legature artistiche, iconografia varia, tavole incise o manoscritte) e presentate secondo diversi e molteplici itinerari che accompagnano il visitatore in un viaggio virtuale a partire dal patrimonio librario antico locale delle singole biblioteche. Il progetto rappresenta un momento essenziale per la piena integrazione del patrimonio librario del Sud Salento con le risorse culturali di diversa tipologia (beni archivistici, turistici, museali, eventi e manifestazioni, strutture ricettive) allo scopo di creare una serie di itinerari e percorsi tematici di turismo culturale. “Le attività volte alla realizzazione del Museo virtuale del libro antico del Sud Salento -spiega la direttrice Medica Assunta Orlando – sono state avviate nel mese di giugno 2009 con una prima fase relativa al censimento di questi particolari beni librari nelle biblioteche aderenti al progetto. Si è avviata una ricognizione delle risorse accompagnata dalla valutazione e selezione per la riproduzione digitale. Si è data precedenza al materiale più antico, incunaboli e cinquecentine, seguite da seicentine e settecentine; inoltre durante la fase di ricognizione si è provveduto alla ricerca delle singole notizie bibliografiche sui repertori on-line e cartacei, per verificarne la peculiarità e la rarità, altri due elementi che insieme alla datazione concorrono alla selezione dell’opera”. Le operazioni di digitalizzazione sono state eseguite per mezzo di una fotocamera ad altissima risoluzione e di un piano reclinato su cui è allocato il volume che permette un’apertura limitata del libro di circa 90 gradi.

Maurizio Tarantino

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A Galatina nasce “Agorà” una nuova piazza culturale


Il sostantivo “agorà”, nella sua prima accezione in uso nell’antica Grecia, indicava la piazza principale della polis, sarebbe a dire un luogo di aggregazione e di scambio per antonomasia, dove ci si poteva incontrare e discutere degli argomenti più disparati, approfondire conoscenze, portare avanti i propri interessi; in parole povere, frequentandolo ci si poteva arricchire materialmente e spiritualmente.

E proprio da questo modo di intendere lo spazio – non solo quello fisico – a Galatina prende vita il progetto “Agorà–percorsi inVersi”. Nato dal volontà di un gruppo di giovani desideroso di intraprendere un percorso aperto a molteplici esperienze culturali, Agorà volge il proprio interesse verso tutto ciò che è cultura, prestando particolare attenzione alla riscoperta del territorio salentino e della sua storia. Non a caso una delle prime preoccupazioni di Agorà è stata quella di riportare alla luce figure di intellettuali, come Pietro Siciliani, rimaste per troppo tempo nel dimenticatoio (con la colpevole complicità di istituzioni, scuole e luoghi di cultura).

“Agorà è una piazza nel senso originario del termine, un luogo d’incontro e di crescita, dove ogni universo interiore potrà mettere a disposizione dei convenuti il proprio bagaglio esperienziale e prenderne da quello degli altri, in un simposio di “verità”, ognuna con un proprio senso e un proprio fondamento, contribuendo così a inserire il proprio tassello di verità in una ricerca continua e inestinguibile”, spiega Daniela Bardoscia, scrittrice e portavoce dell’ufficio stampa di Agorà.

Gli autori di questa piazza culturale, insieme alla Bardoscia, sono Angela Beccarisi, guida turistica; Sandro Marasco, artista; Francesco Luceri, studioso di filosofia e storia locale; gli artisti di “Ingenio – la forma delle idee”.

“Agorà–percorsi inVersi” ha già in programma una serie di appuntamenti che, a partire da dicembre, si protrarrà per tutto il 2012.

Il primo incontro avrà luogo il 28 dicembre alle 18.30, in Corso Umberto I.

Il tema della serata sarà “Santa Caterina di Alessandria, tra fede, mito e realtà” e si aprirà con “Il Committente, l’Opera e l’Artista (gli affreschi di Santa Caterina)”. L’evento è organizzato in collaborazione con ART and ARS Gallery. Protagonista sarà Carlo Michele Schirinzi, artista salentino emergente, autore del cortometraggio “Notturno Stenopeico” – ispirato all’affresco raffigurante il Diluvio Universale che si trova all’interno della basilica di Santa Caterina d’Alessandria – vincitore del primo premio al 27° Torino Film Festival. Il cortometraggio verrà proiettato insieme ad altre due opere dell’artista, “Suite Joniadriatica” e “ Prospettive in fuga”. Al termine delle visioni, si aprirà un dibattito che vedrà l’intervento di Lorenzo Madaro, critico d’arte e collaboratore de La Repubblica Bari ed Ettore Marangi, docente di teologia dommatica presso la Facoltà Teologica Pugliese, che introdurrà la figura di Santa Caterina d’Alessandria.

Gianluca Conte

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Addio a Luciana Palmieri donna d’arte e cultura


La cultura e l’arte salentina sono in lutto per la recente scomparsa di Luciana Palmieri, protagonista di una delle storie culturali più interessanti di Terra d’Otranto.

Personalità particolarmente dotata, dopo essersi laureata a pieni voti presso l’Ateneo Salentino, ha completato gli studi in Francia sotto la guida di alcuni luminari della Sorbona. E proprio a Parigi, e in altre celebri località francesi, Luciana ha partecipato a numerosi eventi, lasciando sempre il segno del suo passaggio.

Tornata in Italia, si è specializzata in Scienze e Storia della letteratura italiana con Mario Petrucciani, subentrato a Giuseppe Ungaretti alla cattedra di Letteratura Italiana presso l’Università della Sapienza di Roma, con una tesi dal titolo – per noi salentini emblematico – “Analisi sull’Epistolario di Girolamo Comi”.

La Palmieri ha sempre dimostrato un grande amore per la cultura meridionale, in particolare salentina; ne danno prova i suoi libri e i numerosi articoli (che portano la sua firma) apparsi sui quotidiani riguardanti artisti contemporanei che molto hanno dato al Salento.

Luciana Palmieri è stata la madre della Fondazione Palmieri (onlus che ha come scopo principale quello di diffondere la cultura salentina nel mondo) con la quale ha portato avanti diversi progetti di grande portata culturale, organizzando eventi, tenendo conferenze e dimostrando una lucidità eccezionale nell’intercettare nuove forme artistiche presenti sul territorio salentino.

Riservata e raffinata, la Palmieri non prestava orecchio alle ciarle che molto spesso accompagnano gli ambienti artistici e sapeva essere d’una squisitezza unica come ricorda, non senza un velo di commozione, Giuseppe Zilli, artista che ha avuto la fortuna di collaborare con lei in più di un’occasione: “Ho conosciuto Luciana qualche anno fa, in occasione di un suo lavoro (poi diventato un libro) riguardante la chiesa della Madonna della Neve a Galugnano. Era una donna eccezionale, che stava al di sopra dei pettegolezzi e degli intrecci della cultura salentina. Una persona vera che lascerà un vuoto incolmabile, prima che culturale, umano”.

Gianluca Conte

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Maglie, come fare ad animare le periferie? La parola alle associazioni


Una bomba scoppiata in tarda serata ha riportato il problema sotto i riflettori. Cosa si può fare per le periferie a Maglie? Una questione annosa, scoppiata per la verità nel 1998, quando un gruppo di ragazzi, forse per noia, distrusse i lampioni presso Parco della Rimembranza a pietrate. Ci fu anche un’incursione al cimitero qualche tempo più tardi, probabilmente da parte di un altro gruppo. Allora come oggi, ci si domanda: siamo al sicuro? Si tratta di casi isolati, così questa potrebbe sembrare una domanda retorica e in parte lo è. Ma come rendere più sicura una città in cui i problemi di vandalismo e microcriminalità sono fatti sporadici, e le forze dell’ordine sono spesso in giro a fare il proprio dovere in diverse pattuglie, specialmente nelle ore notturne? La risposta è semplice: creando occasioni di svago per i più giovani. Un luogo molto animato non può essere mai attaccato con troppa facilità. Alcune zone sono abbastanza “coperte” in questo modo, data la presenza di locali come pizzerie, bar e pub, che a Maglie sono circa 25, anche se non proprio tutti restano aperti la sera o almeno tutte le sere. Una recente inchiesta della Gazzetta del Mezzogiorno ha evidenziato come i giovani magliesi in età adolescenziale chiedano maggiori stimoli, in termini di eventi e manifestazioni da parte delle associazioni che sembrano a volte precluse per ragioni meramente di interessi, e dall’amministrazione comunale. Il Comune, per bocca dell’assessore alla Cultura Rossano Rizzo, aveva d’altronde spiegato come in passato si sia cercato di coinvolgere i ragazzi, ma si era trattato di progetti che non avevano riscosso un gran successo, benché l’offerta culturale della città sia sempre un punto fermo, a suo avviso. Le zone che andrebbero comunque animate maggiormente sono proprio le periferie, che peraltro possiedono anche strutture adatte a prestarsi a quest’uso, da Parco della Rimembranza all’anfiteatro di piazza Bachelet, per non parlare delle “villette” minori di cui è disseminata la periferia magliese. Uno stimolo ulteriore potrebbe venire dall’associazionismo, che magari con il volontariato e l’apporto delle consulte (che funzionano molto bene) potrebbero più efficacemente farsi portavoce di queste istanze presso l’amministrazione comunale.

Angela Leucci

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Mamme, a Otranto si festeggia fino a fine maggio con la mostra “Dalla Chioma di Atena”


“La Festa della Mamma è un’occasione utile per rinnovare il nostro sentimento di amore e riconoscenza nei vostri confronti”: così suona l’invito del sindaco Luciano Cariddi alle otrantine che verranno festeggiate da domani, e fino al 22, a Otranto.

Un modo diverso per rendere omaggio alle madri, festeggiando tramite un simbolo del femminino molto particolare: Athena, dea greca concepita da Zeus, venuta al mondo dalla sua testa e simboleggiata dalla civetta, la cui prerogativa è la strategia bellica, il cui scopo è la protezione dell’intelletto e lo sviluppo del logos, il ragionamento. La mostra che si inaugura domani alle 11, celebrante le sfaccettature del poliedrico mondo rosa, è infatti “Dalla Chioma di Athena”: chioma da cui sono nati i simulacri del divino femminile corrente. Una serie d’illustrazioni tratte dal libro di Valeria Palumbo e realizzate dal maestro Giancarlo Montelli; presenti infatti nell’esposizione ventuno ritratti e biografie di donne rivoluzionarie nella politica, da Eleonora de Fonseca Pimentel a Rosa Luxemburg, nell’arte, come Isadora Duncan. Leni Riefenstahl e Marie Curie, nella scienza, esploratrici e pioniere come Nellie Bly, Alexandra Néel-David e Amelia Earhart. “Difficile contenerle. Irresistibile ritrarle. L’onda grande delle donne seguiva la corrente: vivevano nel cono dell’ombra maschile, erano mogli per tradizione, madri per natura, devote per obbligo e recluse per inerzia. Ma alcune, tra la fine del Settecento e il Novecento, hanno detto no”. Immagini oniriche, donne velate da sfumature pastello di lievi acquerelli, una fusione del Liberty di Alphonse Mucha con le vetrate gotiche e un pizzico di Neoclassicismo. Così, chiare, s’imprimono nella mente, non solo per la bellezza dei tratti, per ciò che si cela in esse: la passionalità, il rigor di logica, caratteristiche che marchiano con il fuoco la coscienza dell’avventore della mostra.

Giancarlo Montelli è illustratore, art director e fotografo di numerose case editrici. Sua una recente mostra per l’edizione Odradek del Pinocchi, e presso l’Accademia di belle arti di Lecce dal titolo “Comunicazione visiva e l’arte di generare visioni” con laboratori e incontri con gli allievi e una grande mostra presso il museo provinciale S. Castromediano di Lecce, dal titolo “Dalla favola al mito”, a cura della casa editrice “Il Raggio Verde”. Valeria Palumbo, già caporedattore centrale de L’Europeo, fa invece parte della Società italiana delle storiche e della Società italiana delle letterate. Nel 2003 ha pubblicato “Prestami il volto” (edizioni Selene), sulle compagne di artisti famosi (vincitore del premio “Il Paese delle donne”, 2006). Ha pubblicato per Sonzogno “Le donne di Alessandro Magno” (2005), “Donne di Piacere” (2005) e “La perfidia delle donne” (2006). Nel maggio del 2007 è uscito “Svestite da uomo” (Bur) e, nel 2008, per Odradek, “Le figlie di Lilith”, sulla trasformazione del mito della femme fatale in diva. Del 2009 è “L’ora delle Ragazze Alpha” (Fermento), sulla terza onda del femminismo, vincitore del “Premio selezione Anguillara Sabazia 2010”. Nel 2010 ha riveduto e ristampato, con il titolo “La divina suocera” (edizioni Selene), un saggio del 2004 sulla suocera dell’imperatore romano Adriano (www.valeriapalumbo.com).

Jenny De Cicco

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L’estate otrantina si avvicina. E a fine mese torna Dalì


Presentato dal sindaco Luciano Cariddi e dagli assessori, nella mattinata del 28 aprile e presso la sala triangolare del Castello Aragonese di Otranto, il calendario degli eventi primavera-estate 2011.

Dal 19 al 21 maggio sono previsti invece una serie di incontri e dibattiti su “Il sogno italiano. Albania-Puglia vent’anni dopo”, presso il castello, organizzati dall’Università del Salento e in collaborazione con il Comune di Otranto: un’occasione per non dimenticare il profondo spirito di accoglienza salentino, che ha portato questa terra ad accogliere decine e decine di migliaia di migranti.

Dal 28 maggio al 25 settembre, invece, si terrà la mostra “Il genio di Salvador Dalì”, sempre presso il castello, che riaccoglie le opere surrealiste del genio ispanico a dieci anni dall’ultima mostra.

Il 28 e 29 Giugno, proseguono le iniziative con il recupero della Sagra di San Pietro e Paolo, da parte dei ragazzi dell’Ass. Hydro in collaborazione col Comune di Otranto. Durante le serate sono previsti stand enogastronomici, tiro alla fune, corsa coi sacchi, pentolaccia ed esibizioni di gruppi musicali.

A giugno, poi, la terza edizione dell’ormai consolidata “Notte rosa”, anche se sarebbe più corretto denominarla al plurale, data la doppia data per cui è organizzata da OCSO e dalle consigliere di parità di Puglia e Provincia di Lecce. Trenta giugno – 7 luglio, ancora, le date della prima edizione, presso Frassanito, di “Wave Trotter Competition”, campionato nazionale di windsurf durante il quale si esibiranno atleti di altre discipline insolite, come il “Freesbie Free Style”. Trentuno luglio – 7 agosto, largo alla conoscenza con gli “Incontri con l’autore”, organizzati dal locale Club UNESCO, il quale è impegnato nell’organizzazione della terza “Settimana della Cultura” presso largo Porta Terra.

Dal 18 al 20 di agosto, poi, si fa spazio al gusto con “United food of Salento. Cibi, canti e racconti di Salento”, dell’associazione “Art’Etica”, con la supervisione di DonPasta-Daniele De Michele, chef, dj e novello cantore di gusto e tradizione.

Per informazioni ulteriori su altri eventi, si rimanda al link del Comune di Otranto http://www.comune.otranto.le.it/

Jenny De Cicco

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“L’Avvocato del Re”, legal thriller in salsa salentina


Un “legal thriller” in salsa salentina. Sarà presentato il prossimo 14 maggio alle 19, presso l’aula magna “Nicola De Donno” del liceo classico “Francesca Capece” di Maglie – a cura della docente Lina Leone – l’opera prima di Maria Serena Camboa, “L’Avvocato del Re”. Si tratta di un romanzo che percorre la storia professionale di un giovane avvocato leccese alle prese con un omicidio cui sembrerebbe non essere estraneo certo affarismo politico. “Non sono certo intuito e ambizione a mancare – come spiega la nota alla stampa di “Lupo Editore”, la casa editrice che ha pubblicato il volume – a Martina Borghesi, giovane avvocato del foro leccese segnato da una traumatica esperienza che la lega contraddittoriamente al brillante Teodorico Fuortes. Quando la bellissima Cinzia viene trovata cadavere nella fangosa campagna salentina, a essere accusato del delitto è il fidanzato Giacomo, perfetto capro espiatorio. Chiamata ad assisterlo da Fuortes, Martina scopre presto che nulla è come sembra: oscure ingerenze viziano le indagini, mentre un’accesa campagna elettorale suscita inimicizie e sospetti incrociati. L’avvocato viene a conoscenza di scottanti risvolti della vita locale che la guidano verso una verità terribile e devastante. Un legal thriller all’italiana, scritto con dovizia da Maria Serena Camboa, in cui si intrecciano giochi di potere, introspezioni psicologiche, cinico arrivismo e il sogno del grande amore”. L’iniziativa è promossa dalla Pro Loco Maglie Unpli e da “Lupo Editore”, ed è patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Maglie.

Angela Leucci

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