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Anche il Salento a sostegno dell’ambiente con la “Giornata della Terra”


Quest’anno, per la prima volta, anche il Salento celebrerà la “Giornata della Terra”. Grazie alla proposta del difensore civico della Provincia di Lecce, Giorgio De Giuseppe, e alla decisione unanime del consiglio provinciale, la giornata si svolgerà il prossimo 22 aprile, contemporaneamente a tutti i Paesi dell’emisfero nord del pianeta.
Questo è un evento che viene festeggiato in quasi 200 Paesi; ogni anno, in quella stessa data, si mobilitano per organizzare e promuovere iniziative a sostegno della protezione e della sostenibilità ambientale. L’obiettivo è quello di coinvolgere le istituzioni e i singoli cittadini affinché ci sia maggior impegno a difesa della natura, una condizione essenziale per il benessere e lo sviluppo collettivo.
Il giorno precedente, sabato 21 aprile alle ore 10, presso l’auditorium del museo provinciale “Castromediano” di Lecce, è in programma una tavola rotonda su “Sviluppo e Ambiente”. Sono previsti gli interventi di Ferdinando Boero, Paolo De Castro, Maria Contaldo, Antonio Gabellone, Antonio Muci e Carmelo Pasimeni. A introdurre e coordinare il tutto il difensore civico Giorgio De Giuseppe.

Alessandro Conte

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Con i Pon Sicurezza 2 nuovi Sprar in Puglia


Il Salento avrà due nuovi centri d’accoglienza.
Prevista la realizzazione di nove progetti di centri d’accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo finanziati dall’ultimo Comitato di Valutazione presieduto dall’Autorità di Gestione, il prefetto Nicola Rizzo. Sale così a 22 il numero complessivo di Centri Sprar approvati fino a oggi.
Nuovi centri di accoglienza per immigrati extracomunitari rifugiati e richiedenti asilo nasceranno grazie ai fondi del Pon Sicurezza.
In collaborazione con l’Anci, il Pon Sicurezza ha infatti aderito allo Sprar prevedendo il finanziamento di complessivi 60 interventi infrastrutturali su immobili destinati, o da destinare, a percorsi di inclusione sociale per richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale e protetti umanitari. A ogni proposta approvata, il programma gestito dal Ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione Europea, destina un finanziamento massimo di 350mila euro.
I nuovi centri nasceranno in tutta Italia e 2 in Puglia, a Nardò e Massafra.
Il Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013, a fronte dell’importanza che il fenomeno migratorio ha ormai assunto in Italia, dedica una specifica linea di intervento al rafforzamento di politiche dell’immigrazione sempre più basate su criteri positivi di accoglienza ed integrazione. In quest’ottica, si inseriscono i Centri Sprar per rifugiati e richiedenti asilo e i centri polifunzionali per immigrati extracomunitari regolari.

Jenny De Cicco

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È on line il nuovo sito di Kurumuny


È finalmente on line il nuovo sito internet di Kurumuny, piccola e intraprendente realtà salentina, nata da un progetto diretto da Giovanni Chiriatti, in collaborazione con Anna e Luigi Chiriatti, che ormai da qualche anno rappresenta una delle più solide certezze culturali di Terra d’Otranto.

Kurumuny ha avuto origine, qualche anno fa, in un fondo situato in quel di Martano dove, in varie occasioni, la famiglia Chiriatti era solita riunirsi per passare momenti in compagnia di amici, conoscenti e vari ed eventuali, tra svago e iniziative culturali.
Che a Kurumuny non si facesse soltanto baldoria ma anche e soprattutto cultura fu capito ben presto da diverse personalità, tra cui Pierfrancesco Pacoda che a tal proposito ha scritto: “Benvenuti a Kurumuny, piccolo appezzamento di terra rossa e di ulivi diventato il centro della ricerca sui suoni e sulle tradizioni popolari”

Oltre a costituire un incantevole lembo di terra famoso in tutto il Salento (e oltre) per i vari eventi periodicamente organizzati, Kurumuny è anche una casa editrice, la “Kurumuny Edizioni”, appunto, che nel corso del tempo è riuscita a penetrare nell’eccellenza dell’editoria, soprattutto per ciò che concerne la produzione di saggi, i quali spaziano dalla musicologia all’antropologia, dall’etnologia al cinema, al sociale.

“Tra le finalità del lavoro di Kurumuny c’è l’obiettivo di valorizzare le voci e i suoni della contemporaneità e del passato (poeti contadini, cantori, artisti vari, giovani scrittori e ricercatori), pubblicando insieme a essi gli autorevoli interventi dei primi illustri antropologi e ricercatori del meridione, come Ernesto de Martino e Annabella Rossi, nonché delle riflessioni e degli scritti di importanti autori come Antonio Leonardo Verri, Carmelo Bene, Aldo De Jaco. Caratteristica della casa editrice è quella di mescolare i linguaggi antichi a quelli moderni della ricerca sonora, del documentario, fino all’elaborazione di nuovi formati e prodotti editoriali, vere e proprie ibridazioni dove suono, immagine e parola si fondono”.

Gianluca Conte

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A San Foca e San Cataldo un’iniziativa per l’ambiente


Dopo l’esperienza dello scorso anno, che ha visto impegnato diversi gruppi di persone volenterose, torna l’iniziativa “Puliamo le spiagge del Salento”.

L’appuntamento, fortemente voluto dai ragazzi dell’Associazione Suburban di Lecce & Surfrider Foundation Europe, avrà luogo domenica 25 marzo. Si partirà alle ore 11 con la pulizia di San Foca, precisamente con il “Lido li Marangi”, per poi spostarsi al “Molo di Adriano”, in quel di San Cataldo, verso le 15.

L’evento può essere inquadrato in un macrocosmo ambientalista, quello di “Iniziative oceaniche”, che vede impegnato ormai da tempo un gran numero di persone in tutta Europa per una giornata ecologica che ha come interesse la salvaguardia di mari, laghi e fiumi.

Si tratta di un’ottima occasione per chi voglia mettersi a disposizione di una buona causa, non solo a parole ma con i fatti. L’ambiente è cosa di tutti, e proprio per questo sarebbe auspicabile la presenza anche di intere famiglie oltre che di gruppi di amici e conoscenti. Questo faciliterebbe non solo i compiti logistici, ma creerebbe la possibilità di avvicinare i giovanissimi alle tematiche dell’ambiente, abituandoli ad una presa di coscienza che, in ultima analisi, li aiuterà a vivere meglio in età adulta. Formare uomini nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente è una delle sfide di quest’era contemporanea, dove l’impegno civico di tutti è una cosa urgente e necessaria.

In loco verranno forniti tutti gli strumenti necessari come guanti, sacchi e quant’altro per ottimizzare il lavoro.

“Si tratta di un piccolo gesto per sensibilizzare riguardo ad un tema grave, quale l’inquinamento marino, che reca danni enormi a flora e fauna”, spiegano gli organizzatori.

Gianluca Conte

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La raccolta dei rifiuti, problemi nel basso Salento


Lo scaricabarile non aiuta a risolvere i nodi salentini sui rifiuti nell’Ato Le 2 e Le 3. Intanto sono stati nominati i commissari ad acta per il mancato raggiungimento del 15% di differenziata.
La raccolta della spazzatura non si è tenuta, i rifiuti sono rimasti per strada. La colpa sarebbe della Cogeam che non paga i dipendenti per via della morosità dei comuni del bacino di competenza.
Il debito si aggira attorno ai 9 milioni di euro, la percentuale maggiore di debito è di pertinenza dei comuni dell’Ato 2, conferenti presso la discarica a Poggiardo.
L’ingegnere Montanaro ha spiegato come la ditta Progetto Ambiente attende dai 46 comuni dell’Ato Le 2 circa 6 milioni di euro, il debito ha causato la reazione a catena.
Della stessa opinione anche Nicola Lacalaprice, responsabile del personale della Cogeam, che sottolinea come la situazione, diventata insostenibile, abbia messo a rischio chiusura la ditta.
Così questa mattina i comuni che conferiscono i rifiuti solidi urbani presso le discariche di Poggiardo, Cavallino e Ugento si sono svegliati con l’incubo dell’emergenza rifiuti. I dipendenti Cogeam hanno incrociato le braccia, sono senza stipendio da un mese.
Nel Salento l’incubo torna con cadenza periodica, sempre nelle immediate vicinanze della stagione turistica. Tutti ricordano il periodaccio passato da Otranto e da Uggiano la Chiesa lo scorso anno, eventi che portarono a una rivolta dei sindaci della Ato Le 2 nei confronti della gestione del consorzio del presidente Silvano Macculi.
Montanaro dice: “Ci chiediamo che fine facciano i soldi destinati alla gestione del servizio e perché mai molti enti continuino a essere morosi”.
La situazione nell’Ato Le 2 rischia di collassare, considerando anche che tra i comuni sospesi ci sono quelli commissariati dall’assessore all’ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, nell’ottica del mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, 46 in tutta la Puglia e 15 nella provincia di Lecce.
Una buona speranza per i comuni dell’Ato Le 3 è il fatto che saranno essi stessi a provvedere alla differenziazione dei rifiuti, mentre per i ventuno comuni dell’Ato 2, come annunciato il 21 marzo scorso presso il Castello Aragonese quando si è discusso con la Lombardi Ecologia, ditta affidataria della partenza a breve della raccolta differenziata monomateriale.
Lorenzo Nicastro ha affermato che nel provvedimento di nomina di commissari ad acta, per la gestione dei rifiuti in 46 Comuni pugliesi, non vi è alcun intento sanzionatorio, ma l’obiettivo è spingere i comuni che ancora non hanno raggiunto il 15% di raccolta differenziata a fare meglio e incentivare all’elaborazione di progetti e iniziative che possano contribuire a un incremento di questa percentuale.
“Ricordo, a chi ulula alla luna, che la Regione nel 2008 commissariò l’Ato Br 2 che all’epoca aveva dati di differenziata più bassi della regione. Oggi quell’Ato è la più virtuosa con una media annuale di differenziata nel 2011 del 46%. Per queste motivazioni invito a rimboccarsi le maniche e lavorare alla preparazione di progetti che possano potenziare la differenziata, sfruttando questa occasione per farlo in maniera efficace. Non credo che il cliché dello scontro tra istituzioni o, peggio, tra parti politiche sia utile al raggiungimento degli obiettivi comuni”, ha detto Nicastro.
Intanto sono stati nominati i commissari. La Regione li ha individuati nelle figure apicali degli uffici tecnici dei Comuni interessati dal provvedimento. L’iniziativa regionale è una strategia per investire la struttura tecnica del compito di preparare e presentare progetti, da finanziare con i fondi Po Fesr 2007-2013, che stimolino e rilancino la differenziata.

Jenny De Cicco

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Gli eventi estivi di Poggiardo, un modo per proporsi


Poggiardo si prepara in anticipo alla stagione turistica.
Il Comune di Poggiardo, al fine di mettere a sistema in un’unica programmazione gli eventi del periodo estivo, invita a presentare proposte da inserire nel calendario cittadino dell’estate 2012 da realizzarsi a Poggiardo e Vaste tra il mese di giugno e quello di settembre del 2012.
Il sistema potrebbe servire, oltre che per una ottimale programmazione degli eventi, anche un buon modo per redenre attivamente partecipi i giovani artisti salentini e pubblicizzare al meglio l’offerta d’intrattenimento al turista e non solo.
Alle proposte selezionate l’amministrazione comunale potrà garantire un sostegno sotto forma di utilizzo di spazi comunali da definire e concordare, la promozione degli eventi nell’ambito della più generale promozione mediante l’inserimento sito web e della pagina Facebook del Comune di Poggiardo, mailing e attività di ufficio stampa e comunicazione istituzionale, produzione di materiali grafici per il programma integrale delle attività e distribuzione dei materiali pubblicitari nei principali punti informativi della città nonché agli operatori turistici locali.
Le proposte, nel formato di una scheda sintetica di massimo due pagine dattiloscritte (con indicazione della ragione sociale del richiedente, date e luogo o tipologia di luoghi di realizzazione, breve descrizione evento, eventuali servizi richiesti e richiesta patrocinio) dovranno essere consegnate a mano presso l’Ufficio protocollo del Comune di Poggiardo – Via Aldo Moro, 1 spedite via mail all’indirizzo affarigenerali@comune.poggiardo.le.it entro il 30 aprile 2012.

Jenny De Cicco

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Costa salentina, è allarme spiaggiamenti


L’incredibile fenomeno dello spiaggiamento nel Salento continua.
Delfini e tartarughe rinvenuti su tutte le spiagge del Salento. Gli ambientalisti chiedono la ricerca e l’analisi delle cause e intanto si sospetta per i sondaggi per la ricerca d’idrocarburi e quelli per i gasdotti marini. In questi giorni sono state rinvenute le carcasse di due delfini avvistate dai passanti che hanno contattato le autorità, il primo esemplare è stato ritrovato presso Lido Marini a Ugento, il secondo tra Frigole e Torre Chianca, marine di Lecce.
La Capitaneria di Porto ha avvisato il Centro studi cetacei di Gallipoli per il sopralluogo con cui è stata determinato quanto fosse passato dalla morte: l’esemplare ugentino era morto da diversi giorni, quello rinvenuto nelle marine di Lecce, invece, da poche ore.
Prima di questi, l’ultimo delfino spiaggiato era l’esemplare della Grotta Monaca di Otranto, luogo protagonista di un altro spiaggiamento la settimana prima.
Gli eventi in causa hanno innalzato un grido d’allarme tra gli ambientalisti e i comitati di tutela ambientale salentini (come i No Tap) e i cittadini sensibili alla problematica ambientale.
Tra le tante voci sollevatesi anche quella di Oreste Caroppo, portavoce del Forum Ambiente, che lancia un appello perché si apra un’urgente commissione d’inchiesta, che stabilisca le cause del preoccupante fenomeno. Caroppo dice: ”Hanno una causa, antropica o naturale che sia, tutti questi spiaggiamenti di tartarughe e cetacei assolutamente anomali, concentrati in pochi giorni e sulle coste del nostro piccolo Salento e tale causa deve essere individuata subito e fermata in tempo”.
Chiedendo alla prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, di scrivere al ministro dell’ambiente Corrado Clini perché intervenga sospendendo nei mari pugliesi ogni autorizzazione a eventuali ricerche d’idrocarburi con le esplosioni air gun, tecnica sospettata di causare fenomeni di spiaggiamento ed il blocco delle indagini sismiche-geologiche per il posizionamento di gasdotti marini. Al ministro il prefetto dovrebbe chiedere d’inviare una commissione tecnico-scientifica d’indagine per circoscrivere le cause e indicare gli interventi da intraprendere per arginare e bloccare il fenomeno.

Caroppo nella nota invita anche i parlamentari a presentare interrogazioni alla Camera.
Oltre ai delfini, spesso in questi giorni sono stati rinvenuti diversi esemplari di caretta caretta, tartarughe marine protette perché a rischio d’estinzione, che nel 2007 sulla spiaggia del Lido San Basilio a San Foca deposero le uova.
La zona è la stessa interessata dai sondaggi per lo studio per l’impianto della Trans Adriatic Pipeline, contro la quale si muove il comitato “No Tap”, al quale si associa lo “Sportello dei Diritti” di Giovanni D’Agata.

Jenny De Cicco

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Tradizioni e riti di san Giuseppe nel Salento


Le tavole di san Giuseppe approdano in Rai. Si svolgeranno i prossimi giorni (18 e 19 marzo) i festeggiamenti e le tradizionali tavole di San Giuseppe. La tradizione si ripresenta ogni anno puntuale per la festa del papà, acquisendo sempre maggiore fascino. Si assiste anche al recupero dell’antichissima tradizione in paesi in cui pochi erano rimaste poche donne a difenderla, come a Otranto.
Intanto le “Tavole di san Giuseppe” di Giurdignano saranno mostrate in tutta Italia da “Sereno Variabile” e saranno raccontati anche i menhir del giardino megalitico giurdignanese, presenta Simona Giacomelli per la regia di Andrea Campisi, in onda sabato 17 marzo alle 17, su Rai2.
Le riprese sono state realizzate con l’assistenza di Pugliapromozione e la collaborazione del comune e della Pro Loco “Sant’Arcangelo de Casulis” di Giurdignano.
Il rito delle “Tavole di san Giuseppe” allestite come ex voto all’omonimo santo sono un rito di tutto il Salento. Le famiglie devote preparano i grandi pani a ciambella decorati con i simboli della Sacra Famiglia e dei santi e offrono agli avventori la tradizionale massa (ciciri e tria), muscari, pucce e molte altre prelibatezze, con piccole varianti da paese a paese.
Le tavole in genere sono aperte al pubblico dalla sera del 18 e fino al mezzogiorno del 19 marzo, con i figuranti a rappresentare i santi attorno alla tavola in numero variabile, da 3 a 13, i primi ad assaggiare i piatti e che in passato erano impersonati dai poveri e dagli indigenti dei paesi.
A Giurdignano le tavole allestite in casa coinvolgono quasi tutte le abitazioni del piccolo centro, con alcune di veramente suggestive, e la grande manifestazione con la tavolata organizzata nella piazza principale.
Come lo scorso anno a Uggiano la Chiesa e Casamassella torna la tradizione e il secondo convegno “Nel nome del pane”, che l’anno scorso avviò il percorso per Uggiano di Città della Pace.
L’amministrazione comunale organizza, in collaborazione con la Pro Loco, l’evento “Le Tavole di San Giuseppe” aperte dalla sera del 18 e nella stessa serata alle 18, presso il Palazzo Marchesale di Casamassella, si terrà il convegno con il sindaco di Uggiano La Chiesa, Salvatore Piconese, l’assessore regionale alle politiche agroalimentari Dario Stefàno, l’assessore provinciale alle politiche del turismo Francesco Pacella, la presidente dell’Apulia Film Commission Antonella Gaeta.
Ospite d’onore Nabil Salameh, leader dei Radiodervish che presenziò anche la scorsa edizione.
A partire dalle 17 in piazza Vittorio Emanuele a Casamassella, inizierà la realizzazione su strada del “tappeto dipinto” dedicato a san Giuseppe a cura del maestro madonnaro Martino Zingarelli, poi saranno distribuite le pucce di san Giuseppe dalla Pro Loco locale.
A Otranto le tavole si terranno in alcune case private, tra le quali quella de la Misericordia, dell’Oratorio, quella dell’Ipsseoa, Istituto Pontificio Maestre Pie Filippini, 32° Gram, istituto comprensivo “Aldo Moro”.
Sempre a Otranto eccezionale apertura e celebrazione della messa in onore del santo dalle 10 del 19 nella chiesetta di san Giuseppe, recentemente restaurata, via Ottocento Martiri.
Anche a Minervino di Lecce la tradizione è forte e la Pro Loco Minerva con l’amministrazione comunale anche quest’anno hanno organizzano la VII edizione della tradizionale Tavola di san Giuseppe. Domenica 18, dalle ore 19 alle ore 24 inizieranno le visite alle Tavole di san Giuseppe allestite e imbandite dai devoti. Nel pomeriggio alle 18,30, dopo la processione e la messa si svolgerà in piazza Umberto I la manifestazione della Tavola di san Giuseppe con 13 Santi, mutuati dal mondo Istituzionale, culturale e sociale del luogo.
Anche nella piccola San Cassiano i devoti al Santo, le associazioni e l’amministrazione fanno rivivere le tavole e la festa, proponendo un percorso che si ripete ormai da 36 anni. Oltre le tavole, il 18 marzo sarà ultimato l’allestimento della sagra e della fòcara di San Cassiano per san Giuseppe e i festeggiamenti avranno inizio alle 20 con l’accensione della sacra pira.
A Cerfignano, Santa Cesarea il 17 alle 19,30 presentazione de “Le Tavole di San Giuseppe: itinerario religioso” e del libro “Le Taule de san Giuseppe” curato dalla Pro Loco.
A Giuggianello il 19 marzo dalle prime luci dell’alba e fino alle 13, oltre le tavole, si terrà nella zona Pip la trentunesima edizione della “Fiera – mercato di san Giuseppe” che vede protagonisti indiscussi i cavalli, coinvolti in gare di bellezza e lavoro per l’occasione. in piazza degli Eroi il comitato offrirà gratuitamente a tutti i presenti, dopo la benedizione, le pietanze per l’occasione, mentre nel pomeriggio, si svolgerà la messa e la processione con il simulacro del santo portato in spalla dai devoti per le vie del paese più piccolo del Salento.
Cornice musicale dei festeggiamenti civili con il gruppo di musica popolare “Gli Amanti di Bacco”.

Jenny De Cicco

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Allo spazio sociale Zei la mostra fotografica “Rifiuti poco speciali”


Il fatto che il Salento non sia soltanto la terra del “sole, mare e vento”, è ormai cosa assodata. Questo territorio deve giornalmente affrontare problemi di grande vastità: sociali, economici, ambientali. Ed è proprio dall’ambiente, spesso volutamente o sbadatamente bistrattato, che prende le mosse “Rifiuti poco speciali”, mostra fotografica a cura del corso di fotografia tenuto da Zei e svoltosi tra ottobre e dicembre dello scorso anno.
L’esposizione, inaugurata in febbraio, resterà visionabile ancora per qualche giorno presso la sede di Zei, in via dei Chiaramonte a Lecce.
“Il Salento è una terra bellissima, spesso è una cartolina e molto spesso è sporco. Fuori dalle immagini che si vedono sulle guide turistiche, oltre il muretto a secco e davanti ad un mare cristallino si nascondono l’inciviltà, l’incuria e la strafottenza di chi inquina consapevolmente. Oltre la cementificazione, oltre l’abusivismo, oltre il continuo “mangia-mangia” a cui questa terra è da tempo soggetta ci sono un mare di rifiuti che vogliamo definire “poco speciali” perché sono sotto gli occhi di tutti ed ormai fanno parte, inconsciamente, del nostro paesaggio” si può leggere sul documento che presenta la mostra.
I partecipanti hanno saputo cogliere al meglio lo spirito dell’iniziativa, presentandoci, con i loro scatti, un Salento non certo nascosto, anzi, sotto gli occhi di tutti, ma proprio per questo diventato quasi “normale” ai nostri occhi. È la solita vecchia storia, quando qualcosa è troppo evidente, finisce per diventare invisibile. Il messaggio della mostra appare chiaro, ovvero non assuefarsi alla logica dell’indifferenza e del menefreghismo riguardo la natura, l’ambiente, la vita stessa, come recita il sottotitolo dell’evento: “Mostra fotografica contro l’inquinamento della nostra terra e per un Salento più pulito”.

Gianluca Conte

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Nuove scoperte e un premio per la medicina salentina.


Invenzioni salentine che potrebbero migliorare il mondo. Inventato al Cnr di Lecce il microscopio Cat in 3D, utile nella ricerca e la prevenzione dei tumori.
“Sono poche le invenzioni ma ci sono e vanno sostenute, tutelate, pubblicizzate e non solo con un contributo sull’acquisto di macchinari – lo sostiene Rocco Palese, capogruppo Pdl in Regione – Le eccellenze pugliesi esistono, anche nella sanità, ed è giusto che se ne parli. L’ultima in ordine di tempo è il microscopio Cat in 3D realizzato e collaudato nei laboratori dell’Istituto di Nanoscienze del Cnr di Lecce.
E’ una notizia che dovrebbe riempirci tutti di orgoglio e di speranza, perché dimostra come, nonostante la totale assenza di programmazione, i disservizi quotidiani, lo scarsissimo sostegno della Regione, i nostri giovani scienziati, ricercatori, studiosi, medici, non perdono entusiasmo e motivazione e vanno avanti per la propria strada con spirito di servizio e dedizione e sono loro a garantire non solo la tenuta quotidiana del sistema, ma addirittura a programmare un futuro di speranza e di nuovi servizi per i cittadini e gli ammalati.
Sarebbe auspicabile che il governo regionale ripartisse da loro per restituire speranza all’intero settore sanitario, sostenendo il loro lavoro non solo garantendo contributi per l’acquisto di macchinari, ma anche puntando su di loro come l’unica vera e grande risorsa”.
Altra eccellenza è il premiato medico pediatra Vito Accogli, che ha ricevuto un importante riconoscimento nazionale, per l’umanizzazione della medicina Imid Award. “In un momento in cui si punta spesso il dito contro la sanità nazionale e locale, è importante constatare come tanti medici svolgano con grande impegno e abnegazione la loro professione, andando ben oltre quelli che sono i semplici doveri professionali” – dice il consigliere della Regione Puglia e presidente di Moderati e Popolari Antonio Buccoliero, commentando il Premio Imid Award 2012 al medico salentino – Questo riconoscimento premia l’amore profondo di un uomo per una professione che richiede, ogni giorno, non solo elevate competenze scientifiche, ma anche grande umanità e pazienza. In questo senso, l’operato del dott. Accogli qualifica tutto un territorio e contribuisce, attraverso il suo operato e quello di tanti altri bravi medici, a scrivere, un po’ ogni giorno, una pagina di buona sanità”.

Jenny De Cicco

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Lo studio della relatività passa dall’Università del Salento


Un pezzo di Salento spedito nello spazio. E’ stato lanciato ed è in funzione il Lares (acronimo di Laser Relativity Satellite), il satellite artificiale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) realizzato dalla Compagnia Generale per lo Spazio Cgs e progettato dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con l’Università del Salento. Lares è in orbita dal 13 febbraio scorso, iniettato nello spazio dalla base di lancio europea di Kourou, in Guiana Francese con il lancio di qualifica del nuovo vettore europeo Vega.
La missione spaziale del satellite è destinata allo studio di alcuni aspetti della relatività generale e il satellite, passivo, è formato da un corpo sferico in lega di tungsteno, ricoperto da 92 retroriflettori a spigolo di cubo (Ccr), che gli donano un aspetto molto simile a una sfera da discoteca e ha un diametro di 36 centimetri e perso di 386,8 chilogrammi.
Lares è stato messo in orbita dal vettore Vega a una quota di 1450 chilometri con un’inclinazione 69,5 gradi.
Una serie di postazioni a terra, gestite dall’International Laser Ranging Service – Ilrs, punteranno il satellite utilizzando dei laser a impulsi e misurando il tempo necessario al segnale per tornare a terra determineranno la distanza del satellite. Le misure eseguite dalle postazioni a terra permetteranno di triangolare la posizione del satellite e la sua orbita, questo permetterà di studiare l’effetto Lense-Thirring. Quest’effetto definisce come viene alterato lo spazio tempo dalla rotazione di un corpo dotato di massa propria, come nel caso della Terra. Tentativi di misurare il particolare effetto sono stati condotti in precedenza con altri satelliti, ottenendo una misura con un’incertezza del 10%.
Il Lares, invece, dovrebbe permettere di effettuare una misura dell’effetto Lense-Thirring con una precisione di circa l’1%, permettendo quindi una misura molto più accurata.
Il satellite permetterà di effettuare anche misure nel campo della geodinamica e della geodesia spaziale permettendo lo studio delle dinamiche della crosta terrestre, come lo scioglimento dei ghiacci e i movimenti tellurici.
Il responsabile del team scientifico internazionale Lares – Italia, Usa, Germania e Russia – e ideatore della missione è Ignazio Ciufolini, esperto di relatività generale all’Università del Salento.
Il satellite Lares è progettato da Antonio Paolozzi e dal suo team della Sapienza (Scuola di Ingegneria Aerospaziale, Diaee – Dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica e Crpsm – Centro di ricerca progetto San Marco).

Jenny De Cicco

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16 afgani approdati questa notte sulla costa idruntina


Sbarco nella notte sulle coste otrantine. Rintracciati in mattinata 16 migranti di origine afgana tra i quali una donna incinta e un minorenne.
Stamattina le forze dell’ordine hanno ritrovato nella zona di Porto Badisco i 16 migranti, tra i quali una donna in stato di gravidanza, che, colta da malore, è stata condotta per accertamenti presso il pronto soccorso di Scorrano, dove ora è in osservazione. Un altro degli uomini è stato accompagnato presso il Veris Delli Ponti, per un trauma alla spalla.
16 viaggiatori hanno affrontato il freddo e il maltempo di questo periodo, alla ricerca di un approdo sicuro.
Per adesso ancora nessuna notizia sull’imbarcazione e gli scafisti, probabilmente si sono dileguati dopo lo sbarco dei malcapitati, grazie alla velocità del mezzo.
Sono in corso le ricerche degli uomini del commissariato di Otranto e dei carabinieri della compagnia magliese e probabilmente, come per il caso di ieri di Torre Mozza, si pensa che il gruppo non sia al completo.
I migranti sono stati condotti al centro d’identificazione “Don Tonino Bello” d’Otranto, per le operazioni d’identificazione, le dichiarazioni di stato e la prime cure prestate dal personale medico locale e dalle associazioni di volontariato del territorio, come la Misericordia idruntina e della Croce Rossa.

Jenny De Cicco

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