I primi sentori di uscita dalla crisi si erano avuti la settimana scorsa, quando a Maglie la capolista conquistò i tre punti dopo una partita sofferta e che la Toma Maglia avrebbe meritato di pareggiare. Pareggio, per 3-3, acciuffato ieri all’ultimo minuto contro il Racale, dopo essere stati sotto di tre reti: la reazione dei calciatori magliesi attesta che la voglia di reagire c’è, bisogna solo trovare la quadratura del cerchio. Come detto l’inizio non è stato dei migliori per gli atleti di mister Sergio Volturo, che pur aiutati dal tifo del pubblico del Tamborino Frisari, ha visto la porta di Mamadou Sakho violata tre volte in 22 minuti: all’undicesimo minuto è D’Amblé su rigore a trasformare, poi Andrea Presicce e infine Antonio Savino. La partita sembrerebbe chiusa, ma l’inizio del girone di ritorno porta con sé in dote altre tre reti, che il Maglie trova nella restante ora di gioco. Alla mezz’ora del primo tempo ad andare in rete è De Luca, che accorcia le distanze e fa sentire la pressione agli ospiti, forse troppo sicuri finora del successo, vista anche la classifica con il Racale in piena zona playoff. Si va al riposo con altre occasioni sottoporta ospite, ma i locali non trovano altre reti. Così sembra andare anche nel secondo tempo, con la settima sconfitta consecutiva alle porte dopo quaranta minuti di assalti a vuoto, in alcuni casi sfiorando la beffa sulle ripartenze. Invece al minuto 85 è Pierandrea Fanigliulo a siglare il 2-3, e a novantesimo scoccato capitan Massimo Ferrentino trova un pari a quel punto insperato, ma meritato. Si tratta di una “vittoria” della Toma Maglie più giovane, con ben cinque nati dal 1993 in poi, nella formazione titolare, e due altri entrati a partita in corso. Il girone di ritorno, quindi, comincia come quello d’andata, con un pari contro il Racale, ma con giovani prospetti che scalpitano per il loro posto al sole e che potrebbero dire la loro nel prosieguo del campionato.
PAOLO MERENDA