Da qualche tempo, in area Torcito, nel territorio di Cannole, erano in atto alcuni lavori per il nuovo parco. Queste operazioni erano state autorizzate dalla Provincia ma, a quanto pare, con molte prescrizioni da tenere presenti. Sembra invece che la ditta incaricata non le abbia tenute in giusto conto, provocando un cambiamento della morfologia dei luoghi.
Le prime perplessità erano nate su Facebook, con il gruppo Urpi te Macchia, che per primo aveva documentato il corso degli interventi e la piega che stava prendendo il processo rivalutativo dell’area. Ulteriori dubbi si erano poi riscontrati su altre pagine del social network, portando all’intervento alcune personalità istituzionali, come il sindaco di Cannole Adriana Petrachi, che aveva rilasciato alcune dichiarazioni sulla pagina Facebook dedicata al gruppo della masseria Torcito.
La presa di posizione ambientalista, che aveva portato a numerose denunce dei fatti, ha trovato risposta nell’intervento dei Carabinieri di Bagnolo del Salento e del Corpo Forestale dello Stato di Otranto e di Lecce. I militari dell’arma e gli agenti della Forestale hanno effettuato dei sopralluoghi sulla collinetta sbancata, ubicata in zona Canolisi e Torcito, ponendo sotto sequestro una vasta area. Come conseguenza degli accertamenti è partita la denuncia per due ingegneri che si sarebbero resi responsabili di violazioni paesaggistiche e deturpamento del patrimonio naturale.
I due ingegneri sono deferiti in stato di libertà per aver proceduto alla realizzazione di tre piste forestali per una superficie di 5600 metri quadri, aver sbancato e spianato un’area di 2000 metri quadri, scavando roccia affiorante e con estirpazione vegetale, in difformità alla concessione edilizia rilasciata dall’Unione dei Comuni Idruntina. Come accennato, le aree interessate alle opere di rivalutazione, di notevole valore paesaggistico, sono state sequestrate.