A Otranto si presenta Café des Artistes

Sarà presentato il 29 giugno 2012 alle 21 presso il Cafè Sud Est a Otranto, il nuovo libro di Angela Leucci, “Cafè des Artistes”, edito da Lupo editore.
Intervengono l’autrice Angela Leucci e il coautore di due dei racconti contenuti nel volume Paolo Merenda
Presenta e modera Jenny De Cicco
Letture a cura di Eugenia Toni e Renato Grilli
Seguirà djset.
Il libro

Una bionda detective argentina, un caffè letterario, lo strano omicidio di un pusher. Sono solo alcuni degli elementi di “Café des Artistes”, romanzo breve che apre il ricco scenario ai personaggi racchiusi in questa raccolta. Una galleria di suggestioni, in cui il folle Michele Lamorte scolpisce nella pietra l’immagine della moglie morta e il motto “Beati quelli che non hanno storia”, un’insegnante costruisce dentro di sé l’aberrazione per i lunedì, due gemelle uccidono per essere felici e due gemelli si danno all’incesto per liberare il mondo dal male. Come nei Menecmi plautini o nei film di Peter Greenaway, anche le immagini simmetriche nascondono storie inenarrabili, tutte da leggere.

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Lutto nel mondo del cinema: è morto Giuseppe Bertolucci

È spirato lo scorso 16 giugno a Diso Giuseppe Bertolucci, uno dei massimi artisti del cinema italiano e internazionale.

Il regista, deceduto dopo una malattia all’età di 65 anni, aveva incominciato la sua carriera cinematografica come aiuto del già famoso fratello Bernardo nel
film “La strategia del ragno” per poi esordire dietro alla macchina da presa con il mediometraggio “I poveri muoiono prima”, considerato a tutt’oggi un cult
dai cinefili di palato fine.

Bertolucci, già presidente della Cineteca di Bologna, era un artista completo che aveva ereditato dal padre Attilio, superlativa voce della poesia italiana, quella vena intima e a tratti quotidiana (potremmo dire dalle tracce gozzaniane) che si ritrovava in molti suoi versi, concedendo però, non poche volte, alla propria arte la crudezza delle situazioni che proprio nel vivere di ogni giorno potevano avere origine.

Autore di indiscutibili capolavori – sia come regista che come sceneggiatore – basti pensare a “Novecento”, in cui collaborò col fratello Bernardo alla sceneggiatura, “Berlinguer ti voglio bene”, suo primo lungometraggio, con un Roberto Benigni ancora in erba, e poi ancora “Oggetti smarriti”, “I cammelli”,
“Panni sporchi”, e altre opere davvero encomiabili, Bertolucci ha lasciato un vuoto incolmabile soprattutto in chi, come Benigni, sa di dovere molto (se non
tutto) al cineasta parmense e in tante altre personalità che hanno voluto rendere un’ultima visita all’amico prima che all’artista.

Bertolucci da alcuni anni era proprietario di un’abitazione situata nel centro storico di Diso, piccolo paese a pochi chilometri da Tricase e dalle ben più famose località costiere, dove conduceva una vita tranquilla e riservata. In questo momento di dolore attorno alla moglie Lucilla Albano e ai parenti si stringe tutto il paese, il sindaco Antonella Carrozzo e l’amministrazione comunale che hanno espresso il loro più sincero cordoglio. Gli abitanti del paesino avevano amato Bertolucci fin da subito e sembrerebbe aleggiare l’intenzione – sia istituzionale che dei privati cittadini – di commemorare il regista con una pubblica dedica.

Gianluca Conte

Gli scatti sono per gentile concessione di Toti Bello.

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Regole chiare per l’Adriatico e lo Ionio

Regole chiare per vivere il mare. Con l’inizio della stagione balneare e l’entrata nel vivo del periodo estivo, la Capitaneria di Porto di Gallipoli e l’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto hanno pubblicato le ordinanze di disciplina della navigazione e sicurezza in mare. Assobalneari ringrazia le autorità per le direttive univoche per entrambi i litorali ionico e adriatico.
Atti che dettano regole fondamentali della sicurezza della navigazione, della balneazione, quest’ultimo aspetto particolarmente importante per i gestori di stabilimenti balneari.
“In particolare come presidente di Assobalneari Salento – spiega Mauro Della Valle – desidero esprime un sentito ringraziamento ai militari delle rispettive capitanerie che da sempre hanno garantito il massimo della sicurezza e della efficienza, facendo del Salento una delle regioni con minori incidenti in mare, nonostante le numerosissime presenze turistiche e la vastità del nostro mare”.
Si tratta delle prime ordinanze emesse dopo il trasferimento totale della materia di sicurezza in mare alle capitanerie di porto, operato dall’ordinanza balneare della Regione Puglia.
“Ancora soddisfazione desidero esprimere – prosegue Della Valle – per i contenuti delle ordinanze balneari emanate per l’anno in corso si tratta di norme certe, chiare, efficaci come difficilmente siamo abituati a vedere, specie a livello normativo. Numerose sono le novità sia in riferimento alla sicurezza dei bagnanti in rapporto all’uso di moto d’acqua e kite surf, sia con riferimento al sicurezza sulle spiagge ed alle norme di primo soccorso. Importante segno di alta professionalità è stata fornita da entrambi i comandanti degli uffici, hanno dettato stesse regole su entrambi i litorali ionico e adriatico, rendendo effettiva una parità di trattamento e un’oggettiva e uniforme applicazione delle regole”.

Jenny De Cicco

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Maria Pia Romano presenta “L’anello inutile”

Lunedì 18 giugno, alle 18,30, presso il museo civico “Pietro Cavoti” a Galatina, Maria Pia Romano presenterà il suo ultimo romanzo “L’anello inutile”, edito da
Besa Editrice, che nello scorso aprile ha conquistato “tre penne” di Billy il vizio di leggere, rubrica letteraria del Tg1 Rai.

L’evento, che rientra nell’ambito delle attività dell’Università Popolare “Aldo Vallone”, sarà presentato dalla scrittrice Daniela Bardoscia.

Il libro della Romano è un’immersione completa nel mare, elemento visceralmente amato dall’autrice, un’immensa massa d’acqua che sulle pagine diventa un oceano di parole pronto ad entrare prepotentemente nella mente e nel cuore del lettore. L’acqua, insieme agli altri elementi ancestrali, aria, terra e fuoco, gli stessi elementi che da millenni sembrano plasmare la natura umana e che già il filosofo greco Empedocle riteneva essere le quattro radici (rhizómata) eterne del tutto, costituiscono il tessuto connettivo di questa emozionante opera.

Ma c’è dell’altro, ovvero il rapporto che attraverso la sua prosa l’autrice instaura con il Salento, terra magica e di confine: “Una dichiarazione d’amore
al Salento. Una storia di uomini e donne uniti, ciascuno a suo modo, da un anello… Il Salento prende alla gola. E ti sa rubare l’anima”. Con queste
premesse, ci si accorge fin da subito che il libro in questione viaggia su binari di emozioni forti, al cardiopalma, emozioni simili a quelle che soltanto
questa terra dal sangue vivo sa donare. Maria Pia Romano, nata a Benevento nel 1976 e salentina d’adozione, giornalista, scrive per testate regionali e nazionali. Ha già pubblicato quattro raccolte poetiche: “Linfa” (Liber Ars, 1998), “L’estraneo” (Manni, 2005), “Il funambolo sull’erba blu” (Besa, 2008), “La settima stella” Besa, 2008) e il romanzo “Onde di follia” (Besa, 2006). Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti letterari in ambito nazionale e internazionale e una segnalazione in sezione Cultura al premio “Michele Campione” Giornalista di Puglia, 2010. Le sue opere sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il Festival della Letteratura Italiana in Brasile, estate 2011.

Gianluca Conte

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Antonio Giannuzzi interviene sull’Imu

A Maglie sono uscite le istruzioni per il calcolo dell’Imu e le quote del comune. Sul prontuario emesso sul sito amministrativo si legge: “Il valore catastale ottenuto va poi moltiplicato per l’aliquota base che è stata fissata nella norma nella misura seguente: aliquota base 7,6 per mille, abitazione principale e pertinenze 4 per mille, fabbricati rurali a uso strumentale 2 per mille”. Antonio Giannuzzi, capogruppo di Città Libera, a fronte di una quota che a molti magliesi è parsa alta, ha voluto scrivere in una nota i suoi commenti, che non sono di natura puramente economica, ma anche politica. “La notizia dell’aumento dell’Imu – scrive – non deve sorprendere, è la naturale conseguenza di una gestione finanziaria pesante, che da anni interessa il comune di Maglie. Lo sforamento del patto di Stabilità del 2009 e anche quello, ben più pesante, del 2011, oltre a una situazione di cassa, da più anni, al limite del consentito e più colte censurato dalla Corte dei Conti, non poteva, come previsto, sortire effetti diversi. La normalità, reclamata dal sindaco, si scontra con la realtà, sempre più densa di nubi. Così era normale sforare il patto di stabilità, era normale non pagare debiti maturati, era normale pagare interessi sempre maggiori sulle anticipazioni è normale,così, che anche l’Imu aumenti in una situazione pesante sia per i singoli che per le attività produttive. Non è vero che tutti i comuni stiano facendo altrettanto, ci sono comuni che hanno tolto l’Imu per la prima casa, altri che lo hanno ridotto fino al massimo consentito, noi invece lo aumentiamo fino al massimo consentito, è questa la normalità? O sarebbe stato normale, in questa condizioni, rinunciare al progetto del pattinodramo, del minigolf, dello skateboard e del bike sharing grazie ai quali stiamo pagando e pagheremo rate di mutui che pesano sulla gestione di questo comune, senza che per i cittadini ci sia stato o ci sarà alcun vantaggio?”.

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Ristrutturazione “Tito Schipa”, nuovo finanziamento dalla Provincia

Con una spesa di 350mila euro la giunta provinciale ha approvato il progetto definitivo-esecutivo dei lavori di completamento della ristrutturazione della
sede della Fondazione “Tito Schipa” ex liceo musicale “Tito Schipa” a Lecce. Questo ulteriore intervento si aggiunge a quello deliberato nel marzo 2010,
che prevedeva un impegno di spesa di 1 milione e 545mila euro. L’edificio di interesse storico che si trova in uno stato di precarietà statica e funzionale,
sarà interessato da lavori di restauro conservativo (risanamento statico e recupero funzionale), di adeguamento alle norme di sicurezza riguardanti la
prevenzione incendi e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
In particolare, saranno rifatti tutti i solai, i servizi igienici, gli impianti, i pavimenti, gli infissi e saranno recuperati anche la facciata esterna e il cortile interno. Inoltre, al primo piano sarà realizzata una sala insonorizzata destinata alle prove dell’Orchestra della Fondazione Ico “Tito Schipa”. Con questo ulteriore intervento economico deliberato oggi dalla giunta provinciale, indispensabile per l’adeguamento sismico della struttura, saranno realizzate alcune opere di arredo e finitura. Nello specifico, queste opere riguarderanno: ascensore, tendaggio fonoassorbenti, dipinture interne, pompa di calore, ventilconvettori, scala antincendio e corpi illuminanti.
“Questo ulteriore intervento deliberato oggi – dichiara Pasquale Gaetani, assessore provinciale al Patrimonio – è la migliore testimonianza che come
Provincia, per raggiungere gli obiettivi programmati nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, riteniamo necessario, urgente e indispensabile rendere
funzionale e fruibile l’intero edificio, che potrà far fronte alle numerose esigenze di spazi per la cultura e l’arte in genere, di cui le istituzioni e il
mondo associativo hanno bisogno”.
L’edificio, ex sede del liceo musicale di Lecce intitolato a Tito Schipa, fu realizzato in rustico dal grande tenore leccese su suolo concesso dal comune di
Lecce, successivamente completato da un apposito consorzio costituito nel 1933 da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Lecce. Il nuovo edificio fu collaudato nel 1942 e venne destinato a Istituto di istruzione ed educazione musicale. Fino al 1970 ha svolto attività didattica il liceo musicale “Tito Schipa”. Dal 1971 fino al 1980 è stata sede del Conservatorio musicale di Lecce. Nel 1980 è diventato sede dall’Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce.

Alessandro Conte

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Minervino, un sondaggio per la riqualificazione della villa

Dopo le polemiche a Minervino ecco il voto popolare sul destino della villa. La polemica è sorta dal 21 maggio a seguito dell’incontro pubblico sull’investimento di 200mila euro per il rifacimento della villa comunale di Minervino. Si era opposta la minoranza al progetto di riqualificazione dei giardini pubblici della cittadina, all’incrocio di via Fiume con via Aldo Moro. Per favorire il coinvolgimento della cittadinanza, l’amministrazione ha indetto un sondaggio sul proprio sito internet, proprio in questi giorni. La domanda era sull’essere “Favorevole a che l’amministrazione comunale porti avanti il progetto di riqualificazione della villa comunale per un importo di 200mila euro da contrarre con mutuo Cassa Depositi e Prestiti”. La risposta fino a oggi è stata positiva per l’80,8% dei votanti, contrari il 19,2%. In totale i cittadini minervinesi, comprese le frazioni di Cocumola e Specchia Gallone, sono 3840 abitanti, il primo voto è stato ieri, 14 giugno alle 8.43, mentre l’ultimo oggi alle 11.27. Finora hanno espresso il proprio parere 26 utenti. Un bell’esempio di partecipazione attiva, ma quanto potrà influire la vittoria del sì, o del no, su una decisione che dovrebbe essere amministrativa, e non solo popolare. Per il momento l’amministrazione di Ettore Caroppo si dimostra attenta alle esigenze della propria popolazione , con interventi sempre più verdi e di risparmio per la cittadina, come l’Ora della Terra e gli interventi di edilizia scolastica ed riqualificazione energetica.

Jenny De Cicco

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Arriva a Lecce “In viaggio alla ricerca della libertà” di Toti Bello

Lo scorso 13 giugno, presso il Vintage di Lecce, è stata inaugurata la mostra fotografica di Toti Bello dal titolo “In viaggio alla ricerca della libertà”,
che rimarrà aperta fino a mercoledì 20.

Salvatore “Toti” Bello, nato a Presicce, classe 1965, è fotografo freelance e ha all’attivo numerose collaborazioni con diversi giornali.

“In viaggio alla ricerca della libertà” conta sedici immagini che hanno come soggetto gli immigrati giunti a Manduria nella passata primavera. La mostra
proposta da Bello è davvero coinvolgente, soprattutto perché nelle sue istantanee raccoglie le storie, i sentimenti, le emozioni e le speranze di persone costrette a lasciare la propria terra per trovarsi davanti l’ignoto, l’incertezza.

Il punto di partenza – sia della storia dei migranti che dell’azione artistica del fotografo – può essere fatto risalire alla “Primavera araba”, ovvero l’inarrestabile successione di sollevazioni che ha interessato, in un recente passato, vaste aree, comprendendo Libia, Egitto, Tunisia. Tutte terre a due passi dalle coste europee.

Corollario delle rivolte non poteva che essere un’accentuazione del flusso migratorio che dalle terre in cui un numero esorbitante di esseri umani viveva un incubo a occhi aperti si spostava verso l’Europa.

Ed è proprio questo che viene impresso nelle immagini di Bello (oltre a una descrizione della condizione oggettiva dei migranti): lo stato d’animo di questa gente che per non doversi più scontrare con l’orrore quotidiano ha deciso di guardare oltre il confine della propria terra e cercare in altri luoghi lontani una vita migliore. In queste foto l’artista coglie appieno non solo quello che di brutto queste persone hanno lasciato alle proprie spalle ma anche la speranza di un futuro possibile, i sorrisi, la profondità degli sguardi, il colore degli occhi.

La mostra offre all’osservatore numerosi spunti di riflessione, e un pensiero non può non andare a quando – non troppi anni addietro – i migranti in cerca di
futuro eravamo noi italiani. Ritrovare noi stessi nello sguardo di un migrante è uno dei momenti più alti che le fotografie di Bello ci regalano.

Gianluca Conte

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50 e 50, raccolte 25mila firme

Raccolte 25mila firme per la legge elettorale sul 50/50 di genere. Sono 10mila firme più del necessario, ma la raccolta non si ferma, grazie ai pugliesi uomini e donne che chiedono alla Regione di dotarsi di una legge elettorale sulla parità di rappresentanza femminile-maschile.
ieri alle 12 il comitato promotore delle legge “50&50” ha consegnato al presidente del consiglio regionale Onofrio Introna il registro con le firme di chi appoggia la proposta di legge popolare sulla doppia preferenza.
Il percorso per l’approvazione della proposta di legge, che prevede il passaggio in commissione e poi in consiglio, è partito ufficialmente, anche con il taglio della torta decorata a tema.
La portavoce del Comitato promotore Magda Terrevoli ha tagliato la torta per la proposta di legge di iniziativa popolare “50&50” in Consiglio regionale e nelle liste elettorali per le elezioni Regionali.
Il risultato è giunto così presto per merito della mobilitazione che ha raggiunto anche i piccoli centri della Puglia e ieri alle 12 il comitato promotore 50&50 ha consegnato le firme al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna.
I passaggi più importanti della proposta di legge sono che in ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 50%, la lista che non rispetti questa caratteristica non è ammessa, in tutti i programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria di candidate/i di entrambi i sessi, nei messaggi autogestiti deve essere messa in risalto con pari evidenza la presenza di candidate/i di entrambe i sessi nella lista presenta dal soggetto politico che realizza il messaggio, si possono esprimere uno o due voti di preferenza, se si esprimono due preferenze queste non possono riferirsi a due candidate/i dello stesso sesso, se si esprimono due preferenze per candidate/i dello stesso sesso la seconda preferenza è nulla.
Queste le linee guida proposte dal comitato promotore della legge, composta dalla consigliere regionale di parità, la commissione regionale di Pari Opportunità, la consulta regionale femminile, le consigliere di parità provinciali di Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Foggia, le donne dei partiti Idv, Pd, Pdl, Psi, Rifondazione Comunista, Sel, UdC, e dei movimenti La Puglia per Vendola, La Puglia prima di tutto, Movimento Schittulli, le associazioni Donne in rete – Foggia, Centro di documentazione cultura delle donne – Bari, Un desiderio in comune – Bari, Sui generis – Lecce, Maschile/Plurale: Uomini in gioco, Coordinamento delle associazioni femminili – Bari, Udi – Comitato promotore 50/50, Giulia: giornaliste unite libere e autonome.
Una nuova era della politica potrebbe essere vicina.

Jenny De Cicco

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Una biglia contro Dario Stèfano?

Dario Stèfano e la biglia lanciata in ufficio. È successo ieri, quando qualche screanzato, per motivi ancora da precisare, ha lanciato una biglia d’acciaio contro una delle finestre della sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, sul lungomare di Bari. La sfera del diametro di 10 centimetri dopo aver sfondato le vetrate è finita sul pavimento dello studio, dove è stata rinvenuta da Dario Stefano, l’otrantino assessore regionale Alle Risorse agroalimentari. Stèfano si è recato poi dai carabinieri per consegnare l’oggetto.
Probabilmente gli uomini responsabili del gesto hanno agito nella notte, per ora nessuna rivendicazione, forse lo scopo era intimorire l’assessore, o forse semplicemente una bravata.
Gli inquirenti non escludono alcuna pista.
Presidente de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato ha espresso solidarietà “a nome personale e di tutti i consiglieri regionali de La Puglia per Vendola all’assessore all’agricoltura Dario Stefàno, per il deplorevole atto di cui la sua stanza è stata destinataria la scorsa notte, che fortunatamente non ha causato danni alle persone. Nel condannare il vile atto mi auguro che il lancio della biglia d’acciaio non fosse diretto all’assessore Stefàno, un uomo delle istituzioni”.

Jenny De Cicco

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5 vele a Melendugno, 4 a Otranto e 2 a Santa Cesarea

A Melendugno lo scettro delle 5 vele di Legambiente, Otranto ne perde una e passa a 4 e Santa Cesarea le vele sono solo 2. Presentata la mattina del 14 giugno l’ultima guida di Legambiente e Touring Club Italiano.
Sui criteri che hanno inciso maggiormente nelle valutazioni le ragioni ambientali, hanno influito anche l’integrazione natura, arte, tradizione ed enogastronomia e anche l’accoglienza sostenibile che dettano le direttive per il turismo anticrisi e green.
Quest’anno la capolista delle località a 5 vele è Santa Marina Salina, in provincia di Messina, nelle isole Eolie. La Basilicata è la più premiata con le 5 vele, invariate le posizioni di Toscana e Puglia, che piazzano entrambe tra le prime 13 due località.
Complessivamente sono 378 le località costiere e di lago segnalate da Legambiente e Touring Club con Guida Blu.
L’associazione e il Club hanno illustrato i vantaggi economici del turismo sostenibile in occasione della presentazione di Guida Blu 2012, e premiato o redarguito in base al numero di vele i comuni balneari italiani, 5 vele sono il top e la qualità cala proporzionalmente con il decimale.
Non potevano mancare i dati pugliesi presentati ieri a Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e Silvia Godelli assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, alla presenza di Marco Potì neo eletto sindaco di Melendugno e Giuseppe Santoro l’assessore all’Ambiente di Ostuni, soli 2 comuni pugliesi e salentini premiati con le 5 vele .
Se Melendugno è promosso al grado superiore per la prima volta e si classifica al decimo posto in Italia, Otranto soffre e perde una vela dopo il dominio incontrastato negli ultimi anni. Un vero peccato su cui dovrà indagare il riconfermato sindaco Luciano Cariddi, infatti è importante scoprire le ragioni e migliorare l’offerta turistica di una città di cui fondamentale importanza è l’immagine, data anche da questo tipo di onorificenze .
Resta stabile la Puglia nel complesso, seconda in Italia dopo la Sardegna, per numero di vele e aumentano il numero delle località balneari – da 36 a 38 – e delle spiagge consigliate – da 32 a 37.
Due sono i nuovi ingressi, ma non positivi, partono in affanno Fasano tra le 21 località a 3 vele di Puglia e Santa Cesarea Terme tra le 6 con due vele, premiate principalmente per la bellezza dei luoghi, mentre su Santa Cesarea ha molto pesato la protesta ambientalista per Porto Miggiano.
Otranto, Diso, Nardò, Castro, Chieuti (Fg), Fasano (Br), Polignano a Mare (Ba), e Monopoli (Ba) si fermano a 4 vele, una consolazione più che un traguardo e Castellaneta (Ta) chiude a una sola vela.
Importanti le motivazioni che hanno portato Melendugno al conseguimento delle 5 vele, motivazioni di esempio per le altre zone costiere salentine “dopo l’edilizia pesante nella zona costiera realizzata dagli anni ‘60 fino ai ‘90, ha adottato una politica di recupero del patrimonio ambientale con particolare riguardo ai luoghi d’acqua (esemplare il recupero del canale Brunese e soprattutto la collaborazione al progetto Aqp-Regione Puglia di recupero dei reflui in bacini fitodepurativi a valle del depuratore consortile di San Foca – esperienza di punta della Regione Puglia, vincitrice di concorsi nazionali sulle buone pratiche) e alla costa Tutela delle pinete litorali, in particolare della Baia dell’Orsetta, ma anche del patrimonio storico con interventi di tutela dell’area archeologica di Roca Vecchia, della rotta della Poesia e di quella di San Cristoforo. Va sottolineato come il litorale di Melendugno, ancorché tutelato da diversi SIC, è quello dove con maggior frequenza nidifica la specie di tartaruga Caretta caretta in Puglia e in Italia”.
La domanda degli ambientalisti salentini ora è se le motivazioni potrebbero aiutare a fermare il progetto della Trans Adriatic Pipeline previsto proprio sulle spiagge melendugnesi premiate.
I criteri secondo i quali vanno premiate le spiagge sono costituiti da 21 indicatori suddivisi in due categorie, quali la qualità ambientale e quella dei servizi ricettivi, criteri che quest’anno Otranto pare non aver soddisfatto in pieno.

Jenny De Cicco

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Il saggio di fine anno della Corte de’ Miracoli

Splendido saggio di fine corso per gli allievi della Corte de’ Miracoli. Si è svolta martedì scorso la prova finale degli iscritti al corso di teatro promosso da Massimo Giordano e che sia avvale della direzione artistica del regista Matteo Tarasco. Già autore della trasposizione di “Pene di amor perdute” di Shakespeare messa in scena durante la scorsa stagione, Tarasco ha seguito durante l’anno i suoi 17 allievi (Adele Maruccio, Antonio Gemma, Antonio Botrugno, Beatrice Fracasso, Giuseppe Schimera, Giuseppe Resta, Raffaele Gili, Nicolas Errico, Patrizia Miggiano, Luca e Fabio Maniglio, Gianfranco Massaro, Fernando e Matteo Colazzo, Paola Gorgoni, Valeria Piccinno, Roberta Culiersi) preparandoli alla nuova rappresentazione. E gli stessi allievi hanno avuto il loro battesimo “stagionale” in un one-man show di pochi minuti in cui hanno deciso di confrontarsi con un testo a loro scelta. Aperto al pubblico, lo spettacolo ha avuto momenti irresistibili e intensi grazie alle diverse “anime” dei protagonisti, in scena con i brani più vari, realizzati per l’occasione o tratti da autori celebri: dallo stesso Shakespeare a Stefano Benni, passando per Gioele Dix fino ad un trascinante Massimo Triosi in salsa salentina. Tutti hanno proposto interpretazioni di livello, riscuotendo in più occasioni applausi a scena aperta. Menzione particolare per i gemelli Luca e Fabio Maniglio che dopo essersi esibiti ognuno per conto loro, hanno proposto, su invocazione del pubblico, una pièce famosissima, quella del “tic” resa immortale ai tempi dell’avanspettacolo, da Ric e Gian. L’appuntamento è adesso per la metà di luglio quando la Corte de’ Miracoli sarà impegnata con la prima de “Le nozze” ispirata alle opere di Cechov e che andrà in scena nella Villa Tamborino.

Maurizio Tarantino

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