Posted on 31 Gennaio 2013. Tags: Lecce, Melendugno, Regionale 8
Regionale 8 Lecce-San Foca, si muove qualcosa. L’assessore regionale ai lavori pubblici, Fabiano Amati ha riferito in consiglio sullo stato dell’arte del progetto della strada regionale 8, il cui contratto d’appalto per la realizzazione dei lavori è stato sottoscritto il 25 giugno del 2012 dalla ATI Consorzio Cooperative costruttori di Bologna – Leadri s.r.l. Di Starnatia – Montinaro Gaetano & figli e Montinaro Antonio s.a.s., per un importo di € 37.673.079,52, e che attraverserà i comuni di Lecce, Lizzanello, Vernole e Melendugno.
La finalità dell’opera è di snellire e rendere sicuro il traffico che attualmente si snoda dalla città di Lecce fino alla zona delle località marine della costa orientale e viceversa, con classificazione accertata di alta pericolosità: ciò avverrà mediante l’eliminazione dei numerosi incroci a raso ed immissioni laterali mediante l’utilizzo di complanari che evitano l’occlusione degli accessi, nonché mediante la separazione dei flussi di traffico determinata dalla doppia corsia per carreggiata.
L’assessore ha spiegato:
Tra pochi giorni saranno avviati i lavori della strada regionale 8. La costruzione della strada fu programmata nella metà degli anni ’90, con lo scopo di collegare un complesso viario della provincia di Lecce, che ha un suo segmento nel tratto Lecce – San Foca. Mi sono occupato della vicenda quando, a seguito della nascita di un contenzioso e della sconfitta del Ministero, lo stesso non erogava le somme stanziate, poi elargite. A seguito della sottoscrizione del contratto di appalto, alcuni interessati hanno proposto ricorso davanti al Giudice amministrativo, sollevando la questione di validità della Valutazione di Impatto Ambientale. Argomento rigettato dal giudice, sia pur in sede cautelare, ma che ha fatto comunque scaturire una richiesta di parere all’Avvocatura regionale su presunti vizi nel procedimento. L’Avvocatura ha dato il suo parere, attribuendo conformità al procedimento e nella giornata di ieri – 29 gennaio ndr – si è preso atto della possibilità di cominciare i lavori e risolvere l’intera questione
La Regione Puglia ha ottenuto, di recente e a seguito di un tormentato percorso giudiziario, la disponibilità del finanziamento a suo tempo concesso dallo Stato, poi revocato.
La tormentata vicenda giudiziaria si concluse col ripristino del diritto della Regione all’originario finanziamento, col correlativo obbligo di realizzare la strada.
Il tracciato originario della stessa, al fine di conseguire l’approvazione dei comuni interessati ed adeguarsi alle esigenze funzionali sopravvenute nel tempo fu modificato con avvicinamento notevole al tracciato della strada provinciale 1 e conseguente sovrapponibilità sostanziale delle funzioni, anche allo scopo di evitare un negativo impatto sul territorio e risparmiare sul consumo di suoli agricoli di pregio, il tracciato della regionale 8 coinciderà per oltre il 50% del suo sviluppo con la strada provinciale n. 1, mentre nella parte iniziale un innesto più efficiente per l’abitato di Lecce, e nella parte adiacente gli abitati di Vernole e Melendugno realizza una variante esterna agli abitati allontanandosene e decongestionandoli.
Inoltre sono state eliminate le opere d’arte per svincoli e cavalcavia, prevedendo incroci con rondò, di sicuro minore impatto paesaggistico.
Sul normale iter di esecuzione dei lavori sono sopravvenuti alcuni ricorsi da parte di ditte espropriate e proprietarie di attività affacciate sull’attuale tracciato, che hanno indotto dubbi sulla correttezza delle procedure formali fin qui espletate, inducendo la necessità di opportuni approfondimenti preliminari, finalizzati a ridurre al minimo la possibilità di eventuali successivi blocchi per interventi cautelari della magistratura, pur sempre possibili.
Dopo l’acquisizione di approfonditi pareri dell’Avvocatura Regionale e l’espletamento dei necessari approfondimenti giuridici, nel convincimento della piena legittimità del proprio operato, la Regione Puglia ha stabilito di riprendere il normale iter delle procedure di avvio del cantiere.
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Posted on 17 Dicembre 2012. Tags: Lecce-San Foca, Regionale 8, Rocco Palese
25 anni di stop, il parere di VIA scaduto che blocca ulteriormente i lavori per un totale di 55 milioni di euro e più di 100 lavoratori in attesa di soluzione al pantano della cassa integrazione. È questa la situazione della Regionale 8, strada di collegamento tra Lecce e San Foca, che diventa occasione per citare alcune grandi opere attese ed in ritardo a causa di problemi burocratici o tecnici.
Rocco Palese chiede che si proceda all’avvio dei lavori della regionale 8 Lecce-San Foca. Lo fa tramite una nota il capogruppo del Pdl alla regione Puglia che aggiunge:
Sono ben 24 anni che il Salento aspetta questa opera pubblica interamente finanziata e tra ritardi ed intoppi burocratici, siamo adesso al momento decisivo per l’avvio dei lavori. Inutile ribadire che tutto va fatto nel solco della legittimità, della trasparenza e del rispetto ambientale.
E’ molto grave e non si comprende il motivo per cui alla scadenza dei due giorni che il Governo regionale aveva chiesto per sciogliere dubbi sulle procedure di avvio dei lavori della strada Regionale 8 non sia arrivata nessuna risposta né ai cittadini che attendono da ben 24 anni la realizzazione della strada già da tempo interamente finanziata né ai circa 100 operai della ditta incaricata dei lavori, che vedono a rischio il proprio futuro. Ci auguriamo che la risposta arrivi quanto prima e che questo tempo in più serva all’Avvocatura Regionale per sciogliere affermativamente le riserve, altrimenti in apertura della seduta di Consiglio regionale della prossima settimana, chiederemo agli assessori competenti e al Presidente Vendola, di dare in aula una risposta chiara. Chiediamo una risposta immediata e, ci auguriamo, anche positiva che consenta l’apertura del cantiere entro pochissimo tempo.
Sulla vicenda si esprime anche il capogruppo regionale Udc Salvatore Negro secondo cui:
Il diritto al lavoro si può garantire solo aprendo i cantieri. La Regione Puglia deve adoperarsi con tutti i mezzi e le forze a disposizione per sbloccare i lavori della Regionale 8 così come quelli della Statale 275, della Maglie-Otranto, del porto turistico di Otranto e di tutte le altre opere ferme a causa di cavilli burocratici. Non ci sembra che ci siano ragioni sufficienti per mandare all’aria un progetto che ha superato oltre 20 anni di trafile burocratiche e che ha raccolto tutti i pareri positivi del Ministero e per bloccare di fatto un investimento di centinaia di milioni di euro che consentirebbe a tanti operai di uscire dalla palude della cassa integrazione in deroga e al territorio di avere una infrastruttura adeguata alle moderne esigenze di sicurezza in termini di viabilità.
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Posted on 26 Giugno 2012. Tags: Puglia, Regionale 8, sp1
Soddisfazione trasversale nel parlamento regionale pugliese per l’avvio dei lavori della regionale 8.
Lavori iniziati con un ritardo di 24 anni come sottolinea anche il consigliere Udc Salvatore Negro:
“L’avvio dei lavori per la realizzazione della Regionale 8 ci lascia soddisfatti: la grande esperienza dell’impresa esecutrice nel settore stradale e la capacità esecutiva della stessa impresa ci fanno ben sperare sulla qualità dei lavori e nel rispetto dei tempi di esecuzione. Ma non possiamo fare a meno di evidenziare che l’opera arriva con 18 anni di ritardo e che poteva essere realizzata molto prima e con notevole risparmio di risorse finanziarie pubbliche – Lo ha detto il presidente del gruppo Udc, il quale in passato più volte è intervenuto per sollecitare l’avvio dei lavori di questa importante infrastruttura che collegherà la tangenziale di Lecce a Melendugno – Il ritardo con cui si apre il cantiere per la realizzazione della Regionale 8, dopo un lungo e dispendioso contenzioso, ci sia per il disagio che hanno dovuto sopportare gli utenti sia per lo spreco economico-finanziario che si risolve sempre ai danni delle tasche dei cittadini. La mala-burocrazia, lo andiamo sottolineando da tempo, è il male da estirpare per ridare credibilità alle istituzioni e alla politica. Non possiamo più correre il rischio di perdere investimenti preziosi per la realizzazione di opere pubbliche, ma soprattutto dobbiamo assicurarci che tali opere siano realizzate in tempi certi. Solo così possiamo ridare fiato all’economia del nostro territorio, assicurare servizi e recuperare terreno sul campo della credibilità perduta. Per tali ragioni ci auguriamo che presto possano essere avviati anche i lavori per la realizzazione della Maglie–Otranto e altre opere la cui realizzazione rischia di perdersi nei meandri della macchina amministrativo-burocratica.”
Ma soddisfazione per l’avvio anche da parte di Saverio Congedo del Pdl
“Con il via libera ai lavori della Regionale 8, attesa da anni, dal Salento arriva un segnale importante in un momento storico in cui tutto il Paese cerca di liberarsi dalle lentezze e dalle lungaggini che ne hanno segnato la storia recente. È una buona notizia innanzitutto perché il progetto della strada regionale è quello di una infrastruttura moderna e soprattutto sicura per un’arteria tra le più trafficate e pericolose. Ma è giusto anche sottolineare che si tratta di una opera pubblica dall’indubbio risvolto economico e occupazionale. La firma oggi in Prefettura, infatti, sblocca un cantiere da decine di milioni di euro che ha una ricaduta benefica significativa sulle imprese e sui posti di lavoro. L’auspicio a questo punto è che l’iter dei lavori prosegua spedito in modo che la nuova superstrada del Salento sia al più presto realtà”.
La regionale 8 collegherà Melendugno a Lecce con 24 anni di ritardo. Ieri in Prefettura la firma del contratto tra la ditta appaltatrice davanti all’assessore regionale Fabiano Amati alle Opere pubbliche, mette la firma sul tortuoso iter affrontato dalla R8. Nel ‘88 il Cipe stanziò 110770000000 di lire per il primo lotto della strada Circumsalentina, un itinerario sottocosta ben attrezzato, efficiente e sicuro.
Il I lotto originario prevedeva il tratto da Lecce ad Otranto, comune poi sottrattosi al progetto, come anche Giurdignano e la conseguente perdita dello stanziamento, recuperato dall’Ati, prima agiudicataria dei lavori e del Servizio Lavori pubblici della Regione.
Il progetto è stato in seguito rivalutato e ridisegnato in maniera meno impattante sul territorio, ma non meno grande e l’asfalto della R8 ora dovrebbe intersecare quello della tangenziale di Lecce e non più da San Cataldo per salvaguardare le Cesine e in direzione Melendugno e Otranto in futuro e dovrebbe poi sostituire la S.P.1. La fine dei lavori è prevista in tre anni, per un costo complessivo è di circa 55 milioni di Euro, la spesa destinata ai soli lavori è 37, 67 milioni.
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