Il problema dei cattivi odori provenienti dalla discarica di Cavallino, situata presso zona Guarini, va avanti ormai da anni tra le proteste di tutto il circondario.
Ovviamente, le esalazioni fetide sono particolarmente avvertite dalla popolazione nella stagione estiva che – complice la calura e le finestre aperte – viene
letteralmente sommersa da olezzi nauseabondi. Il fastidio è stato avvertito anche in quel di San Cesario, fatto che ha spinto il sindaco Andrea Romano a prendere una posizione decisa a riguardo.
Per il primo cittadino di San Cesario l’essere vittime di questi cattivi odori permanenti è causa di disagio non solo per chi non ha impianti di climatizzazione,
e che quindi deve tenere chiuse le imposte – pensa soprattutto ad anziani e persone sofferenti – ma anche per i gestori di locali commerciali che si vedrebbero
penalizzati nell’esercizio delle loro attività. Non è difficile intuire che mangiare una pizza mentre arrivano folate di vento impestante è, oltre che
disgustoso, anche poco igienico.
D’altronde le zone colpite dai cattivi odori sono diverse nel raggio di una decina di chilometri a partire dalla discarica, a seconda dell’indirizzo del vento.
Disagi si avvertono anche presso il centro commerciale Leclerc-Conad di Cavallino, nel comune di San Donato di Lecce e nella frazione di Galugnano, nonché a
Lizzanello.
Stando così i fatti, il sindaco di San Cesario, facendosi portavoce del malessere di tutti i cittadini, ha ribadito alla Provincia di Lecce di rafforzare il controllo sulle emissioni nell’aria e di far ordinare i necessari accertamenti con lo scopo di appurare le cause che determinano i miasmi derivanti dall’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti di Cavallino, e a prendere i dovuti provvedimenti per una soluzione definitiva di tale problematica.
Non è la prima volta che privati cittadini, esponenti delle istituzioni e di libere associazioni tentano di far presente a chi di dovere la gravosità della situazione, ma tutti sperano che l’interesse degli addetti ai lavori si risvegli quanto prima e che finalmente di possa procedere ad un’azione risolutiva.