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Al via i lavori per la Regionale 8

Regionale 8 Lecce-San Foca, si muove qualcosa. L’assessore regionale ai lavori pubblici, Fabiano Amati ha riferito in consiglio sullo stato dell’arte del progetto della strada regionale 8, il cui contratto d’appalto per la realizzazione dei lavori è stato sottoscritto il 25 giugno del 2012 dalla ATI Consorzio Cooperative costruttori di Bologna – Leadri s.r.l. Di Starnatia – Montinaro Gaetano & figli e Montinaro Antonio s.a.s., per un importo di € 37.673.079,52, e che attraverserà i comuni di Lecce, Lizzanello, Vernole e Melendugno.
La finalità dell’opera è di snellire e rendere sicuro il traffico che attualmente si snoda dalla città di Lecce fino alla zona delle località marine della costa orientale e viceversa, con classificazione accertata di alta pericolosità: ciò avverrà mediante l’eliminazione dei numerosi incroci a raso ed immissioni laterali mediante l’utilizzo di complanari che evitano l’occlusione degli accessi, nonché mediante la separazione dei flussi di traffico determinata dalla doppia corsia per carreggiata.
L’assessore ha spiegato:

Tra pochi giorni saranno avviati i lavori della strada regionale 8. La costruzione della strada fu programmata nella metà degli anni ’90, con lo scopo di collegare un complesso viario della provincia di Lecce, che ha un suo segmento nel tratto Lecce – San Foca. Mi sono occupato della vicenda quando, a seguito della nascita di un contenzioso e della sconfitta del Ministero, lo stesso non erogava le somme stanziate, poi elargite. A seguito della sottoscrizione del contratto di appalto, alcuni interessati hanno proposto ricorso davanti al Giudice amministrativo, sollevando la questione di validità della Valutazione di Impatto Ambientale. Argomento rigettato dal giudice, sia pur in sede cautelare, ma che ha fatto comunque scaturire una richiesta di parere all’Avvocatura regionale su presunti vizi nel procedimento. L’Avvocatura ha dato il suo parere, attribuendo conformità al procedimento e nella giornata di ieri – 29 gennaio ndr – si è preso atto della possibilità di cominciare i lavori e risolvere l’intera questione

La Regione Puglia ha ottenuto, di recente e a seguito di un tormentato percorso giudiziario, la disponibilità del finanziamento a suo tempo concesso dallo Stato, poi revocato.
La tormentata vicenda giudiziaria si concluse col ripristino del diritto della Regione all’originario finanziamento, col correlativo obbligo di realizzare la strada.
Il tracciato originario della stessa, al fine di conseguire l’approvazione dei comuni interessati ed adeguarsi alle esigenze funzionali sopravvenute nel tempo fu modificato con avvicinamento notevole al tracciato della strada provinciale 1 e conseguente sovrapponibilità sostanziale delle funzioni, anche allo scopo di evitare un negativo impatto sul territorio e risparmiare sul consumo di suoli agricoli di pregio, il tracciato della regionale 8 coinciderà per oltre il 50% del suo sviluppo con la strada provinciale n. 1, mentre nella parte iniziale un innesto più efficiente per l’abitato di Lecce, e nella parte adiacente gli abitati di Vernole e Melendugno realizza una variante esterna agli abitati allontanandosene e decongestionandoli.
Inoltre sono state eliminate le opere d’arte per svincoli e cavalcavia, prevedendo incroci con rondò, di sicuro minore impatto paesaggistico.
Sul normale iter di esecuzione dei lavori sono sopravvenuti alcuni ricorsi da parte di ditte espropriate e proprietarie di attività affacciate sull’attuale tracciato, che hanno indotto dubbi sulla correttezza delle procedure formali fin qui espletate, inducendo la necessità di opportuni approfondimenti preliminari, finalizzati a ridurre al minimo la possibilità di eventuali successivi blocchi per interventi cautelari della magistratura, pur sempre possibili.
Dopo l’acquisizione di approfonditi pareri dell’Avvocatura Regionale e l’espletamento dei necessari approfondimenti giuridici, nel convincimento della piena legittimità del proprio operato, la Regione Puglia ha stabilito di riprendere il normale iter delle procedure di avvio del cantiere.

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Consiglio provinciale: no ai tagli degli ospedali e al parco eolico

Temi caldi quelli affrontati durante l’ultima seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Palazzo dei Celestini. Si è parlato del Piano di Riordino Ospedaliero previsto dalla Regione e del progetto di un parco eolico in territorio di Corigliano d’Otranto, Soleto, Zollino, località “Specchia Murga”, proposto da Nexwind srl. In apertura di lavori il presidente Antonio Gabellone ha annunciato che impegnerà

“il presidente della Regione Puglia Vendola a sospendere immediatamente gli effetti del Piano di Riordino Ospedaliero e aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti istituzionali regionali, provinciali, comunali, con le parti sociali e con la Asl, affinché sia riconsiderato quanto previsto dal riordino, soprattutto per quanto attiene i presidi ospedalieri, le U.t.i.c. e i punti nascita, nonché sia previsto un potenziamento dei servizi territoriali e di assistenza primaria che possano garantire livelli accettabili di assistenza per i cittadini”.

Lo stesso Gabellone ha contestualmente inviato comunicazione al sindaco di Lecce, Paolo Perrone, alla Conferenza dei sindaci della provincia, soggetti interlocutori importanti di questa vicenda, oltre al governatore Vendola e alla competente Commissione consiliare che sarà immediatamente convocata per l’occasione. Le sollecitazioni del presidente Gabellone hanno seguito la presentazione di una “question time”, presentata in apertura di seduta dal vice presidente dell’assise, Francesco Cimino. Nel suo intervento il consigliere Cimino ha ricordato:

“Con il riordino della rete ospedaliera, così come previsto dalla Regione Puglia, il Salento non sarà solo penalizzato, ma realmente mortificato. Il tutto a favore del nord della Puglia, toccato solo di striscio dalle manovre taglia-ospedali. Infatti nelle province di Taranto e Lecce scompaiono tutti i piccoli ospedali, aggregati a ospedali più grandi e sottratti al loro territorio di prossimità. Via Nardò (nonostante le promesse elettorali alla sinistra), via Poggiardo, già da tempo dismessi e resi praticamente inattivi Maglie, Gagliano del Capo e Campi Salentina. Insomma il Salento delle oltre 120 realtà tra comuni e frazioni, il Salento fatto di un territorio sterminato e lunghissimo, deve contare su 2, 3 ospedali ingolfati e resi ingestibili dalla prossima enorme mole di lavoro che dovranno svolgere. A conferma di quanto esposto – ha proseguito Cimino – il territorio del Salento, in particolare la provincia di Lecce, vede scomparire le U.t.i.c. negli ospedali di Casarano, Copertino, Galatina e Scorrano le quali saranno convertite in non meglio definite “aree critiche”, che comunque è evidente non garantiranno lo stesso livello assistenziale, e rimane senza punto nascita tutto un ambito, ove insistono i due ospedali di Gallipoli e Casarano, che raggiunge circa 200 mila abitanti. Ѐ del tutto evidente nella fattispecie la disparità di trattamento tra gli ambiti “baresi” e il nostro territorio: basti notare che nel Piano di riordino sono previsti ben 9 punti nascita nella provincia di Bari, con un rapporto di 1 a 120 mila abitanti, contrariamente a Lecce dove il rapporto è di 1 a 160 mila abitanti”.

Intervenuto nella discussione, il presidente Gabellone ha rimarcato come

“la questione sollevata dal consigliere Cimino meriti grande attenzione. Al di lá della riorganizzazione della rete ospedaliera, ho come l’impressione che siano iniziative che ci vengono somministrate a mo’ di pillole, senza che sia chiaro il quadro complessivo: grande e fortissima è invece la preoccupazione. Raccolgo l’invito lanciato dal consigliere Cimino, di chiedere alla Regione la sospensione dell’efficacia della delibera, con l’obiettivo di articolare meglio questa iniziativa. Entro pochi giorni convocherò i capigruppo consiliari, con l’auspicio di trovare assieme a loro una linea unitaria e condivisa da tutti”.

Nel corso della stessa seduta, inoltre, il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha espresso ferma contrarietà alla autorizzazione del progetto del parco eolico costituto da 20 aerogeneratori della potenza complessiva di 60 mw in territorio di Corigliano d’Otranto, Soleto, Zollino, località “Specchia Murga”, proposto da Nexwind srl. Contestualmente il Consiglio trasmetterà copia della deliberazione all’Autorità competente per la pronuncia di compatibilità ambientale.

A tal proposito già nel dicembre scorso giunsero alla Provincia osservazioni al progetto, formulate da alcune associazioni del territorio, a cui ha fatto seguito la convocazione della competente Commissione consiliare, alla presenza dei rappresentanti dei comuni di Corigliano d’Otranto, Soleto e Zollino, che anche in quella sede ribadirono la ferma contrarietà alla realizzazione del parco eolico. Preoccupazioni al progetto che sono state da subito condivise dalla Provincia, anche perché l’opera inciderà negativamente sulle valenze storico-culturali e paesaggistiche dell’area interessata che geomorfologicamente è connotata da un susseguirsi di versanti in alternanza a terrazzamenti e si caratterizza per la diffusa presenza di manufatti storici connessi alla conduzione agricola dei fondi.

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Le tesi racchiuse in un blog. È online Le Tesi del Salento

Creare un legame tra laureati e mondo del lavoro; con questo intento è nato il blog Le Tesi del Salento. E con il seguente invito è espresso chiaramente l’invito a far parte di questo progetto:

“Hai speso mesi per scrivere la tua tesi… Non lasciarla chiusa in un cassetto o abbandonata su uno scaffale. Partecipa anche tu.”

Il blog de Le Tesi del Salento è un progetto di valorizzazione e promozione dei lavori di tesi di autori nati o residenti nel Salento, ovvero nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Spesso questi lavori, e prima di tutto questi talenti, non vengono valorizzati adeguatamente o non trovano un luogo né virtuale né territoriale che dia spazio alle proprie idee.

Dunque il blog è stato creato per custodire le tesi dei cervelli salentini sparsi in tutto il mondo ed è anche un modo per conoscere studi e ricerche di particolare rilievo e creare una comunità professionale mettendo in rete la realtà socio-economica con i laureati di ieri, oggi e domani.

Le Tesi del Salento è un archivio nel quale aziende, agenzie per la ricerca di personale qualificato, giornalisti, case editrici, studi legali, commercialisti, liberi professionisti e lettori interessati potranno leggere i lavori di tesi e i relativi curricula. Se interessati potranno contattare gli stessi autori per proporre loro opportunità di lavoro, consulenze, contatti e progetti.

Chi desidera partecipare al progetto deve essere nato o residente nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto e deve essere l’autore di una tesi di laurea – di qualsiasi facoltà e anno di discussione – triennale, specialistica, magistrale, dottorato e Master. La pubblicazione su Le Tesi del Salento è completamente gratuita.

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Puglia nella top ten mondiale tra le wine travel destination

La Puglia è rientrata nella top ten delle Wine Travel destination nel mondo da Wine Enthusiast per il 2013, la rivista americana che si occupa di turismo enogastronomico, una delle più diffuse negli States.

La Puglia sarà l’unica regione d’Italia a fregiarsi del titolo. Tra le altre regioni enoturistiche risultano Monterey-California, Willamette Valley-Oregon e Long Island NY negli Stati Uniti, Rioja- Spagna, Douro-Portogallo e Danube-Austria in Europa e Hunter Valley-Australia, Stellenbosch–Sud Africa, Val de Vinhedos-Brasil.

Per l’occasione la rivista ha realizzato un ampio servizio sulla Puglia, presente nel numero di febbraio e redatto dalla giornalista Monica Larner, corrispondente in Italia ed ospite in Puglia in occasione di uno degli educational organizzati dal Movimento Turismo del Vino.

L’elenco delle cantine di Puglia che aderiscono al Movimento sono anche in Campagna e Sapori, una delle cartoguide di Discovering Puglia, l’iniziativa ideata dall’Agenzia regionale del Turismo, Pugliapromozione, che ha messo in rete per la stagione invernale oltre seicento attività gratuite di turismo esperienziale in quattro aree di interesse Arte e Cultura, Natura e Sport, Riti e Tradizioni e Campagna e Sapori.

Il turismo enogastronomico con Cantine & Masserie ha accompagnato anche le iniziative per l’estate di Puglia Open Days che lo scorso anno ha registrato più di 100 mila presenze e proseguirà anche nel 2013.

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Punti nascita, Negro replica a Stefàno: “Maggioranza indichi la soluzione”

Al dibattito sui punti nascita soppressi si aggiunge un nuovo capitolo, con le dichiarazioni del presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che replica alle affermazioni dell’assessore Dario Stefàno.

“Sui punti nascita di Gallipoli e Casarano – dichiara Negro – la soluzione la deve indicare la maggioranza. Noi siamo opposizione e possiamo solo controllare o contrastare una decisione che riteniamo non vada negli interessi dei cittadini. L’assessore Stefàno confonde i ruoli delle forze politiche in Consiglio e cerca di scaricare le responsabilità di una decisione scellerata sul sottoscritto. Non possiamo essere noi a dire quale delle strutture ospedaliere andava soppressa, ma possiamo sottolineare che questa scelta sarà causa di molti disagi per i residenti e soprattutto per le donne che devono partorire in situazioni di emergenza. Piuttosto – ha sottolineato il capogruppo Udc – l’amico e assessore Stefàno spieghi come mai quell’emendamento proposto dalle opposizioni è stato approvato in Commissione consigliare con i voti della maggioranza e poi si è scoperto che in sede di Giunta sono stati soppressi i punti nascita di Gallipoli e Casarano. Questo va sottolineato per dovere di chiarezza perché l’assessore de La Puglia per Vendola non può pensare di scaricare le responsabilità sul sottoscritto che siede tra i banchi dell’opposizione e che ha sostenuto l’approvazione di quell’emendamento. Tra l’altro voglio ricordare che il consigliere di maggioranza Caracciolo ha contestato quel piano e un altro consigliere del Pd, Antonio Maniglio, si è detto contrario a tale soppressione perché il punto nascita di Gallipoli e Casarano coinvolge un comprensorio di 200mila abitanti e, come prevede la legge, è raggiungibile facilmente da molti comuni in 15-20 minuti. La soppressione, al contrario, sarà causa di gravi disagi, per esempio, per chi da comuni come Alliste, Racale e Taviano, deve raggiungere il punto nascita più vicino, quello di Tricase, distante almeno 50-60 minuti nelle condizioni di traffico più favorevoli. Qui non è una questione di rigore conti. Voglio ricordare all’assessore Stefàno che con grande responsabilità e per evitare il commissariamento, seppure a precise condizioni poi disattese dalla maggioranza, il gruppo Udc ha sostenuto il piano di rientro sanitario, coerentemente con le linee politiche che il nostro partito segue a Roma come a Bari. Siamo convinti – ha concluso Negro – che soluzioni alternative erano possibili se solo si fosse aperto un dialogo con i territori e ci fossero state meno distrazioni da parte del presidente Vendola e della sua Giunta.”

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Manutenzione stradale e danni: sentenza significativa

È colpevole di omicidio colposo il responsabile della manutenzione della strada se l’incidente è stato conseguenza di un guard-rail che non ha retto all’urto. È quanto stabilito dalla quarta sezione penale della Cassazione con sentenza 48216/12: condanna per il funzionario che in un sopralluogo effettuato in precedenza sul tratto di strada dove si verificò l’incidente non aveva notato alcuna anomalia. Anche se il reato è risultato prescritto, sono comunque salvaguardate le richieste civili.

“Una sentenza significativa che dovrebbe far innalzare la soglia di sicurezza da parte di tutti i manutentori e gestori delle strade proprio per evitare conseguenze fatali per gli utenti della strada e pesanti condanne”.

È quanto sostiene Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, associazione nazionale senza fini di lucro, che si interessa della tutela dei diritti a 360° di tutti, cittadini italiani e non, (www.sportellodeidiritti.org).

Nel caso in questione, il sinistro ebbe conseguenze fatali: dopo un terribile testacoda, l’automobilista perse la vita a causa delle lamiere del guard-rail. La perizia effettuata verificò che era stata l’assenza dei bulloni di collegamento fra le lame sovrapposte delle barriere a impedire la resistenza all’urto, che in caso contrario sarebbe stata garantita, evitando così le tragiche conseguenze dell’incidente.

Peraltro, proprio quindici giorni prima dell’incidente, il responsabile della manutenzione, che in base all’articolo 10 del Dpr 1126/81 deve coordinare il personale addetto e ispezionare spesso i tronchi stradali che rientrano nella zona di sua competenza, aveva provveduto a controllare il tratto dove poi accadde l’incidente senza ritenere opportuno l’intervento di manutenzione.

 

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Ritardo tagli sul prezzo della benzina: Palese e Losappio chiedono controlli

Il taglio di 2,5 centesimi per litro sul prezzo della benzina non c’è stato ed è arrivato prontamente il sollecito da parte della classe politica regionale. Il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, ha subito chiesto i dovuti controlli:

“La Regione attivi tutti gli strumenti in suo potere per garantire ai cittadini che i gestori delle pompe di benzina applichino i ribassi di 2,5 cent al litro conseguenti alla eliminazione dell’imposta regionale sulla benzina a partire dal primo gennaio scorso. Se occorre, il Governo regionale, esegua controlli anche tramite la Guardia di Finanza per verificare che quanto stabilito dal consiglio regionale, peraltro su nostra proposta, vada realmente a beneficio dei pugliesi. Ci auguriamo che sia davvero solo questione di ore, come dichiarano alcuni gestori, e che il ritardo di un giorno nel recepimento dei ribassi sia dovuto solo al fatto che il 1° gennaio è un festivo. Ma per essere certi che tutti i gestori recepiscano l’eliminazione dell’accisa regionale sulla benzina, crediamo sia opportuno che la Regione attivi una rete di controlli e, magari, anche un sistema per informare capillarmente e adeguatamente tutti i gestori di quanto stabilito dal consiglio con il Bilancio di previsione 2013 e poi per farsi segnalare anche dai cittadini casi di gestori che non si adeguano a quanto stabilito.”

Alle dichiarazioni di Palese fanno eco quelle del capogruppo Sel alla Regione, Michele Losappio:

“Concordo pienamente con il collega Palese – afferma – nella denuncia del mancato adeguamento del prezzo della benzina con conseguente risparmio per i Pugliesi, a seguito della eliminazione della addizionale regionale avvenuta il 20 dicembre scorso con l’approvazione delle legge di bilancio regionale 2013. Concordo ugualmente – conclude Losappio – con la richiesta di avviare con tutti gli strumenti a disposizione, ivi compresa l’attivazione della Guardia di Finanza, i necessari controlli per evitare quella che sembrerebbe un’autentica beffa.”

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Alcol in aumento tra le donne di mezza età, D’Agata: “Intervengano le Istituzioni”

Le festività sono anche tempo di grandi abbuffate e bevute ma per molti, forse troppi, le libagioni sono diventate ordinarie e non si fermano ai periodi di festa. Tra le fasce maggiormente aduse a un consumo eccessivo di alcol non solo i giovani, come da tempo lo Sportello dei Diritti riporta nelle sue campagne contro l’abuso di alcolici, ma le donne di mezza età. Secondo alcune statistiche a livello europeo pare che bevano anche più delle loro figlie; a tal proposito, in alcuni Paesi dell’UE tra cui la Gran Bretagna, si parla di una vera e propria epidemia silenziosa da alcool.

Sarebbero, infatti, le ultraquarantacinquenni a bere più di qualsiasi altra fascia d’età, anche più dei giovani. E, moltissime, sarebbero le professioniste del ‘bere per dimenticare‘ e superare le infelicità della vita con conseguenti gravi rischi per la salute, pur non presentando i tipici segni dell’alcolismo. In Gran Bretagna gli esperti hanno sottolineato come le donne di questa età stanno diventando l’onere più importante per il Servizio Sanitario Nazionale a causa di patologie alcol-correlate, tra cui ictus, malattie del fegato e tumori. L’indagine svolta nel Regno Unito ha rilevato che le donne dai 45 ai 64 bevono in media, 8,8 unità di alcol a settimana: l’equivalente di una bottiglia di vino. Tuttavia, tra le diverse categorie le professioniste sono più propense a rilassarsi con l’alcool alla fine della giornata lavorativa, e bevono in media 9,1 unità a settimana. Tali cifre, ovviamente, comprendono anche tutte coloro che sono astemie o devono relativamente poco. Ciò significa che sono molte coloro che consumano molto più del livello massimo indicato, che per gli inglesi è pari a 14,1 unità a settimana.

L’indagine in questione ha rilevato anche che le campagne di governo che dedicano più attenzione alle donne più giovani in relazione ai pericoli connessi al binge-drinking – la stupida pratica di bere solo per stordirsi – sembrano funzionare. A tal proposito è stato confermato che le donne di età compresa fra i 16 e i 24 anni consumano in media 8,4 unità di alcol alla settimana, ossia circa il 20 % in meno di quanto facevano diversi anni fa. Allo stesso tempo, gli uomini consumano circa due volte la quantità di alcol che viene ingerita in media dalle donne.

Questi dati hanno spinto le autorità sanitarie d’Oltremanica a improntare specifiche campagne contro il consumo eccessivo di alcol, dedicate alle donne di età superiore ai 45 anni, al fine di aumentare la consapevolezza circa i rischi connessi all’abuso di alcol perché, come detto, cresce il numero di quelle che bevono costantemente ogni sera ma che non mostrano segni evidenti di alcolismo. In considerazione di tali preoccupanti dati, Giovanni D’Agata, fondatore dello Sportello dei Diritti, pur rilevando che in Italia le stime circa il consumo pro capite per fasce di età di alcolici e i costi sociali connessi alle malattie correlate con l’alcol sono inferiori a quelle di altri paesi europei, sottolinea come ciò non vuol dire che le nostre concittadine siano meno esposte all’alcolismo o comunque a un consumo eccessivo di alcolici; troppo spesso vengono sottovalutate le loro condizioni e i rischi di eventuali patologie.

Per tali ragioni, lo Sportello dei Diritti continua ad appellarsi alle autorità sanitarie e alle istituzioni competenti, a partire dal prossimo Ministro della Salute, affinché incentivi le campagne di sensibilizzazione troppo spesso connesse al solo rischio d’incidenti stradali a seguito del consumo di alcol. Lo scopo è salvare tante vite umane di donne e madri e ridurre i costi sociali a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

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Capodanno dei popoli a Lecce

Lunedì 31 dicembre per le vie del centro storico di Lecce si attende la mezzanotte, a partire dalle 23, con l’esibizione itinerante dei gruppi musicali provenienti dal Nord Africa. Martedì 1 gennaio 2013 il tradizionale appuntamento con il Capodanno dei popoli, l’incontro con le comunità di emigranti che vivono nella città. Si festeggerà il nuovo anno a partire dalle 19: in Piazza dei Mesagnesi le diverse comunità offriranno piatti tipici dei loro Paesi di origine. Al centro della manifestazione l’incontro di circa 45 giovani artisti provenienti da Tunisia, Marocco, Libia e Italia che proporranno esibizioni di musica con gli strumenti della loro tradizione e poi di danza e performance artistiche. Protagonisti anche la letteratura e il cinema: il camper del progetto On the road ospiterà la mostra della produzione letteraria di autori di origine straniera in italiano e la proiezione dei cortometraggi amatoriali La rivoluzione dei gelsomini, le cui immagini raccontano le proteste e le sommosse popolari in numerose città della Tunisia, scattate dagli stessi protagonisti della rivoluzione.

L’edizione 2012 del Capodanno dei Popoli è dedicata al progetto dell’associazione Huipalas in Kenia, che punta alla creazione di un villaggio solidale che ospiterà bambini orfani e mamme sole e giovani.

La manifestazione si svolgerà in Piazza dei Mesagnesi, nel centro storico di Lecce, start ore 23,00 del 31 dicembre, ingresso libero.

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Il Mare in tempesta, scatti dal Sud est Salento in mostra a Castro

Mare in tempesta. Da sabato 22 dicembre in scena il mare: nel castello aragonese di Castro è stata inaugura la mostra organizzata dal Parco costiero nell’ambito di Puglia Promozione. Il comune di Castro, assieme al Parco Costa Otranto Santa Maria di Leuca-bosco di Tricase, il Gac Adriatico Salentino e Puglia Promozione presentano Il Mare in tempesta, scatti dal Sud est Salento, un mare spesso colpito da venti di mareggiata quello salentino, venti che erodono le coste e colpiscono l’immaginario degli autoctoni da sempre e ora anche dei turisti.

Una serie di immagini restituiscono, attraverso foto professionali, la bellezza e la potenza del mare in tempesta, orgoglio e timore delle città costiere, tramite attimi trasformati in racconti fotografici. Immagini, suggestioni e impressioni.

La mostra sarà visitabile per il periodo Natalizio, tutti i giorni, dalle 9 alle 18 e dal 6 gennaio 2013 sino alle 20.30. Il presidente dell’ente Parco, Nicola Panico sottolinea:

Il Parco ha promosso con grande entusiasmo l’iniziativa del comune di Castro, confermando la volontà di istituire una sinergia, finalizzata alla promozione delle bellezze naturali della nostra terra.Con la partecipazione attiva alla mostra, l’Ente proporrà una sintesi del quadro delle conoscenze emerso nel corso dell’elaborazione del Piano Territoriale, che trova nel Comune di Castro una specifica unità di paesaggio denominata “La rocca di Castro”.

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Regionale 8 Lecce San Foca e i grandi cantieri del Salento

25 anni di stop, il parere di VIA scaduto che blocca ulteriormente i lavori per un totale di 55 milioni di euro e più di 100 lavoratori in attesa di soluzione al pantano della cassa integrazione. È questa la situazione della Regionale 8, strada di collegamento tra Lecce e San Foca, che diventa occasione per citare alcune grandi opere attese ed in ritardo a causa di problemi burocratici o tecnici.
Rocco Palese chiede che si proceda all’avvio dei lavori della regionale 8 Lecce-San Foca. Lo fa tramite una nota il capogruppo del Pdl alla regione Puglia che aggiunge:

Sono ben 24 anni che il Salento aspetta questa opera pubblica interamente finanziata e tra ritardi ed intoppi burocratici, siamo adesso al momento decisivo per l’avvio dei lavori. Inutile ribadire che tutto va fatto nel solco della legittimità, della trasparenza e del rispetto ambientale.
E’ molto grave e non si comprende il motivo per cui alla scadenza dei due giorni che il Governo regionale aveva chiesto per sciogliere dubbi sulle procedure di avvio dei lavori della strada Regionale 8 non sia arrivata nessuna risposta né ai cittadini che attendono da ben 24 anni la realizzazione della strada già da tempo interamente finanziata né ai circa 100 operai della ditta incaricata dei lavori, che vedono a rischio il proprio futuro. Ci auguriamo che la risposta arrivi quanto prima e che questo tempo in più serva all’Avvocatura Regionale per sciogliere affermativamente le riserve, altrimenti in apertura della seduta di Consiglio regionale della prossima settimana, chiederemo agli assessori competenti e al Presidente Vendola, di dare in aula una risposta chiara. Chiediamo una risposta immediata e, ci auguriamo, anche positiva che consenta l’apertura del cantiere entro pochissimo tempo.

Sulla vicenda si esprime anche il capogruppo regionale Udc Salvatore Negro secondo cui:

Il diritto al lavoro si può garantire solo aprendo i cantieri. La Regione Puglia deve adoperarsi con tutti i mezzi e le forze a disposizione per sbloccare i lavori della Regionale 8 così come quelli della Statale 275, della Maglie-Otranto, del porto turistico di Otranto e di tutte le altre opere ferme a causa di cavilli burocratici. Non ci sembra che ci siano ragioni sufficienti per mandare all’aria un progetto che ha superato oltre 20 anni di trafile burocratiche e che ha raccolto tutti i pareri positivi del Ministero e per bloccare di fatto un investimento di centinaia di milioni di euro che consentirebbe a tanti operai di uscire dalla palude della cassa integrazione in deroga e al territorio di avere una infrastruttura adeguata alle moderne esigenze di sicurezza in termini di viabilità.

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Max Gazzè live a Otranto, ma la notte del 30 dicembre

Max Gazzè a Otranto per l’annuale concerto di fine anno, ma con un giorno d’anticipo. Il cantautore romano, autore di Vento d’Estate con Nicolò Fabi, Cara Valentina e La Favola di Adamo ed Eva sarà sul palco dell’Alba dei Popoli. A seguire il concerto della band Nessuna Pretesa. La band di origine modenese, molto amata nel Salento, ha dato vita nel 2012, con l’amico Fabrizio Fontana, allo spettacolo comico-musicale Fu Fuu Show, dove mimica e rumorismo si mescolano al canto.

Basteranno gli sforzi degli amministratori locali ad attirare il turismo e far chiudere in bellezza l’anno? Da sempre l’Alba dei Popoli è stata in grado, per la programmazione ricca e di qualitativa, di attrarre turismo e visitatori. Rimane poco chiaro il motivo la scelta di calendarizzare un evento, quale quello del tradizionale concertone di fine anno, con un giorno d’anticipo. Ma in tempo di crisi economica forse è sempre necessaria un po’ di elasticità per comprendere delle ragioni che forse gli amministratori forniranno.

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