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Il Comitato regionale frena il Porto turistico


Porto turistico si o no? Ѐ questa la domanda che si pongono molti otrantini e alla quale ancora non si riesce a dare una risposta, in particolare dopo il parere negativo da parte del comitato regionale di Valutazione di Incidenza Ambientale. Gli umori nella cittadina sono discordanti. Questa è l’opinione dell’associazione Otranto Nuovi Orizzonti e il neopresidente Andrea Conte, risponde così:

“Chi ha un po’ di memoria ricorda le meravigliose, e fantasiose, immagini che accompagnavano la campagna elettorale dell’attuale maggioranza consiliare, di porti turistici ricchi di allettanti ammiccamenti per nuovi posti di lavoro e opportunità di investimento immobiliare. È il caso di dire, tutto è naufragato, anche l’enorme speculazione edilizia che la stessa, a dire il vero, mal celava”.

Conte prosegue ricordando che alcuni giorni fa si è pronunciato il comitato regionale incaricato:

“In data 17 gennaio è giunta al comune di Otranto la notizia della bocciatura del progetto operata dal comitato regionale di Valutazione di Incidenza Ambientale. Una bocciatura senza appello, di cui stranamente non si è voluto informare la cittadinanza, come se la notizia non fosse di preminente interesse generale. Il nostro rammarico per un simile esito è solo paragonabile allo sdegno che proviamo nei confronti di chi tale progetto non è stato in grado di realizzare, prendendo nuovamente in giro i concittadini a cui aveva carpito la fiducia. Detto questo vogliamo anche rimarcare, per evitare equivoci, il nostro parere favorevole alla suddetta realizzazione.”

Il sindaco Luciano Cariddi, intervenendo in una discussione su Facebook afferma:

“Sin dall’inizio dell’iter sappiamo di dover seguire tale percorso e continuiamo a lavorare per raggiungere il risultato finale sperato. Certo non abbiamo in tutti questi anni lesinato impegno ed energie per affiancare l’attività della società proponente, convinti come siamo della necessità e opportunità dell’infrastruttura in questione. Probabilmente, però, una maggiore attenzione e coraggio, nell’accompagnare, con convinzione, questo progetto in Regione, avrebbero potuto esserci. Senza voler individuare momenti deboli nella vicenda, dico che la direttiva europea consentirebbe già in capo alla Regione di assumere il potere di deroga. Questo avrebbe consentito una maggiore velocità nella conclusione dell’iter. D’altronde, oltre ai motivi ampiamente dibattuti in conferenza per dimostrare il rilevante interesse pubblico, da parte nostra, sarebbe stato già sufficiente che la Regione ricordasse di aver approvato, con la prima giunta Vendola, una programmazione della portualità turistica che vede Otranto tra i porti pivot necessari per creare quella rete, lungo la costa pugliese, utile ad accogliere al meglio i natanti in transito. Sono felicemente sorpreso di come la società proponente non abbia ancora deciso di abbandonare l’iniziativa di investimento, immaginata ormai 7 anni fa, in un contesto socio-economico profondamente mutato, e anzi, starebbe, per il buon esito del progetto, valutando anche la possibilità di togliere dalle opere a terra previste, le cubature relative agli alloggi, così come richiestogli dall’Amministrazione comunale, per venire incontro alle preoccupazioni di impatto che pure erano state sollevate da qualcuno nei dibattiti. Comprendo la difficoltà di posizione quando si fa il tifo per la non realizzazione del porto (per mera partigianeria politica avversa), ma non lo si può esplicitare per la consapevolezza di essere impopolari in città e sul territorio.”

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Elezioni Politiche, anche Otranto ha i suoi candidati


Si avvicinano le date delle elezioni politiche 2013. Anche Otranto avrà i suoi candidati, certo Dario Stèfano e ventilata la candidatura di Luciano Cariddi. Il 24 e 25 febbraio prossimi si terranno le elezioni politiche per l’elezione del nuovo parlamento italiano. I giochi sono quasi fatti e i loghi delle liste sono state presentati.

Otranto potrà vantare un candidato certo, Stèfano, assessore regionale alle Politiche Agricole, ma potrebbe presto contare anche su di un altro candidato in forza all’Udc, il sindaco Luciano Cariddi. La candidatura di Stèfano è arrivata a seguito delle ultime parlamentarie di Sel e Pd, in cui è risultato primo per preferenze in tutta la regione, raccogliendo 5000 voti. Resta un mistero l’eventuale candidatura di Cariddi con l’Udc. Il sindaco per ora non smentisce, né conferma.

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Nuove destinazioni d’uso degli edifici comunali


Nuove sedi comunali, ipotesi o progetto concreto? Inaugurata la nuova sede delle scuola elementare di Otranto, non più in via Giovanni XXIII ma in via Nettario di Casole, si torna a parlare delle nuove destinazioni d’uso degli edifici di proprietà del comune.

Con la ripresa delle attività didattiche dopo le feste natalizie, gli alunni, i genitori, gli insegnanti, la dirigente scolastica Maria Antonia Luceri, il Sindaco Luciano Cariddi, l’assessore Michele Tenore e don Marcello Mangia, si sono dati appuntamento alle presso il nuovo plesso scolastico.
Nell’occasione il primo cittadino ha dichiarato:

Un felice momento quello vissuto tutti insieme, con i nostri piccoli della scuola primaria, alla riapertura dell’attività scolastica, dopo la pausa natalizia. Finalmente è stato completato il programma di riorganizzazione degli istituti scolastici con il plesso ampliato della scuola media ed elementare, inaugurato oggi, e con l’accorpamento presso l’edificio di viale Rocamatura dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia. Questo consentirà di avere a disposizione dei nostri piccoli spazi adeguati e meglio attrezzati per le attività da svolgere, ma anche una ottimizzazione dal punto di vista della gestione degli edifici e delle relative manutenzioni che sarà necessario garantire e dei costi di funzionamento.

Resta ora da definire, l’ulteriore impegno programmato che prevede la consegna, in comodato gratuito, dell’edificio scolastico di via Giovanni XXIII ormai liberato dalla scuola elementare, alla Provincia di Lecce perché possa attrezzarlo per meglio ospitare l’istituto alberghiero di Otranto, la cui nuova sede realizzata non è sufficiente a garantire tutti gli spazi necessari a tale istituto.
In tal modo all’amministrazione comunale sarà restituito l’edificio di piazza De Gasperi che attualmente ospita gli uffici di direzione e segreteria dell’Istituto Alberghiero dove si prevede di poter trasferire il Municipio. Mentre per Palazzo Melorio, attuale sede municipale, è stata ventilata più volte l’ipotesi di destinazione d’uso museale, come suggerito nelle passate sedute di consiglio comunale e come sperato da molti otrantini.

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A Otranto si riconferma sindaco Luciano Cariddi


Il sindaco uscente, Luciano Cariddi, con la lista “ViviAmo Otranto” si riconferma alla guida di Otranto. Otranto registra un’affluenza alle urne molto alta (80,83%), in controtendenza rispetto alla media nazionale, e il verdetto dei due seggi elettorali nei quali i cittadini si sono recati per esprimere il proprio voto è chiaro: “ViviAmo Otranto” vince con il 61,8% (2.526 voti), la lista “Alleanza per Otranto” si piazza al secondo posto con il 32,1% (1.314 voti), infine, chiude la lista “Nuovi Orizzonti per Otranto” con il 6,1% (248 voti).
Così, tra la continuità e il rinnovamento è prevalso il primo aspetto, un bis concesso con una vittoria schiacciante – circa 1200 voti di scarto – sulla lista “Alleanza per Otranto” guidata da Corrado Sammarruco. Ѐ stato un crescendo di consensi per il sindaco uscente dopo una campagna elettorale dai toni a tratti accesi: alla fine Cariddi e la sua compagine sono stati supportati dagli elettori. In tutta questa situazione un aspetto spicca su tutti: stiamo parlando delle cosiddette quote rosa. L’unica donna presente nella lista di Cariddi, Lavinia Puzzovio, ha avuto successo con 356 voti, ma per il resto delle liste il distacco di genere è stato evidente. Le ipotesi possono essere molteplici, ma un fatto è certo e incontestabile, distante da qualsiasi concezione partitica tanto di destra quanto di sinistra: la politica otrantina non è ancora pronta ad avere un numero corposo di donne al suo interno, ancor di più se si pone l’accento sul ruolo di candidato sindaco. L’emancipazione della donna nella vita sociale è storicamente crescente, ma per quanto concerne la politica le quote rosa sono destinate a ruoli marginali e quasi mai di spicco, tranne in alcune realtà. A Otranto, in questa tornata elettorale, vi era una forte componente femminile in entrambe le liste di opposizione, ma questo non è bastato ad annullare il gender gap nell’immaginario della cittadinanza. Indipendentemente dalle quote rosa, la parola “cambiamento”, sempre politicamente parlando, non ha attecchito negli animi degli otrantini che, dati alla mano, hanno giudicato positivamente l’operato dell’amministrazione uscente. Storicamente il “cambiamento” non è ben visto dalla gente per tante ragioni e una di queste è da ricercare nel proverbio che recita: “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova”. Ora la parola “continuità”, tanto osannata durante queste ultime settimane, è una realtà e rimane viva la speranza che tutte le forze di maggioranza e opposizione possano dare una mano affinché Otranto dia il meglio di sé.

Alessandro Conte

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Otranto, al via i comizi di “Nuovi Orizzonti” e “ViviAmo Otranto” tra proclami e frecciate


Ѐ stata una domenica densa di appuntamenti politici per la cittadinanza otrantina. Sul palco allestito in piazza De Donno si sono avvicendati due dei tre contendenti alla carica di sindaco, con le rispettive liste. Stiamo parlando delle liste, in ordine di apparizione: “Nuovi Orizzonti per Otranto” della candidata Antonella Buttiglione, e “ViviAmo Otranto” con candidato l’attuale sindaco, Luciano Cariddi. Due comizi nei quali gli attori chiamati in causa hanno dato il meglio di sé, non risparmiando critiche. “Nuovi Orizzonti per Otranto” ha presentato la propria squadra chiarendo il proprio slogan “fuori dagli schemi della solita politica”, come ribadito anche nell’intervento della candidata Buttiglione. Ad aprire la serata è stato il più giovane della lista, nonché tra i più giovani della provincia, Giuseppe Angelino. Egli ha rivolto il proprio appello ai suoi coetanei invitandoli a essere parte attiva della vita del paese. Subito dopo è toccato a Rosanna Pucci raccontare la sua storia, le sue origini e il desiderio di miglioramento. Il momento più forte dell’intero comizio è stato raggiunto con le parole dell’avvocato Andrea Conte che ha sottolineato “le gravi mancanze e carenze amministrative”, ricordando anche “che dietro a ogni azione o omissione vi sono degli autori con nomi e cognomi”. Conte ha ricordato come il loro punto di forza sarà il lavoro di squadra, contrapposto all’“arrogante preminenza della figura isolata del sindaco” e ha aggiunto che “Palazzo Melorio dovrà diventare un luogo trasparente, pronto a dare supporto non come favore, ma come dovere”. Altro passo del discorso di Andrea Conte è quello in cui si ricorda che da circa 25 anni le persone sono sempre le stesse e in entrambe le liste avversaria ci sia stato solo il “classico cambio di casacca”. Inoltre, ha ricordato le problematiche della città chiedendo dove sono le case agli otrantini o quella per gli anziani, promesse dall’amministrazione uscente. E per ultimo ha menzionato la questione del nuovo porto, definendolo come “opera faraonica sbandierata da questa amministrazione, miseramente naufragata in un mare di speculazione edilizia”. Il concetto di novità è stato ribadito dalla candidata Antonella Buttiglione, che ha voluto anche ribadire come non ci sia nulla di vero nelle “strumentali accuse” in merito a eventuali accordi con le parti avverse. Ma il punto più critico del suo intervento è stato quando ha fatto riferimento ai lavori stradali che si stanno svolgendo in periodo elettorale, fatti con “dubbia qualità d’intervento”.
Come si diceva all’inizio, subito dopo si è tenuto il comizio della lista dell’attuale sindaco: il primo comizio pubblico nel quale è intervenuto a sostegno l’assessore regionale Dario Stefàno. Un comizio che si è basato molto sulla parola “continuità”. A salire sul palco per primo è stato l’assessore ai servizi sociali del comune e unica donna in lista, Lavinia Puzzovio. Ha ricordato come ci sia stato nel corso del quinquennio il coinvolgimento attivo delle donne, l’attenzione agli anziani, la riqualificazione del centro “don Tonino Bello” e per ultima la questione, in fase di completamento, dell’asilo nido. L’ingegnere Luigi Ricciardi ha fatto riferimento proprio alla necessità di continuare nella strada percorsa per “completare gli impegni condivisi” e ha lanciato un messaggio di cooperazione. L’assessore alle attività produttive, Daniele Merico, ha ricordato come ci sia stato per Otranto uno sviluppo, frutto della cooperazione con Dario Stefàno e la Regione Puglia. Quest’ultimo ha preso la parola subito dopo e ha chiarito come ci debba essere continuità e come Otranto sia migliorata rispetto al 2007. Ovviamente le parole più importanti sono state dette dal sindaco uscente, Luciano Cariddi. Egli ha ricordato le zone che hanno richiesto un intervento, come la zona Ex Fabbriche, il Lungomare, corso Vittorio Emanuele, la ristrutturazione dei plessi scolastici; e ancora, l’impegno rivolto ai giovani e agli anziani. Il discorso di Cariddi si è poi diretto verso una critica ad Alleanza per Otranto in merito alla realizzazione del nuovo porto; gli esponenti del Pdl, quando si discusse del problema in consiglio comunale, ebbero “cinque idee differenti”.
Due comizi infuocati che non si sono risparmiati nulla e che promettono scintille nel prosieguo della campagna elettorale, già a partire da mercoledì con il comizio di Alleanza per Otranto.

Alessandro Conte

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Cariddi a Frassanito: Otranto non finisce al rondò


Un incontro a Otranto per definire il ruolo di Frassanito nell’offerta turistica della cittadina adriatica. Prospettive di crescita e sviluppo sono temi di dibattito tra gli imprenditori e gli abitanti della frazione con il sindaco Luciano Cariddi, tenutosi presso un noto ristorante della frazione.
Il sindaco ha discusso delle scelte fatte in questi 5 anni della sua amministrazione nei riguardi di Frassanito: le amministrative di maggio si avvicinano e occorre comprendere gli errori se non si vogliono ripetere nel prossimo futuro, nell’eventualità di una rielezione.
Frassanito non è solo una zona agricola, è la chiosa di Cariddi, infatti, sono anni in cui la zona ha subito radicali mutamenti nell’ottica di un futuro sempre più turistico. Non sempre i cambiamenti sono stati in meglio e sono note le vicende di speculazione edilizi, bungalow abusivi per nulla rimovibili, problemi relativi all’edificabilità di alcuni suoli a scopo agricolo e il tentativo di alcuni di sradicare la macchia mediterranea. Tutti tentativi che hanno occupato le prime pagine di quotidiani on line e cartacei.
Per Cariddi la carenza nella progettazione turistica nella zona è stato un equivoco a cui porre rimedio.
Comunque il sindaco ha sottolineato come la naturale vocazione non debba essere snaturata dall’evoluzione naturale della zona: “Riconoscere questa nuova evoluzione, senza snaturare l’identità di Frassanito, ci permetterà di pianificare lo sviluppo, tenendo fede alle peculiarità di questo territorio”.
Infatti è in atto il progetto di rigenerazione urbana nell’area, definita un percorso rigenerante, per raggiungere una riqualificazione urbanistica e paesaggistica e garantire più qualità e servizi al turista. “Otranto non si ferma al rondò di Alimini” ha concluso Cariddi.

Jenny De Cicco

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Lo sterminio degli ulivi centenari


Che fine faranno oltre 6500 ulivi situati sulla Maglie – Otranto quando cominceranno i lavori di allargamento della strada statale?
Secondo il progetto da 55milioni di euro gli alberi presenti nei terreni espropriati dovrebbero trovare una nuova sistemazione. Non si tratta però di una soluzione che riguarderà tutti perché il numero delle piante non è esiguo. Si parla di quasi 8mila ulivi interessati dall’espianto e di questi soltanto 300 rientrano nel censimento delle piante monumentali messo a punto dal Corpo forestale dello Stato per conto della Regione Puglia. Sarà quindi compito dell’assessorato regionale all’ambiente provvedere al salvataggio degli ultracentenari.
Per il resto, soltanto circa 1.500 piante hanno già trovato una nuova sistemazione grazie all’interessamento di privati e degli enti che hanno fatto a suo tempo richiesta all’Anas, che di fatto gestisce la questione. Il Comune di Otranto, come ha confermato il sindaco Luciano Cariddi, ne vorrebbe almeno 500 per ripiantarli nei giardini al posto delle palme distrutte negli anni passati dal punteruolo rosso. I restanti alberi, circa 6500 rischiano però di fare una brutta fine: alcuni di questi hanno già subito delle potature estreme fino a metà del tronco. Il sospetto è che ci sia qualcuno che voglia speculare sulla situazione, tagliando gli alberi per rivendere la legna ottenuta. La ditta che ha ottenuto l’affidamento dell’incarico intanto ha pensato bene di tutelarsi presentando, nei giorni scorsi, una denuncia presso i Carabinieri di Otranto contro ignoti per evitare di essere accusata di danno ambientale. Lo scempio quindi rischia di devastare in maniera definitiva uno dei patrimoni più importanti dell’intero territorio, perché si tratta in molti casi di piante centenarie che potrebbero essere recuperate e riutilizzate. Il tempo intanto stringe perché se tutto andrà come dovrebbe, i lavori potrebbero iniziare entro due mesi: si partirà dall’abitato magliese terminando all’ingresso del comune di Otranto. Il progetto prevede la realizzazione di due carreggiate separate con quattro corsie, due per ogni senso di marcia, divise da uno spartitraffico centrale. Lungo il tracciato sono previsti quattro svincoli, due sottovia, un sovrappasso e quattro rondò.

Maurizio Tarantino

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Presentazione dell’opera L’Approdo a Otranto


Presentate le opere dei giovani artisti che collaboreranno con Costas Varotsos alla realizzazione della tanto attesa opera “L’Approdo”.

Durante la presentazione delle opere dei giovani artisti di Ieri pomeriggio il sindaco d’Otranto, Luciano Cariddi ha spiegato il significato dell’opera e dell’iniziativa: “Otranto, la città più a est d’Italia, vive un rapporto di reciproca apertura con le genti che popolano l’area orientale dell’Adriatico. Le poche miglia di distanza tra le due coste hanno rappresentato da sempre una via di comunicazione e di contaminazione tra diverse civiltà, culture e religioni. Questa è certamente la maggiore ricchezza di una terra in cui la stratificazione della storia ha lasciato tracce chiaramente leggibili delle varie influenze esercitate da quanti, nei secoli, hanno trovato approdo sul nostro territorio. Un mare, il Canale d’Otranto, che non separa, ma unisce. Non una frontiera chiusa, ma una via d’acqua che facilita flussi in grado di alimentare costantemente il dialogo con l’altro.

Questo è il messaggio che il nostro mare ci consegna, consapevoli di un destino che accomuna tutti i popoli dell’area Mediterranea. Un destino che non sempre ci ha riservato giorni felici”.

Un senso di memoria, dunque, quello che l’artista vuole condividere tramite la metamorfosi della Kater I Rades, come spiegato da Cariddi: “Noi non vogliamo dimenticare, anzi, vogliamo ricordare quei momenti. Crediamo sia giusto coltivare la memoria. Il progetto è stato sposato e fatto proprio dalla città affinché resti sempre vivo il ricordo della tragedia del naufragio nel Venerdì santo 1997, in cui persero la vita in molti tra uomini, donne e bambini. Ma anche affinché resti alta l’attenzione sulle politiche da attuare per governare al meglio un problema che continua a far registrare, ancora oggi, tantissime vittime nei nostri mari.

L’Approdo potrà contribuire a rafforzare nella nostra comunità la naturale predisposizione all’accoglienza e alla solidarietà sempre dimostrata, e a non indurci a rifiutare mai quel primo abbraccio che ci viene chiesto da quanti, fuggendo da luoghi in cui non si riesce a condurre una vita libera e dignitosa, chiedono di poter avere una possibilità per guardare al futuro con fiducia e speranza”.

Jenny De Cicco

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Tre nuovi parchi a Otranto


Tre nuovi parchi per gli otrantini. A dare la notizia l’amministrazione comunale con una nota stampa dei giorni scorsi.

Si tratta della risposta dell’amministrazione all’inizio precoce della stagione elettorale avviata da Alleanza per Otranto-verso il Pdl?

Risposta difficile per gli idruntini, dicotomicamente divisi tra “cariddiani” e “sammaruchiani”.

La scadenza del 2012 incide fisiologicamente sui gradi di giudizio degli elettori, infatti nella prossima primavera Otranto si appresterà a esprimere la propria preferenza e l’unica certezza è la candidatura di Corrado Sammarruco, mentre è fortemente probabile la ricandidatura del sindaco Luciano Cariddi (Udc) con una lista civica mutuata da quella del 2007.

Intanto l’attuale amministrazione rende noto ai cittadini, oltre al grande sforzo per realizzare un adeguato polo scolastico, attualmente in fase di completamento, e un polo d’impianti sportivi che consenta la pratica delle diverse discipline sportive in modo dignitoso, con il recupero della tenso-struttura, iniziata con l’amministrazione di Francesco Bruni, ma mai ultimata (ma per cui i fondi, pare, siano stati sbloccati prima dell’estate), che si dà avvio anche ai lavori per la realizzazione di alcuni parchi ricreativi sul territorio cittadino.

Sono cantierizzati i lavori per la realizzazione di un parco naturalistico-ricreativo nell’area pinetata di proprietà comunale, sita in località Alimini, compresa fra la strada provinciale Otranto-San Cataldo e la pineta di proprietà del Comprensorio Alimini.

Si avrà la possibilità di fruire di uno spazio con un percorso che consentirà una lunga passeggiata negli oltre 30 ettari di pineta e macchia mediterranea, lungo la quale si posizioneranno alcune piazzole dotate di attrezzi per poter praticare sport a proprio piacimento.

L’intervento è possibile grazie a un contributo di 250mila euro, messo a disposizione dall’assessorato alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Puglia, che finanzia la manutenzione, la rinaturalizzazione e la valorizzazione naturalistico-ricreativa delle zone boschive.

Nel frattempo si è dato avvio anche ai lavori del nuovo parco cittadino previsto all’ingresso di Otranto, sulla strada statale 16, nei pressi delle nuove palazzine condominiali e realizzata dai privati lottizzanti, a scomputo di parte degli oneri di urbanizzazione dovuti. Qui si realizzerà, oltre un nuovo parcheggio di circa 270 posti auto, un’area verde con pista podistica e ciclabile, con piazzole attrezzate per l’attività sportiva, un’area giochi per i più piccoli e una zona anfiteatro. E’ previsto, inoltre, anche un edificio che potrà ospitare un punto ristoro e i servizi igienici.

In questi giorni riprenderanno anche i lavori di completamento del parco giochi urbano in zona Fanghi, lavori iniziati lo scorso gennaio, grazie al contributo Prusst che l’amministrazione ha ottenuto dopo oltre un decennio dall’avvio del programma.

Jenny De Cicco

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Il primo candidato sindaco di Otranto è Corrado Sammarruco


UPDATE: Pierpaolo Tondo ha smentito di non aver trovato giovani per poter guidare la città, come in basso riportato. Ha invece spiegato in un commento sulla bacheca di OtrantoOggi: “Ho espresso, invece, il seguente concetto: è mia convinzione che uno dei demeriti maggiori dell’amministrazione Cariddi non stia tanto nella discutibile azione amministrativa, che i cittadini giudicheranno alle prossime elezioni, quanto più il fatto che, nonostante siano state coinvolte molte figure giovani, non ne abbia valorizzato appieno le potenzialità a causa della personalità, diciamo così, ipertrofica e onnicomprensiva del sindaco. Alla luce di questa considerazione, ho espresso l’augurio che Axo sappia, invece, essere capace di investire sui giovani e sulla squadra e non sull’uomo solo al comando“. Ci scusiamo per l’incomprensione.

E’ ufficiale, il primo candidato sindaco di Otrranto è l’avvocato Corrado Sammarruco, nato nel 1961, capogruppo, fin dal 2007, le passate elezioni, di Alleanza per Otranto- verso il Pdl (Axo).

E’ stata annunciata domenica da tutto il gruppo dell’uscente opposizione la candidatura per le elezioni amministrative d’Otranto della primavera 2012.

Sammarruco si presenta come unica alternativa, nonostante i componenti di questo gruppo politico siano gli stessi da tempo, ponendo l’accento sulla necessità di fare sacrifici in tempi di crisi e la necessità di tenere un profilo moderato, senza nominare mai l’attuale sindaco e probabile sfidante Luciano Cariddi.

Dopo mesi di bufera interna per la scelta del candidato da sostenere, Axo mette il punto sulle passate vicende, sostenendo Sammarruco.

A moderare il dibattitto la coordinatrice di Axo Francesca Bortone. Oltre alle voci del coro politico si sono espressi due tecnici, la professoressa Annamaria Annichiarico, responsabile del Parco Tecnopolis e docente presso la facoltà d’Ingegneria dell’Università del Salento, e il professor Paolo Pellegrino, docente di Estetica sempre per l’Università del Salento, che hanno sostenuto la candidatura di Sammarruco.

Presenti il consigliere provinciale Francesco Bruni, Tommaso De Benedetto, Leonardo Salzetti e anche Pierpaolo Tondo.

Tommaso De Benedetto ha sottolineato l’importanza d’arrivare all’appuntamento elettorale con il proprio candidato con largo anticipo. Pierpaolo Tondo ha evidenziato come in termini d’impegno sul territorio fosse la persona più indicata al ruolo.

Il consigliere provinciale Francesco Bruni ha indicato la candidatura di Sammarruco come ideale per lo sviluppo di un progetto politico-amministrativo iniziato da cinque anni, mentre il consigliere Salzetti ha precisato le ottime doti di Sammarruco e Pierpaolo Tondo ha chiarito di non aver trovato giovani in grado di guidare un’amministrazione.

Tutti concordi sulla necessità di un cambiamento di rotta, sulla necessità di discostarsi dall’unico uomo al comando, come spesso è stato definito Cariddi.

Presenti come spettatori il vicesindaco Francesco Vetruccio, il consigliere Idv Aurelio Gianfreda di Poggiardo e Andrea e Gino Caroppo di Minervino de La Puglia Prima di Tutto.

La manifestazione si è conclusa con la citazione di un passo di don Tonino Bello sull’importanza del “camminare insieme”, da cui Axo ha tratto lo slogan apparso sui manifesti di presentazione dei giorni scorsi a Otranto, “Non si cammina più da soli”.

Jenny De Cicco

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Otranto, contrarietà espressa dal sindaco Cariddi nell’incontro di ieri a Polignano


Nella seduta tenutasi ieri mattina a Polignano a Mare per dire no alle trivellazioni petrolifere lungo le coste dell’Adriatico, era presente anche il comune di Otranto il cui sindaco, Luciano Cariddi, ha voluto esprimere il disappunto a riguardo. “Per quanto riguarda la Città di Otranto – ha dichiarato Cariddi – è stato rappresentato dal sottoscritto innanzitutto l’assurdo di una questione che vede i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico in una posizione favorevole a tali attività, contrariamente alla contrapposizione manifestata dal territorio tutto, cittadini e istituzioni, senza distinzione di confini campanilistici o appartenenza politica. Riteniamo che i Ministri Prestigiacomo e Romani, durante il loro mandato, non abbiano voluto tener conto delle ragioni sostanziali da noi espresse. Già in passato abbiamo dimostrato, per ciò che concerne il territorio otrantino, di essere comunità responsabile e matura avendo accettato che sulle nostre coste approdasse dapprima l’Elettrodotto Italia-Grecia, che giunge a Otranto, e oggi attendiamo la conclusione dell’iter procedurale del gasdotto proveniente dall’Azerbaijan. Ci sembra di aver fatto abbondantemente il nostro dovere in termini di politiche energetiche. Ѐ assurdo immaginare di poter impiantare piattaforme petrolifere in un bacino come il Mare Adriatico che ha quasi la natura di un lago. E’ facile pensare al disastro ecologico ed economico che scaturirebbe da un eventuale incidente già solo guardando alle esperienze recenti verificatesi nel Golfo del Messico, nel Mar Baltico e in Argentina, dove pure questi infortuni sono avvenuti in mare aperto. Siamo convinti che non sia assolutamente accettabile il benché minimo rischio di incidente su un territorio come quello pugliese, e non solo, ma anche nei Paesi che ci guardano dalla costa orientale dell’Adriatico (Croazia, Montenegro, Albania, Grecia), dato lo sviluppo economico registrato in questi anni che ha dimostrato come il turismo rappresenti uno dei settori fondamentali, e che qui da noi si basa in particolar modo sulle forti valenze paesaggistiche e ambientali che non siamo assolutamente disposti a compromettere in alcun modo. Rifiuteremo sempre ed energicamente le speculazioni che talune società petrolifere ritengono di potere attuare in quest’area anche lì dove dovessero essere azioni animate, come pure stanno sembrando di essere, da esclusive iniziative tese a far lievitare i propri titoli azionari nelle quotazioni di Borsa”.

Della medesima opinione anche Giorgio Miggiano, presidente del circolo Legambiente di Otranto. “Condividiamo – ha dichiarato Miggiano – l’iniziativa intrapresa dai sette comuni rivieraschi, tra cui il Comune di Otranto, e ribadiamo il nostro no alle trivellazioni nel bacino del Mare Adriatico.

Invitiamo tutti ad una seria presa di coscienza sul pericolo che stiamo correndo”.

Alessandro Conte

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Due giorni per ricordare i venti anni dal primo approdo dall’Albania


Una manifestazione culturale per raccontare l’esodo. A vent’anni dall’inizio dei primi approdi di speranza, un modo per narrare le sensazioni mai sopite di timore e accoglienza di quel marzo 1991.

Approdi e naufragi – Raccontare l’Esodo, è la manifestazione culturale che ricorda il ventennale dello sbarco albanese in Puglia.

Parteciperanno alcuni tra i maggiori scrittori europei che nel tempo hanno affrontato e analizzato il fenomeno della migrazione Venerdì 18 alle 18 presso il Castello Aragonese inizio della manifestazione con l’inaugurazione della mostra fotografica “IntegrAzione” di Vittorio Arcieri, fotoreporter del Corriere della Sera. Alle 18,30 presentazione il libro “Il naufragio” di Alessandro Leogrande con la partecipazione dell’autore.

Alle 20 momento musicale dei “Marinaria”, con esecuzione del brano inedito “Quattùrdici anni” ispirato alla tragedia della Kater I Rades.

Sabato 19 alle 9 a Maglie presso il liceo “Francesca Capece”, al liceo pedagogico “Aldo Moro”, a Martano all’istituto “Salvatore Trinchese” e a Otranto presso l’Ipsseoa sarà la volta de i “Dialoghi sulla letteratura delle Migrazioni”. Alle 11 presso la sezione otrantina della Lega Navale la conferenza stampa di presentazione del progetto “L’Approdo. Opera per l’Umanità Migrante”.

Alle 18 a Otranto presso l’auditorium delle Suore Maestre Pie Filippini presentazione dell’antologia “E il mare si lasciava attraversare”. Alle 19.00 la Compagnia delle Poete presenta “Madrigna – Voci dell’Esodo”.

La conferenza stampa di presentazione del progetto dell’opera realizzata dal relitto della nave albanese, alla presenza dello scultore greco Costas Varotsos e del presidente della Biennale dei Giovani artisti del Mediterraneo, Luigi Ratclif. A seguire le performances teatrali di valenti attori nel recital “Madrigne” della Compagnia delle Poete, tutte autrici che hanno raccontato l’esperienza dell’esodo e vissuto sulla loro pelle la condizione dell’esule.

Ogni elemento di questa vicenda è ricco di valori e significati: uomini, luoghi, avvenimenti, storia e memoria s’intrecciano per non dimenticare. Per ogni pugliese, per ogni italiano, il grande esodo albanese del 1991 rappresenta un punto di svolta, soprattutto nella vita di chi lo ha vissuto.

Ancora oggi, nel ventennale di quegli accadimenti, italiani e albanesi continuano a discuterne, a portarne i segni addosso.

Jenny De Cicco

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