Posted on 19 Dicembre 2012. Tags: Fabio Di Santantonio, Luigi Colagiorgio, Toma Maglie
La Toma Maglie conclude la tremenda serie trasferte in casa di prima e seconda con un magro bottino: 2 reti fatte e 12 subite. I ragazzi di mister Luigi Colagiorgio non poteva aspettarsi sei punti dalle due gare lontane dalle mura amiche, e i nuovi innesti che devono ancora ambientarsi hanno fatto il resto.
La partita, sull’onda del successo dello scorso turno, era cominciata bene per i magliesi, subito dalle parti dell’estremo difensore di casa e in grado di guadagnarsi un rigore, trasformato al quinto minuto da Fabio Di Santatonio, che ha preso il posto di Luciano Quarta come tiratore dal dischetto degli undici metri. La squadra del presidente Renato Lillo è arrivato alla quarta partita con un rigore a favore, dato statistico curioso che comunque attesta la voglia del calciatori salentini di non arrendersi rendendosi pericolosi in area avversaria.
La vicecapolista, sotto davanti al suo pubblico, trovava la forza di reagire all’ottavo minuto, quando sigla in pareggio su calcio di punizione. Un rigore, stavolta per i padroni di casa, poco prima del quarto d’ora porta in vantaggio la seconda in classifica, che segna il 3-1 sempre su calcio da fermo, di nuovo punizione dal limite. Il portiere ospite Gianluca De Lumé viene superato altre due volte prima del riposo, e nel secondo tempo il Francavilla amministra il vantaggio.
Trova altri due gol che sigillano il 7-1 finale, con la Toma Maglie che, amministrando meglio il vantaggio iniziale, avrebbe potuto fare il colpaccio in casa di una pretendente alla promozione in Eccellenza, portando alle stelle il morale del gruppo in vista di una nuova gara casalinga e del prosieguo di campionato.
Rimanendo alla gara in casa della quindicesima giornata, se il calendario in trasferta propone gare da capogiro, per le partite al Tamborino Frisari è meno duro: dopo la settimana scorsa, quando venne a far visita il fanalino di coda Lizzano, perdendo 3-2, la prossima domenica ci sarà la nuova ultima in classifica, il Latias, sceso di una posizione dopo la vittoria appunto del Lizzano.
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Posted on 17 Ottobre 2011. Tags: Atletico Vieste, Fabio Di Santantonio, Sergio Volturo, Toma Maglie, Uriel Raponi
Con la netta vittoria della settima giornata di campionato, il Toma Maglie può dire di aver trovato la quadratura del cerchio. Può dirlo perché, elle ultime due settimane, ha realizzato due risultati che la portano in stato di grazia. Se la settimana scorsa era arrivata la prima goleada, ai danni del Locorotondo, questa volta il 4-1 sull’Atletico Vieste segna la prima vittoria in trasferta per la squadra del presidente Cosimo Prete. Nonostante il campo avverso, gli uomini di Sergio Volturo hanno fatto sin da subito la partita, trovando già al 14’ la prima rete, di Massimo Ferrentino. Poco dopo la mezz’ora, il 2-0 firmato capitan Uriel Raponi: il suo tiro supera l’estremo difensore casalingo Bua che nulla può. Dopo queste due reti, però, gli ospiti sembrano tirare i remi in barca. La partita scivola infatti senza rossi scossoni, fino al 74’, quando Celio firma la rete che dimezza lo svantaggio dei padroni di casa. Una tiratina d’orecchie in chiave futura al Toma Maglie, che dimostra nei minuti seguenti di esserci ancora, e di aver semplicemente tirato il fiato fino allora. In Eccellenza questi riposi possono costare molto caro. Non è questo il caso, infatti come detto il Maglie esce fuori di nuovo e, prima del triplice fischio, sigla il 3-1 scacciacrisi con Pierandrea Fanigliulo e il 4-1 finale di Fabio Di Santantonio, sugli scudi per la seconda settimana consecutiva.
Evitando altri cali, nelle prossime partite ci potrebbe essere l’aggancio alla vetta: il quarto risultato utile consecutivo, e la terza vittoria in 4 partite, porta i magliesi al terzo posto in solitaria, a 4 punti dal primo e 2 dal secondo. La prossima domenica il Maglie è atteso dalla seconda trasferta consecutiva, contro il San Paolo. Se qualche settimana fa questo particolare avrebbe fatto tremare le gambe dei calciatori salentini, adesso si affronterà la prossima gara con la giusta grinta, ma soprattutto serenità e fiducia.
PAOLO MERENDA
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