Puglia ancora senza treni notturni, le feste si fanno vicine e con esse aumenteranno i pendolari. Ancora irrisolta la vicenda Trenitalia–Regione Puglia, nonostante l’incontro di pochi giorni fa e così sulla questione tornano a esprimersi i politici regionali.
Giannicola De Leonardis, rappresentante Udc e presidente della Commissione Affari Istituzionali della regione, chiede che intervengano gli onorevoli di Puglia per sollecitare i ministri ad intervenire sulla vicenda:
perché le promesse non possono più bastare, così come i tavoli di confronto e i vertici annunciati e poi rinviati e celebrati fuori tempo massimo. Le promesse dei dirigenti Trenitalia non possono più bastare, così come i tavoli di confronto e i vertici annunciati e poi rinviati e poi celebrati fuori tempo massimo. È una vertenza infinita, ormai, quella che contrappone da tempo immemorabile la Regione Puglia e i vertici di Trenitalia. Nonostante l’impegno dell’assessore Minervini, i dossier ben articolati e corredati da documentazioni e dati inoppugnabili, le proteste, le rivendicazioni, i numeri che evidenziano una disarmante disparità di trattamento rispetto ad altre regioni e smentiscono in maniera inequivocabile le goffe spiegazioni fornite da manager poco accorti, anche il nuovo orario invernale conferma un’ingiustificabile e insopportabile disparità di trattamento nei collegamenti tra Sud e Nord, in particolare nelle ore notturne, e prezzi spropositati rispetto alla qualità dei servizi offerti, che non presentano alcuna traccia di miglioramento. Il diritto alla mobilità, in particolare per le fasce meno abbienti non può essere ignorato e calpestato da professionisti strapagati che di fatto hanno spezzato un Paese che mai come in questo momento avrebbe bisogno di unità, coesione e condivisione.
Insoddisfatto il consigliere Udc Giuseppe Longo:
Il nostro era un sacrosanto diritto di vedere la Puglia e i pugliesi viaggiare sui treni con meno disagi e, soprattutto, non vedersi tagliati fuori dai collegamenti con il resto della nazione.