Posted on 07 Febbraio 2012. Tags: Bari, Clini, green economy, mediterre
La green economy in Puglia: i risvolti delle dichiarazioni sull’attività estrattiva dello scorso 2 febbraio del ministro all’Ambiente Clini.
In questi giorni Lorenzo Nicastro, assessore regionale alla qualità ambientale pugliese, si è espresso sulla green economy, tema che tiene banco anche per via della manifestazione Mediterre a Bari: “Quando parliamo di economia verde non possiamo prescindere dal ripensare il nostro stile di vita e soprattutto non possiamo avere la presunzione di giocare in completa solitudine una partita che è globale: il progressivo abbandono delle energie fossili e lo sviluppo di fonti rinnovabili è uno dei temi più cari a questo governo regionale che, da anni, ha avviato questo processo”. Così l’assessore al convegno Innovazione, ricerca e distretti della Green Economy tenutosi a Mediterre: “Dall’integrazione, dallo scambio, dal confronto nasce la possibilità di apprendere buone pratiche, come quella olandese di riuso delle biomasse degli allevamenti bovini per la produzione di energia da biogas”.
Continuano le polemiche su quanto riferito a Bari dal ministro Corrado Clini sull’insediamento delle piattaforme petrolifere in Puglia: “Se pensate che si debba aprire una problematica in generale sul fatto che non se ne debbano fare, perdete perché questo va contro direttive e contro regole europee… Dobbiamo scegliere se siamo capaci d’investire sulle fonti rinnovabili e sul loro sviluppo così da creare una competizione con le fonti fossili”.
Insorgono i comitati di tutela del territorio, secondo i quali si tratta di dichiarazioni inaccettabili: “Averle ascoltate dall’attuale ministro all’Ambiente rende quell’esperienza pesante come un macigno.
Col passare del tempo serviranno a poco le osservazioni di regione, enti locali, comitati, associazioni e singoli cittadini, come le stesse battaglie legali. Sono misure difensive insufficienti se il governo continua a concedere i permessi autorizzativi alle società petrolifere. Si blocchino gli iter autorizzativi in corso e vengano abrogati i permessi già concessi, consentendo esclusivamente l’esaurimento degli impianti di estrazione funzionanti. Al fine di contenere i danni di tali impianti, ma più in generale a difesa di tutte le aree inquinate del Paese, si abbassino i limiti minimi sullo sversamento di sostanze inquinanti nell’ambiente per adeguarli agli standard europei e dell’Oms, spesso centinaia di volte inferiori. Si aumentino le cosiddette royalties sulle estrazioni in corso, adeguando anch’esse alle medie europee”.
Il consigliere Pd Giovanni Epifani, esprime in una nota il proprio disappunto: “Non è possibile non tener conto della inequivocabile volontà dei pugliesi e la manifestazione di Monopoli del 21 gennaio ne è la conferma. La Puglia, è risaputo, è regione a vocazione turistica ed è proprio questa voce che contribuisce a comporre il nostro pil”.
Il capogruppo consiliare del Pdl alla Regione Puglia Rocco Palese invece: “Esprimo viva soddisfazione per i chiarimenti forniti dal ministro Clini in relazione alla nota vicenda delle paventate trivellazioni in Adriatico.
Il ministro ha chiaramente sgombrato il terreno dai timori che nutrivamo sui rischi rivenienti da operazioni che avrebbero potuto mettere a repentaglio il grande patrimonio costituito dal nostro mare.
Sono così accolte e soddisfatte le pressanti richieste del consiglio regionale che aveva unanimemente recepito le istanze mai tanto corali delle nostre popolazioni”.
Jenny De Cicco
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Posted on 04 Febbraio 2012. Tags: Bari, Ettore, Ettore Caroppo, mediterre, Minervino di Lecce
Avviato a Bari Mediterre, presso la Fiera del Levante, presente anche il comune di Minervino di Lecce per raccontare le proprie esperienze.
Avviati i cicli d’incontri di Mediterre alla presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, al governatore Nichi Vendola e Pedro Ballesteros della Commissione Energia di Bruxelles e il sindaco salentino Ettore Caroppo per presenziare il workshop sulle politiche di supporto alla sostenibilità ambientale del territorio: esperienze a confronto, dal progetto Powered alle buone pratiche delle amministrazioni locali.
Il sindaco Caroppo rappresenterà le eccellenze pugliesi nell’ambito di Mediterre 2012 nella sessione dedicata alle buone pratiche per la diffusione del risparmio energetico e l’uso intelligente dell’energia, grazie ai riconoscimenti ottenuti lo scorso anno dal piccolo comune, proprio in ambito di sostenibilità ed efficienza energetica. Il 2 febbraio sarà da oggi in poi una data storica per Minervino, sul palco della Fiera del Levante interverrà il sindaco Ettore Caroppo che presenterà al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini, tutta le iniziative e le azioni intraprese dall’amministrazione negli ultimi anni e quelle ancora in progetto.
Ettore Caroppo dichiara: “E’ l’ennesima conferma di quanto il nostro comune è riuscito a fare in questi anni. Penso ai progetti di efficientamento energetico, alle azioni mirate a sensibilizzare l’utilizzo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico nella cittadinanza, non ultimo i gruppi di acquisto solidale, progetto che sarà presentato sabato prossimo presso la sala consiliare. Per non parlare del riconoscimento e dei premi targati Legambiente per i “comuni rinnovabili” e dalla fondazione Simone Cesaretti”.
Jenny De Cicco
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Posted on 04 Febbraio 2012. Tags: Eolico off shore, mediterre, Puglia
A Mediterre è polemica. Si fa largo l’ipotesi d’impianti di eolico off shore in Adriatico a seguito delle dichiarazioni del ministro Corrado Clini. Mentre tiene ancora banco il dibattito sulle prospezioni petrolifere, la politica pugliese compatta difende da possibili abomini il proprio mare.
A Bari per la settima edizione di Mediterre il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato: “Se saremo in grado di spiegare concretamente che esistono opzioni alternative a quella della ricerca in mare del petrolio probabilmente il problema sarà superato. Se non siamo in grado d’investire e di far crescere le rinnovabili come fonti alternative allora ci restano solo quelle fossili”. Il ministro ha riconosciuto la validità della protesta di Monopoli del gennaio scorso: “La popolazione pugliese ha protestato contro l’idea che ci fosse un allentamento delle misure di salvaguardia. La norma che avrebbe ridotto le clausole di salvaguardia in materia di trivellazioni a mare è stata fermata. La procedura di valutazione di impatto ambientale prevede sempre l’inchiesta pubblica e gli enti locali vengono sentiti per legge”.
Fin qui le dichiarazioni del ministro hanno incontrato il favore pugliese, ma il turbinio di polemiche si è innescato a seguito delle dichiarazioni sul progetto Powered: “Il progetto può rappresentare il modello la traccia del lavoro per lo sviluppo dell’energia eolica offshore nell’Adriatico”.
Finanziato con 4 milioni e 400 mila euro dal Programma transfrontaliero Ipa Adriatico, Powered vuole determinare se ci siano le possibilità per investire e determinarlo tramite l’installazione di una rete di anemometri in mare per monitorare le condizioni climatiche.
Tra le prime reazioni Onofrio Introna, presidente del consiglio regionale pugliese: “Non siamo affascinati dalle sirene dell’oro nero”. Introna lo ha ribadito direttamente al ministro Clini durante l’incontro-riunione dei presidenti delle Regioni adriatiche e del Mediterraneo europeo, sul tema della difesa del mare, tenutosi in occasione di Mediterre , chiedendo di “aiutare le Regioni a difendere il mare”. Sono 14 i progetti pendenti autorizzati di prospezione che riguardano la Puglia. A novembre a L’Aquila la conferenza dei presidenti dei consigli ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per il Consiglio dei Ministri, il documento unitario ha condiviso anche il progetto di una Conferenza delle Regioni adriatiche e del Mediterraneo europeo, accolta dal ministro Clini. L’intervento pugliese ha pure raggiunto Bruxelles, convincendo il commissario all’ambiente a sostenere l’opportunità di un protocollo di regole più rigorose, estese a tutte le acque europee mediterranee”.
Più drastico nella sua nota il consigliere del Gruppo Misto-Psi Franco Pastore: “Che vadano altrove, il ministro e chiunque voglia installare nel nostro mare trivelle, piattaforme e altro. Il progetto Powered sull’eolico in Adriatico, per noi non ne vale la pena”.
Interviene anche il presidente del del PdL alla Regione Rocco Palese: “Le dichiarazioni del ministro Clini sono inaccettabili e meritano una risposta forte e unitaria. E non c’è ministro tecnico che ce le possa imporre. Su come trattare la nostra terra e il nostro mare non accettiamo né diktat né lezioni”.
Drastici i presidenti de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato e Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Losappio sul ragionamento costi/benefici del Ministro Clini dicono: “I costi sono a carico della Regione Puglia e i benefici a sostegno delle multinazionali che pensano che la nostra sia una terra low cost”.
Jenny De Cicco
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