Posted on 24 Febbraio 2012. Tags: Puglia, Trasporti, Trenitalia
Trenitalia e il sud hanno un rapporto come l’economia italiana e lo spread, altri e bassi. Peppino Longo (Udc) parla di rapporti altalenati con le Ferrovie dello Stato, mentre Angelo di Sabato (Lppv) e Michele Lo Sappio (Sel) fanno il punto sulle scelte dell’azienda ferroviaria, definite dissennate.
A parlare di montagne russe di rapporti con l’azienda parastatale è Peppino Longo, consigliere regionale Udc: “Un giorno i vertici di Trenitalia, grazie all’intervento del ministro Corrado Passera, diventano nostri amici ma poi il giorno dopo ridiventano nemici. Un altro giorno, invece, le colpe sono della Regione e il giorno successivo non più: sui trasporti non ci stiamo capendo più nulla ma peggio ancora è che a non capirci davvero più niente sono i poveri pendolari che ogni giorno si trovano ad affrontare enormi disagi. Ai già enormi problemi con Trenitalia adesso s’aggiunge anche questa beffa degli abbonamenti integrati e questo sterile nonché stucchevole rimpallo di responsabilità tra la società dei trasporti e la Regione. Da una parte l’accusa di non aver rinnovato la convenzione, dall’altra la giustificazione della ricerca di soluzioni migliori per i pendolari. Un ping pong a cui non avremmo mai voluto assistere e che ha un solo unico effetto: quello di creare nuovi disagi ai pugliesi che viaggiano in treno.
Invito il governatore Vendola a rendersi conto se davvero c’è stata colpa da parte dell’ente regionale nel mancato rinnovo della convenzione. Se così non fosse, dovremmo respingere al mittente questo dispettuccio attuato dai dirigenti di Trenitalia, probabilmente offesi dalle giuste rivendicazioni che arrivano dalla Puglia”.
Mentre in una nota congiunta dei capigruppo de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato, e di Sinistra ecologia e libertà, Michele Losappio fanno sapere: “Non consentiremo che le politiche dissennate di Trenitalia si ripercuotano sui pendolari e sui bilanci delle famiglie pugliesi. La nuova iniziativa di Trenitalia di raddoppiare il costo del trasporto ai viaggiatori abbonati ai treni ad alta velocità, Eurostar e Intercity che vogliano servirsi anche di quelli regionali è assurda e a dir poco grottesca.
Il presidente Nichi Vendola e l’assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini hanno con il governo nazionale un dossier aperto proprio su Trenitalia e le sue politiche di negazione del diritto alla mobilità dei cittadini e di isolamento del Mezzogiorno dal resto dell’Italia. Negli ultimi mesi senza alcuna politica industriale e infrastrutturale si è scagliata contro il sud e la Puglia dividendo l’Italia in due e aumentando i costi dei trasporti e queste nuove politiche commerciali che dal 1 marzo non prevedono abbonamenti con estensioni regionali rientrano sempre nella logica vessatoria antimeridionalista di Trenitalia. L’appello è che l’assessore Minervini nell’incontro già previsto per venerdì prossimo con l’azienda ferroviaria, ponga anche la questione dei rincari degli abbonamenti integrati, l’ennesima beffa che si sta consumando ai danni dei pendolari pugliesi, affinché si giunga a una soluzione immediata.
In caso contrario non lasceremo soli i nostri cittadini mentre vedono schiacciati il loro diritto a lavorare, a studiare e a viaggiare: la nostra sarà una protesta dura e determinata”.
La speranza dei pendolari è che sulle vicende si riesca a fare chiarezza, come auspicato dal ministro competente Passera, nell’incontro del 1 marzo prossimo.
Jenny De Cicco
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Posted on 27 Gennaio 2012. Tags: Corrado, De Leonardis, Longo, Passera, Trasporti, Trenitalia
Giannicola De Leonardis, presidente della settima commissione trasporti pugliese e Peppino Longo consigliere Udc in Regione, esprimono, sulla stesso argomento, i sentimenti discordanti della politica pugliese sull’intervento in Camera dei Deputati del ministro Corrado Passera sulla vicenda TrenItalia.
Peppino Longo afferma con una vena scettica: “Non avevamo dubbi, sul trasporto ferroviario anche il ministro Passera si comporta come l’amministratore delegato di Trenitalia, Moretti: il gioco delle tre carte sta diventando il preferito dalle parti di Roma. Ci avevano assicurato che sui tagli ai treni avrebbero fatto dei passi indietro ci avevano anche assicurato un tavolo di confronto ma finora non vediamo azioni concrete. C’è la convocazione del governatore della Calabria per i prossimi giorni ma per noi ancora nulla. L’assessore Guglielmo Minervini si augura che sia dovuto ad un disguido postale, ma io aggiungo che evidentemente ci sono problemi anche sulle linee telefoniche tra Roma e Puglia. Ho l’impressione, invece che ancora una volta governo e Trenitalia ci stiano facendo prima vedere la carta che vince e poi la nascondano accuratamente. Stanno penalizzando il Sud e le parole del governatore Vendola ne sono la conferma. E’ arrivato il momento di far sentire la voce della Puglia e del Mezzogiorno, una voce importante per lo sviluppo di tutto il Paese”.
Più fiducioso De Leonardis che afferma: “Lascia ben sperare l’apertura e la disponibilità del ministro per lo Sviluppo Corrado Passera. L’ultimo question time alla Camera dei Deputati infatti può rappresentare da una parte la ricerca di idonee soluzioni per porre rimedio ai disagi causati dal taglio dei collegamenti ferroviari notturni verso il Sud e la Puglia in particolare e dall’altra una soluzione condivisa sulla questione dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza. Ma parole ed enunciazioni di principio non possono bastare a migliaia e migliaia di utenti gravemente e colpevolmente penalizzati da politiche manageriali scellerate e autolesioniste, e dopo due mesi di stallo è opportuno intervenire per riportare ordine e civiltà nella mobilità su rotaie da Sud a Nord, visti anche i continui disagi in quella su gomma e nei collegamenti aerei”. De Leonardis ribadisce la necessità “dell’immediata convocazione di un tavolo tecnico presso il ministero, con i vertici delle Regioni interessate e Trenitalia, per ribadire Mauro Moretti il diritto alla mobilità anche dei cittadini dell’Italia meridionale in qualsiasi fascia oraria e a costi accessibili, migliorando la qualità dell’offerta e dei servizi. Il cuore di una questione che andrebbe affrontata da ben altre prospettive e con risposte agli antipodi da quelle attuate. Dopo le parole, pur apprezzabili e doverose, del ministro Passera attendiamo fatti, risposte concrete e definitive: uno stop immediato alle politiche di Trenitalia, il ripristino dei collegamenti diretti notturni e il potenziamento (altro che depauperamento) di un servizio pubblico del quale l’Italia, una e indivisibile, non può e non deve fare a meno”.
Jenny De Cicco
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Posted on 12 Gennaio 2012. Tags: Ecotekne, Martano, Trasporti
Nei primi giorni dello scorso dicembre, la Brigata Democratica Grika ha avviato una campagna di sensibilizzazione che ha come obiettivo l’istituzione di un collegamento diretto tra la Grecìa Salentina e il complesso universitario Ecotekne di Monteroni.
Fulcro di questa campagna è stata una raccolta firme organizzata dai ragazzi all’interno dell’area grika e del complesso Ecotekne.
Motivo scatenante della sfida è la carenza dei mezzi pubblici sul territorio, nel caso specifico l’assenza di una linea diretta, di cui possano usufruire studenti e lavoratori, attualmente costretti a utilizzare mezzi privati con una notevole spesa economica, o mezzi pubblici che però, non permettono di raggiungere la sede in tempi accettabili.
Si chiede, nella petizione, al sindaco di Martano, al presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, all’Assessorato Trasporti e Mobilità della Provincia di Lecce, all’Assessorato Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione Puglia e al presidente della Società Trasporti Pubblici Terra d’Otranto un tavolo di studio per l’istituzione di un collegamento diretto tra Martano, via Zollino, e il complesso universitario Ecotekne di Monteroni.
Per motivi come questi più di 400 persone hanno aderito alla petizione popolare, conclusasi durante le festività natalizie.
Fabio Tarantino
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Posted on 30 Novembre 2011. Tags: Corrado Passera, Nichi Vendola, Tagli, Trasporti, Trenitalia
Oggi è intervenuto il governatore regionale. Con una lettera, Nichi Vendola fa presente al ministro Corrado Passera i problemi che deriverebbero dal taglio dei treni a lunga percorrenza, decisione presa da TrenItalia che così taglia fuori il territorio salentino dal circuito di Trenitalia, soprattutto nella tratta notturna. Nichi Vendola chiede anche la revisione dell’orario che sta per entrare in vigore. “Un efficiente trasporto ferroviario sulle distanze medie e medio-lunghe costituisce la forma più appropriata e sostenibile di mobilità collettiva, come ribadito più volte da tutte gli orientamenti comunitari – afferma il presidente pugliese – Eppure, per la Puglia, e in generale l’area meridionale del paese, questo non sembra essere vero. Il ritardo accumulato nella realizzazione dell’indispensabile infrastruttura dell’alta capacità Napoli-Bari sta generando, nella politica dei collegamenti di Ferrovie dello Stato, una progressiva riduzione e dequalificazione dell’offerta di servizi, fino al rischio di isolamento di intere parti del nostro sistema regionale”.
Sulla vicenda si esprime anche Peppino Longo, consigliere regionale Udc e componente della commissione trasporti. “Bene ha fatto il presidente Vendola a scrivere al ministro Passera – dice – ma è indispensabile che l’azione di sensibilizzazione e di protesta sul tema dei trasporti non si esaurisca mai. I continui tagli effettuati da Trenitalia stanno di fatto isolando la nostra regione dal resto d’Italia. Negli anni passati abbiamo lottato tanto per conquistare spazi importanti nel sistema dei trasporti e, invece, adesso stiamo facendo passi indietro: un settore che può essere definito come il gambero che, non certo per colpa dei pugliesi, sta retrocedendo. I nostri sindaci che hanno deciso la mobilitazione hanno tutto il mio appoggio in questa che è una vera battaglia di civiltà e che serve a difendere lo sviluppo di un territorio. Lo ripeterò fino alla nausea ma un sistema di trasporti adeguato ed efficiente può sicuramente favorire il rilancio economico e sociale della nostra Puglia. La lettera di Vendola al ministro non deve restare un fatto isolato perché è necessario che il governo centrale e Trenitalia sentano il nostro fiato sul loro collo. Soltanto così riusciremo a evitare un ulteriore sgambetto e un altro brutto colpo alle aspettative di sviluppo di tutti i pugliesi”.
Jenny De Cicco
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