La reazione immediata della maggioranza consiliare al manifesto di Nuovi Orizzonti è una caduta di stile che tradisce il grande nervosismo che in questo momento si respira a Palazzo Melorio.
Ciò che colpisce della sortita della maggioranza è l’attacco mosso contro l’ex amministratore che avrebbe lasciato un pessimo ricordo di se alla cittadinanza otrantina a causa del suo cattivo operato. A nostro giudizio l’atteggiamento di Otranto Domani dimostra la propensione all’ostracismo contro chi dissente e, in questo caso, contro chi, stando sino a qualche tempo fa vicino alla maggioranza consiliare, non ne condivide le scelte fatte in questi quattro anni di amministrazione.
Con l’occasione va ricordato che il Sindaco è stato eletto anche grazie all’aiuto dell’ex amministratore comunale con il quale ha condiviso tante scelte politiche fatte in passato tra cui quella di abbandonare Forza Italia per seguire la “sirena incantatrice” rappresentata da quella parte della vecchia sinistra otrantina che oggi siede a Palazzo Melorio e che, a nostro giudizio, costituisce l’anima più vendicativa di quest’amminstrazione. L’attacco personale a Livio Corchia fa riflettere tutti noi sulla libertà di dissentire quando non si condivide la politica dell’amministrazione. È inutile ricordare che la libertà di esprimere il proprio pensiero è un diritto sancito dalla Costituzione che riconosce ad ogni cittadino italiano la facoltà di criticare e dissentire civilmente senza dover temere ritorsioni e vessazioni ingiuste.Otranto è una città che ha varie anime politiche, alcune di esse non sono rappresentate in Consiglio Comunale, impedire loro di partecipare al dibattito cittadino, con la minaccia di ripercussioni contro la vita privata dei suoi esponenti, costituisce danno per la libertà umana.
L’alibi della democrazia partecipata, cui fa spesso riferimento il Sindaco Cariddi, non regge più. L’abbiamo capito ieri leggendo il manifesto di Otranto Domani con il quale egli ha rivelato la sua vera natura quando c’è chi non lo condivide ed ha il coraggio di dirlo pubblicamente.
Otranto è una città che dalla politica ha bisogno di ricevere un forte slancio democratico e liberale per confermare il suo ruolo di città aperta alle diversità culturali ed il suo ruolo di città dell’accoglienza. È dovere di tutti coloro che partecipano alla vita politica cittadina impegnarsi per difendere chiunque intenda esprimere il suo giudizio, anche se contrario alle proprie idee, nell’intento di tutelare il diritto di ciascuno di noi ad esporsi per il bene comune.
Gianni Muscatello