Non è stato un fine settimana particolarmente felice, quello appena trascorso, per i giallorossi, che tornano battuti dalla trasferta veronese e sostano al terzultimo posto a soli 35 punti. Le speranze sono riposte negli ultimi tre match di chiusura campionato, che vedranno gli uomini di De Canio impegnati prima in casa contro il Napoli, che ancora spera nel secondo posto in classifica, poi nel derby contro il Bari al San Nicola, e per finire a Roma, contro una Lazio che deve guardarsi le spalle per aggiudicarsi un posto in Champions. Ancora tanta strada da fare dunque, con un occhio puntato anche su Cesena e Samp.
Al Bentegodi di Verona il match inizia in modo equilibrato. I padroni di casa tengono le redini della partita, ma gli uomini di De Canio provano a pungere con un Di Michele impegnato in pericolose ripartenze. Le prime occasioni chiare da goal sono del Chievo: Moscardelli guadagna due preziosi angoli, ma al 17’ minuto del primo tempo è sempre lui a sbagliare il bersaglio, svirgolando fuori dalla rete avversaria.
Il primo tempo si chiude in parità, con Ferrario che sciupa malamente la possibilità di sbloccare il risultato, proprio allo scadere della prima frazione di gioco. Le due squadre osano poco, si studiano e si chiudono un po’ troppo in difesa non concedendo spazi agli avversari; i giallorossi risultano poco incisivi e risentono di un gioco di manovra, troppo lento, che non mette quasi mai in difficoltà i veronesi, che tra l’altro vantano la quarta migliore difesa del campionato.
Alla ripresa i presupposti sono gli stessi, ma il Chievo che sembra crederci riesce a battere Rosati: punizione di Bogliacino, il portiere giallorosso respinge per miracolo un pericoloso colpo di testa di Pellissier, la palla andata dritta sui piedi di Rigoni regala a quest’ultimo la possibilità di siglare il suo primo centro stagionale con il Chievo. Due minuti dopo Moscardelli si divora la possibilità di raddoppiare e di chiudere la partita, sprecando malamente un favoloso assist di Pellissier.
L’errore dei gialloblù dà coraggio al Lecce: dentro Piatti e Chevanton, un vero e proprio assalto davanti all’area gialloblù cui partecipa anche Rosati. Cinque i minuti di recupero, ma non bastano. Una conclusione improbabile di Piatti dalla lunga distanza accende gli animi nelle fila del Lecce, e la triste domenica giallorossa si chiude con un angolo che regala ai tifosi solo tanto rammarico: bastava una deviazione in porta, ma Ferrario sbaglia nuovamente.
L’arbitro Rizzoli manda tutti negli spogliatoi: il Chievo, che con questi preziosi 3 punti si allontana dalla zona rossa, festeggia sotto la curva, e il Lecce invece, impantanato e con un piede in B, pensa a sfoderare il solito entusiasmo dimostrato con le grandi, pensando al prossimo match con la squadra rivelazione del campionato, il Napoli.
Alessandra Ragusa