Un importante documento storico-fiscale è stato presentato a Poggiardo il 14 luglio, presso piazza Giovanni Paolo II. Si tratta del catasto onciario, uno strumento utile per una migliore conoscenza del territorio, ovvero per capire da dove si venga e da cosa derivino alcune usanze salentine. Realizzato dal Collegio dei Geometri della provincia di Lecce e dall’amministrazione comunale di Poggiardo, il volume tratterà appunto del catasto onciario, precursore degli odierni catasti e attuazione pratica delle norme dettate da re Carlo di Borbone nella prima metà del XVIII secolo per il riordino fiscale del Regno di Napoli e delle due Sicilie. Infatti i catasti onciari, così definiti perché la stima dei beni in essi descritti è fatta in once quadrate, attuati nel Regno di Napoli da Carlo III di Borbone nel 1741 e in vigore fino all’Unità d’Italia, forniscono dati interessanti come quelli sull’estensione dei vigneti di quel periodo, l’approvvigionamento sul mercato di alcuni beni particolari, la loro qualità e durata, il contributo della Terra d’Otranto nella formazione di operai specializzati nella coltivazione vitivinicola, i flussi di uomini e di merci tra le varie Università e gli odierni comuni. Alla presentazione dell’opera, di straordinaria rilevanza storica, sociale e culturale, hanno preso parte il sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati, il presidente della Provincia Antonio Gabellone, il presidente del Collegio dei Geometri Ennio Rizzo, il docente dell’Università del Salento Mario Spedicato, lo studioso del territorio salentino Michele Mainardi, l’autore del volume e noto storico locale Anacleto Vilei.
Jenny De Cicco