È uscita finalmente, per chi l’attendeva come ogni anno, la miscellanea della Società di Storia Patria per la Puglia “Note di Storia e Cultura Salentina”. Come già detto, questo numero è dedicato alla memoria dello scomparso Claudio Micolano, pregevole autore e mentore per molti componenti dell’associazione culturale, spesso da lui guidati con esperienza e capacità da arbiter elegantiarum nella scoperta della lingua italiana. E forse sarebbero stati in molti a preferire che questa dedica non ci fosse, perché segna la tristezza che si prova per una persona che non c’è più, importante sotto il profilo umano e dal punto di vista della cultura cittadina. Un’ampia sezione della miscellanea è dedicata al 150enario dell’Unità d’Italia, attraverso articoli che approfondiscono il rapporto tra Risorgimento e Salento. Da segnalare in tal senso i pezzi di Lucio Causo, storico di Tuglie, alcuni editi e altri finora inediti, che contribuiscono a comporre un ricco puzzle in cui si raccontano, tra l’altro, risvolti del brigantaggio e della spedizione dei Mille nel Salento. Nella sezione atematica dedicata al territorio, impossibile non restare affascinati dall’eloquio di Vincenzo Scarpello, che ha trattato degli aspetti militari nella storia di Terra d’Otranto, ma anche l’agronomo Francesco Tarantino, che ci introduce alla scoperta dell’antico albero della manna in quel di Supersano. Tanti anche i profili di scrittori viventi o scomparsi contenuti nella miscellanea, da Nestore Bandello ad Aldo De Jaco. Da segnalare infine, nella sezione narrativa e poesia, i componimenti di Cesare Minutello, come sempre toccanti e musicali, ma anche il nonsense di Rocco Merola, professore in pensione di Vignacastrisi che negli anni ci ha abituati a continui colpi di scena nelle sue narrazioni. Tra i racconti presente anche “Veneni”, scritto a quattro mani da due collaboratori di Otranto Oggi, Paolo Merenda e Angela Leucci, sorta di thriller archeologico con un finale a sorpresa.