
Individuati, grazie al racconto dei migranti, gli scafisti responsabili del maxi-sbarco sul litorale otrantino. I passeggeri hanno raccontato agli interpreti di aver pagao dai 4 agli 8mila dollari ai due scafisti per poter essere imbarcati. Gli uomini e le donne della nave battente bandiera turca hanno riferito di non aver mangiato per giorni e di essere stati percossi con delle mazze di legno dai traghettatori. Così, grazie ai racconti dei malcapitati sono scattati i fermi, eseguiti dai carabinieri della motovedetta di Otranto insieme a personale della guardia costiera, nei riguardi di di Ahmad Mustapha, 18enne, che si è dichiarato di nazionalità irachena e di Ahmad Mohamad, 29nne, palestinese. Sono 5 in tutto i responsabili della traghettata, oltre ai due arresti, i Carabinieri della Motovedetta di Otranto insieme al personale del circomare hanno denunciato in stato di libertà per lo stesso reato altre tre persone: un 26enne di origine palestinese, un 34enne siriano e un 17enne iracheno. I due arrestati sono stati condotti presso Borgo San Nicola di Lecce.
Jenny De Cicco