Nasce da Facebook e approda nella realtà un altro comitato in difesa dell’ambiente salentino, il Comitato No Tap, gasdotto che presto giungerà sulle coste della Terra d’Otranto, che si aggiunge all’Igi Poseidon di Edison.
Grazie ai social network e alla velocità con cui viaggiano le informazioni, è nato il No Tap che richiama nel nome i No Tav e si collega ad altri comitati di tutela salentini nati sul noto social di Zukemberg.
Presentato pubblicamente la sera del 4 febbraio a Melendugno, alla presenza di cittadini e associazioni – Nuova Messapia, Sportello dei Diritti, Idv articolo 3, Tramontana, Cambiamo Aria, Save Salento, Coordinamento Civico, Forum Ambiente Salute e Meetup Leccesi – il comitato si contrappone al progetto della Trans Adriatic Pipeline, per la quale il 24 gennaio sono stati avviati sondaggi al largo di San Foca, per raccogliere campioni del fondale a fini di studio lungo il percorso del gasdotto, che dal Mar Caspio arriva sino all’Italia.
Il fine del nuovo comitato è quello di coordinare una linea comune fra tutte le associazioni e del territorio esposto al pericolo del gasdotto Tap aggiuntosi al metanodotto, già autorizzato, Igi Poseidon d’Otranto, i cui lavori partiranno nel 2013 e che fa capo alla joint venture Edison-Depa “Igi Poseidon” e collegherà l’Italia alla Turchia tramite la Grecia.
Il comitato s’adopera informando e sensibilizzando, coinvolgendo i cittadini e promuovendo iniziative al fine di scongiurare il perpetrarsi di un altro scempio ambientale, che prevede di portare il gas dal Mar Caspio all’Italia.
“Un progetto folle”, sottolineano dal comitato.
La multinazionale ha già avviato i sondaggi ispettivi il 24 gennaio, con il posizionamento di grosse piattaforme visibili dalla costa, una è stata infatti fotografata da alcuni cittadini nei pressi di San Foca, zona di pregio e d’inestimabile valore ambientale e storico, tutelata per la presenza della macchia mediterranea e d’una estesa prateria sottomarina di posidonia – alga protetta da leggi comunitarie, essenziale per gli equilibri marini – e per la presenza di resti archeologici di epoca messapica e romana.
Il comitato nei prossimi giorni avvierà iniziative e manifestazioni per il coinvolgimento dei cittadini, istituzioni e di chiunque abbia a cuore la massima tutela di questa terra patrimonio dell’umanità.
Il gruppo Facebook ha superato i 1200 iscritti a pochi giorni dalla sua creazione, sottolineando l’ interesse dei salentini per la salvaguardia del territorio, della bellezza naturalistica e dei luoghi intrisi di storia, di cui ha fatto la propria risorsa, confermando la propria vocazione green.
La Tap, in una nota ufficiale, ha reso noto d’essere pronta a presentare la Valutazione d’impatto ambientale e sociale in Italia, ma con un percorso più breve. Il nuovo tracciato prevede una sezione di 5 chilometri sulla terra, rispetto ai 22 chilometri iniziali e il cambio del punto d’allaccio alla rete nazionale, tramite Snam Rete Gas.
La modifica si rifletterà nella stesura della Esia, la cui presentazione Ministero dell’Ambiente è prevista a febbraio 2012.
Intanto la Tap continua la raccolta delle osservazioni e dei commenti di tutte le parti interessate, invitando la comunità a discutere la bozza del progetto in un incontro pubblico, a Melendugno, giovedì 16 febbraio, dalle 17,30 presso il Nuovo Cinema Paradiso.
Jenny De Cicco
One Response to “San Foca, nascono i No Tap”
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