I gestori di B&B del Comune di Castro, nella riunione del 4 febbraio 2012, convocata dal Sindaco del Comune di Castro e svoltasi nel Castello Aragonese,
Visto il disegno di legge n.40/2011 del 12.12.2011 “Disciplina dell’esercizio saltuario di alloggio e prima colazione a conduzione familiare (Bed & Breakfast)”;
Visto, in particolare, l’art.2;
Premesso che:
- nel Comune di Castro sono stati attivati n. 24 B&B;
- le suddette strutture dispongono di un numero di camere da tre a sei e di un numero di posti letto da sei a dieci, nei limiti stabiliti dalla vigente normativa;
- in alcuni casi l’attività di B&B viene esercitata in unità immobiliari catastali diverse da quelle di residenza, utilizzate come dimora abituale propria o di propri familiari o comunque situate nei limiti previsti dalla vigente normativa;
- tutti i titolare di B&B hanno investito risorse per adeguare le proprie abitazioni alla normativa vigente in materia;
- il disegno di legge sopra richiamato, ove venisse approvato nella sua attuale stesura, costringerebbe alla chiusura la totalità dei B&B di Castro perché non più remunerativi, neppure in minima parte;
- anche i pochi B&B con partita IVA sono orientati alla chiusura a causa della forte pressione fiscale a fronte di una attività commercialmente irrilevante;
- che tale eventualità sarebbe di notevole danno per le famiglie che si sono attivate per la realizzazione del B&B e che ancora non hanno neppure ammortizzato le spese sostenute per l’adeguamento e l’arredo delle proprie abitazioni;
- ciò avrebbe ripercussioni negative sul flusso turistico in quanto porterebbe ad un impoverimento dell’offerta ricettiva sul territorio;
Considerato che
- l’imposizione del comma 7 dell’ art.2, che impedisce di fatto l’uso di strumenti quali internet, limita non solo la pubblicità dell’attività di B&B ma impedisce anche di comunicare attrattive e peculiarità del nostro territorio;
- la peculiarità dell’accoglienza familiare che si sostanzia anche attraverso una prima colazione fatta di prodotti tipici e di uso corrente della famiglia, viene snaturata dall’obbligo dell’art. 2, comma 9, all. 1, lettera e) di utilizzare solo alimenti preconfezionati e non manipolabili;
- le sanzioni previste dall’art.11 sono eccessive e fuori da ogni logica se rapportate al rendimento economico dell’attività di B&B;
Tutto quanto sopra visto, premesso e considerato,
chiedono
- che all’art. 2, comma 1, del DDL n.40/2011 l’espressione “in non più di 3 camere e 7 posti letto” venga sostituita dall’espressione “in non più di 6 camere e 10 posti letto”;
- che l’art. 2, comma 2, del DDL n.40/2011 venga riformulato come segue “L’attività di B&B può essere esercitata in una unità immobiliare che sia dimora abituale di tutta o parte della famiglia ospitante anche se diversa dalla residenza anagrafica o attigua ad essa”;
- che l’art. 2, comma 7, del DDL n.40/2011 venga SOPPRESSO;
- che all’art. 2, comma 9, all. 1, lettera e), venga consentito che le colazioni in famiglia possano essere manipolabili e non solo preconfezionate;
- che le sanzioni previste dall’art. 11 siano più eque e rapportate al rendimento economico dell’attività di B&B.
Il presente documento viene trasmesso
- all’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia;
- alla Presidenza della Giunta Regionale;
- alla Presidenza della IV Commissione Consiliare della Regione Puglia;
- all’Amministrazione Comunale di Castro;
- all’Associazione ATOC – Operatori nel Turismo – Castro;
- all’Associazione di B&B “Ospitalità diffusa di Puglia” – Bari;
- all’Associazione di B&B “Girandolapuglia” – Casarano;
- agli organi di stampa.