Niente più catene, ma i problemi restano. Gli ex Lsu della provincia di Lecce hanno incontrato ieri a Maglie la senatrice Adriana Poli Bortone, per parlare delle loro vicissitudini ormai decennali. Problemi ormai noti e che traggono origine dalla precarietà della loro occupazione presso la Intini Group. Il sogno è l’internalizzazione come già accaduto ad altre categorie di lavoratori. Quello con l’ex sindaco di Lecce è solo l’ultimo degli incontri che nel corso del tempo si sono susseguiti con i politici. In precedenza anche Andrea Caroppo e Saverio Congedo avevano manifestato solidarietà, ma nonostante ciò in un anno e mezzo la situazione è peggiorata anche a causa di un accordo sindacale dello scorso giugno, cui non prese parte neppure una rappresentanza degli ex Lsu: in base all’intesa furono tagliate da subito quattro ore settimanali di lavoro e avviata la cassa integrazione in estate. Si tratta di un periodo in cui le scuole rischiano di restare sporche pur ospitando diverse attività, anche se non riguardanti direttamente gli alunni. Durante l’incontro gli ex Lsu hanno focalizzato l’attenzione sulla difficoltà di arrivare a fine mese, di pagare il mutuo e di convivere con bidelli che non sono d’aiuto nello svolgimento del lavoro. Lavoro che non può essere lasciato neppure in caso di emergenza a meno di non perdere tre giorni di paga. All’onorevole Poli Bortone è stata chiarita la dinamica dello sperpero che da ormai un decennio porta a scialacquare in maniera indecorosa le risorse pubbliche: “Chiederò -ha precisato la Poli Bortone- di essere illuminata sulle questioni che sono emerse da quest’incontro. Perché si parte da uno stanziamento di 2.100 euro a testa per lavoratore per arrivare alla fine a versarne neanche la metà in busta paga? L’attuale sistema è davvero necessario o piuttosto la creazione dei consorzi intermedi è la vera causa della dilapidazione dei denari pubblici? A mio parere si dovrebbe puntare a scrivere la parola fine della vicenda una volta per tutte, attraverso la progressiva internalizzazione i 400 dipendenti”.
Maurizio Tarantino