
La campagna elettorale a Lecce prosegue a vele spiegate, mentre tutto intorno si respira aria di crisi. In merito a quest’ultimo aspetto il movimento Alternativa Comunista, tramite il suo coordinatore regionale Michele Rizzi, ha voluto ribadire il proprio impegno verso i lavoratori. “Centrosinistra, Terzo polo e centrodestra – si legge nel comunicato – appoggiano il governo Monti e noi sosteniamo la difesa dell’art. 18 che lo stesso Monti vuole abolire. Ma soprattutto, in Puglia e anche a Lecce sosteniamo la lotta dei lavoratori contro la crisi economica capitalista che porta alla chiusura delle fabbriche e quindi aumentare la precarietà e la disoccupazione”. Poi il comunicato prosegue con delle critiche al candidato sindaco Loredana Capone: “Le dichiarazioni del candidato di centrosinistra, Loredana Capone, sui buoni propositi sull’occupazione rappresentano la farsa della campagna elettorale. La Capone, oltre a non essersi dimessa dal ruolo di vice Presidente della Regione per la sua candidatura a sindaco, fa anche la gnorri quando scorda che nel suo ruolo anche di assessore regionale allo sviluppo economico ha regalato una valanga di finanziamenti pubblici al padronato salentino, arricchendolo di ulteriori profitti oltre a quelli fatti sui lavoratori”.
Subito dopo viene fatta una proposta per combattere la crisi, a favore dei lavoratori. “Alternativa comunista, invece, ritiene che le fabbriche in crisi a Lecce e nel Salento – prosegue – vadano espropriate e gestite direttamente dai lavoratori, tagliando tutti i finanziamenti pubblici che la Capone regala al padronato che poi spesso scappa delocalizzando la produzione”. Infine il comunicato si chiude con il sostegno al proprio candidato sindaco, Andrea Valerini: “Rispetto alle misure economiche padronali delle coalizioni che appoggiano Monti a Roma e Vendola a Bari, Alternativa Comunista anche a Lecce, con Andrea Valerini candidato sindaco, vuole che la crisi capitalista sia pagata dal padronato e dalle banche e non dai lavoratori. Un motivo in più per sostenere le nostre lotte, Andrea Valerini e Alternativa Comunista, l’unica risposta rivoluzionaria dalla parte dei lavoratori”.
Alessandro Conte