
La Puglia taglia i costi della politica per prima in Italia e riduce il numero consiglieri regionali. Il consiglio regionale passerà a contare da 70 a 50 consiglieri, da 14 a 10 componenti della giunta e massimo 2 assessori esterni, ma dalla prossima legislatura.
Questo potrebbe voler dire un risparmio notevole di denaro, circa 30 milioni l’anno in meno per i contribuenti, un taglio più che utile, necessario in clima di spending review nazionale, un adempimento previsto dalla legge, così come affermato da Rocco Palese, capogruppo Pdl regionale:
Si tratta di una riforma epocale, che per consentirà un risparmio di non meno di 30 milioni di euro a legislatura, dalla prossima in poi. Siamo avanti rispetto alle altre regioni, ma anche rispetto al Parlamento. Tutto il consiglio regionale, dando prova di grande senso di responsabilità, oggi approva questa riforma ed in più istituisce anche il Collegio dei revisori dei conti della Regione. Il tutto si aggiunge alle norme approvate nei giorni scorsi sulla riduzione dei costi della politica.
Per il consigliere regionale Pd Giovanni Epifani questo è
Un provvedimento che si inserisce nel cammino di sobrietà della Regione che ha eliminato vitalizi e trattamenti di fine mandato dei suoi consiglieri, ridotto i loro trattamenti economici e dimezzato il contributo di funzionamento ai gruppi.
Mentre per i capigruppo, Angelo Disabato de La Puglia per Vendola e Michele Losappio di Sel
Si aggiunge la norma a un percorso di riduzione dei costi della politica che ha eliminato l’assegno di fine mandato dei consiglieri, ridotto gli emolumenti, dimezzato le spese di funzionamento dei gruppi consiliari, azzerato le spese di trasporto. La Regione Puglia dunque si conferma in Italia Regione avamposto non solo per obiettivi economici e occupazionali raggiunti, ma anche per l’attività legislativa espletata al passo con le necessità dei cittadini.