Alla Feltrinelli di Lecce La Cura dell’Attesa di Maria Pia Romano

Giovedì 17 gennaio, alle 19.30, presso la libreria Feltrinelli di Lecce, Maria Pia Romano firmerà le copie del suo ultimo romanzo (in occasione dell’uscita) La Cura dell’Attesa, edito da Lupo Editore. Per la Romano si tratta del terzo romanzo dopo Onde di Follia (2006) e L’Anello Inutile (2011), entrambi editi da Besa Editrice.

Con quest’ultimo lavoro l’autrice, che scrive anche in versi (ha all’attivo ben quattro raccolte di poesie), conferma il suo originale ed intenso percorso artistico, donando al lettore un’ulteriore prova dell’emozionalità della sua scrittura. Una scrittura che si fa più scorrevole e cristallina, che pone al centro della storia i sentimenti, le gioie e i dolori, il vissuto quotidiano e il sogno. In poche parole, la vita e tutto ciò che è vita. Ce lo spiega bene l’autrice:

Avevo voglia di scrivere della gente comune: di una donna, come tante, che scopre una forza infinita ed inaspettata nel momento in cui realizza di essere in attesa di un figlio non programmato, ma in segreto desiderato. Una donna forte e determinata solo in apparenza, ma in realtà complicata e fragile, come siamo un po’ tutte noi, che vogliamo essere accolte, eppure non sappiamo dirlo e restiamo ferme, in un silenzio gonfio di aspettative.
Volevo una scrittura che fosse più fluida rispetto alla poesia che voleva farsi prosa de L’Anello Inutile: una scrittura che scorresse limpida, svelando pagina dopo pagina la storia di Alba, divisa tra Alta Murgia e Salento, tra ingegneria e poesia. Tra un amore che le scava dentro nuovi mondi di luce e parole ed un altro che la fa sentire a casa col suo abbraccio, nel cerchio perfetto delle braccia che profumano di buono. E’ stato un modo per sputare fuori tutta l’ingegneria che è in me, perché questi studi mi hanno plasmata e formata, anche se rifiuto di ammetterlo. E’ stato un modo per rivivere gli amori della mia vita e dei miei sogni, anche quelli che non racconterò mai a nessuno. E’ stato un modo per immaginare la maternità che non ho mai vissuto: l’attesa più dolce, forse, la prima vera felicità per Alba. Ed alla fine, è semplicemente una banalissima storia, che appartiene ai lettori e sarà capace di farsi carne, nella sintonia della condivisione.

Un romanzo che attraversa passato e presente della protagonista, ammiccando ad un futuro sempre incerto – come per ogni essere umano – ma a cui bisogna guardare con fiducia. Lo sa bene l’eroina della storia, che un pezzo di futuro lo porta in grembo. Una nuova vita vedrà la luce, e vedrà l’amore, questo sentimento sempre presente nella scrittura della Romano, come lo è del resto il Salento, terra amatissima dalla scrittice di origini campane. E allora chiediamoci con lei:

Cos’è l’amore? Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure la sottile incertezza che sa infiammarsi di passione, facendo invertire la rotta all’improvviso?

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A Lecce per Unicomix un workshop con Massimo Giacon

A Lecce, l’associazione Link-Udu, in collaborazione con lo spazio sociale Zei e con il contributo del consiglio degli studenti dell’Università del Salento, organizza il progetto Unicomix. Si tratta di un laboratorio tecnico-pratico di venti ore, rivolto sia agli studenti universitari sia al pubblico che voglia ampliare le proprie conoscenze sulle tecniche grafiche indirizzate alla creazione di strisce e fumetto.

Il progetto – che ha preso il via il 9 gennaio con il corso tenuto da Massimo Pasca – prevede quattro giornate di formazione con alcuni artisti italiani che lavorano nel mondo del fumetto, a livello nazionale e internazionale. I quattro workshop entreranno nel dettaglio sia delle tecniche narrative che dei particolari utilizzi dell’illustrazione e fumetto nei vari contesti.

Lunedì 14 gennaio Massimo Giancon aprirà i workshop dei quattro artisti presentando Arte, Fumetto, Design e Musica. Uno Slalom Sconsiderato. Il workshop, che si terrà alle ore 15 presso l’aula Sp4 nel plesso Tabacchi dell’Università del Salento, sarà interamente gratuito e aperto al pubblico.

Massimo Giancon, nato a Padova, dal 1980 ha lavorato a Milano, in bilico tra le sue diverse attività di fumettista, illustratore, designer, artista e musicista. E’ stato protagonista, sin dai primi anni ottanta, del rinnovamento del fumetto italiano su riviste come Frigidaire e Alter. Al momento disegna graphic novel per vari editori e tiene un corso d’illustrazione e animazione presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Collabora con Alessi, producendo diversi oggetti. Per quanto riguarda la sua attività di musicista, dopo un decennio di attività musicale con diversi gruppi, nel 1996 fa uscire il suo primo album solista, Horror Vacui, mentre nel 2003 è la volta del secondo, Nella Città Ideale. La sua attività performativa musicale continua come Massimo Giancon and The Blass.

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Alle Officine Cantelmo Seconda Mostra Mercato del Fumetto e del Libro

Domenica 13 gennaio, dalle 10 alle 21, presso le Officine Cantelmo, in viale De Pietro a Lecce, si terrà la Seconda Mostra Mercato del Fumetto e del Libro. L’evento, organizzato con il sostegno di Regione Puglia, Bollenti Spiriti e Comune di Lecce, vuole ripetere il grande successo della prima edizione, alla quale hanno partecipato migliaia di persone.

Di seguito il programma, davvero ricco di appuntamenti:
Durante l’intera giornata vi sarà la mostra mercato dove sarà possibile comprare, scambiare e vendere qualsiasi fumetto o libro.
Ampio spazio verrà dato a presentazioni di libri, mostre di fumetti e illustrazioni di artisti locali.
Presentazione dei libri L’Eroe dei Due Mari, Nostra Madre Renata Fonte e Calleo e i Gatti di Venezia. Tutte le presentazioni avverranno con l’esposizione delle tavole e alla presenza dei rispettivi disegnatori e sceneggiatori.
Alberto Giammaruco esporrà il suo lavoro I Disoccupati (china e caffè su carta ikea).
Nel pomeriggio spazio al Cosplay Contest. Cosplay è l’arte di indossare un costume ritraente un personaggio dei fumetti e riproporne le caratteristiche. Durante il contest verranno premiati: miglior cosplay maschile, miglior cosplay femminile, miglior gruppo, migliore esibizione.

Una giornata davvero interessante, dunque, che offrirà – come sottolineano gli stessi organizzatori – tante occasioni di scambio culturale:

Durante la Mostra Mercato del Fumetto e del Libro, avrete la possibilità di fare un salto nel passato e conoscere le vecchie strisce che hanno fatto la storia dei fumetti, i manga ed i personaggi dei cartoons presenti su carta. All’interno dell’evento si avrà la possibilità di trovare oltre a fumetti e libri, anche gadget, magliette e merchandising. L’intero evento sarà accompagnato da musica a tema.

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Alla Libreria Nisich di Lecce c’è Sotto la Pelle di Martina Gentile

Domenica 13 gennaio, alle 17.30, presso la libreria Nisich, in via Imperatore Adriano a Lecce, si terrà un incontro con Martina Gentile e il suo ultimo romanzo Sotto la Pelle, edito da Calcangeli Edizioni. A dialogare con la giovane scrittrice sarà Vito Antonio Conte.

Martina Gentile, già autrice di altre pubblicazioni, tra cui la recente raccolta di versi Perdifiato (sempre per Calcangeli), ritrova la narrativa con questo romanzo dalla forte carica emotiva, la cui storia gravita intorno a una giovane donna dai trascorsi problematici.
L’intreccio del libro, davvero denso e mai banale, si compone di tanti personaggi che fanno la loro comparsa – il più delle volte senza preavviso – nella vita della protagonista, Marta Di Gregorio, con effetti imprevedibili, talora sconvolgenti, talaltra appena percettibili.
Tuttavia, anche quando sembra esserci un momento di calma, si può avvertire, tra le righe del romanzo, quel senso di tensione, mai del tutto sopito, che fa sa sfondo all’intero testo.

D’altronde è l’autrice stessa a sottolineare, parafrasando l’eroina del romanzo, il carattere viscerale e combattuto della sua ultima creatura:

Sotto la Pelle è un romanzo intenso: sono stata, nello stesso tempo, una donna quarantenne sospesa, in bilico su un passato tormentato, uno studente universitario, un uomo di mezza età e molti altri. Ho amato mescolare le vite di tanti, descrivere e vivere in punta di penna gli amori più disperati, senza tabù.

Sono le emozioni dunque a dettare legge in questo romanzo, tutte le emozioni. Senza sconti. E una sensualità che accarezza le pagine, donando al lettore un senso di piacevole ambascia. La capacità dell’autrice di fornirci spunti, inizi di idee che ci fanno avvicinare pian piano al mondo – per certi versi misterioso, sicuramente affascinante – di Marta, regala al romanzo un ulteriore tratto di seduzione letteraria. Per Martina Gentile la conferma di un percorso, per il lettore un’altra bella prova della scrittrice.

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A Campi Salentina arriva The Ghostmaker

Mercoledì 9 gennaio, alle 20.30, presso il vegan bar Voice Cafè di Campi Salentina, verrà proiettato The Ghostmaker, un film del regista Mauro Borrelli.

L’evento, presentato da Voice Cafè e Distribuzione Indipendente, si preannuncia un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del genere thriller-horror, dato anche il cast di attori che ha preso parte alla pellicola. Stiamo parlando di Aaron Dean Eisenberg, Liz Fenning, Domiziano Arcangeli, Jared Grey, Jeff Walter Holland. La fotografia è di Eric Gustavo Petersen, le musiche di José Herring e Christopher Young, la produzione di Ed Polgardy e Scott Rudolph.

Il film appare come un cult del genere, come ben si evince dalla trama che abbiamo visionato su Movieplayer.it:

Kyle è uno studente del college che svuota cantine per rimediare un po’ di soldi. Nel sotterraneo della casa di una vecchia signora, un po’ inquietante, trova una bara. Pensando di rivenderla, Kyle se la porta a casa e scopre che in un doppio fondo c’è nascosto un meccanismo ad orologeria e la chiave di una scatola musicale. Con i suoi amici fa delle ricerche e scopre che è stata costruita nel XV secolo dal malefico Wolfgang Von Tristen, conosciuto come L’Artigiano del Diavolo. Questi costruiva meccanismi di tortura ed era irresistibilmente attratto dalla morte e dall’oltretomba; la bara, che chiamò La Macchina Fantasma, gli permise di uscire dal suo corpo mortale provando così l’esperienza della morte. Kyle e i suoi amici, uno alla volta, si sdraiano nella bara per provare quella sensazione del passaggio dalla vita alla morte. Inizialmente le loro avventure nel mondo dell’Aldilà sono divertenti e innocue, ma alla fine La Macchina Fantasma tira fuori gli impulsi e i desideri più pericolosi di ognuno di loro.

Un’avventura mozzafiato per gli appassionati del brivido d’autore, ma anche per i cinefili affezionati alla scuola italiana che, per certe espressioni cinematografiche, non ha nulla da invidiare ai tanto acclamati artisti americani. Basterebbe ricordare personalità come Rambaldi, Argento, Soavi, che pur nella loro diversità d’interpretazione di regia, hanno donato al cinema horror del Bel Paese momenti di gloria.

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Il sindaco di Lecce protagonista di un videoclip

Ormai è ufficiale: il sindaco di Lecce Paolo Perrone è il protagonista del nuovo video di Party Rock Salento, clip che ritrae il primo cittadino del capoluogo salentino in atteggiamenti da piacione. Il video, che ha dato vita – con un pizzico d’ironia e autoironia – a quello che è stato già battezzato come Perrone Style, è una parodia della hit Gangman Style di Psy e si chiamerà Beddhru Lecce Style.

Nel video, la cui uscita è prossima, il ruolo tanto sospirato dell’aitante pieno di fascino sarà dunque interpretato dal sindaco Perrone, non nuovo a sortite trendy: occhiali Ray-Ban a goccia, trench coat perfetto e un’impressionante somiglianza a Sean Penn, storico attore hollywoodiano. Così si è presentato sul set , allestito dalla Fularino Production in Galleria Mazzini, il primo cittadino leccese, sabato 29 dicembre, nello stesso giorno del flashmob dedicato proprio a Gangman Style.

Il risultato delle riprese, che sarà disponibile in tempi brevissimi, dovrebbe avere come fulcro della storia i meriti dell’essere leccese, naturalmente dando una lettura scherzosa alla pellicola e utilizzando anche il dialetto per rendere il tutto ancora più godibile.

Non è la prima volta che Paolo Perrone si presta ironicamente a delle rappresentazioni. Era già accaduto, infatti, che per la campagna elettorale del 2007, si fosse fatto ritrarre in indumenti intimi (come d’altronde fece anche l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, meritandosi una strofa della nuova versione di Nebbia in Val Padana di Cochi & Renato) e fosse poi apparso sui numerosi manifesti affissi per tutta la città di Lecce. Un’altra prova, questa del videoclip, della simpatia e dell’essere frizzante del sindaco della città barocca.

Fonte: La Trènula.

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Per la Befana Cenerentola va a teatro

Domenica 6 gennaio, alle 17.30, presso il teatro comunale di Nardò, andrà in scena Cenerentola, una delle favole più conosciute del mondo e più amate dai bambini.

Lo spettacolo è di Factory Compagnia Transadriatica, Compagnia Elektra e Tir Danza. Con Mariliana Bergamo, Antonio Miccoli, Francesca Nuzzo, Serena Rollo, Fabio Tinella. La coreografia è di Annamaria De Filippi, le scene di Andrea Pati, le luci di Davide Arsenio, i costumi di Lapi Lou. Drammaturgia e regia di Tonio De Nitto.

Come spiegano i diretti interessati, un giorno come quello dell’epifania, in cui nell’immaginario dei più piccoli è presente la figura della vecchina che a cavallo di una scopa porta doni ai buoni e carboni ai birichini, fa pensare proprio ai bambini come protagonisti ai quali rivolgere la messa in scena del giorno:

Terrammare ha voluto dedicare la Befana 2013 ad una favola tra le più note ma portata in scena in chiave moderna, Cenerentola, la storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi anche con una lingua, quella della danza, che è fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno di voce.

Un’interpretazione, dunque, che lascia spazio a linguaggi nuovi e suggestivi, ma che trattiene dentro tutta la bellezza e la densità di questa storia sempreverde:

Cenerentola ci presenta un mondo di invidie e gelosie all’interno del nucleo familiare, ma anche un mondo, che presto può rivelarsi diverso da com’è o come dovrebbe essere, un mondo dove madri spregiudicate sono disposte a tutto pur di arraffare tutto quello che si può e che non si può ottenere, manipolando le figlie come marionette per raggiungere i propri fini. Un mondo di figlie ammaestrate, viziate e sorde nel comprendere e nell’accettare l’altro, non l’altro lontano… quello che non si conosce, ma l’altro in casa propria, la sorellastra più piccola, senza cipolle ai piedi, leggera e morbida come una piuma.

Un momento d’incontro, sospeso tra il divertimento e la riflessione – perché si sa, ogni favola ha una sua morale – che sarà occasione d’arricchimento non solo per i più piccini, ma anche per gli adulti.

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Musicaos compie nove anni

1 gennaio 2004 – 1 gennaio 2013: Musicaos, blog-rivista di letteratura, poesia e cultura, diretto da Luciano Pagano, compie nove anni.

Molte le cose che si potrebbero dire a proposito, una su tutte, il contributo che che questa attiva e dinamica realtà ha dato all’evolversi della cultura letteraria, partendo dal Salento e irradiandosi in Italia e all’estero.

Ma lasciamo la parola a Luciano Pagano, che ben ci spiega le tappe di questo interessantissimo percorso:

Quando è nato l’e-book? Per Musicaos.it la data di nascita dell’e-book è semplice da ricordare: dicembre 2004. Si tratta della data in cui sul nostro sito, dopo il primo anno di attività, aprimmo la sezione chiamata Romanzo Elettronico. Dopo avere pubblicato mensilmente i numeri della rivista, dando spazio a decine di autori, esordienti e non, pensammo di creare uno spazio dedicato a testi più corposi, che si andavano ad aggiungere ai testi e agli esperimenti, contenuti nella sezione download del sito.
L’idea che animava quest’operazione era semplice: dato il gran numero di manoscritti pervenuti in redazione pensammo di sceglierne alcuni e trattarli, indipendentemente dal fatto che si trattasse di Pdf scaricabili gratuitamente, come libri editi, promuovendoli e mettendoli nel circuito del dibattito letterario.
Quello che accadde, otto anni fa, con il primo titolo La Carne Muore di Rossano Astremo, fu una dimostrazione che il Pdf scaricabile non era affatto fantascienza, il romanzo di Astremo venne scaricato da oltre diecimila utenti del sito, l’operazione alimentò un interessante dibattito editoriale, coinvolgendo giornalisti, scrittori, editori e operatori culturali. In seguito pubblicammo altri due romanzi Città dell’Alfabeto di Peter Patti e Era Magico di Manlio Ranieri, attribuendo alla redazione e alla cura del prodotto, tutta la nostra attenzione.
Sono passati nove anni, il nostro progetto editoriale è proseguito su Musicaos.it, affacciandosi più volte al mondo dell’editoria. Lo facciamo oggi, continuando a sfruttare i mezzi che ci offre la rete, con la consapevolezza che Musicaos.it, rimane e rimarrà ciò per cui è nato, ovvero sia un luogo da cui far partire letteratura e critica, senza preguidizi e con la voglia di sperimentare.
Su Musicaos.it si possono trovare ed acquistare i nuovi e-book, chiunque sia interessato a saperne di più, chi voglia fare delle proposte, o avere informazioni su Musicaos.it, può scrivere all’indirizzo di posta elettronica ebook@musicaos.it.

Alle parole di Luciano Pagano aggiungiamo soltanto la nostra ferma volontà di essere partecipi di una realtà come Musicaos che, con professionalità e dedizione, ha aperto e continua ad aprire la strada a novità letterarie e culturali tra le più interessanti.

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A Galatina si aspetta l’anno nuovo con Stella Grande e Anime Bianche

Lunedì 31 dicembre, a partire dalle 23, in piazza San Pietro a Galatina, città della taranta per antonomasia, si aspetterà il nuovo anno con le note e la poesia di Stella Grande e Anime Bianche.

Un appuntamento per gli appassionati della musica – in particolar modo di quella tradizionale – ma non solo, come ben si può intendere andando a sbirciare la presentazione di questo lodevole progetto a più voci visionabile sul sito internet degli artisti:

Le Anime Bianche sono una realtà ormai consolidata, hanno vinto una grande scommessa, coniugando magistralmente una tradizione popolare con una poesia attuale e coinvolgente. Gli strumenti utilizzati dal gruppo sono un grande coinvolgimento ritmico ed emotivo, una spiccata teatralità, una intensa interpretazione. Musica di tradizione ma non solo; testi di tradizione ma non solo. Stella Grande la cantante e maggiore interprete del repertorio del gruppo, oltre che una voce duttile e potente, possiede un magnetismo eccezionale, dal 2004 voce della Orchestra de La Notte della Taranta, sotto le direzioni di Ambrogio Sparagna e Mauro Pagani. Elio Coriano, fondatore del gruppo, uno dei poeti più affermati in campo nazionale e inoltre un attento animatore culturale. La testimonianza migliore della maturità del gruppo è fornita dal numeroso pubblico che segue i suoi concerti in tutta Italia e all’estero. Lo spettacolo è frutto di una sapiente alchimia tra tradizione popolare salentina e ritmi più contemporanei, tra testi che possono essere considerati ormai dei classici e canzoni che trattano problematiche attuali.

Impegno e musicalità, grandi voci e vera poesia, sono gli ingredienti – amalgamati alla perfezione – che fanno di questo conto alla rovescia in attesa del 2013 qualcosa di imperdibile. Emozioni che difficilmente si scordano quelle legate alle performances canore e poetiche della Grande, di Coriano e di tutti gli altri membri del progetto. Vedere (e sentire) per credere.

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A Sant’Andrea si salta nel nuovo anno con la musica

Lunedì 31 dicembre, a partire dalle 23.30, presso il Porticciolo Roots Bar di Sant’Andrea, marina di Melendugno, si aspetterà il nuovo anno e si brinderà ad esso con Jump in the New Year, appuntamento musicale che si preannuncia caldo e vibrante.

L’evento, organizzato dal Porticciolo Roots Bar con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Melendugno, sarà animato dalla partecipazione dei Moods, band salentina tra le più innovative e originali, che proporrà un inedito live elettronic-pump-rock e Insintesi, altro progetto salentino composto dal duo Francesco Andriani De Vito, dj e producer e Alessandro Lorusso, dubmaster e producer. Insintesi offrirà un live set elettronico a base di dub, jungle e reggae.

Una nottata da non perdere per gli amanti della musica, che andrà avanti fino all’alba e che vedrà ospiti come EnaGhema e Daddy Omar con i loro dj set e Plata col suo live ShowCase. L’appuntamento, al di là del divertimento legato alla serata di Capodanno, sarà un’occasione invitante per conoscere gruppi e percorsi musicali salentini che si stanno facendo strada nel panorama italiano.

Dopo le danze, dalle 3 in poi, il Porticciolo aprirà le colazioni con cappuccino e cornetto, per chi vorrà aspettare l’alba davanti davanti alla suggestiva spiaggia di Sant’Andrea.

Un’iniziativa dinamica e fuori dal solito schema casalingo del cenone, per chi intenda dare l’addio all’anno vecchio e abbracciare il nuovo trascorrendo delle ore piacevoli con la musica nell’incantevole cornice della marina melendugnese.

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Ad Arnesano ci sarà l’Urban Message

Sabato 29 e domenica 30 dicembre, presso il palazzo marchesale di Arnesano, si terrà Urban Message. L’evento, legato al percorso artistico del gruppo Street Art South Italy, che festeggia il suo quarto anno di attività, è organizzato dall’associazione MilleE20 con la disponibilità del Comune di Arnesano.

Il gruppo artistico in questione, attivo su tutto il territorio nazionale e con alle spalle numerose esperienze anche in ambito internazionale, ha allestito con presupposti collaborativi e partecipativi, una mostra completa (curatori della mostra sono Anna Kitlas e Cristian Cuna), inclusiva dei lavori creati e acquisiti in questo largo arco di tempo, come spiegano gli stessi praticanti della Street:

Il risultato ottenuto in questi anni è il simbolo di una collaborazione che si protrae nel tempo con scambi interculturali tra numerosi street artists provenienti da diversi paesi del mondo, quali Indonesia, Sud Africa, Sud America, Cina, Giappone e gran parte dei paesi europei. Tutto ciò non si riduce ad una semplice attività artistica e lavorativa, ma è il frutto di una forte amicizia che ha solide basi su condivisioni di valori sociali e ideologici.

Il palazzo marchesale di Arnesano diventerà dunque la scatola magica che conterrà le opere realizzate con le tecniche e gli stili più disparati contenuti all’interno della scena street quali stencil, collage, vinili, stickers, post card, illustrazioni, video ed installazioni.

Il programma si svolgerà secondo il seguente calendario:

Sabato 29 dicembre: ore 15.30, laboratorio street art per ragazzi e live painting a cura del gruppo Street Art South Italy. Ore 17, inaugurazione mostra. Domenica 30 dicembre: dalle 10-13 e dalle 16-21 orari apertura mostra. Ore 18, spettacolo teatrale per bambini Officina del Natale con Silvia Lodi.

Di seguito le indicazioni relative ai contenuti del programma.
Opera Partecipata: all’interno di una stanza del palazzo marchesale di Arnesano si propone un’interazione pittorica caratterizzata dall’interpretazione del momento, libera ed aperta a chiunque volesse interagire con gli artisti affermati del movimento artistico. Le opere realizzate andranno ad arricchire il percorso artistico allestito all’interno del palazzo, dando così l’occasione di partecipare ad una mostra istantanea. Live Painting: live pittorico e installazioni effettuate in serata a cura degli artisti del gruppo. Laboratorio di Street Art: laboratorio per ragazzi che avranno l’opportunità di imparare e conoscere le tecniche, la storia e le modalità della street art. Un’occasione per imparare a liberare la propria creatività nel circuito cittadino, favorire la socializzazione ed educare i giovani alla legalità e al rispetto dell’ambiente urbano attraverso l’arte di strada.

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La scrittura di Chiara Cordella: le tante facce di Medusa

Incontriamo Chiara Cordella, giovane scrittrice salentina, alla quale abbiamo rivolto alcune domande. Nata a Copertino, dove vive tuttora, è autrice di Medusa, raccolta di racconti noir edita da Lupo Editore. Chiara, oltre a coltivare la passione per la scrittura di racconti e romanzi, lavora anche a delle sceneggiature. Medusa è un libro di cinque racconti che solo riduttivamente definiamo noir, perché, anche se ritroviamo molti caratteri legati al genere, sono racconti a tutto tondo. Per addentrarci nel mondo complesso e fascinoso della scrittrice partiamo proprio da questo suo lavoro d’esordio, ringraziando l’autrice per la disponibilità e la cortesia.

La prima domanda che rivolgiamo a Chiara riguarda la scelta del titolo: perché Medusa?

Ho scelto questo titolo per il primo racconto che ho scritto, pensavo fosse l’immagine perfetta per la protagonista, a cui non ho mai dato un nome perché mi sembrava sufficiente quello. Quando poi ho dovuto scegliere il titolo della raccolta, ho pensato che Medusa, in qualche modo, rappresentasse ognuna delle donne che avevo raccontato. Nella mitologia greca Medusa era una bellissima fanciulla che fu trasformata in un orribile mostro da Atena, un’altra donna dunque. Ciò che la rendeva unica era la capacità di pietrificare chiunque incrociasse il suo sguardo, e questo la costringeva a una vita di solitudine. Come Medusa, anche le donne che ho raccontato nel mio libro, seppur in un vissuto di apperente normalità, nascondono occhi in grado di pietrificare e distruggere.

Le donne protagoniste dei tuoi racconti sono davvero così mostruosamente pericolose?

Sono donne normali e, come tali, capaci di ogni cosa. Io le trovo affascinanti. Certo, non sempre belle, ma sicuramente letali.

Dove va a scavare l’immaginario di Chiara Cordella? E la sua scrittura?

L’immaginario trova fin troppi spunti nella quotidianità, in quell’apparente normalità in cui ben si mimetizza la più crudele e feroce follia. La scrittura, invece, vorrebbe essere figlia dell’istinto, vorrebbe sempre avere la forza dirompente dell’acqua che infrange gli argini e scorre libera, senza costrizione alcuna. Credo che ogni storia abbia una sua natura precisa e se si vuole raccontarla al meglio bisogna scivolare con i protagonisti nei meandri più oscuri della mente, senza annichilirsi nella ricerca di uno stile o nell’inutile tentativo di emulare autori che ammiriamo. Mi piace pensare di essere solo uno strumento attraverso il quale la natura umana si racconta senza l’ipocrisia di emettere giudizi morali. Lascio che le parole scorrano, che le storie si raccontino. Spero di raggiungere il cuore delle cose e forse, come tutti gli scrittori o aspiranti tali, mi impegno per fermare il tempo attraverso una fotografia più o meno precisa del genere umano.

I tuoi racconti sembrano fortemente incentrati su una sorta di simbiosi tra i personaggi e i luoghi dove sono ambientate le storie, tanto che in certi passi appare impossibile scindere gli uni dagli altri: è soltanto una nostra sensazione?

Sono le due facce della stessa medaglia. E’ un neonato nell’utero materno, non si può comprendere la natura dell’uno ignorando l’altro. A volte si spiega la natura di un figlio raccontando la storia del padre, così una casa è lo specchio dell’anima di una famiglia tormentata, un bar l’unica ragione di vita di una barista e così via. Non è una sensazione questo rapporto simbiotico, è reale.

Hai qualche progetto per il prossimo futuro?

Sto lavorando al mio primo romanzo, ma di questo è ancora prematuro parlare, spero di poter dire qualcosa di più fra qualche tempo. Al momento, l’unica certezza è che non si tratterà di un noir, ma sarà comunque oscuro e malinconico. Il progetto di cui posso parlare è un film d’animazione, si chiamerà Lu Rusciu ti lu Mare. Soggetto e sceneggiatura sono stati scritti a quattro mani con Antonio Mangialardo. Hermes Mangialardo curerà regia e animazione, Piero Schirinzi si occuperà delle illustrazioni, Andrea Raho dell’animazione. Sarà il primo film di questo tipo realizzato interamente nel Salento. Noi tutti auspichiamo di riuscire a raccontare la storia di una terra diversa da quella cartolina cui ci siamo troppo abituati. Il film è ambientato in un selvaggio paesaggio di fine Ottocento e narrerà di un popolo orgoglioso e indomito, di un’amicizia che nel tempo si trasformerà in un amore grande e forte, di amicizie che con la loro forza saranno in grado di cambiare la storia. Ci saranno, inoltre, sommosse e rivolte. E’ stata una bella storia da raccontare, speriamo che sia altrettanto bella da vedere.

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