Borgo in festa per tre giorni.
Riparte l’VIII edizione di Borgoinfesta, il festival che si tiene a Borgagne e sancisce l’inizio dell’estate salentina, da venerdì 1 a domenica 3.
Borgoinfesta è un progetto socioculturale e s’ispira alle chiavi socio culturali come sostenibilità, ecologia e solidarietà per una interpretazione creativa del proprio territorio, per la valorizzazione della biodiversità culturale.
Quest’anno Borgagne si dichiara “terra di accoglienza delle Comunità del Mondo”, tramite la musica, la danza, l’arte, l’artigianato, la cucina e la solidarietà, che continuano ad essere le coordinate principali di questa nuova edizione. Importanti novità anche per i laboratori del gusto presentati da Slow Food, nella sua prima partecipazione con BVorgoinfesta, in collaborazione con il Gal- il gruppo di azione locale di Terra d’Otranto che, grazie ad un accordo con Federalbergatori, ospiteranno gratuitamente i turisti in vacanza nel periodo di Borgoinfesta.
Il tema di quest’anno “mare e marine qui e altrove” punta a mettere in risalto il mare nelle sue più varie sfaccettature. Il mare come topos dei popoli mediterranei e non solo, come simbolo di unità, divisione, morte, nutrimento, ma anche una vittima dei tempi moderni.
Questa edizione tenderà a riportare la festa in una dimensione più familiare e la scelta delle date, le stesse di quando il festival Borgoinfesta partì.
Tre giorni in cui la piazza Sant’Antonio di Borgagne, rivestita di nuova dignità grazie al recente restauro, sarà il contenitore ideale per l’evento.
Di fronte ad una penuria di finanziamenti la comunità di Borgagne propone una festa più semplice e alla portata di tasche più piccole.
Iavoro di Borgoinfesta è partito già da tempo, da alcune settimane un nuovo frutto è nato dalla collaborazione tra Borgoinfesta e Slow Food, è il primo “orto in condotta” della provincia di Lecce, inagurato il 24 marzo. Il protocollo d’intesa del progetto “orto in condotta” vede il coinvolgimento non solo di Slow Food, ma anche del Comune e della Direzione Didattica di Melendugno. Collaboratore di prestigio è l’Orto Botanico dell’Università del Salento con la nascita di due orti didattici all’interno delle scuole elementari di Borgagne e Melendugno e così sancisce l’unione tra due terre lontane, il Salento e il Benin tramite la realizzazione parallela di un orto in Africa (progetto Slow Food “mille Orti in Africa”) all’interno dell’orfanotrofio adottato da Borgoinfesta (villaggio di Ouenou, nel Benin). I prodotti ortofrutticoli che nasceranno dalle coltivazioni di Borgagne saranno venduti durante il festival, tramite il “mercatino degli orti in condotta” di Puglia gestito dai bambini che hanno preso parte al progetto ed il ricavato sarà devoluto all’ampliamento dell’orto dell’orfanotrofio di Ouenou.
I numeri di Borgoinfesta sarà quest’anno un edizione dai grandi numeri, 7 edizioni, 93 concerti, 8 rappresentazioni teatrali, 20 mostre, 28 cene, degustazioni, laboratori del gusto, 7 feste nei campi, 6 giornate ecologiche, 10 convegni e incontri, 6 gare, 5 pacchetti turistici d’ospitalità, 3 pozzi costruiti in Africa (Benin), 3 pubblicazioni di libri e guide, 15 etichette vini del Salento “I volti”, 2 video, 2 dischi (“Il paese che canta” e “Ngracalate osci”), 4 opere scultoree realizzate in estemporanea e donate alla comunità, 10 camion di rifiuti ingombranti raccolti dalle stradine di campagna intorno al borgo, 9 cartoline “I volti”, 1 recupero di siti storici nel borgo “Le Foggie” – Granili.
Le terre ospitate saranno Francia, Albania, Grecia, Romania, Calabria, Campania, Murgia, Gargano, Salento, Lazio, Sicilia, Sardegna, Molise, Grecìa Salentina.
Jenny De Cicco