
Trenitalia taglia le tratte poco redditizie della Puglia e intanto non mantiene fede all’acquisto di 14 treni con i 16 milioni di euro di finanziamenti della regione.
L’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha dichiarato le intenzioni della Regione a disimpegnare i 16 milioni messi a disposizione delle ex ferrovie dello Stato: “Nel 2006 abbiamo sottoscritto con Trenitalia un accordo di programma finalizzato all’acquisto di 14 nuovi treni composti complessivamente da 55 vetture a doppio piano e 14 semipilota, da destinare al servizio regionale. Costo complessivo 80 milioni di euro, di cui 20,4 a carico della Regione. Trenitalia ha acquistato finora solo quattro treni, ovvero quattro semipilota e 12 carrozze, utilizzando 4,4 milioni di euro del contributo regionale.
Disimpegneremo i restanti 16 milioni”.
Nell’accordo, modificato a ottobre 2007, viene tra l’altro puntualizzata la validità del contributo: 30 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione. Pertanto le ordinazioni di materiale rotabile si sarebbero dovute effettuare al massimo entro il 20 agosto 2008.
“Trenitalia ha dirottato altrove i suoi investimenti – ha aggiunto Minervini – evidentemente non è convinta che solo treni nuovi possano far percepire un servizio di qualità. Noi al contrario intendiamo offrire ai pendolari pugliesi i migliori servizi. Non ci arrendiamo all’idea che il trasporto ferroviario debba essere scadente. È per questa ragione che la Puglia negli ultimi anni è stata la quarta regione in Italia per investimenti sull’ammodernamento della flotta dei treni. Trenitalia, dunque, non può operare al ribasso lasciando cadere nell’inerzia l’impegno di concorrere all’acquisizione di nuovi treni. Adesso con i 16 milioni provvederemo ad acquistare direttamente i treni e immetterli nel nostro servizio di trasporto regionale”.
Rincara la dose Onofrio Introna, presidente del consiglio regionale pugliese: “Minervini e la giunta Vendola provvedano a definanziare il contributo regionale per l’inadempienza di Trenitalia e attivino subito le procedure d’acquisto di treni moderni e carrozze confortevoli, al servizio dei passeggeri e dei pendolari pugliesi. I patti si mantengono, ma questa regola sembra non valere per Trenitalia, che non ha dato esecuzione all’intesa con la Puglia e ora una decina di treni moderni viaggeranno verso altre stazioni, probabilmente del Nord”. Introna si dice “rammaricato dalla scelta, ma a questo punto non sorpreso”.
Il presidente si rivolge anche al livello nazionale: “Nei giorni della semplificazione, ritengo che per consolidare il consenso il governo Monti debba dare un segnale forte, di vicinanza alle esigenze cittadini, richiamare fondi e materiali lontano dal Mezzogiorno, rischia di realizzare una secessione di fatto, tagliando in due il Paese. In questa vicenda Moretti, Trenitalia e il ministro Passera hanno l’obbligo morale di farci conoscere perché, per chi e per quali territori vengono stornati finanziamenti che impegni ufficiali avevano assegnato alla Puglia. In mancanza di risposte ritiriamo i 16 milioni di risorse pugliesi e mettiamoli direttamente a disposizione dei pendolari. Serviranno a migliorare un servizio insufficiente sotto ogni aspetto, come ci viene segnalato ogni giorno dai nostri concittadini”.
Jenny De Cicco