
Anche quest’anno, come di consueto, il centro storico di Calimera si illuminerà con la Festa dei Lampioni, tradizionale appuntamento che fortunatamente ha resistito all’assalto del tempo.
La Festa dei Lampioni – che probabilmente affonda le proprie radici negli antichi riti per il solstizio d’estate e attualmente è dedicata a san Luigi (21-23 giugno) – è stata organizzata dalla Pro Loco di Calimera e da Ghetonìa in collaborazione con il Comune di Calimera, Arci Festa della Musica e la Camera di Commercio di Lecce.
Questa usanza, che avrebbe i suoi natali in Cappadocia, è stata fin da subito apprezzata dalle popolazioni locali che ben presto l’hanno adottata. In buona
sostanza, svariati gruppi di persone realizzavano i lampioni con l’ausilio di canne (utilizzate per l’intelaiatura), di colla a base di farina e di carta velina. Una volta confezionati i lampioni, al loro interno si poneva una candela e il gioco era fatto. Dopodiché venivano appesi per le strade cittadine dove chiunque poteva
ammirarli. Chi oggi è erede di questa tradizione ha cercato, per quanto possibile, di rispettare le antiche modalità di assemblaggio.
Ma la festa, oltre ai lampioni e alle celebrazioni religiose, offrirà anche musica popolare e la possibilità di immergersi tra le bancarelle gastronomiche e di
artigianato. Tra le prelibatezze che si potranno gustare merita un plauso speciale lu cuturusciu, un tipico prodotto da forno di Calimera.
Numerosi poi i musicisti che si esibiranno nell’arco delle tre serate, ricordiamo Roberto Licci, Salvatore Cotardo e Franco Nuzzo dei Ghetonìa, il gruppo occitano
Chambra d’Oc, il Canzoniere Grecanico Salentino, Antonio Castrignanò con Emanuele Licci e Ninfa Giannuzzi.