Archive | Cronaca

Proclama l’innocenza digiunando fino a morire

“Sono innocente”, questo il concetto di un uomo che ha deciso di morire di fame in carcere.
Popo Virgil Cristria, di 38 anni, di Bucarest, era giunto da Benevento nel carcere di Lecce alla fine dello scorso anno, perché doveva scontare pene definitive che gli erano state inflitte per reati contro il patrimonio e la persona.
L’uomo si è sempre dichiarato innocente e ha così deciso di iniziare 50 giorni fa lo sciopero della fame che pare lo abbia portato alla morte a soli 38 anni. È stato portato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate.
Tutto sotto gli occhi increduli della direzione sanitaria di Borgo San Nicola. Il personale medico della casa circondariale ha tentato in vari modi di far riacquisire forze al detenuto che in più occasioni ha rifiutato le cure, arrivando a strapparsi le flebo ricostituenti dal braccio.
Ora la procura ha aperto un’inchiesta e un medico legale è stato incaricato di accertare le cause della morte.
L’uomo aveva preso la drastica decisione, non toccando cibo, verso fine marzo, per richiamare l’attenzione delle autorità sulla sua situazione, chiedendo la sospensione della pena, non concessa.
Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Carmen Ruggiero, ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e della documentazione sanitaria che si trova in carcere, fino a costringere i medici al suo trasferimento presso il Vito Fazzi di Lecce, struttura presso cui è morto.

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Giornalismo in agitazione, si va dal prefetto

Giornalisti e lavoratori dell’informazione agitati e indignati.
Il licenziamento del cameraman di Canale8, a seguito di una ristrutturazione aziendale, è stato l’innesco, ma la miccia dell’agitazione è lunga, che affonda le radici nella situazione generale e dilagante in cui versa il settore degli operatori dell’informazione.

Così è stata convocata lo scorso 10 maggio l’assemblea pubblica degli operatori del comparto, tenutasi nell’Open Space di Palazzo Carafa, alla fine della quale l’informazione salentina ha proclamato lo stato di agitazione.
Alla presenza dei presidenti dell’Assostampa di Puglia, dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, del Corecom Puglia, dei vertici di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, l’assemblea ha proclamato l’agitazione, riservandosi ogni altra forma di lotta.
Al Prefetto chiederanno un incontro che verterà sui temi dei licenziamenti, mancate retribuzioni ed inosservanza delle norme contrattuali, che si terrà alla presenza delle istituzioni locali e regionali, dei parlamentari eletti sul territorio e degli editori al fine di avviare una vertenza complessiva che affronti la questione dei licenziamenti.
La vertenza affronterà il tema delle crisi aziendali che non possono essere risolte in maniera unilaterale, ma con tavoli di concertazione per salvaguardare i posti di lavoro, eventualmente anche con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Sempre più spesso giovani, con la speranza del lavoro dei sogni, come giornalisti, cameraman, tecnici in generale, vengono assunti con contratti capestro, sfruttati, mal pagati o addirittura mai pagati per le prestazioni svolte, rendendo la situazione insostenibile e dannosa per una nobile professione giornalistico-informativa.

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Minacce all’ex sindaco Donato Amato

Minacce all’ex sindaco di Castrignano dei Greci.
In questi giorni è stato recapitato un proiettile calibro 20 all’ex sindaco di Castrignano Donato Amato, contenuto in una busta indirizzata a lui.
Che non ha neanche il tempo di godersi il meritato riposo, dopo i due mandati appena conclusi presso il palazzo municipale griko.
All’interno della busta, ma la notizia è da confermare, oltre il proiettile pare fosse presente una lettera la minaccia, in cui si suggerisce ad Amato di non gioire della vittoria del proprio candidato Antonio Zacheo e di prestare attenzione ai familiari.
La notizia l’ha resa nota lo stesso Amato durante la prima riunione post elettorale presso la sede del comitato.

Intanto la busta e proiettile sono in consegna ai carabinieri e dalla Digos per accertamenti.
Nel 2010 Amato fu aggredito in pieno agosto da alcuni ragazzi nei pressi di Baia dei Turchi di Otranto: in quell’occasione l’avvocato era intervenuto per fermare il danneggiamento della scogliera e così subì una frattura allo zigomo e una ferita all’occhio.

Intanto il segretario regionale del Partito democratico pugliese, Sergio Blasi, esprime “solidarietà e vicinanza a Donato Amato, ex sindaco di Castrignano dei Greci, per lo squallido episodio di intimidazione di cui è stato vittima. Mi auguro che le forze dell’ordine facciano al più presto luce su quanto accaduto. Vicinanza anche alla comunità di Castrignano dei Greci che sono certo saprà reagire con concordia e unità”.
Restano tutt’ora poco chiari i motivi delle minacce, così come non è noto l’autore del gesto.

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Politica, Primo PianoComments (0)

Vincenzo Siciliano è stato licenziato

È stato licenziato Vincenzo Siciliano, cameraman senza retribuzione da circa 7 mesi, ormai ex dipendente di Canale8. Siciliano ha ricevuto ieri una lettera di licenziamento che veniva giustificato con una “ristrutturazione aziendale”.
Unanime la solidarietà nei confronti del cameraman espressa dal mondo civile, istituzionale, politico e naturalmente dei sindacati.
Vincenzo Siciliano fu il primo dipendente della nota emittente locale a denunciare lo stato d’insolvenza della stessa a suo danno: si è concretizzata la protesta dal titolo “L’informazione non è un hobby”, che sta dilagando tra i professionisti del “quarto potere”, i quali utilizzano slogan e immagini in difesa del proprio lavoro al posto delle normali foto-avatar dei propri profili su social network e in altre maniere più concrete.
La notizia del licenziamento è arrivata in pieno spoglio delle amministrative 2012 e ha sconfortato i colleghi di Vincenzo.
La protesta è dilagata a macchia d’olio, i fattori che hanno contribuito alla popolarità della protesta sono stati certamente la velocità d’informazione d’oggi grazie all’utilizzo della rete, e la situazione di disagio, molto comune tra gli operatori del settore informazione.
A Vincenzo non venivano retribuiti i 900 euro mensili.
Parlando e postando on line è così diventato un simbolo, un emblema amaro e crudele della situazione di precarietà in cui versano la maggior parte dei lavoratori dell’informazione, dai tecnici ai giornalisti, e causata dall’incoscienza di alcuni editori e soprattutto da leggi e contratti nebulosi e svantaggiosi per il contraente, i quali permettono lo sfruttamento di un lavoro onesto e necessario alla società, quello dell’informatore.
Emittenti e giornali, avvisano dai sindacati, spesso sfruttano il lavoro altrui pur ricevendo finanziamenti pubblici che potrebbero essere ridistribuiti ai dipendenti delle aziende.
“Esprimo piena solidarietà nei confronti di Vincenzo Siciliano”, ha riferito l’onorevole salentina Teresa Bellanova in una nota stampa, Giovanni D’Agata, dello sportello dei diritti e Idv ribadisce: “Vincenzo Siciliano è stato licenziato per ritorsione. Lo Sportello dei Diritti, tramite i suoi legali, si propone di assumere in maniera assolutamente gratuita la difesa del cameraman.”
Il segretario generale Uil Lecce, Salvatore Giannetto: “Quanto accaduto è un atto incomprensibile e ingiustificato, che lede la professionalità e la dignità dei lavoratori.”

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Il Tar dà ragione al Comune di Santa Cesarea

Il comune di Santa Cesarea ha ragione. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Lecce ha pronunciato la sentenza sul ricorso proposto dal Comune di Santa Cesarea Terme contro la Regione Puglia, e delle Terme di Santa Cesarea, rappresentata, per l’annullamento della determinazione del Dirigente Ufficio Pianificazione della N. 01581/2011.
Infatti la concessione per lo sfruttamento delle sorgenti termali di Santa Cesarea da parte della società Terme di Santa Cesarea è scaduta e il suo rinnovo va annullato. Questa è la sentenza del Tar di Lecce dello scorso 23 febbraio e depositata il 27 aprile, accogliendo il ricorso presentato dal Comune di Santa Cesarea contro il provvedimento di rinnovo emanato dalla Regione.
La società Terme di Santa Cesarea aveva ottenuto la concessione ventennale per lo sfruttamento delle sorgenti denominate “Santa Cesarea” il 30 luglio 1991 dal presidente della giunta regionale e ne ha chiesto il rinnovo, per altri 20 anni, ma il comune si è opposto, comunicando le proprie ragioni in una nota inviata alla Regione il 23 marzo 2011 e un’altra nota più dettagliata inviata dopo che la pubblicazione della richiesta di rinnovo sull’albo pretorio.
La Regione ha comunque rinnovato la concessione alla società Terme di Santa Cesarea, in data 19 luglio 2011, per la durata di altri 20 anni, decisione contro cui il comune ha presentato ricorso al tribunale amministrativo.
La Regione non avrebbe verificato, prima del rinnovo, se la società “Terme di Santa Cesarea” avesse rispettato le disposizioni e i requisiti richiesti. La domanda di rinnovo è stata infatti presentata oltre il termine, la regione non ha considerato le opposizioni avanzate dal comune secondo cui per assegnare la concessione si sarebbe dovuta fare una gara formale e dunque l’articolo 30 legge regionale 44/1975 è incostituzionale laddove prevede il rinnovo senza gara.
Al ricorso la società si è opposta con un controricorso, presentato il 14 novembre 2011, in cui si sostiene l’inammissibilità del ricorso del Comune per “carenza di legittimazione e di interesse”.
Con la sentenza del 23 febbraio, il Tar ha però dato ragione al Comune.
Daniele Cretì, sindaco della cittadina, si dichiara soddisfatto per il raggiungimento del risultato sperato e che “con il buon senso da parte di tutti si possa addivenire quanto prima ad una soluzione condivisa’.
“Credo che l’ azione politica di un amministratore pubblico debba essere sempre finalizzata alla tutela e valorizzazione del bene comune. La sentenza emessa dal TAR di Lecce interessa una porzione di terreno su cui circa vent’ anni fa è stato realizzato il Nuovo Centro Termale costato alle casse pubbliche quasi 40 miliardi di lire. Credo sia un dovere delle Istituzioni cercare soluzioni idonee per mettere in funzione questa struttura di proprietà comunale ed attualmente concessa in uso alla società Terme di Santa Cesarea dotandola delle necessarie acque minerali. Noi non intendiamo nel modo più assoluto mettere in ulteriore difficoltà un’azienda di cui il Comune di Santa Cesarea ne è socio quasi al 50%. Nell’assemblea dei soci che si è tenuta venerdì scorso per l’ approvazione del bilancio abbiamo già chiesto al socio Regione un tavolo di concertazione per discutere anche di questa problematica nell’interesse della comunità cesarina e del territorio: sono convinto che con il buon senso da parte di tutti si possa giungere quanto prima a una soluzione condivisa”.

Jenny De Cicco

Posted in CronacaComments (0)

Scioperi contro i buoni lavoro in agricoltura

Sciopero in tutta Italia, da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dei braccianti agricoli. Anche in Puglia, e in Salento, a scatenare la protesta è l’articolo 11 del disegno di legge sul mercato del lavoro che prevede la possibilità, per tutti gli imprenditori agricoli di utilizzare i Buoni Lavoro dell’Inps fino a 110 giornate lavorative in un anno.
Sono oltre 100mila i lavoratori agricoli pugliesi in totale precarietà.
I lavoratori del voucher non usufruiranno della disoccupazione, dell’indennità di malattia, infortunio e maternità, dell’iscrizione negli elenchi anagrafici, la contribuzione figurativa agricola ai fini pensionistici i diritti previsti dalla contrattazione collettiva e dalla legislazione sul lavoro.
La manifestazione è prevista a Bari con corteo e comizio da piazza Castello.
Solo da Lecce sono previsti dieci pullman in partenza, numero non certo, considerando che probabilmente potrebbe aumentare date le richieste dei manifestanti.
Condanna da più parti e da più partiti alla legge, tra i quali il Pdl pugliese, per bocca di Rocco Palese: “Anche in Puglia i lavoratori agricoli e i sindacati sono scesi in piazza per chiedere alcune fondamentali modifiche al Disegno di Legge nazionale sul Mercato del lavoro per garantire diritti contrattuali e previdenza agricola ai cosiddetti lavoratori stagionali. Chiediamo al Governo Regionale e ai parlamentari pugliesi di recepire le loro istanze e sostenere in Parlamento gli emendamenti proposti dai sindacati. In sostanza i sindacati chiedono modifiche agli articoli 11, 24 e 28 del DDL sul mercato del lavoro che nell’attuale formulazione, pur riconoscendo i contratti stagionali come esempi di buona flessibilità, prevede che questi contratti siano esclusi dal pagamento dell’aliquota aggiuntiva (1,4%) dovuta dalle aziende per gli altri lavoratori a tempo determinato ma non include in questa esclusione i lavoratori stagionali così come individuati dai Contratti Collettivi nazionali di lavoro. I sindacati chiedono invece di includere anche questi lavoratori nella esclusione dell’aliquota dovuta dalle aziende.
Inoltre chiedono anche alcune modifiche alla cosiddetta Mini Aspi, l’Assicurazione Sociale per l’Impiego che giustamente il Governo nazionale prevede di garantire anche ai lavoratori precari, ma non a tutti e, in questo caso, ne sarebbero esclusi i lavoratori agricoli stagionali. Chiediamo quindi al Governo regionale e ai parlamentari pugliesi, di recepire le istanze dei sindacati dei lavoratori di un settore, quello agricolo, che in Puglia è trainante per l’economia e il cui andamento nel nostro territorio è fortemente legato alla stagionalità dei prodotti alimentari”.
Condanna al disegno di legge anche dalla onorevole pugliese del Pd Teresa Bellanova.

Jenny De Cicco

Posted in Ambiente, Cronaca, Primo PianoComments (0)

Scorrano, denunciato il responsabile di atti vandalici

A Scorrano arrestato l’uomo che forava le gomme. Ancora non è dato sapere il movente, forse la noia, o qualche bega con i proprietari delle autovetture.
Tutto è iniziato il 14 aprile scorso, quando nella notte qualcuno danneggiò 5 auto parcheggiate a Scorrano. Nel frattempo i carabinieri della locale stazione di Scorrano hanno avviato le indagini, oggi giunte al termine con la denuncia, in stato di libertà A.
D. 40enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, per altri episodi di danneggiamento e ora accusato di danneggiamento aggravato.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, il 40enne provvisto di un oggetto appuntito, probabilmente forato le gomme di cinque auto parcheggiate nei pressi delle abitazioni dei rispettivi proprietari, tutti abitanti nella stessa via, a cui l’uomo non ha risparmiato danneggiamenti alla carrozzeria.
Nulla di grave questa volta, solo qualche graffio e qualche pneumatico forato, ma certo tanto fastidio per i proprietari delle vetture, che avranno perso tempo la mattina del 15, quando hanno trovato al risveglio l’amara sorpresa.

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Rapina a Calimera

Il più classico dei colpi messo a segno da due giovani rapinatori.
Poco dopo le 11 di questa mattina due rapinatori hanno tentato, riuscendoci, una rapina all’ufficio delle poste di Calimera di via Atene. I due giovani rapinatori sono riusciti a sottrarre quasi 2000 euro.
I rapinatori confidavano in un bottino superiore, confidando nel 27, il giorno di paga degli italiani.
Anche l’andamento del colpo è stato dei più classici, uno dei giovani è entrato a volto coperto da un passamontagna, nell’ufficio postale, mentre il secondo ha fatto da palo rimanendo a bordo di uno scooter. Mentre l’altro, armato di un taglierino, terrorizzava i tre cassieri e la decina di clienti, ha scavalcato il bancone e intimato i presenti di conferirgli i soldi.
Preso il denaro dalla cassa ha raggiunto il complice. I due si sono dileguati in direzione di Castrì. Le indagini sono tuttora in corso e gli investigatori credono che possa essere coinvolto un terzo complice ad attendere i due in qualche campagna della zona, dove i ladri potrebbero aver abbandonato lo scooter per un mezzo più sicuro, come l’auto.

Jenny De Cicco

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Pugni e calci alla ex: ai domiciliari il 36enne arrestato

Concessi nei giorni corsi gli arresti domiciliari a V.D.I., il 36enne di Tricase arrestato lo scorso 29 marzo con l’accusa di lesioni personali gravissime, minacce e molestie ai danni dell’ex compagna.
L’ordinanza di carcerazione era stata emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia.
L’uomo, difeso dagli avvocati Tony Indino e Mario Ciardo, che avevano presentato un’istanza di attenuazione della misura cautelare, nel corso di un nuovo interrogatorio avrebbe ammesso in parte le accuse. Da ciò il parere favorevole del gip, che ha concesso gli arresti domiciliari come misura alternativa alla detenzione in carcere.
L’uomo, secondo le dichiarazioni della vittima, spinto da una irrefrenabile e accecante gelosia, nel corso della loro tormentata relazione, si sarebbe scagliato più volte contro la donna, provocandole la frattura di una costola, varie ecchimosi causate da calci sferrati su tutto il corpo, la frattura del dito mignolo e la rottura della milza con successiva asportazione chirurgica.
Alle violenze fisiche si sarebbero aggiunte nel tempo offese, ingiurie e minacce, anche via sms, e all’inizio di marzo l’uomo avrebbe addirittura sequestrato l’ex compagna in casa, impedendole di uscire.

Antonella Cazzato

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Tiggiano: nuovo episodio di evasione fiscale

Un nuovo episodio di evasione fiscale nel sud Salento. I militari della Guardia di Finanza di Tricase, nel corso di un capillare controllo del territorio, hanno riscontrato delle irregolarità a carico di un commerciante quarantenne di Tiggiano.
L’uomo, proprietario di una società che opera nel settore della commercializzazione di carni fresche, è stato dichiarato evasore totale.
Dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, è emerso che l’uomo, pur avendo emesso regolari scontrini e fatture per gli acquisti, non avrebbe prodotto le dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2009 e 2010, nascondendo al fisco ricavi per circa 350mila euro.
Le verifiche sul commerciante hanno preso il via dalle iniziali anomalie riscontrate dalle Fiamme Gialle, insospettite dalla differenza tra il tenore di vita condotto e i ricavi dichiarati. Il successivo controllo all’anagrafe tributaria per accertare i redditi dichiarati ha permesso di individuare il volume degli affari della società e di conseguenza l’evasione.
Il commerciante è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate, che provvederà al recupero delle somme evase e all’applicazione delle relative sanzioni.

Antonella Cazzato

Posted in Cronaca, Primo PianoComments (0)

Tricase: sequestrata area per abusivismo edilizio

Sequestrata un’area situata lungo la strada provinciale 358 nei pressi di Marina Serra di Tricase. A seguito di un’operazione congiunta con il Corpo Forestale dello Stato, gli agenti della polizia locale hanno posto i sigilli all’area per abusivismo edilizio e violazione dei vincoli paesaggistici.
Il sopralluogo ha permesso di accertare le irregolarità compiute. Il proprietario, senza le necessarie autorizzazioni, avrebbe provveduto allo spianamento per la realizzazione di una strada privata lunga 23 metri e larga 3,5 e al ripristino di muretti a secco, in un’ area sottoposta a vincolo paesaggistico.
L’area si trova, infatti, all’interno del Parco Naturale Regionale “Costa di Otranto –Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, mirabile esempio di paesaggio naturale salentino, con secolari querce vallonee, uliveti terrazzati, muretti a secco e pajare.
Per consentire i lavori abusivi sono stati anche estirpati arbusti di macchia mediterranea.
Gli agenti della polizia locale e i militari del Corpo Forestale hanno inizialmente provveduto a porre i sigilli alla strada e a segnalare il proprietario all’autorità giudiziaria competente.
Pochi giorni fa il gip Carlo Cazzella ha convalidato il sequestro preventivo dell’intera area, riscontrando una grave compromissione della zona in assenza delle necessarie autorizzazioni.

Antonella Cazzato

Posted in Ambiente, Cronaca, Primo PianoComments (0)

Pesticidi dannosi nelle aiuole cittadine?

La società mista Maglie Territorio Ambiente ha utilizzato pesticidi pericolosi nelle aree verdi cittadine? Il dubbio ha preso quota in queste ore in città dopo la specifica interrogazione inviata dal capogruppo del Pd, Raffaele Cesari all’amministrazione: “Molti cittadini si saranno chiesti il perché di quello strano colore giallastro assunto improvvisamente dalla vegetazione delle aiuole e delle aree verdi della città. Altri, invece, si saranno rallegrati perché, dopo mesi e mesi di incuria e di abbandono, l’amministrazione si è finalmente dedicata alla cura e alla manutenzione del verde pubblico. Pochi sanno, però, che la Mta spa ha utilizzato un pericoloso diserbante chimico, l’Hopper blu, tralasciando di adottare le misure minime di sicurezza per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”. Cesari sottolinea la gravità di quanto accaduto perché “come denunciato dai residenti, l’Hopper blu è stato sparso anche nelle vicinanze della scuola materna di via Cubajo, quotidianamente frequentate da numerosi minori. Auspichiamo, quindi, che la risposta del Sindaco giunga in tempi rapidi senza dover aspettare il prossimo consiglio comunale, la cui convocazione è attesa ormai da diversi mesi”. E l’auspicio del consigliere Cesari è stato esaudito perché il sindaco Antonio Fitto, nel giro di poche ore, ha replicato dando delucidazioni sulle modalità di diserbo: “È, doveroso che io informi i cittadini che la tanto demonizzata sostanza, denominata Hopper blu è uno dei fitofarmaci autorizzati dal Ministero della Sanità per l’uso nei centri urbani, proprio per le sue peculiarità che non sono, evidentemente, né tossiche né nocive, come si evince anche dalla scheda tecnica dello stesso prodotto. Inoltre, questo prodotto viene utilizzato solo su banchine stradali e marciapiedi situati nell’estrema periferia, come prescritto dalla legge”. Nello specifico spiega Fitto, “le operazioni di diserbo chimico eseguito nel centro abitato di Maglie vengono effettuate con concime ad alta concentrazione, di tipo solfato ammonico”. Una procedura che avviene nel rispetto della una nota dell’Azienda sanitaria Lecce del 2009: “A maggior tutela e sempre nel rispetto della normativa le operazioni concernenti il diserbo -continua il primo cittadino- vengono comunicate tempestivamente al Dipartimento prevenzione della Asl, precisando le date i luoghi interessati dai lavori. Pertanto come massima autorità cittadina in materia di sanità, ribadisco che nessun diserbo chimico ha avuto luogo nei parchi pubblici e nei giardini delle scuole, tantomeno nel territorio urbano in cui, confermo, è stato usato esclusivamente concime solfato ammonico. Di tale intervento è stato redatto un apposito verbale con il Dipartimento prevenzione della Asl”. Il sindaco ribadisce di aver comunque allertato la Mta affinché, oltre ad usare la dovuta prudenza nell’utilizzo di sostanze chimiche anche autorizzate, provveda rendere note tempestivamente le dotazioni di sicurezza degli addetti alle operazioni di diserbo. Il consigliere Cesari avrà comunque una risposta scritta sulla vicenda firmata dallo stesso primo cittadino e dall’assessore alla salute Salvatore De Rubertis.

Maurizio Tarantino

Posted in Ambiente, Cronaca, Primo PianoComments (0)

Iscriviti alla Newsletter

Subscribe to our newsletter

You will receive an email with the confirmation link (check your spam folder if NOT)
Sendit Wordpress newsletter
Sendit Wordpress newsletter

Avvocato Risponde

    Paperback Writers

      Tag Cloud

      PHVsPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZHNfcm90YXRlPC9zdHJvbmc+IC0gdHJ1ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX2ltYWdlXzE8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb20vYWRzLzEyNXgxMjVhLmpwZzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX2ltYWdlXzI8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb20vYWRzLzEyNXgxMjViLmpwZzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX2ltYWdlXzM8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb20vYWRzLzEyNXgxMjVjLmpwZzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX2ltYWdlXzQ8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb20vYWRzLzEyNXgxMjVkLmpwZzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX21wdV9hZHNlbnNlPC9zdHJvbmc+IC0gPHNjcmlwdCB0eXBlPVwidGV4dC9qYXZhc2NyaXB0XCIgbGFuZ3VhZ2U9XCJKYXZhU2NyaXB0XCI+DQo8IS0tDQoNCmZ1bmN0aW9uIHJhbmRvbV9pbWdsaW5rKCl7DQp2YXIgbXlpbWFnZXM9bmV3IEFycmF5KCkNCm15aW1hZ2VzWzFdPVwiL3dwLWNvbnRlbnQvdXBsb2Fkcy8yMDEyLzA1L2Jhbm5lci4tc2NoaXRvLmpwZ1wiDQoNCg0KDQoNCnZhciBpbWFnZWxpbmtzPW5ldyBBcnJheSgpDQppbWFnZWxpbmtzWzFdPVwiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC8yMDEyLzA0LzMwL2FudG9uaW8tc2NoaXRvLWludGVydmlzdGEtZG9wcGlhL1wiDQoNCg0KDQp2YXIgcnk9TWF0aC5mbG9vcihNYXRoLnJhbmRvbSgpKm15aW1hZ2VzLmxlbmd0aCkNCmlmIChyeT09MCkNCnJ5PTENCmRvY3VtZW50LndyaXRlKFwnPGEgaHJlZj1cJytcJ1wiXCcraW1hZ2VsaW5rc1tyeV0rXCdcIlwnK1wnIFRBUkdFVD1cIl9ibGFua1wiPjxpbWcgc3JjPVwiXCcrbXlpbWFnZXNbcnldK1wnXCIgPjwvYT5cJykNCn0NCnJhbmRvbV9pbWdsaW5rKCkNCi8vLS0+DQo8L3NjcmlwdD48L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZF9tcHVfZGlzYWJsZTwvc3Ryb25nPiAtIHRydWU8L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZF9tcHVfaW1hZ2U8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb20vYWRzLzMwMHgyNTBhLmpwZzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX21wdV91cmw8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb208L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZF90b3BfYWRzZW5zZTwvc3Ryb25nPiAtIDwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX3RvcF9kaXNhYmxlPC9zdHJvbmc+IC0gdHJ1ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX3RvcF9pbWFnZTwvc3Ryb25nPiAtIGh0dHA6Ly9vdHJhbnRvLmlub25kYS5sZS5pdC93cC1jb250ZW50L3RoZW1lcy9wb3J0YWwvYWRzLzQ2OHg2MC9ubTQ2OHg2MC5naWY8L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZF90b3BfdXJsPC9zdHJvbmc+IC0gaHR0cDovL290cmFudG8uaW5vbmRhLmxlLml0Lz9wPTk5MTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX3VybF8xPC9zdHJvbmc+IC0gaHR0cDovL3d3dy53b290aGVtZXMuY29tPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fYWRfdXJsXzI8L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lndvb3RoZW1lcy5jb208L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19hZF91cmxfMzwvc3Ryb25nPiAtIGh0dHA6Ly93d3cud29vdGhlbWVzLmNvbTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2FkX3VybF80PC9zdHJvbmc+IC0gaHR0cDovL3d3dy53b290aGVtZXMuY29tPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fYWx0X3N0eWxlc2hlZXQ8L3N0cm9uZz4gLSBsaWdodGJsdWUuY3NzPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fYXV0aG9yPC9zdHJvbmc+IC0gdHJ1ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2F1dG9faW1nPC9zdHJvbmc+IC0gdHJ1ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2N1c3RvbV9jc3M8L3N0cm9uZz4gLSA8L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19jdXN0b21fZmF2aWNvbjwvc3Ryb25nPiAtIDwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2ZlYXR1cmVkX2NhdGVnb3J5PC9zdHJvbmc+IC0gUHJpbW8gUGlhbm88L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19mZWF0X2VudHJpZXM8L3N0cm9uZz4gLSA0PC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fZmVlZGJ1cm5lcl9pZDwvc3Ryb25nPiAtIDwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2ZlZWRidXJuZXJfdXJsPC9zdHJvbmc+IC0gaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC8/ZmVlZD1yc3MyPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fZ29vZ2xlX2FuYWx5dGljczwvc3Ryb25nPiAtIDxzY3JpcHQ+DQogIChmdW5jdGlvbihpLHMsbyxnLHIsYSxtKXtpW1wnR29vZ2xlQW5hbHl0aWNzT2JqZWN0XCddPXI7aVtyXT1pW3JdfHxmdW5jdGlvbigpew0KICAoaVtyXS5xPWlbcl0ucXx8W10pLnB1c2goYXJndW1lbnRzKX0saVtyXS5sPTEqbmV3IERhdGUoKTthPXMuY3JlYXRlRWxlbWVudChvKSwNCiAgbT1zLmdldEVsZW1lbnRzQnlUYWdOYW1lKG8pWzBdO2EuYXN5bmM9MTthLnNyYz1nO20ucGFyZW50Tm9kZS5pbnNlcnRCZWZvcmUoYSxtKQ0KICB9KSh3aW5kb3csZG9jdW1lbnQsXCdzY3JpcHRcJyxcJy8vd3d3Lmdvb2dsZS1hbmFseXRpY3MuY29tL2FuYWx5dGljcy5qc1wnLFwnZ2FcJyk7DQoNCiAgZ2EoXCdjcmVhdGVcJywgXCdVQS0yMDQ3MTcwNC0xXCcsIFwnYXV0b1wnKTsNCmdhKFwnc2V0XCcsIFwnYW5vbnltaXplSXBcJywgdHJ1ZSk7DQogIGdhKFwnc2VuZFwnLCBcJ3BhZ2V2aWV3XCcpOw0KDQo8L3NjcmlwdD4NCg0KPHNjcmlwdD4NCiAgKGZ1bmN0aW9uKGkscyxvLGcscixhLG0pe2lbXCdHb29nbGVBbmFseXRpY3NPYmplY3RcJ109cjtpW3JdPWlbcl18fGZ1bmN0aW9uKCl7DQogIChpW3JdLnE9aVtyXS5xfHxbXSkucHVzaChhcmd1bWVudHMpfSxpW3JdLmw9MSpuZXcgRGF0ZSgpO2E9cy5jcmVhdGVFbGVtZW50KG8pLA0KICBtPXMuZ2V0RWxlbWVudHNCeVRhZ05hbWUobylbMF07YS5hc3luYz0xO2Euc3JjPWc7bS5wYXJlbnROb2RlLmluc2VydEJlZm9yZShhLG0pDQogIH0pKHdpbmRvdyxkb2N1bWVudCxcJ3NjcmlwdFwnLFwnLy93d3cuZ29vZ2xlLWFuYWx5dGljcy5jb20vYW5hbHl0aWNzLmpzXCcsXCdnYVwnKTsNCg0KICBnYShcJ2NyZWF0ZVwnLCBcJ1VBLTIwNDk2ODEzLTFcJywgXCdhdXRvXCcpOw0KZ2EoXCdzZXRcJywgXCdhbm9ueW1pemVJcFwnLCB0cnVlKTsNCiAgZ2EoXCdzZW5kXCcsIFwncGFnZXZpZXdcJyk7DQoNCjwvc2NyaXB0Pg0KPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29faG9tZTwvc3Ryb25nPiAtIGZhbHNlPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29faG9tZV90aHVtYl9oZWlnaHQ8L3N0cm9uZz4gLSA1NzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2hvbWVfdGh1bWJfd2lkdGg8L3N0cm9uZz4gLSAxMDA8L2xpPjxsaT48c3Ryb25nPndvb19pbWFnZV9zaW5nbGU8L3N0cm9uZz4gLSBmYWxzZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX2xvZ288L3N0cm9uZz4gLSBodHRwOi8vd3d3Lm90cmFudG9vZ2dpLml0L3dwLWNvbnRlbnQvd29vX3VwbG9hZHMvMTAtbG9nbzQuanBnPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fbWFudWFsPC9zdHJvbmc+IC0gaHR0cDovL3d3dy53b290aGVtZXMuY29tL3N1cHBvcnQvdGhlbWUtZG9jdW1lbnRhdGlvbi9nYXpldHRlLWVkaXRpb24vPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fcmVzaXplPC9zdHJvbmc+IC0gdHJ1ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3Nob3J0bmFtZTwvc3Ryb25nPiAtIHdvbzwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3Nob3dfY2Fyb3VzZWw8L3N0cm9uZz4gLSBmYWxzZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3Nob3dfdmlkZW88L3N0cm9uZz4gLSB0cnVlPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fc2luZ2xlX2hlaWdodDwvc3Ryb25nPiAtIDIwMDwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3NpbmdsZV93aWR0aDwvc3Ryb25nPiAtIDIwMDwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3RhYnM8L3N0cm9uZz4gLSB0cnVlPC9saT48bGk+PHN0cm9uZz53b29fdGhlbWVuYW1lPC9zdHJvbmc+IC0gR2F6ZXR0ZTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3VwbG9hZHM8L3N0cm9uZz4gLSBhOjg6e2k6MDtzOjYxOiJodHRwOi8vd3d3Lm90cmFudG9vZ2dpLml0L3dwLWNvbnRlbnQvd29vX3VwbG9hZHMvMTAtbG9nbzQuanBnIjtpOjE7czo2MDoiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzktbG9nbzQuanBnIjtpOjI7czo2MDoiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzgtbG9nbzMuanBnIjtpOjM7czo2MDoiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzctbG9nbzMuanBnIjtpOjQ7czo2MDoiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzYtbG9nbzMuanBnIjtpOjU7czo2MDoiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzUtbG9nbzIuanBnIjtpOjY7czo1OToiaHR0cDovL3d3dy5vdHJhbnRvb2dnaS5pdC93cC1jb250ZW50L3dvb191cGxvYWRzLzQtbG9nby5qcGciO2k6NztzOjU5OiJodHRwOi8vd3d3Lm90cmFudG9vZ2dpLml0L3dwLWNvbnRlbnQvd29vX3VwbG9hZHMvMy1sb2dvLmpwZyI7fTwvbGk+PGxpPjxzdHJvbmc+d29vX3ZpZGVvX2NhdGVnb3J5PC9zdHJvbmc+IC0gVmlkZW88L2xpPjwvdWw+