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A Minervino di Lecce A Natale Non Fumare


Minervino più pulita da Natale. Sensibilizzare al senso civico, estetico e salutare a Minervino è possibile. Dal comune del leccese è partita la campagna di sensibilizzazione contro il fumo e contro la dispersione nell’ambiente dei mozziconi di sigaretta. La campagna A Natale Non Fumare ha avuto il sostegno del presidente Anci Puglia Luigi Perrone e di Francesco Tarantini presidente di Legambiente Puglia.

Il luogo di riposo dei mozziconi estinti sarà da ora il contenitore, che sarà replicato e ubicato presso gli esercizi pubblici di Minervino, Cocumola e Specchia Gallone e fornito ai commercianti gratuitamente dal comune. Ettore Caroppo, sindaco del comune ha dichiarato:

Con questa iniziativa ci auguriamo che saranno sempre meno i fumatori, ricordando agli stessi come l’ambiente sia di tutti. Se qualcuno vuole fumare faccia pure, ma rispettando tutto e tutti con un gesto di civiltà, facendo attenzione a gettare negli appositi contenitori i mozziconi. Buon Natale a tutti e a Natale non fumare.

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Presepe in Famiglia, il consuntivo


La parrocchia della Presentazione del Signore di Maglie saluta con gioia i vincitori e i segnalati nella nona edizione del concorso Presepe in Famiglia, la cui premiazione si è svolta ieri in chiesa madre. Quest’anno le famiglie partecipanti sono state trentatre, e i giovani impegnati all’iniziativa con coordinatore il parroco don Salvatore Sisinni, sono stati Valeria Arseni, Maria Pia De Medici, Elena Greco, Angelica Guido, Aurora Mangia, Mattia Rainò, Agnese Rizzo, Giovanni Battista Rizzo. Quasi tutti i presepi sono stati realizzati seguendo lo stile classico, molta attenzione i ragazzi hanno manifestato per i mestieri artigianali e contadini. Si è notato uno sforzo comune di arricchire i presepi con un numero crescente di pastori, cui sempre viene dato un significato simbolico. In tutte le famiglie il presepe è stato realizzato accanto all’albero di Natale. I due simboli natalizi si sono uniti ed esprimono una fusione tra civiltà mediterranea e nordica che afferma in forma più completa il messaggio del Natale. Le menzioni speciali sono andate ad Anita Toma, Chiara, Gianluigi, Stefano e Paolo Cancelli, Valentina Zaccaria, Maria Francesca Rizzo e Vincenzo Caloro. Sul podio ci sono invece Chiara Morello, Martina Rizzo, Giulia, Gabriele e Francesca De Donno. Vincitori, segnalati e partecipanti hanno ricevuto molti premi tra cui diplomi e medaglie, oggetti in porcellana, libri sul Natale e tanti cioccolatini. Ma in realtà questo concorso è premio a se stesso, perché ha colpito nel segno: l’intento era quello di riunire la famiglia intorno al mistero della nascita di Gesù, e per il nono anno consecutivo è riuscito in pieno.

Ecco le foto dei primi 3 classificati:

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Natale, tempo di solidarietà


Nelle strade del centro e in periferia, nelle case e negli edifici pubblici, nelle vetrine scintillanti dei negozi e negli addobbi delle nostre abitazioni, ovunque si respira l’atmosfera magica del Natale. Si organizzano manifestazioni, concerti e rappresentazioni; in ogni dove ci accompagna l’emozionante colonna sonora delle feste.

Ma il Natale non è solo questo: accanto alla frenetica corsa all’acquisto del regalo all’ultimo grido, anche in un periodo di crisi, si susseguono numerose iniziative di solidarietà rivolte alle persone più bisognose, vicine e lontane, e si riscopre il valore autentico di una festa d’amore, fratellanza e carità.

E se piacevolmente si rinnova la tradizionale vendita delle Pigotte dell’Unicef, realizzate in forma volontaria da quanti donano tempo alla loro creazione e il cui ricavato è destinato all’acquisto di un kit-salvavita per i bambini dell’Africa, accanto ai doni solidali di Amref, Save The Children, Action Aid e di tante altre associazioni no profit, anche nei nostri Comuni l’aria del Natale alimenta occasioni di solidarietà.

È il caso dell’Associazione Heidi, Centro per la difesa dei diritti e della salute del minore, con sede a Tricase in Largo Codignola, 1.

L’associazione si interessa di difendere e sostenere lo sviluppo dei diritti e della salute dei minori e di prevenire le situazioni di disagio attraverso segnalazioni nei casi di maltrattamento e azioni di sostegno e consulenza per le famiglie in difficoltà .

È di questi giorni la notizia dell’adozione a distanza ad opera dell’Associazione Heidi di una ragazzina di 13 anni originaria di Belo Horizonte, in Brasile.

Ma l’Associazione Heidi non dimentica le famiglie della nostra terra. Anche quest’anno, infatti, dopo la positiva esperienza del passato, per le festività di Natale è stata organizzata una raccolta di alimenti non deteriorabili da offrire a bimbi di famiglie disagiate.

Lo scorso anno grazie alla bontà dei cittadini e alla partecipazione della Ditta Tandoi di Corigliano d’Otranto, produttrice di pasta, sono stati raccolti e donati alimenti per le festività a sei famiglie bisognose residenti nel comune di Tricase.

Anche quest’anno la raccolta avverrà sotto la “Stella di Heidi” allestita in Piazza Cappuccini a Tricase.

Per chiunque volesse contribuire alle cause di Heidi anche con offerte in denaro, il conto corrente postale è 15061732.

Antonella Cazzato

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Il Salento e il Natale: V edizione delle “Città dei Presepi”


Il 25 dicembre 2011 partirà da Lecce la V Edizione delle “Città dei Presepi”, importante iniziativa che ha lo scopo di valorizzare il territorio provinciale durante il periodo natalizio.

La tradizione più poetica del Natale è senza dubbio l’allestimento del presepe: preparare il villaggio della natività, aggiungere nuove statuine, riparare quelle rotte, ritoccare gli addobbi è senz’altro il ricordo più emozionante per molti di noi e ci riporta al tempo della nostra infanzia, al tepore delle case nei giorni di festa, al calore della famiglia.

Ancora più coinvolgente e suggestiva è la rappresentazione del presepe vivente.

Il legame tra il Salento e la tradizione del presepe è molto forte. La leggenda narra che san Francesco d’Assisi, di ritorno dalla Terra Santa, approdò ad Otranto a causa di una tempesta nell’inverno del 1219. Qui trovò ospitalità in una dimora gestita dai frati. Anni dopo, ispirato dall’esperienza vissuta, allestì nel piccolo paese di Greccio (Rieti), in una grotta in cima a una collina, la più suggestiva delle Natività viventi per rivivere la nascita di Gesù.

Da allora, non si contano i presepi allestiti in tutta Italia e anche nel nostro Salento.

Proprio con l’intento di dare risalto all’artigianato locale, e non solo, esaltandone le peculiarità, in modo particolare quelle legate alla tradizione del presepe, dal 2007 opera l’associazione “Città dei Presepi”, frutto di un protocollo d’intesa tra la Provincia, l’Azienda di Promozione Turistica, la Camera di Commercio, il Comitato Provinciale Pro Loco, l’Agenzia del Patrimonio Culturale Euromediterraneo e diversi comuni della provincia, tra i quali anche il Comune di Tricase.

L’associazione promuove gli itinerari religiosi, con l’obiettivo di destagionalizzare il turismo, come recita l’articolo 2 della Convenzione Associazione Intercomunale “Città dei Presepi”, mediante “la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e culturali”.

Anche per la V Edizione della “Città dei Presepi” l’associazione mette a disposizione di quanti vorranno approfittarne un servizio bus gratuito con guida per la visita alle Città dei Presepi da domenica 25 dicembre 2011 sino a sabato 6 gennaio 2012.

Nel Salento sono stati organizzati 13 itinerari per permettere a cittadini e turisti di raggiungere le mete prescelte e godere degli eventi in calendario immergendosi nelle tradizioni dei luoghi.

L’itinerario che riguarda il comune di Tricase, “La via dei presepi n. 5 (Villa Convento, Novoli, Tricase)”, è previsto per mercoledì 28 dicembre 2011.

Per poter usufruire del servizio bus occorre prenotarsi obbligatoriamente presso l’info – point Castello Carlo V Lecce (telefono 0832/246517). La prenotazione è valida fino a 15 minuti prima della partenza del pullman.

Per informazioni riguardo agli orari e le fermate degli itinerari, è possibile collegarsi al sito dell’Associazione Intercomunale “Città dei presepi”: http://www.cittadeipresepisalento.it

Antonella Cazzato

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Date e Orari dei Presepi salentini


La tradizione natalizia pugliese è legata ai presepi, piccoli allestimenti di artigianato artistico oppure le spettacolari manifestazioni, occasione per mostrare e far rivivere antichi mestieri.

Simili al presepe vivente di san Francesco d’Assisi a Greccio presso Rieti, nel 1223 la tradizione si diffuse nel resto d’Italia e negli altri Paesi cristiani. L’ambientazione non è necessariamente quella dell’epoca della nascita di Cristo.

La diffusione a livello popolare del presepe si realizza nel ‘800 quando per Natale si riproduceva in casa la Natività secondo i canoni tradizionali con materiali forniti dall’artigianato locale. In questo secolo, si caratterizza l’arte presepiale a Lecce con l’uso della cartapesta.

I presepi artistici vengono esposti nelle chiese di ogni città. I presepi viventi vengono realizzati d’associazioni di appassionati in centri storici, in cave, colline e frantoi ipogei.

Il 29 e 30 dicembre a Otranto si svolgerà la rappresentazione per il centro storico il Natale Medievale. Botteghe artigiane, antichi mestieri, accampamenti di cavalieri teutonici e templari, falconieri che sosteranno sulla terrazza della Torre Matta e san Francesco d’Assisi con il lupo reciterà il cantico delle creature. L’ultimo giorno ci saranno i Re Magi in groppa ai loro cammelli, che porteranno i doni a Gesù.

Uno dei più caratteristici è il presepe di Castro, “Natale in Contea”, realizzato nel suggestivo Borgo Medievale con figuranti in costume medievale che si esibiranno per i visitatori il 25 e 26 dicembre dalle 17 e l’1 e 6 Gennaio dalle 16.

Terza edizione per il Presepe vivente di Cerfignano, il 25 e 26 dicembre e 1 e 6 gennaio dalle 17, realizzato dalla parrocchia della Visitazione di Maria Vergine.

VI edizione, invece,per il Presepe vivente di Corigliano D’Otranto al Castello de’ Monti e nei vicoli e le corti del centro il 25 dicembre e 5 e 6 gennaio dalle 18.

Il Presepe vivente di Minervino, giunto alla quinta edizione e realizzato nel Frantoio Ipogeo,il 25 e 26 Dicembre e 1 e 6 Gennaio dalle 17, propone anche la degustazione di vino e pittule.

A Vaste il presepe vivente verrà avvolto dalle atmosfere misteriose della cripta bizantina dei Santi Stefani, visitabile nei giorni 25 e 26 dicembre e il 1° al 6 gennaio.

Per i cultori dei presepi artistici nel Salento a Lecce ci sarà quello monumentale realizzato in pietra leccese di Gabriele Riccardi risalente al 1555, che si può vedere nella Cattedrale e il presepe in stile leccese visitabile presso la chiesa di San Sabino dal 13 dicembre al 2 gennaio, oltre che il presepe della Torre di Belloluogo visitabile dall’8 dicembre al 6 gennaio.

A Castro grande Presepe Artistico in cartapesta a cura dei fratelli Carmine e Valentino De Santis, realizzato all’interno dell’ex edificio della scuola elementare di via Sant’Antonio e quello in cartapesta realizzato nello splendido scenario della “Grotta Zinzulusa”.

Mentre dall’8 al 24 dicembre a Lecce, c’è la fiera dei presepi e dei pastori presso l’ex convento dei Teatini.

Jenny De Cicco

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Riti e sapori del Salento a Natale


Tra tante tradizioni presenti nel Salento, alcune possono risultare consuete, come l’allestire l’albero e il presepe e la tavola con colori tipici della festività, come il rosso e il verde. Uno dei gesti tipici salentini che si tiene la sera della vigilia di Natale, invece, è quello in cui si è soliti apparecchiare la tavola con tutte le pietanze caratteristiche di questo giorno per poi abbandonare il desco e prendere parte alla messa natalizia, lasciando il cibo sulla tavola per gli spiriti dei defunti tornati affinché partecipino alla gioia del Natale. Un’altra tradizione dall’origine incerta vuole la sera della vigilia come l’unica notte in cui sia possibile comprendere il linguaggio degli animali. Innumerevoli sono le storielle che si possono sentire per bocca degli anziani in questo periodo dell’anno, storie di cavalli e vacche parlanti.

Tra i piatti più tipici e ricorrenti della cena di vigilia ci sono senz’altro i molluschi, i cui gusci vengono utilizzati come materiale di recupero per costruire rudimentali lumini.

Altre forme d’illuminazione venivano poste alle finestre d’ogni casa, verso la mezzanotte e tornando dalla messa si può godere il simbolico cammino di Giuseppe e Maria verso la capanna.

Più comuni e conosciute le tradizioni legate alla notte di san Silvestro, come quella universale di buttare la roba vecchia fuori di casa, quella d’indossare qualcosa di rosso per fine anno e il gran finale con fuochi artificiali, petardi e botti.

Tra le tradizioni che più attirano l’attenzione in questo periodo ci sono certamente quelle culinarie, sono celebri i brodi, zuppe e i fritti ottenuti con il pesce, come quelle a base di capitone, anguilla e baccalà, le pepate di cozze, le cozze pastellate e fritte e le fritture di pesciolini.

Tra i piatti tipici del periodo natalizio rientrano anche le grigliate di pesce e carne a base di maiale, agnello, e le verdure invernali da mangiare crude per pulire la bocca dai grassi cibi e favorire la digestione delle cene luculliane, come i finocchi e le cicorie e per finire. Dopo le scorpacciate di frutta fresca di stagione e frutta secca come le noci, ci sono i dolci tipici dell’inverno pugliese come purceddhruzzi o struffoli – impasto dolce aromatizzato e fritto in pezzetti molto piccoli, rigirati in seguito nel miele e cosparsi di anisini e zuccherini – ma anche le deliziose cartellate cosparse di miele cotto.

Un esempio di menù della di Natale ha come primi piatti patate con i cardi al forno, spaghetti con le cozze, gli spaghetti alla pizzaiola, i vermicelli con lo baccalà, pasta col tonno, orecchiette e maccheroni al sugo, pasta al forno, sciuscelle in brodo, triddhri in brodo di cappone.

Secondi piatti: capitone arrosto, baccalà fritto, scapece, pesce fresco e frutti di mare crudi, agnello al forno con le patate, schiacciatine di manzo, polpette fritte, turcinieddhri e polpettone e cappone in brodo.

Molto ricco il parterre di contorni con le olive arrostite sotto la cenere, olive fritte, carciofini fritti, patatine fritte Dolci squisiti concludono il pasto, tra cui il pesce di pasta di mandorle, per buon augurio.

Alla vigilia di Capodanno si aggiunge al menù il classico cotechino con le lenticchie e l’uva.

Jenny De Cicco

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LE FOCARE NEL SALENTO


Come si festeggia il Natale nel Salento?

Le tradizioni sono varie e tante quanti sono i campi in cui riescono a esprimersi. Distinguo delle tradizioni ormai parte integrante della genetica dei luoghi.

Nel profondo sud del sud Italia, le tradizioni sanno prendere alla gola e coinvolgere con i propri ritmi gli animi. A ogni ricorrenza una ricetta, che contraddistingue la data con i suoi tipici odori e sapori.

Le massaie imbandiscono tavole con prelibatezze e s’accendono fuochi sacri, per raccontare storie o per cancellarle, diventando così fuochi purificatori, commistione e espressione delle particolarità di questa terra, limite tra paganesimo e cristianesimo, ponte tra le diverse culture del mediterraneo che l’hanno lambita.

In questo periodo dell’anno l’inverno arriva al culmine ed è ora che si svolgono i culti del fuoco del Salento, con i grandi falò che vengono preparati nei vari punti dei paesi o nella piazza centrale. Questi sono indicati da alcune teorie come festeggiamenti all’inverno che finiva bruciando la legna rimasta. Il cattolicesimo ha fatto proprie questi riti, nel corso dei millenni rimasti uguali a loro stessi.

Da fine dicembre a metà marzo ci sono le focare, in alcuni casi chiamate pamparrine, che iniziano ad ardere in occasione delle feste religiose – per Minervino di Lecce e Uggiano la Chiesa si accendono a santa Lucia, la santa protettrice della vista, il 13 dicembre – e si rifanno a riti antichi e pagani come “festa di purificazione” o “della luce”. Generalmente le celebrazioni sono accompagnate da deschi in cui si offrono pittule – pastella fritta, farcita o semplice, di forma sferica – pezzetti di carne al sugo – generalmente di cavallo – vino e castagne. Tra gli eventi più spettacolari ci sono la “Festa del Fuoco” (festa de lu focu) di Zollino, il 28 dicembre, uno dei centri della Grecìa, che si svolge verso la fine di dicembre di ogni anno, ed è legata ad antichi riti di purificazione e di rinascita noti sin dall’epoca pre-cristiana. Il fuoco è stato il fulcro attorno al quale si sono svolte feste rituali di ogni genere in cerimonie che in qualunque luogo venissero celebrate somigliavano molto tra loro, grandi falò attorno per propiziare la crescita dei raccolti ed il benessere di uomini e animali.

Oggi la focara più conosciuta è quella di Novoli, La tradizione vuole che uno dei padri del monachesimo orientale, sant’Antonio, sia considerato protettore degli animali e mitico guaritore dell’herpes zooster. La focara si svolge il 17 gennaio in onore al santo, ma se ne tengono altre nel periodo di san Giuseppe il 19 Marzo.

Jenny De Cicco

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La Puglia all’insegna di un Natale più verde?


Natale torna nel Salento con il suo carico di tradizioni. A farne le spese spesso gli alberi di Natale, tanto da entrare nell’interrogazione regionale pugliese di ieri.

Il consigliere Francesco Damone, de “La Puglia prima di tutto”, ha posto un’interrogazione al presidente della giunta regionale e all’assessore alle Politiche Agricole sul “poco senso di responsabilità nella filosofia della donazione degli alberi con particolare riferimento al periodo natalizio”. “Il dipartimento forestale della Regione – spiega Damone -è una struttura pubblica tenuta alla salvaguardia delle piante boschive e gli amministratori non possono né devono gestire con criteri personali ed elargire ad libitum gli abeti, mentre il Gargano, colpito dall’incendio mai dimenticato, rimane privo di ogni intervento. L’Agenzia Forestale regala a molti la fornitura di alberi di diverse altezze e grandezze. La filosofia della donazione a scapito della comunità regionale non solo continua, ma si è ampliata a dismisura con particolare riferimento alla provincia di Lecce”. Il consigliere si chiede se non sia il caso di impiantare questi alberi nelle zone incendiate, riutilizzando alberi che dopo Natale cesserebbero la propria funzione.

Intanto, ieri mattina, il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna ha proposto la Puglia come Giardino d’Italia, in occasione dell’incontro conclusivo del “Il Giardino Mediterraneo, alla ricerca dell’armonia tra culture, paesaggi, piante, orti, giardini… per un Mediterraneo popolo di giardinieri”. “C’è uno sviluppo possibile – ha detto – senza mettere a rischio l’ambiente passa dalla difesa del territorio, dalla tutela della salute dei cittadini, punta sull’agroalimentare, sul turismo, sul mare pulito, sulla balneabilità.

E ora siamo impegnati a bloccare rischiosi progetti di sfruttamento del mare per estrarre pochi barili di pessimo petrolio e a fermare l’espianto scellerato degli ulivi monumentali per abbellire le ville del Nord”. La salvaguardia dall’ambiente pugliese, un patrimonio inestimabile, deve mobilitare istituzioni, specialisti, operatori.

Anche i cittadini devono sentirsi motivati a trasformarsi in sentinelle volontarie, “per liberare il territorio da tante vergogne e a proteggerlo da tante offese”.

Un’idea per il riutilizzo degli alberi arriva dal Forum Ambiente Salute. Oreste Caroppo propone per Natale l’adozione di alberi di specie autoctone.

“Una bellissima tradizione quella di comprare l’albero di Natale – ha chiosato – ma solo se si comprano alberi o arbusti di specie autoctone della zona con radice e vaso. Le feste natalizie non finirebbero con l’Epifania, ma nel Giorno della Rinascita Arborea fissato immediatamente poco dopo l’Epifania”.

Jenny De Cicco

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“LE STRADE DEL NATALE” A TRICASE


Dopo il successo dello scorso anno, Tricase si appresta a rivivere l’emozione del Natale in anticipo.

Domenica 11 Dicembre, infatti, si terrà per le principali strade del centro cittadino la manifestazione “Le strade del Natale”: strade e negozi in festa a partire dalle ore 17 per rallegrare i passanti con spettacoli e degustazioni varie.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Tricase in collaborazione con l’Associazione Commercianti, Mondoradio, Smile e Allegramente, prevede, oltre all’apertura delle attività commerciali, spettacoli di artisti di strada, esibizioni di gruppi musicali dal vivo, intrattenimento di dj e animazione.

Durante la serata saranno offerte dagli esercizi commerciali varie degustazioni salentine: un’occasione per assaporare i prodotti tipici dell’eno-gastronomia del nostro territorio e, perché no, pensare a un regalo sicuramente gradito per gli amici più golosi.

Ma il Natale è soprattutto la festa dei bambini, per i più piccoli l’indimenticabile emozione di visitare la casa di Babbo Natale e di tuffarsi nel mondo magico e suggestivo di renne, elfi e pacchi dono.

Per grandi e piccini, l’occasione per assaporare con qualche giorno d’anticipo l’atmosfera calda e accogliente della festa.

In caso di pioggia, la manifestazione sarà rinviata al 15 dicembre.

Antonella Cazzato

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Vignacastrisi, Natale sul ghiaccio


Il periodo natalizio si presenta quest’anno a Vignacastrisi, piccolo paese alle porte di Castro, all’insegna della tradizione ma, anche, delle novità. Accanto alla settima edizione del presepe vivente e del mercatino natalizio ci sarà, per la prima volta, la pista sul ghiaccio, realizzata sul parco comunale “Due giugno”. Il presepe vivente è realizzato nel centro storico su iniziativa della locale associazione culturale “Parabola a sud” e ha riscosso negli anni passati un notevole successo di pubblico. Sono tante le scene rappresentate, con costumi d’epoca e gli antichi mestieri della nostra civiltà contadina. Il mercatino riguarda, invece, oggetti di artigianato e altre tipicità caratteristiche. Ma la grande novità è rappresentata senz’altro dalla pista su ghiaccio, che resterà aperta tutti i giorni fino a febbraio e che, già nei giorni scorsi, ha avuto un buon afflusso di curiosi proveniente anche da diversi paesi limitrofi e non solo. Tutti, naturalmente, desiderosi di provare l’emozione di pattinare sul ghiaccio, anche a costo di tante cadute, che provocano divertimento e ilarità.

Responsabile della struttura, voluta dalla famiglia Maggio titolare del bar Hibiscus, è il cinquantunenne potentino di Lauria, Antonio Limongi, ex campione di hockey su ghiaccio, con alcune presenze anche in Nazionale. Un bel personaggio che ha legato la sua vita al ghiaccio. Emigrato con la famiglia a Varese sin dalla più tenera età per ragioni di lavoro, Limongi prese subito confidenza con i pattini.

A 12 anni raggiunse uno zio in Canada, sviluppando subito la passione per l’hockey che, in breve, gli consentì di militare in diversi club e disputare svariati campionati prima di rientrare in Italia, giocando nell’Hockey Varese e collezionando alcune presenze pure tra gli azzurri.

Svestiti i panni di hockeista, Limongi è rimasto sempre nel mondo delle piste su ghiaccio collaborando in diverse strutture – una su tutte il maestoso Palaghiaccio della Mezzaluna di Mentana in provincia di Roma – e inoltre ha creato alcuni anni fa la Fisbi, vale a dire la federazione italiana di basket on ice, di cui è presidente.

Naturalmente continua a esibirsi in pista dove, pattinando con grande maestria, diverte il pubblico, soprattutto dei più giovani.

Deodato Giovanni Guida

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