Posted on 10 Agosto 2011. Tags: Arsura, La notte del Molino, Molino del Salento, Titti Pece
Noi siamo quello che mangiamo. Parte da questo presupposto “La notte del mulino”, evento che porta come slogan “Mangiare è un atto agricolo. Mangiare è Gusto. Mangiare è Cultura”, e che si tiene sabato 20 agosto presso il Molino del Salento alle 20,30. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Quoquo, Museo del Gusto, e l’azienda luogo del l’evento, il Molino del Salento. “Sarà una notte magica. Sarà una notte di farine. Perché – dice Titti Pece, direttrice del Quqouo, Museo del Gusto – per gustare la cucina di un luogo e per capirla bisogna partire proprio dalle sue farine. E dai grani e dai cereali da cui esse derivano”. Il programma prevede una chiacchierata sul percorso della molitura dai cereali alle farine, con visita guidata al mulino e del percorso di produzione dei prodotti aziendali, l’esposizione di una grande trebbiatrice in legno degli anni ’30 del ‘900, musiche, canti e pizziche con il gruppo etnomusicale Arsura, e una cena molto speciale, ispirata e costruita sui modelli culturali del mondo agricolo padronale e contadino. Il menu riproduce e propone infatti, quasi in un percorso di archeologia dei sapori, le pietanze una volta in uso nelle tradizionali feste dette “de lu capucanale”, che segnavano, celebrandola a tavola, la fine di una stagione agricola di lavoro nei campi. Durante la serata interverrà l’agronomo Antonio Bruno.
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Posted on 02 Agosto 2011. Tags: Angelo Costantini, Molino del Salento, negramaro, Puglia colada, Slow Food
La folla è già quella delle grandi occasioni. Maglie ospita per la dodicesima volta il Mercatino del Gusto, ormai un punto di riferimento per la gente del luogo e per i turisti. Complice il periodo, molti turisti scelgono la città salentina per una vacanza rilassante e per assaggiare prodotti tipici. Ottantanove stand riempiono di colori, odori e sapori il centro di Maglie, con le strade addobbate a tema. Si può infatti percorrere la via dei dolci, la via dell’olio e molte altre. Preso d’assalto, come ogni anno, lo stand dei formaggi e Palazzo De Marco, al cui interno si possono assaggiare le bombette, tra i prodotti più gettonati, la focaccia barese, i pezzetti e pipirussi, il rustico e la pasta di grano Senatore Cappelli. E a proposito di pasta, molto richiesta anche quella “Molino del Salento” di Francesco Tarantino. “Siamo presenti qui da dodici anni – dice l’interessato – quest’anno abbiamo portato la pasta d’avena, fatta tutta con cereali locali, e la Senatore Cappelli, con il formato a maccheroncini tipico di queste zone”. Tra un piatto di orecchiette con pomodori e ricotta magliese e una Puglia Colada a base di pesche, nata dalla mente di Antonio Venneri da Melissano, molte sono state anche le occasioni per imparare nuovi abbinamenti tra i vari alimenti. Come il laboratorio del gusto ieri dedicato ai salumi: “Onda su onda… Fetta su fetta” ha visto come ospite speciale Angelo Costantini, che con Michele Polignieri e Antonello Del Vecchio hanno presentato i cibi e la serata. Sono stati serviti Negramaro, Primitivo e salumi locali, con i tre a spiegare come fare gli abbinamenti. “La genuinità di queste carni – spiega Polignieri – è data dal tipo di muscolo che si va a lavorare. Sono tutti animali cresciuti in uno spazio ampio, liberi di pascolare, nel caso non fosse stato così il sapore ne avrebbe risentito”. Costantini rimarca la scelta: “Slow Food cerca solo capi cresciuti in questo modo, e non in pochi metri. Qual è la differenza? Non sono animali stressati. Pensiamo a un essere umano tenuto in uno stanzino per lungo tempo, cui poi venga chiesto di fare delle azioni complesse. Non renderà al meglio, così come non rende la carne di questi animali. Il concetto del presidio Slow Food è quello della salvaguardia dall’estinzione: ci adoperiamo affinché il prodotto continui a essere fatto nello stesso modo, salvaguardando la biodiversità”.
PAOLO MERENDA
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