Tag Archive | "Dario Stefano"

Stèfano a Clini: no agli OGM


Corrado Clini, ministo dell’Ambiente del Governo Monti, apre agli Organismi Geneticamente Modificati, e Dario Stèfano, assessore regionale e coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale, si dichiara fermamente contrario agli Ogm.

Dario Stèfano, giovane politico salentino, commenta così l’apertura ai Frankenstein della natura del suo omologo nazionale: “L’esordio del nuovo ministro all’Ambiente Corrado Clini non ci è piaciuto. Ci saremmo aspettati più cautela e attenzione verso percorsi già strutturati e che investono determinazioni di altri livelli istituzionali che pure sui temi delle coltivazione transgeniche hanno competenza. Pur augurandomi che possano essere state frutto dell’emozione da primo giorno, ho tuttavia il dovere di evidenziare subito al ministro Clini che le regioni italiane si sono già espresse, e più volte, contro gli Ogm e hanno chiesto al Governo l’esercizio della clausola di salvaguardia, così come hanno pure fatto altri stati membri dell’Unione Europea. Né ci può soddisfare la distinzione che ha fatto il ministro fra alimenti e colture arboree, perché per noi il tema è quello di una scelta strategica del Paese. Peraltro, non riteniamo che si possa pensare di risolvere il problema del dissesto idrogeologico nel nostro Paese facendo ricorso alle colture transgeniche. Tema, piuttosto, al quale va indirizzata ben altra attenzione valorizzando, a nostro avviso, ancora di più e meglio, il ruolo che l’agricoltura tradizionale hastoricamente svolto per la tenuta idrogeologica del territorio”.

Jenny De Cicco

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Un congresso a Otranto sul turismo verde


Si è svolto a Otranto, presso il castello Aragonese il Convegno Nazionale sul Turismo Verde a cura della Confederazione Italiana Agricoltori. Il tema della conferenza era “Le Politiche Regionali per l’agriturismo: dalla classificazione alla legislazione nazionale”.

Il convegno è stato l’occasione per presentare e discutere il disegno di legge regionale sull’agriturismo presentato dall’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno.

Moderatore del congresso è stato il vicepresidente della Cia Puglia Donato Petruzzi. Sono intervenuti, Giulio Sparascio, presidente Cia Lecce, Giuseppe Gandin, presidente Nazionale di Turismo Verde, Daniele Merico, presidente di Turismo Verde Puglia e l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno.

“La Puglia conta circa 350 agriturismi operanti – ha commentato Petruzzi – ben al di sotto delle proprie potenzialità. Una nuova politica regionale sull’agriturismo e la nuova legge possono consentire la triplicazione del numero delle aziende in Puglia, per far fronte anche al boom turistico che sta vivendo la nostra regione. L’agriturismo e l’agricoltura sono un valore aggiunto all’economia turistica della Puglia perché la ruralità costituisce una attrattiva che va oltre il nostro settore.

Apprezziamo l’impostazione data dall’assessore Stefàno che considera il disegno di legge un primo passo per definire, con la concertazione delle organizzazioni professionali e dell’agriturismo, il testo definitivo più adeguato alle esigenze dell’agriturismo, del turismo e dell’ospitalità che va garantita in Puglia”.

“La proposta di legge presentata dall’assessore Stefàno la consideriamo un buon inizio – ha spiegato il presidente della Cia Lecce Giulio Sparascio – se si considera che gli agriturismi pugliesi operano con una legge regionale vecchia 26 anni, ormai deve essere rivista. Da tempo avevamo chiesto a Stefàno di mettere mano ad una nuova legge. Il disegno di legge presentato nei giorni scorsi è un buon inizio, che, comunque, va migliorato in alcuni punti. È positivo, che nella nuova legge regionale si parli di multifunzionalità e di pesca turismo e ittiturismo, quale parte integrante dell’offerta turistica complessiva della Regione.

Questo disegno di legge va perfezionato e reso immediatamente operativo, con il contributo delle organizzazioni di categoria. A nostro parere, infatti, è stato positivo inserire nella nuova legge gli aspetti legati alla multifunzionalità agricola. Ma relegarli solamente alla conservazione e tutela dell’ambiente e alla valorizzazione dei prodotti tipici regionali e alle produzioni di qualità è, secondo noi, limitativo. Nel discorso della multifunzionalità, infatti, andrebbero quanto meno inseriti tutti gli aspetti legati alla didattica, e quindi alle masserie didattiche, e alla vendita diretta in campagna. Non solo un occhio all’ambiente al territorio, dunque, ma anche alla formazione delle giovani generazioni e al reddito degli agricoltori”.

Jenny De Cicco

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Attività agrituristiche e di pescaturismo: approvato il nuovo Ddl regionale


Approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefano, il disegno di legge che disciplina l’agriturismo, la pesca turismo e l’ittiturismo. Le modifiche alla Legge Regionale n.34 del 1985 erano necessarie, così come chiarito dall’assessore Stefàno. “Dopo ventuno anni – ha detto – d’interventi legislativi è divenuta ineludibile la necessità di attualizzare e modernizzare la legge”. Stefàno ha spiegato anche come oggi ci sia una nuova nozione d’imprenditore agricolo nel sistema economico e turistico pugliese. “Lo schema di disegno di legge – ha commentato – auspichiamo si arricchisca del contributo migliorativo delle associazioni di categoria, di Upi e Anci, affinché in tempi certi la nostra regione si doti di una legge largamente richiesta che ha valore strategico per lo sviluppo delle aziende e dei territori”. La nuova legge di orientamento agricolo ha introdotto una nuova categoria, le attività multifunzionali dell’impresa agricola, commercializzazione, valorizzazione, ricezione e ospitalità, normalmente inquadrate tra le attività industriali e commerciali e che ora rientrano tra le attività agricole. Cardini del decreto sono la presenza di una remunerativa attività agrituristica, l’individuazione di limiti oltre cui le caratteristiche di autentica ospitalità agrituristica si perderebbero e un’adeguata soddisfazione delle aspettative dei fruitori. Tra gli obiettivi ci sono la valorizzazione dei prodotti tipici regionali, delle produzioni di qualità e delle tradizioni enogastronomiche. Pertanto pasti e bevande delle nuove attività dovranno essere prevalentemente prodotti propri o di aziende agricole della regione, con preferenza per i prodotti Dop, Igp, Igt, Doc, Docg, a marchio “Prodotti di Puglia” e tradizionali. La novità del disegno di legge è rappresentata dall’introduzione per la prima volta in Puglia delle attività assimilate all’agriturismo, quelle svolte dai pescatori, in termini sia di ospitalità che di somministrazione dei pasti da prodotti derivanti dalla pesca. “La ratio – ha continuato Stefano – è quella di valorizzare un’attività che trova nella diversificazione del reddito dei pescatori e nella tutela e promozione delle risorse ambientali. Le due forme di turismo blu, pesca turismo (escursioni) e ittiturismo (alloggio e ristorazione) che vedono protagonisti i pescatori e le tradizioni marinare della Puglia, sono destinate a crescere rappresentando una concreta proposta di riconversione dei pescatori nel periodo di fermo-pesca, offrendo un contributo alla riduzione dello sforzo di pesca. Nostro obiettivo è disciplinare in modo organico l’esercizio, la promozione e gli interventi a favore di queste forme di attività economica che caratterizzano anche uno spicchio significativo e fortemente identitario di offerta turistica, quella rurale”.

Jenny De Cicco

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Lecce, al via il 45° congresso nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier


Appuntamento importante per appassionati enofili. Nei giorni dal 6 al 9 ottobre 2011 Lecce ospiterà il 45° congresso nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier. Venerdì 7 ci sarà l’apertura dei lavori con due riunioni dell’Ais, e sabato 8 si entra nel vivo con il convegno “Le giovani generazioni e l’alcool: oltre i soliti luoghi comuni”, con vari esperti che illustreranno la proposta dell’Ais Puglia per un progetto da integrare nei programmi scolastici, a favore dell’educazione a un corretto consumo di bevande alcoliche per la sicurezza e la salute dei giovani. Domenica 9, in mattinata, si terrà l’ultima degustazione “I purosangue dell’enologia pugliese: Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo”, con i sommelier professionisti dell’Ais, e la conseguente chiusura del congresso. Sono previste anche escursioni guidate tra le bellezze dei borghi regionali, in abbinamento ai sapori della cucina tipica e, infine, visite nelle cantine. “La scelta della Ais di svolgere qui a Lecce il congresso simboleggia – spiega l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno – non solo l’ambizione di crescita interpretata da tutto il sistema, ma la posizione acquisita in questi ultimi anni da un vitivinicolo che con orgoglio, caparbietà e grandi capacità tecniche ha saputo affrontare la sfida della modernità e della qualità, senza mai tradire la propria identità storica, riuscendo a conquistare il mercato internazionale. L’occasione di avere a Lecce riunito il mondo degli assaggiatori, che tanta parte hanno nella divulgazione della cultura enologica di qualità, mi è quindi propizia per esprimere un sentito ringraziamento a loro, ai produttori pugliesi e agli enologi, grazie ai quali oggi la Puglia è amata e ricercata in tutto il mondo”.

Alessandro Conte

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“Masserie sotto le stelle”: la Notte bianca dell’agricoltura pugliese


“E quindi usciremo a riveder le stelle”. Avrebbe detto questo Dante Alighieri, probabilmente, se si fosse trovato di fronte all’evento organizzato per il 18 giugno, dal titolo “Masserie sotto le stelle”. Tra ulivi secolari, il gracidare dei rospi e il cicaleccio dei grilli, in una notte stellata di inizio estate – magari con un alito di vento ad accarezzare il viso – ecco l’ennesima offerta turistica di qualità nella regione-granaio d’Italia. Nell’anno in cui tutta Italia vede diminuire la percentuale di visitatori, la Puglia cresce e con essa il Salento, che gioca un ruolo da protagonista nella programmazione di eventi e kermesse. Coinvolte nell’iniziativa le Masserie della rete didattica riconosciute dalla Regione Puglia, sarà proposto un assaggio d’estate, con visite in luoghi d’arte o tuffi in mare. Presentato all’ultima Bit a Milano, l’evento è stato annunciato durante l’esibizione enogastronomica “Puglia, una scelta di gusto”. Le masserie coinvolte sono Fatalò di Cavallino, San Biagio di Melendugno e Lu Pirazzo di Galatina, poi ancora Sant’Angelo e La Torre di Corigliano d’Otranto e Gli Ulivi di Tricase. “Si tratta”, spiega l’assessore regionale Dario Stefàno, “di una novità assoluta nel panorama degli eventi rurali, che vuole aprire ai turisti le porte dell’ospitalità e accoglienza tipiche dei pugliesi nei luoghi della Puglia rurale: le masserie e le aziende agricole. Un evento per promuovere non solo le Masserie Didattiche, ma anche i prodotti tipici e l’enogastronomia pugliese, valore aggiunto delle offerte di turismo rurale in Puglia. Tutto per sostenere le politiche di sviluppo territoriale, sempre più orientate verso segmenti del mercato che possono consentire ampi margini di potenziamento e consolidamento delle economie locali, legate non solo al comparto delle vacanze, ma anche al posizionamento dei prodotti dell’enogastronomia pugliese di qualità sul mercato”.

Jenny De Cicco

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Agricoltura tra lebbra degli ulivi e rilancio. Da Cannole nuove prospettive


La lebbra degli ulivi al centro di un incontro che si è tenuto a Cannole presso la biblioteca comunale. Il convegno dal titolo “Prospettive di sviluppo in agricoltura in Puglia”, che si è tenuto ieri, è stato organizzato dall’amministrazione comunale, per porre l’accento su uno dei problemi più importanti che riguardano l’olivicoltura sul nostro territorio: la lebbra rappresenta una vera e propria emergenza perché rischia di smantellare l’intero patrimonio olivicolo se non viene tenuta sotto controllo. Inoltre, rovina qualunque qualità di olio, dall’extravergine al lampante. Per spiegare come arginare il fenomeno parassitario delle piante, è intervenuto un tecnico del Codile, Giovanni Parise, che ha descritto in dettaglio cosa sia la lebbra dell’ulivo e quali possano essere le misure da adottare per salvaguardare le piante colpite, come le frequenti potature e il trattamento attraverso prodotti fitosanitari. Il tecnico ha aggiunto che bisogna diffidare di quei prodotti che non sono stati omologati. Nel corso dell’incontro, è emersa la necessità di uno sportello informativo sull’agricoltura che venga incontro ai contadini: a Cannole il terreno destinato all’agricoltura è molto esteso, ma coinvolge soprattutto lavoratori un po’ avanti con gli anni che non sempre hanno mezzi e giuste informazioni per lavorare in maniera adeguata e al meglio, per cui venire incontro agli agricoltori appare fondamentale. Lo sportello potrebbe avvalersi di una convenzione con lo stesso Codile, che dovrebbe essere siglata a breve. Presenti anche il sindaco Adriana Petrachi, il vicesindaco Fabrizio Cananiello e l’assessore regionale Dario Stefano. Quest’ultimo sta vagliando le soluzioni per dare nuovo impulso al movimento cooperativistico: a questo dovrebbe essere adattato un abito giuridico, che si sta provvedendo a cercare. Il fine ultimo è creare per le olive e l’olio una filiera che attesti infine il prodotto di qualità, come è già avvenuto per la viticoltura e il vino.

Angela Leucci

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