Un manifesto pubblicato sul profilo Facebook di Futuro e Libertà di Melendugno chiede le dimissioni dell’amministrazione. “Stanno svendendo tutto il patrimonio immobiliare del Comune – si legge sul manifesto, in cui si cerca di dimostrare dal punto di vista di Fli l’incapacità del sindaco e la lotta del vicesindaco e degli assessori per la successione sulla poltrona di primo cittadino – A Melendugno non funziona nulla, ma, a detta del vicesindaco, non c’è tempo e soldi per far nulla. A Torre dell’Orso la gestione della pineta è indecorosa. Nelle marine è pressoché assente il servizio bancomat”. Questi alcuni dei punti affrontati nel manifesto. Nell’affissione virtuale si continua a leggere: “L’assessore ai Lavori pubblici è presente soprattutto nella miglioria delle zone pubbliche e dei parcheggi di personale interesse. Nessun finanziamento è giunto dal lavoro dell’assessore alle Politiche comunitarie”. E ancora: “Le assunzioni sono quadruplicate, così come è aumentata la tassa sui rifiuti. Il sito internet non è accessibile da tutti i browser e, nonostante l’alacre lavoro dei dirigenti, non è aggiornato ed è di difficile consultazione per cittadini e imprese. Il compiacente silenzio sui vandalismi pubblicitari sa di pagamento di cambiale su precedente fornitura di malta”. La risposta di Mauro Russo, vicesindaco e assessore all’Ambiente, non si fa però attendere. Nel suo post, sempre su Facebook, Russo invita infatti Futuro e Libertà a organizzare un faccia a faccia pubblico, accusando il partito di non avere il coraggio di confrontarsi pubblicamente e di utilizzare il social network per condividere “cattiva informazione” e “delegittimare l’avversario con accuse personali che non meritano nessun commento”. La risposta di Russo ha acceso, negli ultimi giorni, un vivace dibattito. Sullo stesso profilo è intervenuto Cherubino Durante, consigliere di opposizione, che ha fatto notare al vicesindaco come Facebook, nell’era moderna, sia un veicolo di informazione più immediato ed efficace. Anche Daniele Cosi, coordinatore cittadino e membro del direttivo provinciale del Fli, ha ritenuto opportuno far sentire la propria voce, replicando che per il vicesindaco “è solo importante gestire assunzioni, costruire torri dell’orologio e lasciare cellulari rotti”. Russo, però, non si scompone, e invita la minoranza a esprimere le sue idee in Consiglio comunale: sono stanco, conclude, di sentir dire in giro per il paese che decide solo chi vince.
Serena Cappello