Uggiano la Chiesa esce dall’Anci. La decisione è stata resa ufficiale dopo il consiglio comunale di oggi. Uggiano si è staccata dall’Anci anticipando, in maniera ideale, il futuro accorpamento previsto al vicino comune di Otranto. Le difficoltà di bilancio, infatti, avevano spinto il ministro Giulio Tremonti a proporre l’accorpamento dei piccoli comuni in gruppi più consistenti. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani si è in molti casi opposta a tale ipotesi, ma in alcuni sono stati gli stessi comuni ad andare verso la direzione ipotizzata dal ministro dell’Economia. Alla base di tale scelta ci sono proprio le difficoltà economiche che – come ipotizzato dal ministro – rendono difficile il mantenimento della macchina amministrativa. Al consiglio comunale di Uggiano la Chiesa tutti presenti, maggioranza e opposizione, e anche un folto pubblico, data l’importanza dell’appuntamento. Si è votato sull’ipotesi preannunciata tempo fa dal sindaco Piconese di non far parte dell’Anci, con un post un Facebook, in seguito alle vicende dell’ultima assemblea di Brindisi. “L’attuale sentimento leghista e sudista – recitava la nota del 9 ottobre scorso – non appartiene al movimento autonomo dei comuni. Valuterò l’uscita dall’Anci.” Una scelta dettata anche dallo spirito del tempo: la difficoltà del comune di Uggiano era soprattutto legata al reperimento della somma di mille euro relativa alla quota associativa annuale. A nulla è valsa la mozione dell’opposizione, che era disposta a sacrificare i gettoni di presenza triennali dei consiglieri del gruppo Arcobaleno e che per l’occasione aveva fatto affiggere dei manifesti per Uggiano e Casamassella. Non era possibile per via dei vincoli di bilancio di tali somme, a causa del quale il comune di Uggiano non può far fronte nemmeno a questa piccola spesa annuale, di scarsa entità ma di grande valore simbolico. Uggiano è fuori dall’Anci dopo essere stata tra i suoi fondatori, nel lontanissimo 1901 insieme ad altri mille comuni. Ne fece parte grazie alla lungimiranza del sindaco di allora, Antonio De Viti De Marco.
Jenny De Cicco