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“Tu mi Ruby l’anima”: gli studenti del Capece tra consapevolezza e risate


Quello che non ti aspetti. È così che riesco a definire lo spettacolo di Pierluigi Mele “Tu mi Ruby l’anima”, che ha preso vita grazie agli studenti del liceo Capece di Maglie (Sara Rinaldi, Ilaria Tunno, Mariella Cerfeda, Francesca Ruberti, Giusy Capasso, Martina Mele, Giorgio Bavia, Elisa Antonazzo, Denise Cerfeda, Giulia Orlando, Luca Afrune, Claudia Cazzetta, guidati dai docenti Fausto Melissano, Laura Quarta, Ida Vinci e dal regista-scrittore Pierluigi Mele) questa mattina, a conclusione di un percorso sulla legalità. È uno spettacolo che lascia l’amaro in bocca: dispiace che sia stato messo in scena tra quattro mura, con i soli studenti, e non aperto al pubblico magari in orario serale e nell’atrio di palazzo Capece. Anche la baronessa sulla statua poco distante avrebbe apprezzato.

Mentre scrivo sento oltre la finestra le grida dei ragazzi per le strade di Maglie: è l’ultimo giorno di scuola, sono tutti festosi e felici. E da oggi anche consapevoli. La consapevolezza della legalità, dell’idea di legalità, non è qualcosa che si inventa, ma qualcosa che si costruisce: di questo va il merito agli insegnanti, quelli che con esempi positivi guidano i nostri studenti, quelli che non finiscono sulle pagine dei giornali per negligenza.

Ero lì stamattina, nel buio dell’aula magna intitolata all’ex preside Nicola De Donno, cui avrebbe fatto un gran piacere vedere il lavoro svolto da questi ragazzi, se fosse ancora in vita. Il Rubygate non è stato per loro semplicemente qualcosa che è successo: una loro coetanea ha scelto una strada diversa, una strada che le sembrava più facile anche se il processo potrebbe stabilire illegale, loro hanno scelto di studiare. Perché lo studio è una responsabilità molto grande, verso se stessi più che verso la società. Comprendere in maniera profonda, e anche molto ironica, è il modo giusto per essere delle brave persone, ancor prima che essere buoni cittadini.

E poi l’ho visto come in un’epifania, il ragazzo che interpretava Ruby Rubacuori, con ancora indosso la cravatta per aver impersonato un carabiniere poco prima, mostrare la gamba pelosa ai compagni mentre la regia mandava nell’aria “Via del campo” di Fabrizio De Andrè, per poi lanciarsi in una sfrenata lap dance. L’unica nota stonata ero io, che avevo difficoltà a leggere i sottotitoli delle intercettazioni telefoniche mandate incessantemente sullo schermo: avevo le lacrime agli occhi, sia per le risate che per l’empatia verso questi ragazzi che mi hanno letteralmente commossa con il loro sguardo scanzonato eppure consapevole. Perché la risata non ci seppellisce, ma ci eleva, ci rende migliori. Questi ragazzi non hanno dato giudizi, hanno messo in scena fatti, in cui emergeva sempre quella presunzione di innocenza o colpevolezza, necessaria prima che la giustizia italiana dica cos’è successo. Perché come accade per esempio nelle commedie di Woody Allen non ci sono giudizi morali, che sono appannaggio del solo spettatore.

La mia Maglie, che io amo alla follia, oggi mi sembrava più luminosa. Standing ovation.

Angela Leucci

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Grande successo a Maglie per la Notte Verde


Tanti i giovanissimi, ma anche gli adulti, le famiglie dei protagonisti coinvolti. È archiviata la grande novità magliese della “Notte verde”, serata di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente. Tra musica e altro tipo di intrattenimento, presso il liceo “Francesca Capece” è stato possibile visitare degli stand in cui sono stati esposti i risultati dei differenti progetti Pon che hanno coinvolto nell’ultimo anno scolastico il liceo, ma anche la scuola media, il comprensivo di Cursi e l’elementare di Maglie “Principe di Piemonte” Ad accompagnare questi ragazzi, in particolare per quanto riguarda il laboratorio “Leggere il paesaggio” ci sono stati due architetti, Tiziana Lettere e Marilena Manoni, che insieme con l’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, hanno spiegato in questi mesi gli elementi che compongono il paesaggio e la sua lettura, esaminando il caso del paesaggio salentino. Un modo molto diverso per vivere la notte, perché il divertimento può essere anche istruttivo e raccontare le speranze per il futuro.

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Infami: il grido della fondazione Capece contro gli attentatori di Brindisi


Il gesto degli attentatori di Brindisi ha un solo appellativo possibile per questi, secondo la fondazione Capece di Maglie: infami. Il consiglio di amministrazione l’ha scritto a chiare lettere su uno striscione e appeso alla terrazza del liceo, con il benestare dell’istituto scolastico. I fatti di Brindisi, qualunque sia la loro matrice, attualmente al vaglio degli inquirenti, hanno comunque attaccato un obiettivo, una scuola, che raccoglieva studenti felici fino al giorno prima e che magari morivano sì a scuola, ma di noia, come recita ormai uno status molto diffuso sui social network in questi giorni. La fondazione, che prende il nome della nobildonna Francesca Capece, che creò un luogo d’istruzione pubblico e per tutti, era normale che si schierasse dalla parte degli studenti e delle famiglie delle vittime. “Una tragedia – scrive il presidente Dario Massimiliano Vincenti – che non dovrebbe mai accadere in una società che qualcuno vorrebbe ancora definire civile, un dolore che nessun genitore dovrebbe mai provare, una circostanza che nessuna ragione potrebbe spiegare e nessuna frase potrebbe definire. Se non una parola: infami. Infami perché hanno colpito giovani vite innocenti. Infami perché stamattina tutti i genitori che hanno portato i bambini a scuola, hanno pensato al male che farebbe non poterli andare più a riprendere. Perché degli infami si sono accaniti contro la ragione di vita di molti. E la parola infami è anche l’unica che la fondazione Francesca Capece si è sentita di pronunciare. Una scritta bianca come i sorrisi negati, che si staglia su un fondo nero, come l’anima di chi li ha spenti, e campeggia sulla facciata del liceo Francesca Capece, da sempre culla che ha protetto e coltivato non solo l’istruzione ma anche la crescita morale di tante generazioni. Il dramma non poteva non colpire forte l’animo di chi ogni giorno si prodiga con impegno e convinzione ad onorare la volontà e la memoria di Francesca Capece, una donna che aveva chiara in fondo all’anima la sacralità dell’istruzione e dei giovani ed ha fatto di questo binomio la sua ragione di vita e lo scopo della sua donazione. Il consiglio di amministrazione della fondazione Francesca Capece, sconvolto dai vergognosi fatti di Brindisi, darà una sua risposta continuando a sostenere, se possibile ancora più fermamente, i valori della formazione, dell’istruzione e della tutela dei giovani in termini di libertà, rispetto e affermazione”.

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Massimo D’Alema incontra gli studenti del Capece


Gli studenti del liceo “Francesca Capece” di Maglie, già da tempo proiettati verso l’Europa grazie al prestigioso indirizzo Internazionale, hanno incontrato il deputato Massimo D’Alema, in qualità di presidente della Foundation of European Progressive Studies, che è intervenuto sul tema “I giovani e l’Europa”. Presenti con lui l’esponente del Pd Sergio Blasi e il dirigente scolastico Roberto Muci. D’Alema ha raccontato ai ragazzi, interessati, che gli hanno rivolto molte domande, delle sue esperienze in ambito internazionale, e di quanto l’unità europea sia una necessità per confrontarsi con i colossi internazionali come la Cina. “Non è più come un tempo – ha raccontato D’Alema – le istituzioni collettive dell’Europa si sono indebolite in favore di una scelta politica che valorizza l’Europa intergovernativa. Il localismo internazionale è la risposta alla sfida della globalizzazione, in cui si dovrebbe accentuare anche l’integrazione politica. Questa generazione parte da un patrimonio straordinario, perché in questi ragazzi non c’è contraddizione tra sentimento nazionale e sentimento europeo”. D’Alema ha anche lanciato la sua proposta per una legislazione meno dura e più precisa, per regolamentare l’attuale situazione degli immigrati di seconda generazione, che sono tutelati fino alla maggiore età, dopo di che divengono apolidi: la sua proposta è che la nascita dia loro la possibilità della cittadinanza. “È giusto regolamentare l’immigrazione – ha commentato D’Alema – perché chi entra in Italia rispetti le leggi, ma accanto ai doveri bisogna riconoscere i giusti diritti, dato che gli immigrati costituiscono una risorsa, non solo demografica (sono ben 900mila i minori figli di immigrati oggi in Italia), ma soprattutto economica perché gli immigrati rappresentano l’11% della ricchezza del Belpaese”.

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La Cina si avvicina


La lingua più parlata al mondo sbarca al liceo Capece. Sarà attivata a partire dal prossimo anno scolastico una prima classe che avrà la lingua cinese tra le materie del piano di studi. L’indirizzo linguistico dell’istituto amplia così l’offerta formativa grazie alla collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università di Roma “La Sapienza”. A presentare la nuova opportunità, lunedì scorso durante il convegno “L’importanza di conoscere la Cina e studiare la lingua cinese”, il dirigente scolastico Roberto Muci: “Da anni il liceo Capece investe sull’apprendimento delle lingue e la scelta della lingua cinese, oltre alle ormai consolidate opzioni dell’inglese, del francese, del tedesco e dello spagnolo, si pone in un contesto Internazionale, vista le rilevanza delle economie emergenti, sia per ciò che riguarda il mondo del lavoro che per le future scelte di vita”. A partecipare all’incontro oltre al sindaco di Maglie, Antonio Fitto anche la professoressa Alizia Romanovic, preside della facoltà di lingue presso l’Università del Salento che ha sottolineato la lungimiranza dell’istituto sin dai tempi del preside Nicola De Donno che attivò, all’epoca, corsi di lingua russa. La presenza dell’Istituto Confucio è stata assicurata da Paolo De Troia, professore e ricercatore presso il Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali, Cattedra di Lingua e Letteratura Cinese e Filologia Cinese e dal professor Wen Zheng, associato presso l’Istituto di Lingue e Culture Europee dell’Università di Lingue Straniere di Pechino. Gli studenti si avvarranno, per tre ore settimanali nel biennio e per quattro nel triennio, di un docente di lingua e cultura cinese, in compresenza con un docente di conversazione madrelingua cinese per un’ora settimanale. L’accordo stipulato prevede l’organizzazione di scambi e vacanze-studio durante il periodo estivo in Cina, con borse di studio agli Studenti più meritevoli, la formazione dei docenti impegnati nei progetti di orientamento e ricerca didattica e la preparazione di un piano di studi per la lingua e la cultura cinese.

Maurizio Tarantino

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Maglie, si conclude il master al liceo Capece


Si concluderà il 21 dicembre alle 9 con la consegna degli attestati presso il liceo “Francesca Capece” di Maglie, il master per “Promotori di territorio per lo sviluppo del turismo e della cultura dell’accoglienza”. Il corso, che è stato svolto in questi mesi, terminando a luglio, era organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Lecce, dal Comune di Maglie, dalla fondazione Messapia e degli Esperti Contabili di Lecce, in partenariato con numerosi enti statali tra cui l’Università del Salento, l’Apt e l’aiuto dello stesso liceo, che ha prestato gli spazi per le lezioni. Il corso si è avvalso di una parte teorica e una parte pratica, che si è concretizzata in degli stage in provincia di Lecce, ma anche all’estero. I 25 corsisti del master sono ora preparati come figura professionale da affiancare agli assessori al Turismo, per assicurare la continuità tecnica che la politica non può assicurare. Il Salento è una terra che aspira sempre più a incrementare la propria vocazione turistica: per questo la professionalità serve ed è richiesta, tanto che si pensa di mettere questa professionalità in una rete che comprenda i diciotto comuni di provenienza dei corsisti. Il master si è avvalso di un comitato formativo, di cui hanno fatto parte tra gli altri il preside del liceo Roberto Muci, il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti Rosario Giorgio Costa, l’ex commissaria Apt Stefania Mandurino, il sindaco di Maglie Antonio Fitto e il commercialista Fortunato De Matteis, delegato della commissione dell’Ordine “Cultura d’impresa”.

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Le “Memorie” di Nestore Bandello in un libro


Si intitola “Memorie” ed è il libricino che raccoglie i ricordi di Nestore Bandello, anziano avvocato magliese, che ha dato alle stampe questo volume edito dal liceo “Francesca Capece”, che lui stesso frequentò da giovane. Il volume, che segue due altri libricini di poesia, “Muddicule” e “Ponnuledde”, ripercorre la vita del legale, uno dei più stimati ancora oggi in provincia di Lecce, dall’infanzia con il suo spirito ribelle e creativo, fino all’adolescenza nel prestigioso liceo, in cui si racconta dei meravigliosi insegnanti conosciuti, fino alla prigionia e la liberazione dal campo di concentramento di Wietzendorf Bergen Belsen (lo stesso in cui si trovava anche la bambina immagine dell’Olocausto, Anna Frank), giusto la notte prima che era stata decisa la morte dei prigionieri, il difficile ritorno a casa, la situazione di Maglie ai giorni nostri. Tra tutte le testimonianze molto interessanti, spicca naturalmente quella della prigionia, in cui spuntano nomi noti e meno noti, di personaggi che non hanno voluto cedere agli orrori del fascismo, scegliendo così tra la propria vita e la propria integrità morale, ma anche Giovanni Guareschi, di cui Bandello fu grande amico in quel periodo di terrore. Un capitolo speciale è dedicato alla scarsa solidarietà che i prigionieri del nord Italia prestavano nel campo ai loro “fratelli” del sud, rimarcando come in fondo l’Unità nazionale fosse qualcosa che non viene messa in discussione solo oggi da parte della Lega. “Memorie” è un volume intenso di storie che sembrano lontanissime, eppure fanno riferimento a una persona che ha ancora la forza di vivere, apprendere, raccontare, con la stessa passione di un bambino. Un esempio che resterà alle generazioni future, grazie a questa testimonianza scritta.

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Dario Vincenti sulla questione parcheggi in Piazza Aldo Moro


“Esprimo tutta la mia indignazione, come cittadino, per il continuo e sistematico difetto di regolamentazione della sosta in piazza Aldo Moro”. Con queste decise parole, il presidente della commissione Attività Produttive, Dario Massimiliano Vincenti ha voluto fortemente stigmatizzare il disordine continuo presente in piazza Aldo Moro a causa del mancato riordino degli spazi dei parcheggi in particolare nella zona tra il Circolo Cittadino e il liceo Capece. Spiega Vincenti: “Monumenti coperti e offesi dalle auto, isole pedonali violate da veicoli e motorini il libertà, zone di carico e scarico impropriamente utilizzate da automobilisti maleducati, aree con divieto di sosta trasformate in parcheggio fai-da-te, scivoli per disabili sistematicamente ostruiti da vetture, soste selvagge, doppie e triple file… Insomma, una piazza (e una città) in ostaggio del caos, con le auto che vengono lasciate un po’ dappertutto senza alcuna logica e, spesso, costituendo pericolo per i pedoni ed intralcio per i mezzi di soccorso. Queste sono le nuove cartoline di Maglie”. Da qualche giorno infatti le fioriere collegate dalle catenelle non sono più presenti (ufficialmente per consentire lo svolgimento delle riprese della fiction “Il prefetto di ferro”) e non dovrebbero più essere ripristinate proprio per consentire il sereno passeggio pedonale. Nel frattempo la commissione attività produttive ha preso in considerazione di rimodulare alcuni spazi adibiti a parcheggi per favorire alcuni esercenti: si darà al possibilità di sostare al termine della banchina, là dove inizia via Lubelli, vicino al Circolo Cittadino sarà creata una zona di carico e scarico, mentre sarà definitivamente impedito di fermarsi a sinistra del bar, all’imbocco di Via Roma. La decisione dovrebbe essere presa dalla giunta comunale.

Nel frattempo i cittadini non resistono alla tentazione di mettere la macchina un po’ dove capita. “Invito il comandante di polizia municipale -conclude Vincenti- a porre immediatamente in essere interventi di grande urgenza mirati a riportare ordine e decoro laddove oggi registriamo lo scempio di una piazza, cuore pulsante della città, invasa da auto abbandonate ovunque e consegnata ad inostacolati atteggiamenti di silenzioso malcostume e totale assenza di senso civico, anzi di buon senso, che giorno dopo giorno mortificano quella veduta elegante che contraddistingueva il salotto buono di Maglie già nell’Ottocento”.

Maurizio Tarantino

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Maglie, al via la Festa dell’Albero


Due scuole di Maglie unite per festeggiare gli alberi. Si tratta della scuola elementare Giulio De Giuseppe e del liceo Francesca Capece, che il 21 novembre sono impegnate in un ricco programma per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del patrimonio arboreo e boschivo mondiale e italiano per la tutela della biodiversità, per il contrasto dei cambiamenti climatici e per la prevenzione del dissesto idrogeologico. Alle 9 presso l’aula magna del liceo, ci sarà la presentazione del concorso per studenti delle scuole elementari e medie del distretto scolastico di Maglie “I segni del paesaggio, I monumenti arborei”, mentre alle 10 si procederà alla piantumazione di arbusti in villa Tamborino, il polmone verde della città, e alle 11 ci sarà un incontro scientifico organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Lecce e l’Università del Salento “L’Albero, il ruolo ambientale e l’importanza per la città”. Il concorso si concluderà il prossimo giugno 2012 ed è suddiviso in due categorie tematiche, “Gli elementi caratteristici del paesaggio agrario e naturale salentino” e “Gli alberi monumentali quali testimoni del passato della natura e della vita dell’uomo con la natura”.

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