Posted on 12 Dicembre 2011. Tags: Governo Monti, Minervini, Puglia, Tagli, Trenitalia
La programmazione regionale è confermata e resterà in capo alla Regione Puglia. Il governo preparerà entro il 15 dicembre un piano di azione e coesione che verrà sottoscritto da tutti i governatori delle regioni del sud e poi inviato a Bruxelles, ma intanto ancora nessuna sostanziale novità riguardante i tagli delle linee ferroviarie pugliesi.
I cinque progetti dell’asse V, finanziati con i fondi Fesr per oltre un miliardo di euro si faranno. Il raddoppio della Corato-Barletta, la modernizzazione della rete ferroviaria del Salento, l’elettrificazione della Bari-Martina, l’interporto regionale di Bari, la bretella del sud est barese potranno andare in gara.
La notizia arriva dall’assessore regionale Guglielmo Minervini. “Questo nuovo governo – dice – finalmente ha smesso di avere un pregiudizio ostile nei confronti del Mezzogiorno e sta instaurando un rapporto vero di leale collaborazione con le regioni.
Abbiamo accettato la verifica sull’attuazione del programma da parte del governo perché siamo consapevoli dell’enorme lavoro fatto, in modo serio e rigoroso”. Buone notizie anche sul fronte delle infrastrutture strategiche di valenza nazionale, in discussione oggi, ma per realizzarle servirà un cofinanziamento regionale.
“La Puglia – spiega Minervini – si è impegnata a recuperare circa cento milioni dal proprio programma di fondi strutturali per metterli a disposizione del governo”. Per l’alta capacità Bari-Napoli, segnalata tra le priorità della Puglia, altre risorse potranno arrivare dallo stato di verifica dei fondi strutturali delle altre regioni interessate dal tracciato. “Nel confronto comune – dice l’assessore – sono state assunte decisioni condivise sulle priorità strategiche da perseguire, nonostante la drastica riduzione delle risorse, i fondi Fas, rimodulati nel Piano Sud, ci sono – significa che in Puglia potremo mettere in sicurezza strade, ampliare i nostri aeroporti, ammodernare gli schemi idrici, realizzare la piattaforma logistica regionale con il miliardo e due programmato ad agosto”.
Peppino Longo dell’Udc non è dello stesso avviso e pone l’accento sulla ferita ancora aperta dei tagli ferroviari in Puglia.
“Trenitalia torni sui suoi passi – commenta – basta penalizzazioni al Sud. Se con una mano il governo Monti concede, dall’altra (con l’aiuto di Trenitalia) toglie. Siamo stufi del gioco delle tre carte che ha sempre come vittima predestinata il Mezzogiorno e la Puglia in particolare.
Siamo soddisfatti che le grandi opere infrastrutturali siano salve anche se qualche perplessità è giusto nutrirla. Prendiamo ad esempio l’alta capacità Bari-Napoli: quando diventerà realtà? Forse quando riusciremo a fare senza difficoltà viaggi sulla Luna? Battute a parte, adesso alla conferma dei finanziamenti bisogna far seguire la fase della concretizzazione portando a termine l’iter e, finalmente, avviare la cantierizzazione delle opere.
Mentre discutiamo del futuro c’è un presente a tinte scure, scurissime che comincia proprio con l’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia. La Puglia ne esce con le ossa rotte e Trenitalia e governo centrale hanno fatto finta di ascoltare le nostre ragioni infischiandosene poi alla prova dei fatti. Tagliare quattro tratte così importanti come la Taranto-Milano, Lecce-Roma, Milano-Bari e Bari-Roma significa voler dividere in due il Paese”.
Jenny De Cicco
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Posted on 27 Novembre 2011. Tags: Gabellone, Minervini, Taglio collegamenti, Trenitalia
Riordino degli orari e delle linee di TrenItalia. “Non siamo ancora soddisfatti, il quadro orario di collegamenti ferroviari a lunga percorrenza per la Puglia è migliorato rispetto alle prime ipotesi”. È prudente l’assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini al termine dell’incontro avuto a Roma con i massimi dirigenti di Trenitalia.
“Sostanzialmente – dice – c’è stata una riorganizzazione, ma se da un lato sulla linea adriatica c’è il positivo potenziamento dell’impiego dei Frecciabianca, dall’altro c’è la perdita dei collegamenti da Taranto. Come del resto sul quadro orario, dove sono previste variazioni sulle quali i tecnici stanno ancora lavorando”.
Nel dettaglio l’offerta diurna sulla linea adriatica vedrà l’impiego da Lecce di due coppie di treni in più e da Bari di una coppia in più, di Frecciabianca per Milano, quest’ultima tratta sarà coperta in 7 ore e 38 minuti rispetto alle attuali 8 ore.
Resterà immutato l’attuale quadro orario diurno per Roma con due coppie di treni Intercity sulla tratta Taranto/Roma via Metaponto, tre coppie di treni Frecciargento da Lecce e tre da Bari, cui si aggiunge una coppia di Intercity.
Nessuna buona notizia sul servizio notturno. Una coppia di treni Intercity Notte per Roma da ordinaria, diventerà periodica, quindi si potrà scendere dalla capitale il venerdì e risalire la domenica. E sarà cancellata la coppia di EXP 951 e 956 Lecce-Roma via Taranto e la coppia ICN 782 e 785 Milano – Bari – Reggio Calabria.
“Per questo motivo – continua – abbiamo posto una richiesta precisa di ripristino dei treni da Taranto, almeno di quelli inseriti nel contratto universale”. Da Trenitalia si sono impegnati a verificare e sottoporre questa richiesta al prossimo confronto con il ministero delle infrastrutture. Con lo stesso appello all’esecutivo si è chiusa la Commissione infrastrutture della Conferenza delle Regioni riunita con all’ordine del giorno i temi del trasporto pubblico locale.
“Abbiamo chiesto – ha detto l’assessore Minervini – un incontro urgente al ministro Passera per discutere della mancata erogazione di parte delle risorse del 2011, della situazione dei tagli previsti il prossimo anno e della vertenza dei lavoratori della Servirail”.
“Apprendiamo con favore gli esiti del lavoro di concertazione intrapreso dall’assessore Minervini con i vertici di Trenitalia, dopo gli annunci catastrofici dei tagli ai trasporti pugliesi e i produttivi input dei singoli territori, soprattutto della Provincia di Lecce – hanno commentato il presidente della Provincia Antonio Gabellone e l’assessore provinciale ai Trasporti Bruno Ciccarese – Riteniamo comunque fondamentale ribadire che l’unica strategia per vincere questa difficile battaglia contro l’isolamento è quella di fare una vera squadra istituzionale, lavorando in sinergia”.
La Provincia ha poi confermato la sua volontà di volersi fare promotrice di un incontro con le altre province di Brindisi e Taranto, la provincia ionica è la più penalizzata per ora e con i comuni capoluogo per scongiurare l’isolamento complessivo delle province del Grande Salento.
Jenny De Cicco
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Posted on 16 Novembre 2011. Tags: Brindisi, Capone, Lecce, Minervini, Perrone, Poli Bortone, Salento, Taranto, Treni, Trenitalia
Tutti d’accordo nel definire la decisione di Trenitalia, un atto che contribuisce ulteriormente nel divario tra nord e sud Italia.
I sindacati sono già scesi in campo, definendo la decisione di Trenitalia “uno stillicidio senza precedenti”. Gli utenti dal 12 dicembre dovranno prestare attenzione ai nuovi orari, verificando treni periodici o soppressi e qualora volessero prenotare on line Trenitalia, fa sapere che il servizio web è valido solo per il 50% dei treni, così non trovare il treno in una data successiva al 12 dicembre non significa che il collegamento non sia garantito.
Spariranno L’Eurostar Lecce-Milano che partiva alle 7 e giungeva alle 16.25, i periodici notturni su Venezia, Milano, e anche quelli con il servizio delle auto al seguito su Milano-S.Cristoforo. I treni espresso 951/956 Lecce-Roma via Taranto diventano periodici, così come L’Intercity Notte Lecce-Roma, finora giornaliero, e che scenderà il venerdì e risalirà la domenica.
Soppressi i Frecciargento 9352/9359 Lecce-Roma e i Frecciabianca Bari- Milano e Milano-Bari.
Ma preoccupa anche la situazione regionale. Il collegamento Brindisi-Taranto subirà un drastico ridimensionamento, 7 treni al giorno da Brindisi e altrettanti da Taranto. Nei festivi, i problemi per spostarsi saranno ovviamente maggiori.
Trenitalia ha spiegato che è il Ministero ad aver richiesto un ridimensionamento dei collegamenti, mentre per la tratta locale è la Regione la causa. L’assessore Minervini ha confermato le difficoltà determinate da una contrazione dei trasferimenti nazionali, solo parzialmente erogati, tanto da provocare un buco di circa 23 milioni di euro, somma di cui la Regione dovrà farsi carico per onorare il contratto di servizio stipulato con Trenitalia. Analogamente all’esercizio 2011, anche il prossimo si prevede drammatico e andrà a incidere sulla qualità e quantità dei servizi erogati. “Se Trenitalia continuerà su questa linea – spiega la senatrice Adriana Poli Bortone – inviteremo tutti a usare mezzi di trasporto diversi da quelli di Trenitalia. Grande Sud porterà avanti questo “sciopero degli utenti” insieme al Partito dei Consumatori. Già oggi, inoltre presenterò un’interrogazione urgente sulla questione”.
Il sindaco di Lecce Paolo Perrone si è espresso in merito alla vicenda definendola inaccettabile. “Ancora una volta la Puglia e il Salento in particolare vengono penalizzati – ha detto – I tagli di sette linee a lunga percorrenza rischiano di dividere il Paese in due, isolando sempre di più il Salento dal resto della penisola. Lecce e il Salento sono oramai diventati una delle mete turistiche più frequentate d’Italia.”Anche Loredana Capone si è espressa. “Si tratta di una scelta che pregiudica il sud – ha spiegato – che lo relega in una condizione di marginalizzazione assoluta, frutto di politiche leghiste. La soppressione dei due treni a lunga percorrenza che collegano Lecce a Roma, penalizzerà in modo inaccettabile la nostra città, penalizzerà i nostri studenti, i lavoratori, i tantissimi pendolari e quelle famiglie che al treno non hanno alternative”.
Loredana Capone, ricorda che tutti gli sforzi di investire sul territorio, sul turismo, rischieranno di essere vanificati se dovessero venire a mancare i trasporti. Proprio per questo ha inviato una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti per sottolineare la situazione sconfortante che interessa Lecce, ultimo lembo della ferrovia”.
Jenny De Cicco
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