Posted on 23 Gennaio 2012. Tags: adriatico, Cariddi, luciano, Otranto, petrolio, Prospezioni
E’ stata depositata la scorsa settimana una richiesta per effettuare prospezioni con l’air gun a Otranto, allo scopo di individuare la presenza d’idrocarburi. Non è scongiurato il pericolo della presenza di trivelle nei mari salentini, una nuova richiesta di autorizzazione a fare sondaggi a scopo estrattivo al largo di Otranto è stata depositata, firmata dalla società Petroleum di Singapore, che ha interesse ad ispezionare i fondali con la tecnica dell’air gun.
L’air gun è un sistema di monitoraggio dei fondali attraverso cannoni pneumatici che esplodono scoppi di aria compressa nei fondali e in base alla risposta sismica che ne ricevono stabiliscono la presenza o meno di petrolio, recentemente sospettati di aver causato il decesso di alcuni esemplari di cetacei rinvenuti sulle coste greche. Si dichiara contrario il comune idruntino, il sindaco Luciano Cariddi fa sapere: “Ci opporremo con tutte le forze a ogni attività petrolifera sulle nostre coste. In altre occasioni abbiamo dimostrato grande responsabilità accettando che il nostro territorio venisse toccato da vicino da opere che abbiamo ritenuto di importanza generale, come il gasdotto per l’approvvigionamento di energia “.
Ciò che il comune può fare è dunque presentare un parere negativo in sede di conferenza dei servizi. La data per la conferenza non è ancora stata fissata.
La precedente proposta di trivellare la costa era stata avanzata dalla Northern Petroleum, per l’esplorazione della costa pugliese e in particolare fra Brindisi e Lecce. Tra le località interessate Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Torre Guaceto, Torre Veneri, Torre dell’Orso, Santa Maria di Leuca.
Jenny De Cicco
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Posted on 23 Dicembre 2011. Tags: Idv, Lorenzo Nicastro, Northern Petroleum, Prospezioni, trivelle
Lorenzo Nicastro, assessore regionale all’Ambiente, esprime viva soddisfazione per l’interrogazione parlamentare presentata per la moratoria anti estrazione petrolifera nell’Adriatico, mentre ieri Pierfelice Zazzera parlamentare pugliese dell’Idv ha presentato un’altra interrogazione sulle prospezioni in mare.
“Non posso che essere soddisfatto per la mozione parlamentare presentata dai gruppi in merito alla questione delle ricerche petrolifere in Adriatico: devo sottolineare l’importanza di questo passaggio condiviso da parlamentari di tutti gli schieramenti che hanno, in questa maniera, raccolto le istanze dei cittadini pugliesi e delle istituzioni locali e la loro volontà di potersi determinare su questioni di tale rilevanza”. A dichiararlo Lorenzo Nicastro apprendendo la notizia della presentazione della mozione parlamentare che vede come primo firmatario il deputato Antonio Di Pietro.
“Rispetto all’iter di due autorizzazioni alle prospezioni sismiche – quelle della Northern Petroleum – per le quali la nostra Regione non ha potuto esprimere il proprio parere che, in altre circostanze anche recentissime (vedi Spectrum e Petroceltic) è sempre stato negativo, questa presa di coscienza e volontà di responsabilizzarsi da parte della politica nazionale e dei parlamentari pugliesi in particolare era un passaggio necessario, sarei tentato di dire un percorso obbligato per addivenire ad una soluzione che non porti alla devastazione del nostro mare. Spero – conclude Nicastro – che questo primo segnale sia il primo passo per una inversione di rotta in merito alle politiche energetiche nazionali che, fino ad oggi, prediligendo le fonti fossili, hanno dato il via a processi di prospezione in acque, come il nostro Adriatico, che hanno tutt’atra vocazione e non hanno certamente bisogno di essere piantonate da portaerei diversamente armate”.
Così ieri è stata presentata una seconda interrogazione da parte del parlamentare pugliese Pierfelice Zazzera, Idv: “Ho presentato un’interrogazione parlamentare in merito allo spiaggiamento di tre esemplari di cetacei sulle coste della Grecia, avvenuto cinque giorni dopo le prospezioni geosismiche in mare adriatico di fronte alle nostre coste da parte della Northern Petroleum. Ho chiesto al Ministro se vi sia la connessione tra l’uso degli air-gun per le prospezioni geosismiche e lo spiaggiamento dei cetacei in Grecia”.
Jenny De Cicco
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Posted on 27 Novembre 2011. Tags: Aquila, Comitato no petrolio, Northern Petroleum, Onofrio Introna, Prospezioni
21 gennaio 2012. E’ stata fissata la data della manifestazione contro le prospezioni e le estrazioni petrolifere nell’Adriatico, che riunirà la rete delle associazioni ambientaliste, politici, sindacati e civili di tutta la Puglia, a Monopoli, in piazza Vittorio Emanuele, a partire dalle 9.
Il comitato organizzatore “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili” chiama all’impegno contro ogni attacco al territorio e fa notare la necessità di una legge nazionale che vieti ogni estrazione petrolifera e un accordo transfrontaliero che impedisca l’installazione di piattaforme offshore in tutto il Mare Adriatico.
Onofrio Introna è tornato a chiedere un incontro sull’argomento al ministro Corrado Clini. “L’Adriatico non si tingerà di nero per pochi barili di petrolio scadente”. L’estrazione da vantaggi solo ai privati “che gli idrocarburi nostrani sono pessimi e i proventi a tutto vantaggio delle multinazionali. Il corrispettivo che le ditte pagano in Italia sul petrolio prelevato è del 4% in mare e del 10% sulla terraferma, mentre in Norvegia arriva all’80%”. Onofrio Introna rende poi noto “con soddisfazione” che all’Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli delle Regioni e Province autonome, riunita a L’Aquila, hanno approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto da Introna, l’invita al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro dell’Ambiente “a sospendere ogni procedimento autorizzativo per indagini petrolifere in mare e adottare una moratoria di ogni iniziativa di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nell’Adriatico e nelle acque al largo di tutte le coste europee”, così i consigli delle regioni dell’Adriatico s’impegnano ad approvare un’iniziativa di legge al Parlamento analoga a quella adottata all’unanimità dal consiglio pugliese del 19 luglio 2011, sul divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare Adriatico e “chiede di applicare il divieto anche ai procedimenti autorizzativi avviati e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge e fa salve le autorizzazioni e le concessioni in essere fino all’esaurimento dei relativi giacimenti, nei limiti stabiliti dai provvedimenti stessi”. Il documento condivide anche l’iniziativa di una conferenza delle regioni adriatiche e del Mediterraneo europeo, da tenersi a Trieste entro il febbraio 2012, circa la conservazione dell’ambiente marino. “La Puglia non è sola in una battaglia di civiltà”, questo è il commento del presidente Introna.
Michele Ventricelli di Sel aggiunge: “Nei mesi che ci separano dal 21 Gennaio, oltre a garantire la nostra adesione e condivisione, cercheremo di sensibilizzare quanto più possibile alla partecipazione all’evento”.
Mentre Peppino Longo dell’Udc e componente della commissione ambiente e territorio, propone di sommergere “la scrivania del ministro Clini con cartoline che raffigurano il nostro mare con scritto: la Puglia non vuole i cercatori di oro nero. Il lavoro della nave oceanografica Princess incaricata delle prospezioni geosismiche è ormai nella fase finale. Dobbiamo dirottare i nostri sforzi nel tentativo di bloccare eventuali altre richieste e che la Northern Petroleum passi alle trivellazioni. Abbiamo un modo molto civile ma nello stesso tempo fragoroso: inviare le cartoline del nostro mare al ministro Corrado Clini, con il no al petrolio indirizzandole al ministero dell’ambiente in via Cristoforo Colombo, 44 00147 Roma”.
Jenny De Cicco
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