Tag Archive | "Dario Stefano"

Stefano, soddisfazione per il ritiro della circolare INPS sull’invalidità


Dario Stefano torna sulla questione della circolare INPS sulla rivalutazione delle pensioni d’invalidità. Stefano, consigliere regionale de La Puglia Per Vendola e candidato di Sel al Senato per le politiche di 23 e 24 febbraio, ha rilasciato una dichiarazione sulla questione dell’ invalidità totale e del criterio di valutazione economica, dichiarando la sua soddisfazione per la scelta dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale di ritirare la nota.

Stefano dice:

Apprendo con gioia la notizia del ripensamento di Inps che ha ritirato la circolare sugli invalidi civili: pertanto rimarrà in vigore il criterio del reddito personale per il riconoscimento del diritto alla pensione di invalidità. Siamo felici quando le nostre battaglie politiche ottengono risultati concreti: abbiamo arginato quella che rischiava di essere una enorme ingiustizia sociale.

Se la decisione non fosse stata revocata, gli invalidi al 100% titolari, assieme al coniuge, di un reddito lordo annuo superiore a 16.127 euro, avrebbero potuto perdere il diritto alla pensione di 275,87 euro al mese. Al contrario per gli invalidi parziali il limite reddituale considerato sarebbe continuato a essere quello personale.

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Elezioni Politiche, anche Otranto ha i suoi candidati


Si avvicinano le date delle elezioni politiche 2013. Anche Otranto avrà i suoi candidati, certo Dario Stèfano e ventilata la candidatura di Luciano Cariddi. Il 24 e 25 febbraio prossimi si terranno le elezioni politiche per l’elezione del nuovo parlamento italiano. I giochi sono quasi fatti e i loghi delle liste sono state presentati.

Otranto potrà vantare un candidato certo, Stèfano, assessore regionale alle Politiche Agricole, ma potrebbe presto contare anche su di un altro candidato in forza all’Udc, il sindaco Luciano Cariddi. La candidatura di Stèfano è arrivata a seguito delle ultime parlamentarie di Sel e Pd, in cui è risultato primo per preferenze in tutta la regione, raccogliendo 5000 voti. Resta un mistero l’eventuale candidatura di Cariddi con l’Udc. Il sindaco per ora non smentisce, né conferma.

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Dario Stefàno sull’invalidità contro le decisioni romane


Dario Stefàno, l’assessore regionale pugliese, tuona contro le decisioni del governo sul tema dell’invalidità civile:

La rivalutazione del limite economico, che nel 2013 da individuale passa a familiare, per il riconoscimento del diritto alla pensione di invalidità ha dello scandaloso. Mi chiedo: è questo è il modo per riequilibrare i conti del Paese? Siamo di fronte a una decisione iniqua ed ingiusta che ancora una volta si abbatte sulle fasce più deboli e le famiglie, che mi pare stiano affrontando già sacrifici gravosissimi. Gli scenari immediati sono disastrosi: gli invalidi al 100% titolari, assieme al coniuge, di un reddito lordo annuo superiore a 16.127 euro, perderanno il diritto alla pensione (275,87 euro al mese). Al contrario, peraltro, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale: non capiamo il perché di questa disparità di trattamento. Il governo Monti non può attendere ancora, dia un segnale in controtendenza: si attivi affinché questa decisione di INPS, che penalizza non i furbetti della pensione falsa, ma persone in carne e ossa con vera disabilità totale, possa essere urgentemente annullata. Altrimenti non capiamo l’afflato moderato tanto decantato da qualche giorno a questa parte in quali misure si possa riconoscere. A noi piace immaginare, invece, un Paese che ha a cuore il welfare, che sa mettere al bando le disuguaglianze e che mostra di saper tenere insieme la freddezza dei conti con le difficoltà quotidiane dei più deboli

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Punti nascita, Negro replica a Stefàno: “Maggioranza indichi la soluzione”


Al dibattito sui punti nascita soppressi si aggiunge un nuovo capitolo, con le dichiarazioni del presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che replica alle affermazioni dell’assessore Dario Stefàno.

“Sui punti nascita di Gallipoli e Casarano – dichiara Negro – la soluzione la deve indicare la maggioranza. Noi siamo opposizione e possiamo solo controllare o contrastare una decisione che riteniamo non vada negli interessi dei cittadini. L’assessore Stefàno confonde i ruoli delle forze politiche in Consiglio e cerca di scaricare le responsabilità di una decisione scellerata sul sottoscritto. Non possiamo essere noi a dire quale delle strutture ospedaliere andava soppressa, ma possiamo sottolineare che questa scelta sarà causa di molti disagi per i residenti e soprattutto per le donne che devono partorire in situazioni di emergenza. Piuttosto – ha sottolineato il capogruppo Udc – l’amico e assessore Stefàno spieghi come mai quell’emendamento proposto dalle opposizioni è stato approvato in Commissione consigliare con i voti della maggioranza e poi si è scoperto che in sede di Giunta sono stati soppressi i punti nascita di Gallipoli e Casarano. Questo va sottolineato per dovere di chiarezza perché l’assessore de La Puglia per Vendola non può pensare di scaricare le responsabilità sul sottoscritto che siede tra i banchi dell’opposizione e che ha sostenuto l’approvazione di quell’emendamento. Tra l’altro voglio ricordare che il consigliere di maggioranza Caracciolo ha contestato quel piano e un altro consigliere del Pd, Antonio Maniglio, si è detto contrario a tale soppressione perché il punto nascita di Gallipoli e Casarano coinvolge un comprensorio di 200mila abitanti e, come prevede la legge, è raggiungibile facilmente da molti comuni in 15-20 minuti. La soppressione, al contrario, sarà causa di gravi disagi, per esempio, per chi da comuni come Alliste, Racale e Taviano, deve raggiungere il punto nascita più vicino, quello di Tricase, distante almeno 50-60 minuti nelle condizioni di traffico più favorevoli. Qui non è una questione di rigore conti. Voglio ricordare all’assessore Stefàno che con grande responsabilità e per evitare il commissariamento, seppure a precise condizioni poi disattese dalla maggioranza, il gruppo Udc ha sostenuto il piano di rientro sanitario, coerentemente con le linee politiche che il nostro partito segue a Roma come a Bari. Siamo convinti – ha concluso Negro – che soluzioni alternative erano possibili se solo si fosse aperto un dialogo con i territori e ci fossero state meno distrazioni da parte del presidente Vendola e della sua Giunta.”

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Scontro Negro – Stefàno sui punti nascita di Gallipoli e Casarano


La mancata conservazione dei punti nascita di Gallipoli e Casarano ha scatenato un battibecco tra il presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro e il consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Dario Stefàno. Queste le dichiarazioni di Negro che ha puntato il dito sulla delibera regionale del 27 dicembre scorso che ha modificato il piano di rientro, bocciando l’emendamento presentato dalle opposizioni che prevedeva la conservazione dei suddetti punti nascita:

“Le distrazioni del governo Vendola, tutto preso dallo stabilire quando è più conveniente dimettersi e mandare di nuovo al voto i pugliesi, continuano a provocare danni alla Puglia e al Salento. L’eredità che l’attuale presidente della Giunta si appresta a lasciare ai territori è fatta di problemi e criticità che si sono acuite nell’ultimo periodo e di cui presto dovranno rendere conto a tutti i pugliesi. Ci chiediamo con quale faccia l’on. Vendola e il suo partito si presenteranno agli elettori del sud Salento dopo che la Giunta regionale ha bocciato l’emendamento al piano di rientro che prevedeva la conservazione del punto nascita di Gallipoli e Casarano. Quale garanzia si può dare a una donna che deve partorire in stato di urgenza e non può disporre di un punto nascita vicino al luogo dove risiede? Questo può succedere per le donne che abitano nell’area ionica salentina – ha chiesto il capogruppo Udc – in più occasioni abbiamo messo in evidenza e condiviso le preoccupazioni di migliaia di cittadini che si vedono privati di servizi considerati essenziali e primari, come quello del reparto di ostetricia, la cui soppressione nelle strutture ospedaliere di Casarano e Gallipoli, lascia scoperta una vasta area che raggruppa numerosi comuni ed è meta di migliaia di turisti nel periodo estivo. Speriamo che questo sia l’ultimo ‘regalo’ del presidente Vendola al Salento e non ci siano altre sorprese.”

Infine, il capogruppo Udc non risparmia critiche al consigliere Stefàno:

“Se questo è il governo della Puglia che l’assessore Stefàno dice di volere proiettare a Roma è meglio evitare pessime figure che non gioverebbero a nessuno. In ogni caso – ha concluso Negro – sull’argomento sarebbe gradita una risposta dello stesso presidente della Giunta che da molto tempo non si affaccia su questi territori per spiegare le ragioni di tali provvedimenti che ci hanno riportato indietro di qualche decennio, privando i cittadini di servizi essenziali e indispensabili.”

Non si è fatta attendere la risposta di Dario Stefàno che ha dichiarato:

“La politica ci insegna che ci si può appassionare a tutto, nel bene della collettività, ma allo strabismo proprio no. Non si può. Perché la politica chiama al dovere della coerenza. Per questo non ci appassionano le argomentazioni del consigliere Negro. Perché mentre a Roma predica con il suo partito il rigore, il rispetto delle norme e dei conti ‘a prescindere’, anche quando creano nuova povertà, come ha fatto l’esperienza del governo Monti, a Bari predicano altro. Piuttosto che fare demagogia, allora il consigliere Negro indichi la strada per tenere insieme le indicazioni della conferenza Stato-Regioni con le aspettative dei territori. Ci indichi almeno ora e in concreto, visto che non l’ha fatto nemmeno in Commissione quando ne ha avuto la opportunità, per far posto al punto nascita nell’area ionico salentina, che anch’io giudico opportuno, quali taglierebbe tra quelli individuati dall’Assessorato? Scorrano? Galatina? Copertino? Ecco, ce lo dica chiaramente. Fare campagna elettorale per le prossime elezioni politiche strumentalizzando sulle difficoltà dei territori causate dalle imposizioni del governo nazionale è roba da vecchia politica, non è approccio di responsabilità. Per vincere le elezioni politiche bisogna dire cosa si propone per governare l’Italia. Così come fa Negro è la strada più comoda e furba, ma non pagherà.”

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La regione dice sì ai Gas e istituisce i Boschi Didattici


Approvato il disegno di legge per l’istituzione di boschi didattici e dei Gas e in Consiglio dei Ministri il piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Passa all’unanimità il disegno di legge regionale

“finalizzato alla valorizzazione del bosco quale elemento fondamentale per lo sviluppo socio-economico sostenibile e per la salvaguardia ambientale del territorio della regione Puglia”.

Al bosco, infatti, sono attribuite funzioni paesaggistica, naturalistica, produttiva, ricreativa, di difesa del suolo, di conservazione della biodiversità e di fissazione del carbonio, come ha spiegato il presidente della quarta Commissione, Aurelio Gianfreda:

“L’iniziativa legislativa si riferisce in particolare alla funzione ricreativa e culturale del bosco con l’intento di divulgare il bagaglio di conoscenze, tradizioni e di cultura legate al bosco spesso poco conosciuto”.

I boschi didattici, così si chiameranno, saranno inseriti in un albo regionale tenuto dal servizio foreste della regione. Soddisfatto anche l’assessore regionale Dario Stèfano che ha presieduto, negli scorsi giorni, la Commissione Politiche Agricole

“di cui fanno parte gli assessori regionali all’agricoltura. All’ordine del giorno, tra tanti argomenti, le valutazioni sul progetto di riorganizzazione dell’associazione italiana allevatori, sull’approvazione definitiva in sede di consiglio dei ministri del ddl sul consumo di suolo e sul piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Discussi inoltre degli esiti dell’istruttoria sullo schema di decreto ministeriale conto termico e del documento recante strategia energetica nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. Giornata intensa e positiva in consiglio regionale per il comparto agricolo e della forestazione. Abbiamo approvato la legge che istituisce i Boschi Didattici con l’obiettivo ambizioso di replicare le buone esperienze delle masserie, la legge per l’Albo delle imprese boschive e, infine, la legge che istituisce e riconosce i Gruppi di Acquisto Solidale – Gas. Ottimo lavoro. Punto fondamentale della legge è il piano delle attività articolato attraverso un progetto didattico-divulgativo che si concreta nel percorso natura che si rivolge non solo ai più giovani, ma anche al mondo degli adulti che dal mondo dei boschi si sta allontanando. In un mercato globale, omogeneizzante e dalla difficile sostenibilità ambientale ai Gas la legge attribuisce anche l’importante compito di esaltare le potenzialità dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta, biologici, di qualità certificata e garantita da sistemi partecipativi di qualità, attraverso un modello nel quale la certificazione della qualità vede coprotagonisti i consumatori in un rapporto basato sulla fiducia”.

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Una legge regionale a tutela delle biodiversità


Il Parlamento regionale ha legiferato in questi giorni per tutelare le biodiversità pugliesi. Favorire e promuovere la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, forestale e zootecnico per proteggere il ricco patrimonio regionale dalle minacce e dal rischio di estinzione: è questo l’obiettivo del disegno di legge a firma dell’assessore alle politiche agricole Dario Stefàno, approvato all’unanimità dalla IV commissione consiliare presieduta da Aurelio Gianfreda.

Il testo prevede programmi d’intervento con i quali la Regione Puglia stabilisce le attività e le iniziative da mettere in campo e l’istituzione del registro regionale per l’iscrizione (volontaria e gratuita) delle risorse genetiche autoctone.

La conservazione ex situ è affidata alla banca regionale che provvede a raccogliere e salvaguardare il materiale genetico da qualsiasi forma di contaminazione, alterazione e distruzione, mentre alla conservazione in situ dovranno provvedere i coltivatori e allevatori, elevati a ruolo di custodi. L’Atlante regionale della biodiversità fungerà invece da banca dati informatica per consentire la conoscenza delle informazioni relative alle risorse genetiche selvatiche e coltivate conservate e d’individuare la loro distribuzione sul territorio. Alla tutela della biodiversità forestale la Giunta regionale provvede con l’individuazione dei boschi e degli altri popolamenti vegetali, naturali o artificiali ritenuti idonei alla produzione di materiale di propagazione.

Una misura, questa della legiferazione sulle tipicità genetiche, che potrebbe portare a una maggiore consapevolezza delle risorse e dunque a perseguire la buona strada, già intrapresa dalla Regione e che potrebbe portare all’incremento dei già positivi flussi turistici.

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Puglia marchio di qualità


Nastri di partenza per il marchio Prodotti di Qualità Puglia. Lanciato in questi giorni il marchio di qualità collettivo comunitario con indicazione di origine, fortemente voluto da Dario Stèfano e da poco approvato in Parlamento regionale, assessore alle politiche agroalimentari. Il marchio garantisce la qualità e l’origine del prodotto.
La regione Puglia, ai sensi del Reg. (CE) n. 207/09, ha depositato l’11/06/2012 all’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno – Uami la domanda di registrazione del marchio Prodotti di Qualità Puglia, la Regione, con il marchio, intende valorizzare i prodotti agricoli e alimentari con un elevato standard qualitativo controllato, portare a conoscenza dei consumatori, attraverso azioni informative e pubblicitarie, le caratteristiche qualitative dei prodotti e dei servizi contrassegnati dal marchio che partecipano al sistema di qualità alimentare riconosciuto dalla Regione Puglia ai sensi del reg. CE n. 1698 del Consiglio del 20 settembre 2005, promuovere e sostenere il marketing commerciale e la vendita di tali prodotti, trasmettere il messaggio principale d’indicazione di qualità del prodotto e quello secondario d’indicazione d’origine del medesimo e assicurare una tracciabilità completa dei prodotti.
La concessione dell’utilizzo del marchio Prodotti di Qualità Puglia è disciplinata da quanto previsto dal regolamento d’uso del Marchio e rientrano tra i prodotti che possono fregiarsene quei prodotti agricoli e alimentari regolati da sistemi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea (Dop e Igp), che partecipano ai sistemi di qualità alimentare ai sensi del Regolamento CE n. 1698 del Consiglio del 20 settembre 2005.
Tra i servizi che possono rientrare quelli di ristorazione per la somministrazione dei prodotti a marchio “Prodotti di Qualità Puglia”.
E’ previsto un programma di controllo della qualità eseguito dall’organismo di controllo designato ed approvato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali o in altri casi eseguito da organismi di controllo indipendenti, abilitati a eseguire i controlli secondo le vigenti norme europee, iscritti nell’Elenco Regionale degli O.d.C.
Soddisfatto l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno

“Per uno strumento che ci consentirà di portare con ancora maggiore forza sui mercati nazionali ed esteri la qualità dei prodotti pugliesi. Inoltre il marchio oltre a qualificare le produzioni ci consentirà di mettere a sistema tutte le nostre produzioni agroalimentari di qualità all’interno di un paniere unico. Va sottolineato infatti che con l’approvazione del “Pacchetto Qualità” da parte dell’Ue sono stati accolti gli emendamenti da noi proposti sull’utilizzo dei marchi di qualità anche per le produzioni Dop-Igp e alla compatibilità degli stessi rispetto alle norme sull’etichettatura. Significa, ad esempio, che è possibile l’applicazione del marchio “Prodotti di Qualità Puglia” anche all’olio extravergine di oliva. Un risultato che noi riteniamo strategico. Mi aspetto una grande collaborazione da tutte le organizzazioni professionali e alle centrali cooperative alla campagna di adesione che sarà lanciata il mese prossimo e che dovrà portare entro la fine dell’anno a una forte e rappresentativa adesione delle imprese agroalimentari al marchio.”

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Più terra per i giovani?


Incentivi per riportare giovani braccia all’agricoltura e non ironicamente.
La Puglia conta circa 2mila giovani sotto i 40 anni che praticano l’agricoltura come lavoro anche usufruendo degli incentivi all’insediamento regionali del Programma per lo sviluppo rurale.
La Regione Puglia nel tentativo di abbassare l’età media degli operatori e imprenditori, ha puntato su un modello innovativo d’incentivi trasformando in vere aziende le idee progettuali risultate idonee alla valutazione preliminare. Vantaggi anche per la Regione realizzando l’istruttoria tecnico-amministrativa delle richieste di contributo che hanno superato la fase preliminare.
A parlarne a Roma è stato l’assessore regionale otrantino Dario Stefàno, negli scorsi giorni nello spazio espositivo pugliese durante Forum della pubblica amministrazione.
“Abbiamo reso le nostre politiche attrattive per i giovani – ha spiegato Stefano – mettendoli in condizione di operare al meglio. Sono stati erogati oltre 250 milioni di euro tra premi a fondo perduto, incentivi , corsi di formazione e consulenze. Crediamo tanto in questa esperienza tanto che ci stiamo impegnando a riportare l’attenzione del Parlamento Europeo sulla necessità di costruire un disegno di politica agricola comune, rispondente all’esigenza di sburocratizzazione avanzata dalle imprese agricole. Non possiamo, però, vivere il tema dell’innovazione solo come elemento di miglioramento tecnologico e burocratico, ma introdurlo anche nel loro modello organizzativo. Le aziende sono troppo piccole e disaggregate, inadeguate alle richieste quantitative del mercato”.

Jenny De Cicco

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De Leonardis chiede il ripristino del contributo per il trasporto merci destinato agli agricoltori


La protesta della settimana scorsa degli autotrasportatori, che ha paralizzato l’Italia intera e ha generato panico tra la gente, fa ancora discutere tra i palazzi della Regione. Ѐ tornato sulla vicenda il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, Giannicola De Leonardis.

“Il recente blocco dei tir – ha dichiarato – non ha solo messo in ginocchio un intero Paese, ma prodotto danni per milioni di euro agli agricoltori e alle cooperative agricole, la cui merce non è riuscita a raggiungere i mercati e i consumatori. Un’ulteriore beffa per un comparto già gravemente penalizzato dal crollo dei prezzi dei prodotti, al quale paradossalmente è corrisposto un aumento esponenziale e insostenibile del prezzo del carburante, del pedaggio autostradale e quindi dell’intera catena di distribuzione e commercializzazione”. Giannicola De Leonardis si è rivolto poi all’assessore all’Agricoltura Dario Stefàno, chiedendo “il ripristino del contributo per il trasporto merci destinato agli agricoltori pugliesi, fortemente penalizzati dalle distanze nel raggiungere i mercati dell’Italia centrale e settentrionale, per non parlare poi del resto d’Europa. Una misura introdotta negli anni scorsi e poi cancellata per ragioni di bilancio, ma cheandrebbe tempestivamente ripristinata per sostenere una delle principali voci dell’economia della nostra regione, da tempo in crisi e che merita attenzioni e interventi sia nell’immediato che nel medio e lungo periodo, per recuperare in competitività e premiare gli sforzi e gli investimenti in qualità di migliaia e migliaia di operatori e cooperative agricole. Il ritorno alla normalità non può e non deve far dimenticare problemi che se trascurati e trascinati diventano sistematicamente emergenze”.

Alessandro Conte

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Un museo per fermare l’eolico industriale


Il Comune di Supersano inaugura il Museo del Bosco e le associazioni ambientaliste tappezzano la città di manifesti di ringraziamento.

Il titolo dei manifesti è “Sì al parco naturale della foresta Belvedere! No al falso parco industriale eolico”.

L’amministrazione comunale di Supersano il 21 dicembre ha inaugurato il Museo del Bosco, ospitato nel palazzo municipale Castello Manfredi.

Realizzato con fondi regionali Pis 14, il Museo nasce per raccontare la storia della scoperta del villaggio bizantino in località “Scorpo” e quella di un ecosistema peculiare salentino, testimoniato già in età romana e fino agli inizi del secolo scorso, il “Bosco del Belvedere”, dove oggi prevale la cultura dell’olivo e che accoglieva fino cento anni fa un’area boschiva nell’agro di quindici comuni.

il museo unisce didattica e una ricostruzione ambientale, archeologica e storica, garantita dalla partecipazione al progetto di docenti dell’Università del Salento diretti da Paul Arthur, docente di archeologia medioevale e direttore degli scavi nell’area.

Le ricostruzioni grafiche realizzate dallo studio Inklink di Firenze, i reperti archeologici e le riproduzioni consentono al visitatore di fruire di un percorso informativo di particolare interesse e suggestione.

Presente lo stesso giorno a Supersano Dario Stefàno, assessore alle politiche Agroalimentari della Regione Puglia, intervenuto al convegno “Parco Agricolo Multifunzionale dei Paduli o Parco Eolico?”, organizzato presso l’oratorio in via Roma.

“Ho raccontato – ha chiosato – qual è la nostra idea di compatibilità degli impianti di produzione di energia rinnovabile rispetto all’agricoltura pugliese, della quale siamo tornati a essere anche orgogliosi. Per noi l’agricoltura e i terreni agricoli devono, prima di tutto, produrre alimenti. Le energie rinnovabili, tanto meglio se con impianti di piccola taglia, possono essere solo uno strumento di complementarietà all’attività principale agricola”.

L’inaugurazione del parco arriva dopo le proteste di ambientalisti e cittadini supersanesi nei mesi scorsi che il 6 ottobre hanno fatto irruzione nel consiglio comunale chiamato a deliberare in favore della realizzazione dell’impianto eolico nei Paduli e dopo il varo del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Lecce, con cui si è definito “Il Salento come Parco naturale e culturale dei cento comuni, riconoscendo e sottolineando l’importanza della vasta area del Parco dei Paduli, testimonianza dell’estensione della vasta foresta di Terra d’Otranto.

Dopo il Ptcp nel 2009-2010 con il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia si torna a parlare di “Parco dei Paduli”, e macro area del “Bosco Belvedere” riconoscendo l’area come “patrimonio territoriale collettivo”.

Un primo intervento regionale di protezione del Bosco si registra nel 2010-2011 con il divieto d’impiantare eolico e fotovoltaico industriali, previsto nel Regolamento Regionale n.24 del 30 dicembre 2010, entrato in vigore il 1 gennaio 2011, “Linee Guida in tema di ubicazione degli impianti industriali di energie rinnovabili”.

“Un primo importante seme per la rinascita dell’ antica magica Foresta nel cuore del basso Salento, la Foresta del Belvedere, viene piantato simbolicamente dunque dal Comune di Supersano, che inaugura il Museo del Bosco da cui partire oggi per la sua ricostruzione razionale e partecipata”, racconta Oreste Caroppo del Forum Ambiente.

Jenny De Cicco

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Il vino pugliese ci salverà?


Il vino si dimostra il tesoro pugliese in grado risollevare dalla crisi la Regione.

I vini di Puglia volano nell’export a quota +20,4% nei primi 9 mesi del 2011 e supera del 7% i valori del 2008, precedenti alla crisi e guidano le classifiche dei migliori vini d’Italia.

È il risultato migliore dopo quello della Sicilia (+22,6%) l’aumento nazionale si ferma a 13,5%, la media delle 8 regioni del Mezzogiorno è il 14,3%, dell’Italia centrale è del 13,7, dell’Italia settentrionale di poco più del 13%.

“La lettura di questi dati – ha commentato Nichi Vendola – ci racconta di un’inversione di tendenza. Dopo il baratro del 2009, che sembrava incolmabile per la Puglia con le esportazioni precipitate, per la crisi globale, quasi del 23%, non solo siamo tornati ai valori pre-crisi del 2008, ma li abbiamo addirittura superati di 415 milioni di euro. Non è frutto di un colpo di bacchetta magica la Regione Puglia realizzando oltre 100 iniziative nel biennio 2010-2011 per potenziare la crescita sui mercati esteri, ha centrato in pieno tutti gli obiettivi. Non per questo abbassiamo la guardia: spingere l’innovazione e l’internazionalizzazione continuerà ad essere un tema centrale delle nostre politiche”.

“Le esportazioni pugliesi – ha sottolineato Loredana Capone – crescono sia nei settori innovativi che in quelli tradizionali, con ottime performance negli uni e negli altri. Uno dei pochi dati negativi per la Puglia riguarda le esportazioni dei rifiuti grezzi e trattati che segnano un -41,3% al contrario della Sicilia per la quale lo stesso dato è tra quelli più rilevanti con una crescita dell’ 82,3%. Ma per noi il dato è negativo solo in apparenza perché indica invece che il nostro sistema riesce a reggere, trasformando il rifiuto in una risorsa per il territorio che dunque non lo esporta. Un’altra osservazione riguarda l’incidenza della Puglia nelle esportazioni italiane. Per la prima volta, quest’anno, notiamo una crescita graduale di trimestre in trimestre”.Grazie anche ai risultati ottenuti dalle case vitivinicole pugliesi, l’ultimo, in ordine di tempo, quello della classifica di Gentleman di Milano-Finanza, che ogni anno “suggerisce” al mercato internazionale le migliori cento etichette italiane.

La Top 100 dei vini rossi 2012 quest’anno è guidata da“Primitivo di Manduria ES 2009” dell’azienda tarantina Gianfranco Fino, nella classifica di Gentleman anche un’altra pugliese, sempre con un Primitivo, di Polvanera con il suo Gioia del Colle Primitivo 17 2008 al 24° posto.

Il punteggio attribuito ai vini è il risultato dell’incrocio delle valutazioni delle guide Espresso, Veronelli, Gambero Rosso, Luca Maroni e Bibenda. “E’ veramente con grande orgoglio e sentimento di gratitudine – commenta l’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno – che mi congratulo con le nostre aziende, nella certezza d’interpretare il sentimento di tutti i pugliesi. A loro e a tutte le aziende che continuano ad investire nella produzione di qualità, raccogliendo i meritati risultati, dico grazie perché il loro impegno rende la nostra Puglia sempre più grande”.

Jenny De Cicco

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