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Melendugno: caccia a tre ladri maldestri


Furto con scasso in piena notte a Melendugno.

Verso le tre di notte, tre uomini hanno assaltato la tabaccheria centrale in piazza Risorgimento a Melendugno. Manomettendo il vetro della porta d’ingresso, lo hanno rotto, facendo scattare l’allarme dell’esercizio. Tutto per poter asportare una macchina cambia-soldi.

Allertati dal sistema di allarme sono intervenuti sul posto, dopo tre minuti, gli agenti dell’istituto di vigilanza. I vigilanti hanno avuto solo il tempo di notare i tre presunti ladri fuggire velocemente a bordo di una Golf nera, per cui si sono dileguati senza lasciare traccia di sé. Nella fuga però i maldestri ladri hanno dimenticato il bottino.

Sul luogo del furto, sono arrivati in seguito anche i carabinieri del nucleo operativo radiomobile, assieme ai colleghi della stazione di Melendugno che hanno avviato le indagini. Ora è caccia ai tre, mentre si sta anche procedendo alla stima dei danni, per capire se siano state prelevate alcune banconote dalla cassa, individuando eventuali sistemi di video sorveglianza dei negozi vicini, che possano aiutare gli investigatori nella fase della raccolta e la catalogazione delle prove.

Jenny De Cicco

 

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Melendugno, ripartono le attività del centro Rina Durante


Il centro culturale Rina Durante di Melendugno, nell’ambito dei Laboratori Urbani Koinè, dopo il successo ottenuto nelle prime edizioni, torna a proporre una serie di attività ludico-ricreative e formative per bambini, ragazzi e adulti. All’interno della biblioteca comunale sono in corso i preparativi per la notte di Halloween. Nell’allestimento degli spazi destinati all’evento, i bambini sono già coinvolti nelle decorazioni. Per la serata sono previste letture a tema e proiezioni video, face-painting e degustazione di cibi ghiotti e orripilanti. Ma questo non è che l’inizio: in pentola ci sono i laboratori di disegno e scrittura creativa per i ragazzi delle scuole elementari e medie, i laboratori emotivo-esperienziali sul mondo dei genitori visto dagli adolescenti, il concorso di fotografia per ragazzi, gli incontri con autori del fumetto e un innovativo laboratorio per la realizzazione di un blog creato e gestito da tutti i ragazzi che frequentano la biblioteca. Parallelamente, parte la programmazione dell’Edupoint, con la riapertura delle iscrizioni al Multilab. Il 29 ottobre dalle 18 sarà possibile partecipare a una prova gratuita e avere maggiori informazioni sul laboratorio multidisciplinare per bambini che prevede l’attivazione dei corsi di lettura, disegno e lingua inglese. Da quest’anno l’offerta didattica dell’Edupoint si arricchisce anche di corsi linguistici altamente formativi, destinati a ragazzi della scuola secondaria inferiore e superiore e ad adulti. Sono in programma il corso di lingua inglese di livello intermedio e il corso base di lingua francese tenuto dalla madrelingua dottoressa Hélène Leblanc. Per maggiori informazioni, giovedì 3 novembre alle 18 è previsto un incontro di presentazione, che si concluderà con un english tea break e un assaggio di gâteaux françaises. Una volta al mese sono previsti incontri con l’autore organizzati dalla libreria de Il Salentino Editore, seguiti da un buon bicchiere di vino e stuzzichini vari. Inoltre il centro ospiterà per un anno quattro giovani volontari, provenienti dalla Bulgaria, dalla Lituania, dalla Gran Bretagna e dall’Austria, in seno al Programma Europeo Gioventù in Azione, che saranno impegnati nell’organizzazione di workshop, eventi e serate culturali tese all’integrazione e alla promozione della cittadinanza europea. “L’offerta culturale del centro risulta essere variegata e innovativa – afferma la responsabile della cooperativa Fluxus Valeria Dell’Atti – ci si augura che la comunità risponda con un buon grado di partecipazione, dimostrando ancora una volta fiducia e stima nel nostro lavoro”.

Maurizio Melito

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E’ morto il sindaco di Melendugno: addio a Vittorio Potì


Scomparso Vittorio Potì di Melendugno, noto esponente socialista e sindaco del comune marittimo per quindici anni, oltre che amministratore regionale. La famiglia e il mondo politico e civile salentino, commossi, lo piangono. Vittorio Potì si è spento a 71 anni, a seguito di una malattia che lo ha allontanato dalla vita pubblica. Dopo la laurea, si dedicò all’insegnamento nella scuola media superiore. È stato consigliere regionale dal 1990 al 1995 e dal 2000 al 2005 con la lista Primavera Pugliese. Per quattro legislature consigliere della Provincia di Lecce, Potì ha ricoperto l’incarico di vicepresidente per cinque anni e presidente del consiglio per due anni. Nel 2009 iniziò la sua quinta legislatura a Palazzo dei Celestini, questa volta all’opposizione. L’8 giugno 2009 fu rieletto sindaco di Melendugno, vincendo contro la lista civica “Uniti per Melendugno e Borgagne” capeggiata da Roberto Felline, perdendo di 120 voti nel capoluogo e vincendo di moltissimi voti nella frazione. Il totale permise la vittoria di Potì e il suo ritorno come primo cittadino, richiamato a governare la sua città a 24 anni dalla sua ultima amministrazione. Per candidarsi aveva abbandonato la carica di consigliere regionale, prima ancora d’essere rieletto. I funerali si svolgeranno a Melendugno, paese nel cui cuore e mente rimarrà sempre impresso Vittorio Potì, grande uomo politico, entrato nella storia politica e non solo del Salento e pugliese in generale.

Jenny De Cicco

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Torre dell’Orso, due incendi in poche ore


Fuoco a Torre dell’Orso. Nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 15, due incendi hanno colpito alcune zone nei pressi di Torre dell’Orso, marina di Melendugno. Il primo, più ridotto, ha interessato l’area di fronte l’hotel villaggio “Barone di Mare”, l’altro, più esteso, è divampato, poche ore dopo, nell’area prospiciente l’hotel villaggio “La Brunese”. L’allarme è stato dato da alcuni residenti che avevano notato il fumo lungo il parco della pineta che da Torre dell’Orso porta verso Sant’Andrea. Quindi sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco di Lecce e di Maglie, con due autobotti, che hanno circoscritto e spento l’incendio. Ma quasi a lavori terminati, dopo circa due ore, è divampato il rogo più grave che ha interessato una vasta zona di campagna situata di fronte “La Brunese”. Diversi ettari di macchia mediterranea e canneto sono andati distrutti, inoltre le fiamme hanno lambito diverse abitazioni, generando non pochi timori tra i residenti. Sul posto sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco, due operai del settore forestale della Regione Puglia, i volontari della protezione civile di Melendugno e gli agenti del Corpo forestale dello Stato. L’intervento è proseguito per ore. Il lavoro è stato particolarmente difficoltoso, poiché il forte vento da sud-ovest ha alimentato le fiamme e rallentato le operazioni di tutte le forze impegnate sul campo. Date le difficoltà e l’estensione del fronte dell’incendio, è stato richiesto l’intervento di un Canadair, ma fino a tarda ora non c’è stata possibilità di ottenere il supporto aereo. Secondo i primi accertamenti compiuti dalla stazione dei carabinieri di Melendugno, le cause del primo incendio sarebbero ignote, ma non si esclude il dolo. Invece il secondo sarebbe stato dovuto all’abitudine di bruciare le sterpaglie per preparare i terreni alla raccolta delle olive, nonostante le ordinanze emesse dal Comune di Melendugno che ne vietano la pratica.

Serena Cappello

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Melendugno, ricomincia l’anno scolastico ma la scuola non c’è


L’istituto primario di Melendugno non è ancora agibile, ma i bambini sono ormai pronti a tornare tra i banchi: una vera e propria corsa contro il tempo per consentire di iniziare l’anno scolastico, e un’ordinanza del sindaco fa slittare al 19 settembre il rientro in classe. Negli ultimi mesi del precedente anno scolastico, l’immobile fu dichiarato inagibile a causa di due episodi di cedimento strutturale: c’era infatti pericolo di crollo dei solai delle ali nord e sud dell’edificio. Così ben tre sezioni di cinque classi l’una furono dislocate in alcuni locali della scuola media, altre nei locali dell’ex mattatoio adibiti, negli ultimi anni, a museo, e altre classi nel centro culturale “Rina Durante”, gestito dai laboratori urbani Koinè. Nonostante l’impegno dell’amministrazione, i lavori non sono terminati in tempo e non permetteranno il regolare svolgimento delle lezioni. Infatti i bambini saranno dislocati in diversi ambienti. Alcune classi saranno disposte nell’asilo nido, altre nelle scuole medie e altre ancora nell’ex mattatoio, nonostante l’anno scorso due aule arrangiate in quest’ultimo furono dichiarate inagibili a causa di strani odori che provenivano dalle pareti, provocando di conseguenza una bonifica estiva dell’immobile. Dove il comitato dei genitori è stato invitato dall’amministrazione a fare un sopralluogo per accertare lo stato dei luoghi, e verificare che lo stabile non presenti più nessun tipo di odore, né all’interno né all’esterno. Si è inoltre ottenuto un ribasso di gara e i soldi rimasti dall’appalto dei lavori, promette il vicesindaco Mauro Russo, saranno reinvestiti su tutti gli edifici scolastici di Melendugno (ai genitori che lamentavano la mancanza di laboratori informatici, di laboratori di lingua, e della mancanza di lavagne multimediali, Russo ha risposto che “prima di pensare alla tecnologia avanzata, bisogna intervenire sugli edifici scolastici di Borgagne”). Ma i genitori e il comitato che li rappresenta, che hanno partecipato anche a un incontro con il vicesindaco sull’argomento, si oppongono con tutta la loro forza all’utilizzo dell’ex mattatoio, perché evidentemente non soddisfatti delle assicurazioni circa la bonifica dello stabile e di tutta la sua area circostante, pertanto hanno chiesto a gran voce di poter avere accesso a tutti i dati riguardanti le analisi: secondo alcuni genitori, l’anno scorso alcuni bambini a scuola in quell’edificio avrebbero accusato ripetuti mal di testa e difficoltà respiratorie.

Serena Cappello

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Trivellazioni in Adriatico, pochi giorni e si parte. Ma gli ambientalisti non mollano


Al via le trivellazioni sulla costa adriatica. Il conto alla rovescia sembra volgere al termine, e a nulla sono valse le tante mobilitazioni ambientaliste: ancora pochi giorni e si darà il via alle trivellazioni al largo del mare di Brindisi. E dopo le operazione di monitoraggio del sottosuolo marino legate alla ricerca dell’oro nero al largo delle isole Tremiti e al largo di Monopoli, ancora la Puglia al centro di un allarme ambientalista legato ai permessi in possesso dell’azienda inglese Northern Petroleum che, oltre ad aver ottenuto la possibilità di trivellare le coste brindisine, lo scorso giugno ha presentato nuove istanze per la ricerca del petrolio in tratti di mare che interessano la costa otrantina e di Melendugno e, a nord di Lecce, il litorale da Ostuni fino a Polignano a mare. Il progetto delle trivellazioni al largo delle coste brindisine affonda le sue radici nel lontano 1981, anno in cui venne individuato il giacimento petrolifero che prese il nome di “Campo aquila”. Ma è tra il 1993 e 1995, dopo la presentazione ufficiale all’allora ministro dell’Industria Paolo Savona, che risalgono i primi lavori di perforazione da cui trassero origine i due pozzi sottomarini collegati alla piattaforma “Floating production storage offloading”. L’estrazione del greggio iniziò nel 1998, per poi fermarsi a causa della manutenzione degli impianti nel 2006. E ora, nonostante non vi sia ancora l’ufficialità, l’attesa per ripartire con i lavori di estrazione è solo legata all’arrivo dell’unità “Fpso”, attualmente in cantiere a Dubai e in arrivo in Adriatico a metà settembre. A 25 miglia da Brindisi, circa 42 chilometri a nord-est della costa brindisina, due pozzi satelliti sottomarini verranno collocati a una profondità di 850 metri circa. L’area interessata dalle attività di estrazioni assegnate dall’Eni alla Saipem si estende fino a 79 chilometri dal lungomare e conta una superficie totale di 75mila ettari. Numeri inquietanti, che diventano ancor più tali nel momento in cui si parla di quantità: capacità di stoccaggio di 700mila barili e capacità produttiva giornaliera di 12mila barili di olio. Un territorio, quello salentino, già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale dalle attività dell’Ilva e dai suoi scarichi, dal carbone di Cerano, dal fotovoltaico selvaggio che ha deturpato molte meraviglie paesaggistiche, dalla cementificazione irragionevole. Infatti il comitato “No al carbone” giura battaglia e avanza richieste di informazioni e chiarimenti alle amministrazioni locali quali il Comune di Brindisi, ora commissariato, la Provincia e la Regione Puglia, enti dai quali tutti i cittadini attendono risposte. Ma i lavori per predisporre il necessario all’impianto offshore, nel frattempo, procedono.

Alessandra Ragusa

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Melendugno, Futuro e Libertà boccia l’amministrazione comunale su Facebook


Un manifesto pubblicato sul profilo Facebook di Futuro e Libertà di Melendugno chiede le dimissioni dell’amministrazione. “Stanno svendendo tutto il patrimonio immobiliare del Comune – si legge sul manifesto, in cui si cerca di dimostrare dal punto di vista di Fli l’incapacità del sindaco e la lotta del vicesindaco e degli assessori per la successione sulla poltrona di primo cittadino – A Melendugno non funziona nulla, ma, a detta del vicesindaco, non c’è tempo e soldi per far nulla. A Torre dell’Orso la gestione della pineta è indecorosa. Nelle marine è pressoché assente il servizio bancomat”. Questi alcuni dei punti affrontati nel manifesto. Nell’affissione virtuale si continua a leggere: “L’assessore ai Lavori pubblici è presente soprattutto nella miglioria delle zone pubbliche e dei parcheggi di personale interesse. Nessun finanziamento è giunto dal lavoro dell’assessore alle Politiche comunitarie”. E ancora: “Le assunzioni sono quadruplicate, così come è aumentata la tassa sui rifiuti. Il sito internet non è accessibile da tutti i browser e, nonostante l’alacre lavoro dei dirigenti, non è aggiornato ed è di difficile consultazione per cittadini e imprese. Il compiacente silenzio sui vandalismi pubblicitari sa di pagamento di cambiale su precedente fornitura di malta”. La risposta di Mauro Russo, vicesindaco e assessore all’Ambiente, non si fa però attendere. Nel suo post, sempre su Facebook, Russo invita infatti Futuro e Libertà a organizzare un faccia a faccia pubblico, accusando il partito di non avere il coraggio di confrontarsi pubblicamente e di utilizzare il social network per condividere “cattiva informazione” e “delegittimare l’avversario con accuse personali che non meritano nessun commento”. La risposta di Russo ha acceso, negli ultimi giorni, un vivace dibattito. Sullo stesso profilo è intervenuto Cherubino Durante, consigliere di opposizione, che ha fatto notare al vicesindaco come Facebook, nell’era moderna, sia un veicolo di informazione più immediato ed efficace. Anche Daniele Cosi, coordinatore cittadino e membro del direttivo provinciale del Fli, ha ritenuto opportuno far sentire la propria voce, replicando che per il vicesindaco “è solo importante gestire assunzioni, costruire torri dell’orologio e lasciare cellulari rotti”. Russo, però, non si scompone, e invita la minoranza a esprimere le sue idee in Consiglio comunale: sono stanco, conclude, di sentir dire in giro per il paese che decide solo chi vince.

Serena Cappello

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Torre Saracena, “il villaggio scivola sempre più nel degrado”


Vacanze all’insegna di disagi e malumori per i residenti estivi del villaggio Torre Saracena, da alcuni anni incamminato sulla strada di un lento ed inesorabile declino. Sporcizia, randagismo e mancanza dei servizi essenziali: questi solo alcuni dei problemi che stanno causando il malcontento tra i villeggianti. Il piccolo centro turistico sorge a pochi chilometri dalla costa di Torre dell’Orso, nel territorio di Melendugno. La sua caratteristica è sempre stata una folta vegetazione, palme e fiori colorati che lo rendevano un luogo accogliente e romantico, ideale per trascorrere le vacanze.

Ma ora non è più così, così un gruppo di residenti, stanchi della situazione e spinti dall’amore e dalla passione che li lega a questo territorio, si è fatto promotore di un incontro con le istituzioni. “Torre Saracena è destinata a divenire un triste e desolato “quartiere dormitorio”, con tutti i rischi economici che ne conseguono. Tutto ciò nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi due anni dall’amministrazione comunale di Melendugno, che ha fatto registrare un lieve miglioramento della situazione generale”, afferma Michele Ceglie, residente del villaggio e portavoce del gruppo.

Per affrontare questo tema, Ceglie ha organizzato un incontro con l’amministrazione comunale. La riunione, da lui coordinata, si è tenuta mercoledì 10 agosto ed è intervenuto Mauro Russo, vicesindaco del comune di Melendugno. Nel corso dell’incontro sono stati discussi i problemi del villaggio, tra cui la lenta e graduale diminuzione delle presenze turistiche, la riduzione drastica delle realtà commerciali, la carenza dei controlli dei vigili urbani, dei luoghi d’incontro per i giovani e incuria degli spazi verdi per i bambini. Il vicesindaco, dopo aver ascoltato i problemi esposti ed aver preso atto della situazione, ha deciso di fissare un incontro, per la settimana subito dopo Ferragosto, per stilare un primo elenco degli interventi da fare, e per rendere nei prossimi mesi Torre Saracena vivibile e sicura.

Serena Cappello

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San Foca, “Navig-abile 2011” rende il mare accessibile ai diversamente abili


Il mare per tutti, anche per i diversamente abili. Si è svolta domenica a San Foca “Navig-abile 2011”, un’escursione in mare per ragazzi diversamente abili. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, voleva coniugare la passione per il mare e per la navigazione a un’azione di sensibilizzazione a sostegno delle disabilità. La rassegna estiva nasce dall’impulso e dall’impegno dei soci della Lega Navale di San Foca che hanno messo a disposizione, gratuitamente, le loro imbarcazioni. Una cinquantina di ragazzi e le loro famiglie con l’ausilio dei soci, dei volontari e degli accompagnatori hanno potuto realizzare un’escursione in barca, navigando nelle migliori condizioni di sicurezza. Il percorso prevedeva l’arrivo, via mare, fino a Torre dell’Orso e ritorno, in uno scenario che, anche in condizioni normali, è poco usuale. Tramite una gru è stato possibile imbarcare coloro che avevano difficoltà a salire in barca tramite le proprie forze. A dare il via alla manifestazione erano presenti il vicesindaco del Comune di Melendugno Mauro Russo, il sindaco del Comune di Sternatia Pantaleo Conte, l’assessore provinciale Filomena D’Antini, il presidente della Lega Navale di San Foca,Giuseppe Palermo. Tutto si è svolto sotto l’occhio vigile dei carabinieri della locale stazione di Melendugno per quanto riguarda le operazioni a terra, e della Capitaneria di porto per quanto riguarda la navigazione in mare. Le imbarcazioni, scortate da una motovedetta della Capitaneria del porto di Otranto e da un gommone del locale compartimento marittimo di San Foca, hanno dato l’opportunità a ragazzi e adulti disabili di vivere le emozioni della navigazione in mare e di entrare in contatto con il mare e con le stesse imbarcazioni. “È un’iniziativa di grande valenza sociale – ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Filomena D’Antini – che va verso l’integrazione e la riduzione della disabilità, dando continuità al percorso intrapreso lo scorso anno con l’obiettivo di attivare una serie di iniziative per diffondere la cultura marinara e ambientalista rivolte ai giovani e alle fasce sociali più svantaggiate e, in particolare, ai diversamente abili e alle loro famiglie. Sappiamo quanto, per diversi motivi, l’handicap può portare all’isolamento e all’emarginazione. In questo caso, un elemento naturale come il mare diventa mezzo per unire persone con abilità differenti, per abbattere barriere architettoniche fisiche e mentali, per scambiarsi emozioni positive, per sviluppare nuove relazioni e valori come la solidarietà e il rispetto per la natura”. Si tratta di una manifestazione itinerante, infatti sarà replicata successivamente in tutte le sezioni della Lega Navale Italiana della provincia. Sono dieci le tappe previste per questa seconda edizione, lungo tutta la costa salentina, dall’Adriatico allo Ionio. Questi tutti gli appuntamenti in programma presso le sezioni periferiche della Lega Navale, secondo il calendario concordato tra Provincia, Lega navale e Consulta provinciale sull’handicap: 21 e 22 luglio a Frigole, 31 luglio ad Otranto, 3 e 4 agosto a Porto Cesareo, 13 agosto a Torre San Giovanni, 20 agosto a Santa Maria di Leuca, 25 agosto a Casalabate, 31 agosto a Tricase, 13 e 14 settembre a Gallipoli.

Serena Cappello

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Borgagne, ventunesima edizione del premio Vrani. In onore del Salento


Arte e cultura di scena a Borgagne. Domenica 10 luglio alle ore 21, presso la piazza Madonna del Carmine a Borgagne, si terrà la ventunesima edizione del “Premio Vrani”. L’evento è stato insignito con la medaglia d’argento del presidente della Repubblica per aver dato lustro alla nazione nei campi della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Quest’anno i premiati sono Malù Coluccia (biologa), Guido Maria Ferilli (maestro paroliere, compositore e cantante) e Luigi Vallone (imprenditore). Un premio speciale sarà consegnato a Raffaele Potì (specialista in Ematologia, Cardiologia e Medicina interna). I vincitori riceveranno una cornucopia che rappresenta da sempre la felicità, la prosperità e la fortuna, e che è raffigurata nello stemma civico di Borgagne. Il nome del premio ha sempre suscitato una grande curiosità e ha due origini storiche. “Vrani” è il termine con il quale i Griki chiamano Borgagne. Il piccolo paese, frazione del comune di Melendugno, non appartiene all’area linguistica grika, tuttavia a Martano si usa dire in quella lingua “pame acàu sto Vrani” cioè “andiamo sotto Borgagne”. Il termine “Vrani” sembra indicare inoltre un luogo umido e paludoso, e in effetti Borgagne, rispetto ai paesi limitrofi, si trova in un territorio più basso, caratterizzato un tempo da vaste paludi. L’altra spiegazione del nome è legata alla permanenza, nell’area salentina, di una nobile famiglia bizantina: i Vranas. Il Premio Vrani nasce comunque nel 1991 nell’ambito delle attività culturali del Circolo ricreativo culturale; ha scadenza annuale e viene assegnato alla persona o all’associazione che ha saputo distinguersi facendo conoscere all’Italia e all’estero il buon nome del Salento. “È un premio che nasce dall’amore per il paese – spiega Piero Saracino, presidente del Circolo – per il suo passato, ma anche per il presente. Amore per le origini e per le tradizioni. Si tratta quindi di un riconoscimento da attribuire a coloro che onorano questa regione, e che sono d’esempio, per noi e per le future generazioni, di quel riscatto sociale e intellettuale capace di inserirci a pieno titolo nella migliore tradizione culturale italiana”.

Serena Cappello

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San Foca, incendio nella palude di Cassano


Un incendio è divampato nella palude di “Cassano, vicino a San Foca, marina di Melendugno. È accaduto ieri, nel primo pomeriggio. La palude è un sito caratterizzato dalla presenza di molluschi terrestri rarissimi e meta fissa di insoliti uccelli migratori. È stato richiesto l’intervento dei due “fire boss” che hanno effettuato sette lanci, i primi due di schiuma ritardante, gli altri di acqua. Intanto proseguivano anche le operazioni da terra. Sono intervenute le squadre della protezione civile di Caprarica e di Melendugno e gli operai del settore forestale della Regione Puglia. L’intervento è proseguito per ore. Intorno alle 16 l’incendio era ormai sotto controllo ma una squadra stava ancora lavorando per spegnerlo del tutto. Il lavoro a terra è stato particolarmente difficoltoso, poiché gli operai si trovavano in una palude-canneto con più di un metro d’acqua. È ancora da accertare il numero di ettari di macchia mediterranea distrutta e sono in corso le indagini sulla natura dell’incendio.

Con l’arrivo dell’estate ritorna il triste appuntamento del fenomeno degli incendi. Ogni anno centinaia di ettari di macchia mediterranea e di vegetazione lussureggiante, sono letteralmente divorati dalle fiamme alimentate dall’afa e dal vento. Una parte degli incendi, soprattutto nel periodo estivo, sono causati dalla mancanza di educazione ambientale. Non sono rari, infatti, i mozziconi di sigarette gettati dal ciglio delle strade o nei campeggi, i fuochi accesi senza la necessaria esperienza durante una scampagnata e magari non spenti come si deve, oppure i roghi accesi per bruciare le sterpaglie e abbandonati a se stessi. Provocare un incendio nei mesi di luglio e agosto è molto semplice. Cosa bisogna fare se ci si imbatte in un incendio? Innanzi tutto non è uno spettacolo da ammirare, perciò occorre chiamare immediatamente il numero telefonico nazionale 1515 del Corpo Forestale dello Stato o gli altri numeri di pronto intervento. Se si tratta di un principio di incendio si può tentare di spegnerlo, solo se si è certi che vi è una via di fuga. Se si è in auto, questa non va parcheggiata lungo la strada, che invece va lasciata sgombra per non intralciare l’intervento dei mezzi di soccorso. È utile anche indicare alle squadre antincendio le strade o i sentieri che si conoscono e mettere a disposizione riserve d’acqua e altre attrezzature. Vanno segnalati anche i piccoli focolai che potrebbero ingrandirsi e distruggere in pochi minuti quello che la natura ha costruito lentamente nel corso dei secoli.

Serena Cappello

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